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IL DENTISTA 4


di angelclaud
24.12.2023    |    502    |    14 9.7
"Giovanni, evidentemente, non se lo aspettava, ma subito, con un paio di menate al suo cazzo lo porta all’altezza del mio buchino e, dopo averci sputato un..."
IL DENTISTA 4
I tre giorni sono trascorsi abbastanza velocemente, ieri Giovanni ha chiamato il mio amore annunciandogli che ha disdetto l’ appuntamento prima del nostro, così avremmo avuto più tempo a disposizione, e che ha dato il pomeriggio libero all’assistente, onde evitare improvvise sorprese come la volta scorsa.
Quindi, il maiale, dà già per scontato che stasera si giochi. E non si sbaglia, è anche la nostra intenzione eheheh.
Ho proprio il desiderio di provare l’emozione di essere scopata sulla poltrona di un dentista!
Ho già un’idea di come presentarmi, e deve essere una sorpresa sia per Giovanni che per il mio amore, così ora mi preparo perché mancano un paio d’ore, e la mia fichetta non resiste più nell’attesa, ha proprio voglia di essere al centro delle attenzioni di due maschi, certo che se fossero un paio in più sarebbe più bello, ma intanto devo accontentarmi, purtroppo!
Una bella depilata, una doccia fredda in modo di mantenere sodo il mio seno, poi salgo in camera, mi guardo allo specchio posizionato davanti alla porta finestra della camera, le tende sono scostate, la porta aperta, chissà se l’inquilino del palazzo di fronte, che è in poggiolo a fumare, riesce a vedermi. Mi sposto un po’ cercando di farmi notare. Non è certo un adone, anzi, ha una pancia enorme, è grosso, sembra un maiale nel vero senso della parola, e beve continuamente della birra tracannandola dalla bottiglia. Non è certo il mio tipo, ma mi piace essere osservata e provocare.
Il tipo è troppo impegnato a bere e fumare, e io ho altre aspettative per questa sera.
Prendo la crema, la annuso, profuma delicatamente, me la spalmo bene su tutto il corpo, non tralasciando certamente la mia fichetta, che diventa morbida e vellutata, mi trucco, leggermente perché fa caldo, ma allo stesso tempo vglio un trucco da puttana, voglio eccitare subito con gli occhi prima che con il corpo, e con cura devo dire che ci sono riuscita, mi guardo allo specchio, e quasi, quasi, mi violento da sola!
E’ quasi giunta l’ora, tra poco Claud sarà qui, devo sbrigarmi a vestirmi, non voglio che veda la sorpresa!
Indosso il costumino, e sopra una maglietta pudica, che non fa notare nemmeno l’incavo tra le mie tette, anzi è anche abbastanza larga, non fa notare le mie curve, e un paio di pantaloncini corti normali.
Claud arriva, mi chiama, scendo le scale e subito un’espressione delusa sul suo bel viso!
“Ma, amore…. Pensavo volessi giocare questa sera” Il tono rammaricato di chi vede sparire tutti i suoi programmi, immagino il suo cazzo che sia diventato moscio, moscio.
“ No, amore, stasera non mi va” mento
“Va bene, andiamo, certamente anche Giovanni rimarrà deluso, però se tu hai deciso così, fa niente, l’importante sei tu e quello che desideri tu!”
Mi avvicino a lui, vedo nei suoi occhi un po’ di disappunto, lo accarezzo, mi spiace dargli questo “dispiacere”, ma so che tra poche decine di minuti, i suoi occhi brilleranno di cupidigia, di desiderio e quello che ora è una delusione, poi diventerà gioia di vedere esaudite le sue aspettative di maiale.
Salgo in auto, gli sorrido, lui quasi non mi guarda, so che aveva voglia di fare porcate, me lo aveva ribadito anche ieri sera quando abbiamo fatto all’amore, e ci eccitavamo commentando come sarebbe stato questa sera.
Il tragitto è breve, c’è poco traffico, Claud parcheggia l’auto senza problemi, il parcheggio è quasi del tutto libero.
Suoniamo il campanello, la porta si apre e Giovanni appare sulla soglia.
Questa volta sono io la prima ad entrare, e se il viso di Claud poco prima era una delusione, quello del dentista, tutto ad un tratto sembra un funerale!
Entro, mi prende la mano, mi bacia sulla guancia.
“ Vieni accomodati pure sulla poltrona!” la voce incrinata da un misto di frustrazione e sconforto-
“Scusate, ma devo andare un attimo in bagno, dopo non potrei andarci facilmente!”
