Racconti Erotici > orge > Sul Po
orge

Sul Po


di angelclaud
30.06.2017    |    2.571    |    27 9.9
"“Basta voi due, tu e tu venite qui, tu inculami e tu scopami!” Quei due non stavano più nella pelle, e subito si sono dati da fare, devo dire che questi, ..."
Il giorno precedente era il mio compleanno e lo abbiamo festeggiato in intimità io e il mio amore Claud, per questa sera, invece lui aveva preparato un piccolo intrattenimento per me con 8 singoli. Ero già eccitata al pensiero di quello che sarebbe accaduto quella sera: AVERE BEN 8 CAZZI TUTTI PER ME!!! Whaooo-
Avrei voluto rimanere a letto per riposare e poi dedicarmi al mio aspetto per la serata, non volevo fare brutta figura con tutti quei maschioni, dovevano trovarmi molto più bella di quello che apparivo nelle foto del sito, e di quello che immaginavano. E poi sapevo che tra loro c’era anche qualcuno che “conoscevo” per telefono e per cam su skype ed ero curiosa oltre che eccitata nel pensare che avrei impugnato, finalmente , quei bei bastoni di carne che mi avevano mostrato in cam. E potevo finalmente sentire la loro lingua perlustrare dentro la mia fichetta. E invece ho dovuto alzarmi prima perché dovevo fare la visita ginecologica che avevamo programmato da tempo. UFFA, che rottura.
Mi sono vestita normalmente con jeans leggere e attillate, che facevano vedere il solco tra le grandi labbra, e maglietta un po’ trasparente, ma non troppo, anche perché dovevamo recarci in ospedale per la visita e non sapevo se avessi trovato un medico uomo o donna.
La visita non mi andava a genio, ne avrei fatto volentieri a meno, ma un controllo è d’obbligo, e non veniva male che lo facessi stamattina, dato che stasera la mia fichetta sarebbe stata esplorata da tutt’altre mani che avrebbero avuto tutto fuorché aspetto professionale. Inutile dire che lungo i corridoi dell’ospedale tutti gli uomini, e anche qualche donna, si voltavano al mio passaggio: buongustai!!
Ci siamo seduti in sala d’attesa e mentre parlavamo del più e del meno, e chiedevo informazioni per la serata a Claud, la mia mente fantasticava: mi vedevo nello studio del ginecologo, un uomo sulla sessantina, brizzolato, abbastanza alto, un bel viso, seduto alla sua scrivania e Claud in una delle due sedie davanti a questa, mentre io, su invito del dottore andavo a spogliarmi dietro al paravento, solo che lo lasciavo aperto quel tanto che bastava che il ginecologo mi vedesse mentre mi toglievo e i jeans e le mutandine, non senza avergli rivolto uno sguardo invitante mentre lentamente la mutandina scivolava giù dal pube, lasciando intravedere quel filo di pelo che nascondeva a malapena il monte di venere. La mia lingua intanto umettava il labbro superiore e quello inferiore facendogli immaginare il piacere che avrebbe procurato. (intanto in sala d’attesa stavo parlando con Claud ma non riuscivo a connettere da tanto che ero impegnata nella visione di quello che avrebbe potuto accadere di lì a poco). M sarei diretta verso il lettino e mi sarei seduta comodamente, mi sarei sdraiata e avrei alzato le gambe sugli appositi appoggi lentamente facendo vedere come si apriva la mia fica finché non sarebbe stata bella spalancata alla loro visione; allora il ginecologo si sarebbe avvicinato infilandosi il guanto. Io mi sarei ancora più aperta per facilitare l’entrata del suo dito, e quando l’avrebbe introdotto mi sarei mossa in sincronia della sua mano e mi sarei fatta scappare un gemito di piacere, poi gli avrei preso la mano e con impeto dettato dalla voglia, gliela avrei spinta ancora di più dentro di me facendo in modo che penetrasse