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Il tir della lussuria - Seconda Parte


di man2269
13.01.2017    |    8.478    |    21 9.7
"Volevo che si girasse e me lo succhiasse anche a me..."
Per un attimo restammo entrambi senza parole. Quel cabina di quel tir non sembrava tale. Era di un accoglienza unica. Un odore come se fosse stato appena pulito con non so che cosa. A terra vi era della pelle imbottita con una trapuntatura romboidale. Tendine tutto punto e alle nostre spalle un lettino tutto bello sistemato cui si era appoggiata mia moglie. Insomma un vero e proprio salottino, accogliete, di una pulizia e un odore unico.
Appena salito, il ragazzo si sistemò sul suo posto di giuda.
“Allora cosa mi dite” iniziò con la domanda classica
“Nulla di che” rispondemmo con molta semplicità.
“E tu…che ne dici della mia lei?” subito lo incalzai.
“Veramente una bella donna” rispose guardandola in viso.
E subito riprese: “Ragazzi se volete io guardo solamente. Se ritenete opportuno potete anche tirarmi in causa”
Aveva cercato di rompere subito il ghiaccio.
“Non voglio essere invadente. Se non vi va non ci sono problemi” aveva continuato.
Io e mia moglie ci guardammo in viso. Il suo volto era accarezzato dalla luce della cabina.
Sicuramente era pienamente d’accordo con quello che mi stava attraversando, in quel momento, per la mia testa.
D'altronde la serata era caldissima. Mia moglie era divinamente sexy, appoggiata al lettino all’interno di un tir con la presenza di un altro ragazzo, per giunta di bella presenza, che stava aspettando il da farsi in merito alla nostra decisione che ci apprestavamo a prendere.
Allora decisi di aprire le danze.
Mi alzai dal sedile e avvicinandomi a mia moglie cominciai a baciarla passandogli una mano fra le gambe.
La mia mano cominciò a frugare fra le sue gambe fino ad arrivare al suo perizoma. Era l’unica cosa che non avevo ancora visto di lei. Aveva indossato un perizoma di pizzo. Abbassai gli occhi e riuscii a scorgere il colore…come immaginavo era nero.
Quel perizoma gli stava divinamente. Sentivo che la sua eccitazione saliva vertiginosamente e io non aspettavo altro.
Nel frattempo il ragazzo ci guardava con molta attenzione cominciandosi a toccarsi sopra i suoi jeans, ma sempre fermo al suo posto. Ad un certo punto mia moglie gli fece un segno con la mano invitandolo a partecipare.
“Dai vieni anche tu”, gli disse con una voce molto sensuale.
Il ragazzo non si fece pregare nemmeno un attimo che subito si avvicinò a lei molto elegantemente. Prima, però, spense la luce della plafoniera e accese delle luci rosse effetto soffuso.
Adesso l’ambiente era ottimale e quella cabina stava per diventare una location perfetta per una serata di grande trasgressione.
Le mani di mia moglie cominciarono a toccare il cazzo del ragazzo, da sopra i jeans, fino a quando non decise di toglierseli e mostrarglielo già in tiro. Cominciò a sbottonarsi la camicia e mia moglie allungò la mano per afferrare il suo cazzo duro cominciandolo a segare. Continuava a baciarmi e io, nel contempo, continuavo a toccargli la fica sempre più bagnata. Per un attimo mi staccai dalla sua bocca e la invitai a togliersi il vestitino aiutandola con molta delicatezza.
Adesso era rimasta con perizoma e reggiseno. Il ragazzo allungò una mano sul suo seno e iniziò ad accarezzarlo, mentre mia moglie, liberatosi del vestitino, riprese a segargli il cazzo. Il mio, nel frattempo, era ancora intrappolato e mi implorava di uscire. Anche lui non vedeva l’ora di sbalzare fuori ed essere smanettato da mia moglie. Mi tolsi anch’io pantalone e maglietta, li poggiai sul cruscotto e in men che non si dica porsi il mio membro fra le sue mani che cominciò a segare con molta foga.
“Ti piace segare due cazzi” gli dissi, guardandola negli occhi.
“Si, mi piace tantissimo” rispose con rabbia e desiderio.