“ Fai pure, ti aspettiamo!” Giovanni mi fa segno di dov’è il cesso (sempre in fondo a destra), io ci entro e li sento commentare:
“Ha le sue cose?” chiede Giovanni
“Che io sappia, non credo, dovrebbe essere la prossima settimana” risponde Claud
Io, all’interno del bagno, mi diverto a sentire il tono delle loro voci piene di disappunto, e intanto mi tolgo la maglietta, e i pantaloni, mi metto le scarpe tacco dodici che avevo nascosto nella mia capiente borsa e rimango con il costume che mi ha regalato un ammiratore con il quale abbiamo fatto una videochiamata tempo fa: il reggiseno sorretto da due spalline che scendono terminando con un disegno tipo fiore con la parte centrale libera che libera completante i capezzoli, le mutandine con due elastici che sorreggono lo stesso disegno del reggiseno, da cui partono due strisce che scendono da parte della fica, lasciandola scoperta al massimo, e congiungendosi nella parte posteriore in un’unica striscia che si incunea tra le mie chiappe, coprendomi leggermente il mio buchino posteriore. E perfinire un paio di collant autoreggenti, il tutto ovviamente di color nero.
Mentre mi sto preparando sento i discorsi dei due delusi che orami spaziano su tutt’altri temi che non sono certamente né io né altre donne, ma calcio.
Mi ammiro allo specchio e penso già alla sorpresa che farò! Le voci si allontanano, avranno lasciato sicuramente la sala d’attesa e saranno andati nello studio, è tempo che esca. Apro la porta e, effettivamente non ci sono, le voci provengono dallo studio, mi avvicino silenziosamente e appaio sulla soglia, loro mi voltano le spalle, non si sono accorti di me, un leve colpo di tosse, si girano e …..rimangono pietrificati, non si muovono nemmeno. Claud è con il telefonino in mano, intravedo delle foto che mi ha fatto tempo addietro e che stava mostrando a Giovanni, che ha in mano un qualcosa che non identifico perché gli cade immediatamente a terra andando a nascondersi sotto al mobiletto vicino a loro.
La sorpresa dura qualche attimo, mentre io, ancheggiando, mi avvicino alla poltrona, senza non notare la protuberanza sulla patta di Claud e qualcosa che cresce in altezza e lunghezza dietro al camice, che sicuramente sarà l’unico indumento che copre il porco.
Mi siedo sulla poltrona senza trovare alcun ostacolo da parte di nessuno dei due. Alzo la gamba sinistra, la porto sulla poltrona, la distendo, alzo la destra e la piego in modo da lasciare bene in vista la mia fessura, che già inizia a bagnarsi.
Giovanni si avvicina, alza la poltrona, abbassa lo schienale e una sua mano lambisce la mia gamba destra, sale fino all’inguine, sfiora la mia patatina, un brivido di piacere mi assale, poi prosegue lentamente fino al mio seno destro, si impadronisce del capezzolo, lo stringe tra le dita, il piacere continua ad assalirmi, poi passa all’altro capezzolo, fa la stessa cosa .
Un piccolo “lamento” di piacere esce dalle mie labbra, ho proprio tanta voglia!
Mi copre con il tovagliolo, lo guardo fisso negli occhi, lui sembra imperterrito, in atteggiamento professionale, mi apre la bocca, gli prendo il cazzo in mano, come l’altra volta, è già bello duro, inizio a segarlo lentamente, lui però non dà alcun segnale.
Osserva la mia bocca, con soddisfazione: “Sì, il gioiello è ben attaccato e la carie è a posto, ora potremmo iniziare…!”
Non lo lascio finire, lo guardo intensamente e : “Ora facciamo quello che voglio io!”
Mi tolgo il tovagliolo dal seno, in modo che rimangano scoperti, gli alzo il camice, mi chino verso di lui e gli prendo il cazzo in bocca! Finalmente! Avevo una voglia tremenda, lo succhio lo percorro con la lingua, lui mi prende un seno, lo strizza forte, il capezzolo tra le sue dita!
Mi levo quella meraviglia di carne dalla bocca e mi rivolgo al mio amore che intanto sta fotografando: “E tu, cosa aspetti a leccarla? Voglio sentire la tua lingua!” E riprendo a succhiare quel cazzo che sembra diventare sempre più duro! Claud non se l’è fatto ripetere, la sua lingua si impadronisce della mia fica, il clitoride tra le sue labbra, mi apre le grandi labbra e il suo viso affonda nei miei umori, sono completamente bagnata e eccitata, voglio essere l’oggetto sessuale di questi due porci, voglio essere goduta fino in fondo, voglio godere dei loro cazzi!