e mi facesse godere, ma prima lo avrei fermato e gli avrei detto di leccarmela e di farmi venire così. Nel frattempo Claud si sarebbe avvicinato e mi avrebbe filmato mentre venivo masturbata da quell’uomo maturo. Una volta goduto, sarei scesa dal lettino, gli avrei sbottonato il camice guardandolo negli occhi, avrei cercato la sua bocca e mentre sentivo la sua lingua sforzare lentamente le mie labbra e aprirsi una via tra i denti fino a toccare la mia di lingua, e sentivo un bacio travolgente, appassionato e eccitante, la mia mano scendeva lungo il suo ventre, trovava la cintura, la slacciava, apriva il bottone, faceva scendere la zip , si intrufolava tra la sua pelle e le mutandine, e trovava un cazzo duro, allora abbassava i boxer, scopriva il cazzo e dopo una ultima slinguata mi sarei abbassata e gli avrei preso in bocca quel cono di carne pulsante e arei iniziato un pompino fino a quando non lo avrei sentito rantolare di piacere e non avrei avuto la bocca piena del suo godimento, uno sperma dolce e salato allo stesso tempo…. Non avevo ancora terminato il mio fantasticare quando arriva il ginecologo in carne ed ossa: era una donna! Sono rimasta un po’ delusa, il mio sogno era svanito!
Comunque… era destino che non iniziassi la giornata con mani di uomo che mi palpavano. Vabbè mi sarei rifatta la sera.. MMM che voglia, solo al pensiero mi stavo bagnando. Chiamano il mio numero e ci alziamo, io e Claud, per entrare, ma l’infermiera ci fa capire che sarebbe stato meglio se fossi stata da sola; noi di solito facciamo tutto assieme, e mi sarebbe piaciuto che fosse entrato anche Claud , ma purtroppo, sarà per un’altra volta, magari trasformando in realtà il mio sogno.
Entro, mi accomodo sulla sedia e dopo le varie domande di rito, la dottoressa mi fa accomodare sul lettino, dopo essermi spogliata. Si infila il guanto e inizia a introdurre le sue dita nella mia vagina. Sarà per il pensiero di quello che mi aspettava la sera, sarà stato per il mio fantasticare di poco prima, sento che il toccarmi da parte della ginecologa, comincia a farmi salire un calore dalla fica, il clitoride si gonfia e le sue mani mi stanno dando un piacere immenso che però non arriva al suo culmine e alla sua soddisfazione. La mano continua a girare all’interno della vagina, il dito tocca parte che non erano mai state esplorate in quel modo da mano alcuna: stavo per urlare che continuasse e che volevo che quella diga in piena tracimasse oltre all’ostacolo, quando, repentinamente toglie la mano dalla mia fica, lasciandomi con tanta voglia e mezza delusa…. Meglio così, vorrà dire che stasera sarò carica e “poverini” quelli che capitano sotto le mie labbra con il loro cazzo.
Esco dallo studio, ma intanto i jeans mi sollecitano il clitoride gonfio, provocandomi mezzo piacere e tanta voglia di essere toccata, leccata, impalata.
Claud mi guarda e capisce in parte quello che sto provando; mi chiede cos’è accaduto e gli rispondo: “ te lo dico dopo in auto, sappi solo che ho una voglia pazza!”
Attraversiamo la hall dell’ospedale e sento addosso gli sguardi di tutti gli uomini. Sarà una mia impressione, ma mi sento spogliata dei miei abiti, come fossi in un campo nudista, e sarebbe anche il mio desiderio ora quello di camminare nuda in mezzo a tutti quegli occhi che mi guardano e sdraiarmi per terra e gridare: “ Sono tutta vostra, fate di me quello che volete!”
Intanto Claud, il disgraziato, comincia con nonchalance a toccarmi il culo e con il gomito del suo braccio a sfiorarmi la tetta, non senza premere contro il capezzolo. La fica pulsa, e si bagna, povere mutandine!