“E dai fammi vedere come sei troia” cercavo di provocarla per accendere sempre di più il desiderio che era in lei. Non perse tempo per dimostrami tutta la sua eccitazione.
Si scostò dal lettino, si piegò e cominciò a succhiare il cazzo del ragazzo.
Succhiava con avidità facendo sentire come se lo gustava.
Vedevo il ragazzo che si godeva quel momento. Glielo stava prendendo in bocca e a lui piaceva da morire. Io ero alle prese con quel ben di dio che aveva davanti ai miei occhi. Il suo sedere il quella posizione era uno spettacolo. Me la ritrovai a pecora con il culo rivolto verso di me. Un inquadratura stupenda. Mi abbassai, spostai il perizoma, e cominciai a leccargli la fica, mentre con una mano mi segavo. La sentivo ansimare. La mia lingua stava frugando nella sua fica. Sentivo i suoi umori sulla mia bocca. Grondava di piacere e ansimava sempre più forte nonostante continuava a succhiare il cazzo duro del ragazzo, che sentivo, anch’egli, in preda a uno spasmo di goduria.
Mi alzai e l’afferrai per i fianchi. Volevo che si girasse e me lo succhiasse anche a me. Subito intuì le mie intenzioni e lasciando per un attimo l’altro arnese, si girò mi fece sedere sul letto e piegandosi cominciò a pompare il mio cazzo più duro che mai.
Allungai le mani e gli sbottonai il reggiseno. Volevo toccare i suoi seni mentre mi succhiava e soprattutto volevo, che i suoi seni, strusciassero sulle mie gambe. Era una sensazione che mi faceva eccitare tantissimo.
Intanto l’inquadratura perfetta era nella visuale del ragazzo che si abbassò e gli tolse il perizoma. Non appena in piedi mi guardò e mi fece segno se poteva scoparsela.
Acconsentii alla sua richiesta, d’altronde eravamo li proprio per quello. Gli feci un segno con il capo e subito si girò, allungò la mano in un cassettino in alto e prese la scatola con i preservativi. Ne tirò fuori uno, lo tolse dall’involucro e se lo pose sulla cappella srotolandolo velocemente.
Stava per penetrare mia moglie e già pensavo a come avrei goduto, con il mio cazzo, mentre lo stringeva nella bocca, non appena glielo avrebbe sbattuto tutto nella fica. La prese per i fianchi, per sistemarla davanti a se, afferrò il cazzo e lo guidò nella sua fica. Emanò un grido di piacere: “ah, si che bello” e la sua bocca si strinse ancora di più sul mio fallo eretto e duro.
La sentivo godere come una troia, mentre se la stava scopando divinamente. Dapprima con molta delicatezza e poi, man mano, con una velocità impressionante e con colpi sempre più forti e decisi.
“Si, dai scopami più forte, scopami forte” per un attimo si tolse il cazzo dalla bocca per esortare il ragazzo.
“Certo, ti scopo più forte, come vuoi tu” rispose il ragazzo, continuando a scoparsi la fica con sempre più veemenza.
Il ritmo del ragazzo non diminuiva e il mio cazzo, nella bocca di mia moglie stava diventando incandescente. Glielo tolsi dalla bocca per godermi i suoi gridi di piacere.
Era una stupenda sinfonia. Udirla che godeva di piacere mentre si faceva sbattere da quel ragazzo.
Il caldo cominciò a farsi soffocante e i nostri corpi si stavano coprendo di sudore. Ma l’odore era sempre gradevole e la pelle di mia moglie diventava sempre più liscia.
Accarezzarla era una sensazione sublime. Era liscia come il velluto e abbastanza soda, nonostante la sua età.
Di tanto in tanto alzava la testa per guardarmi in viso. Nei suoi occhi vedevo tutto il suo piacere. Era rabbiosa e desiderosa di godere. Ed era proprio quello che stava facendo. Mi guardava desiderosa e capivo che stava per arrivare all’amplesso. Quella è la posizione che lei predilige più di tutte. E con una altro cazzo che si stava succhiando gli sarebbe piaciuto ancora di più.
La mia previsione era giusta. All’improvviso la sentii gridare stringendo il mio cazzo fra le mani:
“Si godo, godo, che bello…continua non ti fermare…ah si”
Era uno spettacolo sentirla godere così.