Lascio la presa del cazzo di Giovanni, mi sdraio sulla poltrona;
“Ora sono tutta vostra, fatemi quello che volete!”
Immediatamente i due maiali iniziano a spogliarsi, Giovanni , veramente non deve faticare molto, si strappa quasi il grembiule di dosso e rimane nudo completamente!
La sua bocca si impadronisce di un capezzolo, lo succhia, lo morde, l’altro viene stretto da una mano, gioca con il capezzolo, stringe la mammella, mi fa un po’ male, ma è un male che dura pochissimo, e si trasforma in piacere, poi la bocca passa all’altro seno e il precedente riceve lo stesso trattamento riservato al suo gemello. Provo un piacere tremendo, la lingua di Claud mi lecca in modo favoloso la fica, Giovanni mi lecca i seni e me li palpa con sapienza, però ora voglio sentire la sua lingua anche sulla mia fica, con la mano gli prendo il capo, con un certo sforzo lo allontano dai miei capezzoli, e lo dirigo verso il basso.
Un attimo di incertezza, poi sospinto dalla mia mano, con la lingua scende lungo il mio corpo. Claud comprende immediatamente cosa desidero, lo amo anche per questo, e lascia spazio a Giovanni.
Il dentista allora si mette ai piedi della poltrona, si distende e la sua testa si trova in mezzo alle mie gambe, sento la sua lingua che si abbevera alla fonte del mio piacere, Claud intanto si impadronisce di un mio seno, ma quello che voglio ora è sentire la lingua del dentista! Gli prendo la testa con una mano, l’altra prende il cazzo di Claud, ma lo lascia immediatamente, perché si unisce all’altra mano, tutte e due sulla testa del dentista, la schiacciano contro il mio sesso, sento la mia fica completamente nella sua bocca, la lingua che esplora la mia vagina e un calore immenso che mi sale da dentro fino al cervello e un grido esce dalle mie labbra:
“Siiiiiiiii, godoooooooo, godoooooooo! Dai porco lecca, lecca, lecca, fammi sentire la tua lingua, siiiiiii come godo, godoooooooo!”
Poi il piacere diventa troppo forte, cambia in una sorte di dolore, allora le mie mani allontanano la testa di Giovanni, che oppone una certa resistenza, ma io non ce la faccio e con un po’ di rabbia lo allontano.
Il suo viso è tutto bagnato, un misto di saliva sua e di umori, tanti, miei.
“Fermi un attimo, fatemi riprendere fiato, ho goduto tantissimo!” E mi abbandono sulla poltrona ansimando.
Giovanni si pulisce il viso, si siede sulla sedia e mi osserva, apro gli occhi, lo guardo e gli mando un bacio.
“Bravo, mi hai fatto godere, ma ora voglio godere con il tuo cazzo!”
Allungo la mano, la consistenza è diminuita un po’, lo meno delicatamente, e riprende la sua durezza!
“Ora scopami, voglio sentire il tuo cazzo dentro di me!!”
Giovanni, si mette davanti di me, mi apre le gambe e si sdraia sopra, il suo cazzo entra nella mia fica come fosse burro, lo sento, è grosso, mi dilata la vagina, entra, si ferma un attimo, si posiziona meglio, alzo le gambe per permettergli di entrare ancora più a fondo, finché lo sento fino alla cervice, allora inizia, il suo viso è vicino alla mia guancia sinistra, sento il calore del suo alito, inizia lentamente a muoversi, il cazzo esce lentamente per poi affondare nuovamente, ad ogni movimento un piacere enorme si impadronisce del mio corpo.
“Ti piace, porca?” il suo è un sussurro nel mio orecchio, la voce mi dà un brivido, mi piace..
“Sì, mi piace tantissimo, hai un bel cazzo!”
Il suo movimento si fa più veloce, ora inizia a sbattermi come piace a me!
“Dai forza, è tutto questo quello che sai fare?” Lo incito.
Colpito nel suo ego, si inarca, le sue mani impugnano le mie natiche, le stringono fortissimo, mi attira verso di lui e inizia a sbattermi forte, forte. Il cazzo colpisce le pareti della fica, ad ogni colpo un piacere intensissimo, sento che sto per godere!
“Dai porco, dai, forza, sbattimi, sbattimi, dai porco!”
“Come vuoi, porca puttana! Ti spacco la fica, ti rompo tutta!
“Sì, forza, rompimi la fica, sono tutta tuaaaaaa! Sìììììììììì, godoooooooo, godooooooo” Il piacere irrompe fortissimo, il cervello mi esplode, la fica risponde ai colpi del cazzo, e gode, gode, gode!