Saliamo in auto e Claud mi dice: “ Allora com’è andata?
“Taci -gli rispondo- lasciami un attimo tranquilla, poi ti spiego.
Usciamo dal parcheggio e noto che Claud non prende la strada per casa, ma si dirige in tutt’altra direzione.
“Dove stai andando?” – gli chiedo
Lui alza la mano, la introduce tra la maglietta e il reggiseno, si impossessa del mio seno, e lo fa uscire allo scoperto, tanto che anche quelli delle macchine che ci sorpassano possono vederlo: “ Pensavo facessimo molto più tardi e dato che è abbastanza presto che ne dici di andare a fare due foto?”
Whaoo il mio amore mi sorprende sempre!
“ Potevi dirmelo che mi sarei messa la gonna”
“ E’ una decisione che ho preso prima mentre ti aspettavo durante la visita, e poi quando sei uscita ho visto che eri su di giri e allora ho pensato di andare in un posto, tanto per prendere un “aperitivo” prima della “cena “ di stasera.
L’auto però fa una strada diversa dal solito e si dirige verso l’argine del Po, quello in provincia di Rovigo. L’argine è solitamente frequentato da persone che vogliono fare incontri “particolari”.
E infatti, mentre noi procediamo lentamente per trovare un posto dove fare foto con sullo sfondo il fiume, una macchina blu ci incrocia, prosegue per qualche centinaia di metri e si gira nella nostra direzione.
Claud rallenta e questo ci sorpassa e si allontana. Non vi sono auto questa mattina. Peccato perché la voglia invece di diminuire è aumentata.
In prossimità della località Garofolo, dove c’è un motel molto discreto che ha visto i ns primi incontri prima di affittare casa, dalla parte del fiume vi sono un paio dei “capanni” per il picnic con tanto di tavola e panche.
Lasciamo in strada l’auto e ci dirigiamo verso i capanni, intanto l’auto blu ritornata indietro, rallenta, l’autista ci guarda e poi prosegue.
Ci dirigiamo verso il posto picnic più lontano e inizio ad abbassarmi i jeans e a scoprirmi le tette per fare le foto, poi mi avvicino a un albero con lo sfondo del fiume.
Claud intanto fotografa e si guarda intorno per vedere se ci sia qualcuno. Sul fiume sta passando un piccolo battello, allora mi avvicino di più all’acqua e quasi nuda li chiamo a gran voce e li saluto. Dal battello arrivano urla e il suono della sirena. Cazzo che peccato, non possono avvicinarsi causa la secca, avrei potuto fare per la prima volta dei pompini su un battello lungo il Po.
Ormai di foto ne abbiamo fatte e di gente non ne passa nemmeno l’ombra, m rivesto e ci mettiamo seduti a guardare le foto e a scegliere quelle da mettere su Lmo o da cancellare perché mal riuscite.
Intanto l’auto blu, dopo l’ennesimo giro, decide di fermarsi e l’autista scende. Percorre lo spazio tra la sua auto e la scalinata che porta allo spazio, scende e si siede nel primo capanno. Noi continuiamo a guardare le foto non senza osservare il tipo. Lo vediamo che prende un binocolo e lo dirige verso di noi e rimane così per parecchio tempo. Claud allora, continuando a guardare le foto inizia a palpeggiare una mia tetta e la espone, come invito al tipo. Io speravo che questo si avvicinasse, avevo voglia di più mani sulla mia pelle, il posto mi eccitava, eravamo nascosti e allo stesso tempo in vista anche dalla strada per chi avesse provato ad osservare meglio. In più, in strada c’erano anche le ns auto come un “segnale” per chi passasse. Il tipo invece, rimaneva imperterrito al suo posto e ci degnava solamente di qualche sguardo con il binocolo.