Volevo scoparmela anch’io a pecora. Scesi dal letto e subito il ragazzo si mise di fianco.
Afferrai il mio cazzo e tirandola a me glielo misi nella fica calda e grondante di piacere.
Cominciai a scoparmela anch’io con molta violenza. I miei testicoli andavano avanti e indietro tanto che all’improvviso sentii la sua mano che me le accarezzava mentre oscillavano. Nel frattempo il ragazzo si mise sul letto con il cazzo, sempre duro, davanti alla sua bocca. Ne aveva ancora da dare e subito lo riprese in bocca.
Il suo culo era una meraviglia. Scoparla a pecora era stupendo e la mia eccitazione saliva sempre di più.
Affondavo i miei colpi sempre più a fondo. I suoi gridi erano soffocati dal cazzo che aveva in bocca.
Arrestai il mio ritmo per non arrivare subito all’orgasmo. Volevo durare il più a lungo possibile. Lo tirai fuori dalla sua fica e gli dissi:
“Girati, siediti sul letto e allarga le gambe”
Il ragazzo scese dal letto.
“Si, ho ancora voglia di essere scopata” rispose con desiderio.
Si mise sul letto e divaricò le gambe, sistemandole dietro i poggiatesta dei seggiolini.
Aveva la fica tutta aperta. Invitai il ragazzo a scoparsela. Subito prese il cazzo fra le mani e glielo infilò nella fica. Iniziò da dove aveva finito. Ce la scopammo in quella posizione per diversi minuti. Gli piaceva essere scopata in quel modo. Due cazzi belli e duri che si alternavano nella sua fica sempre più vogliosa. Ad un certo punto dissi al ragazzo di stendersi sul letto e invitai mia moglie a salirgli sopra per scoparselo.
Io mi posizionai dietro e vedevo il ritmo con cui mia moglie saliva e scendeva su quel membro sempre più eretto.
“Si, vai vai muoviti più forte…mi fai morire” disse il ragazzo.
“Si, mi muovo più forte” rispose lei.
La sentivo ansimare. Aveva ancora voglia di cazzo. Aveva ancora una voglia matta di scoparsi quei due cazzi. Allora decisi di accontentarla ancora di più.
Mi alzai sul letto e invitai il ragazzo a divaricare le gambe. Mi posizionai dietro mia moglie in ginocchio e la feci piegare sul petto di lui. Deciso di fargli provare la gioia di ricevere due cazzi contemporaneamente nella fica.
Mi avvicinai alla suo sesso e, con non poca resistenza, lo spinsi dentro penetrandola. Senti piccoli gridi di dolore fino a quando la penetrazione non fu completa.
Sentivo il mio cazzo strusciare sul membro del ragazzo. La fica era più stretta e l’eccitazione salì alle stelle.
Cominciammo a muoverci contemporaneamente con un ritmo simultaneo. Due cazzi stavano sfondando quella fica sempre più vogliosa ed eccitata.
La sentivo godere come una troia. Il suo piacere era salito vertiginosamente. Sentivo che era il preludio ad un altro suo orgasmo.
“Ti piace essere scopata da due cazzi insieme, vero troia” gli sussurrai nell'orecchio.
“Si, tantissimo” mi rispose.
“E’ bellissimo essere scopata nella fica da due cazzi meravigliosi” riprese con una voce raggiante.
I nostri ritmi erano sempre più intensi e lei continuava ad ansimare. Gridava e di dimenava. Fino a quando non incominciò anche lei a muoversi. Si muoveva da dio e i nostri cazzi erano incastrati in quella fica bollente e vogliosa. Ad un certo punto la sentii gridare e appoggiarsi al petto del ragazzo:
“Si, che bello…godo, godo” gridava di piacere.
“Siete meravigliosi, ancora…che bello, ancora…non vi fermate…sii”
Non finiva più di godere. Aveva raggiunto un altro orgasmo ancora più intenso e con due cazzi.
Si era rilassata sul ragazzo ed io gli sussurrai, da dietro l’orecchio, sorridendo:
“Non mi dire che sei già stanca!”.
“Assolutamente no, non lo sono” rispose con un espressione quasi di sfida.