Finalmente Giovanni interrompe di scoparmi, non ce la facevo più, è stato bellissimo, ho goduto tantissimo!
“Claud, hai una compagna favolosa, scopa da dio. Angel pensavo che tu fossi una porca, ma hai superato tutte le mie aspettative, sei super! Avevo una voglia di scoparti tremenda, e ne è valsa la pena di attendere!”
“Grazie, anche tu sei fantastico, ma non pensare che sia finito qui, vieni che ti rialzo il cazzo!”
Lui si avvicina, gli prendo il bastone di carne in bocca, un paio di colpi di lingua ed è già pronto!
“Ed ora, amore distenditi tu sulla poltrona!”
Il mio amore si distende, il suo cazzo è sempre in tiro, l’ho un po’ trascurato, ma ora accontento anche lui.
Salgo a cavalcioni sopra di lui, mi infilo il suo cazzo in fica, mi abbasso nella sua direzione, il mio sedere un po’ alto:
“Dai porco, cosa aspetti, mettilo in culo, voglio fare una doppia!”.
Giovanni, evidentemente, non se lo aspettava, ma subito, con un paio di menate al suo cazzo lo porta all’altezza del mio buchino e, dopo averci sputato un po’ di saliva, lo punta nell’orifizio, preme, sento la sua cappella che si fa un po’ largo, anche se trova un po’ di resistenza da parte del cazzo di Claud nella fica, poi, con un colpo un po’ più deciso, forza il mio ano ed entra deciso, iniziano a scoparmi, dapprima in modo confuso, poi prendono il ritmo e inizia una cavalcata stupenda!
“Che puttana che sei, sei una grande Troia!”
“Si lo sono, mi piace il cazzo, mi piace scopare, mi piace essere inondata! Muovetevi, fatemi godere, ora mi piacerebbe avere un cazzo in bocca, mi piace sentire tutti i miei buchi intasati! Dai che vengo!”
“Sì, sto venendo anch’io “ grida Giovanni
“Forza porco, sborrami in culo, riempimi le viscere con la tua sborra, amore godi anche tu!”
“Io vengooooo, sììììì vengooooo!”
Come grido, sento un ruggito, un grugnito e mi sento riempire di calda sborra il culo, e quasi contemporaneamente anche la mia fica viene inondata da un liquido caldo! Abbiamo sborrato tutti e tre assieme, è stato fantastico, stupendo, mi sento riempita completamente, i cazzi si stanno ammosciando.
“Giovanni togliti tu per primo!”
Il suo cazzo è già quasi fuori dal mio culo, si sta sgonfiando, alzo il sedere e anche il cazzo di Claud esce non senza essere seguito da un po’ di sperma.
Mi alzo, e ho una colata di sborra da tutti e due i miei buchi.
Giovanni mi offre una salvietta per tamponare un po’ , Claud si avvicina e mi bacia.
“Ti è piaciuto, amore?”
La stessa domanda me la pone Giovanni.
“Perché non si vede dalla mia espressione? Siete stati favolosi, ho goduto tantissimo, ora vado a cambiarmi!”
Con le mani che cercano di tamponare la sborra che esce dall’interno del mio corpo, mi dirigo verso il bagno dove cerco di ricompormi.
“Cazzo che donna! Mi aspettavo che fosse calda, ma ha superato ogni mia aspettativa! Complimenti ancora, Claud, hai una donna meravigliosa!”
“E lo so, e mi piace che goda, mi piace vederla godere, mi piace vederla quando si scatena! Non ce ne sono di eguali, e oggi non ha dato il massimo!”
Esco, lusingata di aver colto i loro commenti, è tardi, anche loro si sono rivestiti normalmente, stiamo per uscire, ci fermiamo sulla porta, Giovanni mi abbraccia, mi bacia sul collo, cerca di baciarmi sulla bocca, il mio sguardo incrocia quello di Claud, che con un battito di ciglia mi autorizza, non evito le labbra di Giovanni che subito ne approfitta e infila la lingua tra le mie labbra, mi concedo al suo bacio che ricambio con passione, mentre la mia mano scende verso la sua patta, ma stavolta, non trova nulla di consistente.
Usciamo, un nuovo saluto e un bacio sulle guance e saliamo in auto!
“Mi sembra che tu sia stata soddisfatta!”
“Si amore, è stato molto bello, avevo una gran voglia di sentire il suo cazzo dentro di me! Però, ora, corri perché la sborra mi sta colando e sto bagnando i sedili dell’auto!”
(continua alla prossima)
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