Si stava facendo tardi e dato che volevamo fare altre foto con il fiume in evidenza, ci siamo alzati e ci siamo diretti verso la scalinata per risalire sulla strada. Il tipo si alza anche lui e si ferma a metà della scalinata, io prendo per mano Claud e saliamo, arrivati alla sua altezza, ci soffermiamo un istante pensando che questi volesse attaccare bottone, invece ci ha guardati e ci ha lasciati proseguire. Siamo risaliti in auto e il tipo si è fermato sul ciglio della strada e ci seguiva con lo sguardo. Claud, dato che andavamo verso di lui mi ha abbassato la maglietta facendo uscire prepotentemente i miei seni, i capezzoli erano turgidi e ritti, desideravo che quello allungasse le mani e me le stringesse forte. Claud abbassa il finestrino e gli fa: “ Vuoi vedere le sue tette?” Quello, quasi senza degnarmi di uno sguardo, ha risposto: “ no, io voglio altro!” Al che ci è rimasto il dubbio che invece di me desiderasse Claud! Mah, avrebbe sbagliato comunque! Nel mentre parlava ha aperto la bocca e ha messo in mostra una dentiera di carie nera. Meno male che non si è offerto!
Non senza una sonora risata ci siamo allontanati finché abbiamo trovato un posticino da dove si poteva ben vedere il fiume senza l’intralcio degli alberi.
Sono scesa dall’auto e mi sono tolta la maglietta e il reggiseno e, solo coperta da una giacchettina perché tirava un po’ di vento, con le tette, appunto, al vento mi sono messa in posa mentre Claud mi fotografava. In quella si stava avvicinando un piccolo pullmino e io stavo per nascondere il mio seno con la giacchettina, quando Claud, mi ha bloccata e mi ha trattenuto un braccio lasciandomi con una tetta nascosta e una fuori ben in vista. Quelli del pullmino erano in quattro, mi sono passati accanto e io ho sorriso invitante, quattro contemporaneamente rappresentavano un buon antipasto per stasera, eppoi avevo una gran voglia!! Mi sembrava di essere una puttana che aspettava i clienti. Sì in quel momento avrei fatto anche la “puttana” per la voglia che mi infuocava il basso ventre!
Dai fermatevi , gridavo tra me e me. Sembrava che quelli mi avessero ascoltato, finalmente quattro cazzi per soddisfare in parte la mia voglia. “ Dai venite, fateci salire e vi faccio di quei pompini favolosi, ma voi dovete leccarmi la fica e farmi godere!” Il pullmino ha rallentato, le luci dello stop si sono accese, stavamo per incamminarci verso di loro, quando, invece della retromarcia, questi hanno ingranato la prima e sono partiti! Ok, oggi non me ne va bene una! Comunque mi consolo stasera alla grande! 8 cazzi tutti per me!!
Altre due foto e poi ce ne saremmo andati, mi stavo rimettendo la maglietta e avevo tolto la giacchettina rimanendo nuda nella parte superiore, quando arriva un’auto in senso contrario, Claud aveva già acceso la ns di auto e stava per partire, quando l’auto in senso contrario, rallenta e quasi si ferma accanto per potermi guardare mentre mi sto vestendo. Poi riparte e dopo due / tre metri si ferma sul ciglio della strada. Claud lo osserva dallo specchietto retrovisore e comincia a segnalare con gli stop. Anche questo fa tipo lampeggio con gli stop, spegne l’auto e scende, allora Claud spegne a sua volta l’auto e mi dice: “ questo si è fermato, ora lo faccio avvicinare”.
Il tipo si avvicina, è uno sui 50/60 anni, un po’ di pancetta, di aspetto piacevole, con barba e baffi! Subito la mia fichetta comincia a pulsare, e a bagnarsi; Claud abbassa il finestrino dalla mia parte e io me lo trovo davanti che si sporge all’interno dell’abitacolo: ha un buon profumo e il suo respiro sa da menta, da pulito, lo guardo negli occhi, socchiudo le labbra e la punta della mia lingua sporge quel tanto che invita a dire: dammi la punta del tuo cazzo che assaggio la goccia che fuoriesce!