“Ok, allora vieni su di me” gli replicai.
Volevo che le parti si invertissero. Io sotto, lei al centro e il ragazzo dietro in una nuova doppia penetrazione.
In un attimo si trovò nuovamente penetrata da due cazzi. Ma questa volta era lei che dettava il ritmo. Si muoveva meravigliosamente mentre si scopava quei due cazzi che alloggiavano all’interno della sua cavità piena di umori.
Ormai non si fermava più. Non era per niente stanca e noi non eravamo da meno. Ad un certo punto gli dissi:
“Girati e mettiti sopra di me”
“Si, subito” rispose con prontezza.
Non appena si mise sopra gli guidai il cazzo nella fica.
“Dai mettiglielo anche tu”, dissi al ragazzo.
Stava per prendere nuovamente due cazzi nella fica ma in posizione diversa.
Appena l’ebbe penetrata, si sciolse in un altro grido di piacere.
Forse così sentiva i nostri cazzi ancora più dentro. Il ragazzo cominciò a scoparla ancora con tanta voglia. Lo si sentiva da come anche lui ansimava di piacere.
All’improvviso il ragazzo si fermò e glielo tolse dalla fica.
“Che fai sei arrivato” gli disse mia moglie
“No, assolutamente. Se arrivo tu sicuramente mi ammazzi” rispose il ragazzo
Alla risposta del ragazzo tutti e tre iniziammo a ridere.
Si sollevò e io mi rialzai mettendomi seduto sul letto con la schiena appoggiata sul lato della cabina.
“Vieni qui” disse il ragazzo
Tirò a se mia moglie, con molta delicatezza, e gli fece divaricare le gambe. Di fermarsi non ne voleva proprio sapere. Oramai stavamo scopando da quasi due ore. Ma nessuno aveva voglia di smettere. Se la stava scopando nuovamente.
Lei aveva la testa appoggiata sul mio cazzo. La vedevo ancora godere di piacere. Ad un certo punto alzò gli occhi e mi guardò con uno sguardo raggiante. Gli feci segno che poteva godersi a pieno quel momento. Subito afferrò il ragazzo per la nuca e se lo tirò a se baciandolo con passione. Stava arrivando nuovamente. Era impressionante. Non la finiva più. Ed ecco che non appena arrivò all’orgasmo, si staccò dal ragazzo e diete un grido liberatorio: “si, ancora godo, godo…che bello e che goduria…che serata, siete unici”.
Adesso toccava anche a noi portare a termine la nostra opera. Quei gridi di godimento ci avevano fatto eccitare ancora di più. Il nostro amplesso non poteva mancare e decisi che lo spettacolo se lo doveva godere fino alla fine. Godersi la nostra eccitazione e cosa era stata capace di farci accumulare all’interno dei testicoli. Gli dissi di scendere dal letto e mettersi in ginocchio.
Pensai di inondargli di sperma i suoi seni. Il ragazzo subito capì le mie intenzioni e si affiancò a me.
Eravamo pronti e in due secondi godemmo entrambi ricoprendo i suoi seni di tantissimo nettare caldo. Uscì un fiume di sperma che non finiva più.
Alla fine eravamo zuppi di sudore ma soddisfatti della meravigliosa serata che avevamo trascorso.
Il ragazzo porse a mia moglie dei fazzoletti imbevuti per farla pulire. Poi ne porse alcuni anche a me.
Si erano fatte quasi le 4 del mattino. Ci rivestimmo e decidemmo di andare.
Il ragazzo aiutò mia moglie a scendere dalla cabina sostenendola da sotto e appoggiandogli le mai sul sedere:
“Ti aiuto a scendere: disse sorridendo.
“Ok” rispose mia moglie abbozzando, anch’egli, un sorrisino malizioso.
Ancora non gli era bastato averla avuta tra le mani per più di due ore.
Alla fine ci salutammo e andammo via.
Appena ritornati a casa, e ancora vogliosi di noi, andammo in bagno per rilassarci sotto la doccia, e una volta a letto scopammo nuovamente. Dopo aver nuovamente goduto entrambi ci addormentammo esausti consapevoli che appena svegli avremmo ripreso nuovamente da dove avevamo appena lasciato.
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