Lui non ha altri occhi che per me, passa dai mie occhi al mio seno, coperto, alle mie gambe, e nel frattempo ci dice: “Ciao, che fate? “. Claud risponde: “Stavamo facendo delle foto “. E intanto allunga la mano verso di me e mi scopre il seno, e inizia a stringermi forte una tetta e il capezzolo, sa che questo mi manda in visibilio, che mi fa sciogliere, oltre al fatto che già sono eccitata dalla visita ginecologica ( devo riuscire a farmi dare un altro appuntamento per una visita perché voglio trovare quella ginecologa e magari scambiarci il numero di telefono, chissà che non faccia “visite” a domicilio) e questo qui affacciato al finestrino con il viso che sfiora il mio, che mi eccita… non resisto più. Giovanni ( nome di fantasia) come sapremmo dopo che si chiama, allora allunga anche lui una mano e prende possesso dell’altra mia tetta e la stringe, la accarezza, la palpa. Io mi distendo sul sedile, sono eccitata al massimo: sono in auto, in pieno giorno, in mezzo a una strada con le mani di due uomini, di cui uno sconosciuto, appena visto, che mi stanno palpando le tette; chiudo gli occhi e lascio fare, intanto la mano di Giovanni scende lungo il mio corpo e mi tocca leggermente tra le gambe, io le apro per consentirgli di accarezzare il mio sesso anche se sopra ai jeans, il maledetto riesce a sfiorare il clitoride ingigantito che premeva sulla stoffa. Un languore unico mi pervadeva, avrei voluto che quella barba affondasse tra le mie gambe e mi facesse sentire lo struscio del pelo sulla mia vagina e la sua lingua che mi esplorasse all’interno. Mi giungono le loro voci soffuse, i miei istinti sono tutti concentrati sul piacere di quelle mani che mi stanno palpando.
“ Io ho un’ora e mezzo di tempo, che ne dite di fare qualche fotografia assieme?” chiede Giovanni, Claud sta rispondendo sicuramente in modo positivo, allora mi “risveglio” dal piacere e chiedo che ora fosse. Era quasi mezzogiorno, troppo tardi, dovevamo andare a prendere qualcosa da mangiare e poi dovevo prepararmi per questa sera, e avevamo il cane da solo a casa da questa mattina. “ No è troppo tardi” dico, “dobbiamo tornare a casa”.
Claud mi guarda interrogativo, come se mi chiedesse: ma abbiamo aspettato tutta la mattina qualcuno e ora finalmente che ce n’è uno a disposizione che ti eccita ( l’aveva capito dal mio comportamento), te ne vuoi andare? E mi dice: “ Sei sicura andiamo a casa?”
Gli rispondo in modo affermativo, a malincuore, avevo voglia di provare quella bocca sulla mia fichetta.
“ Mi spiace- gli dice Claud- sarà per un’altra volta” ( perché non lo inviti per stasera? Penso tra me e me, dai invitalo mi eccita terribilmente!), e Claud: “ Cosa fai questa sera?” ( bravo il mio amore che mi legge nel pensiero).
“ Mi spiace, ma stasera non posso, l’avessi saputo un po’ prima mi sarei organizzato”
“ Spiace anche a noi, stasera si era organizzato una festicciola con 8 singoli per il suo compleanno e saresti stato il benvenuto anche te!”
“ Otto uomini solo per te? Capperi, e li reggi? Tanti auguri”! E così dicendo si sporge ancor più all’interno dell’abitacolo e mi bacia, mi trovo la sua lingua che forza le mie labbra, inaspettatamente, cedo e il contatto tra le lingue dentro la mia bocca mi fa salire la pressione a 1000, una sua mano mi stringe una tetta, l’altra affonda tra le mie gambe: il clitoride impazzisce, il capezzolo si fa duro, il piacere della sua lingua mista alla sua saliva mi fa sciogliere, gli afferro la testa con le mani e lo stringo ancora più a me, la sua lingua si attorciglia alla mia, me la succhia, mi ritrovo bagnata sul sedile. Un bacio che dura un attimo ma che mi ha eccitato al massimo, solo il mio amore mi sa baciare meglio!
“Peccato veramente, comunque se vuoi ti diamo il ns numero di telefono così se venissimo ancora qui ti si chiama e ci si mette d’accordo”
“Ok, datemelo che poi vi faccio una chiamata per darvi il mio perché non lo ricordo avendolo cambiato da poco”
Claud gli dà il numero e Giovanni , dopo un’ultima palpatina alle tette me le copre e mi dà un bacio sulle labbra, “ Ciao bellissima, ci vediamo e complimenti, mi avrebbe fatto piacere giocare con te, chissà che pompini e che fica hai! Ma ci vedremmo presto!”
Claud accende l’auto : “ Potevamo fermarci 5 minuti, tanto per fare due foto con lui, visto che ti piace, sarà per un’altra volta, sempre che chiami!”
Avrei voluto fare come ha detto Claud, ma nonostante la mia voglia enorme, ha preso il sopravvento la ragione…. (peccato, avevo proprio voglia di provare quella barba).
Per strada incrociamo un piccolo supermercato, e dato che si avvicinava l’ora di chiusura decidiamo di fermarci. Io intanto penso all’occasione perduta, ma, per fortuna mi consolerò stasera.
Entriamo, prendiamo il carrello e non mi ricordo più cosa dobbiamo acquistare, la mente è pervasa dalla voglia di sentirmi oggetto sessuale ora !
“ Ha chiamato?”, chiedo a Claud, che nel frattempo si era allontanato per prendere altri oggetti, mentre io mi sono soffermata la banco dell’affettato. E la sua risposta è sempre negativa. Ogni due minuti gli rivolgo la stessa domanda e la risposta è uguale. Ci stiamo dirigendo verso la cassa quando squilla il cellulare, Claud, risponde e sento che saluta Giovanni, poi ripete due tre volta “no”, e poi :“ le chiedo”, mi si avvicina e mi dice. “ Giovanni ha chiesto se ci abbiamo ripensato e che ci sta aspettando”. Gli rispondo di no, anche se la mia fica, le mie tette dicono all’unisono di sì! Claud, continua a conversare con Giovanni e poi si salutano, veramente non ho capito le ultime frasi che si sono detti perché si è allontanato un attimo da me che ero alla cassa, per prendere un pacco di biscotti. Cazzo, mi spiace, ma dovevamo tornare a casa. Saliamo in auto e Claud invece di attraversare la strada per dirigerci verso casa, rifà la direzione di prima in senso contrario. “Dove vai?”- gli chiedo, pur sapendolo. Sei il mio grande amore che conosce ogni mio segreto, penso tra me e me!
“Amore ti ho vista eccitata al massimo e conoscendoti so che questa era un’occasione perduta per te, e poi anch’io ho voglia di scoparti in mezzo alla natura!” Mai parole furono più dolci alle mie orecchie.
L’auto correva oltre i limiti di velocità, ci mancava che prendessimo una multa con l’autovelox, ma a me sembrava che corresse meno di una lumaca, non vedevo l’ora di essere lì in quei capanni a fare la maiala, finalmente. Corri cazzo, corri incitavo mentalmente la macchina, finché eccoci sulla stradina, ancora pochi metri, eccola la macchia rossa dell’auto di Giovanni, ed ecco anche lui in piedi che ci sta aspettando. Claud ferma l’auto, la parcheggia e Giovanni viene dalla mia parte e mi apre lo sportello, mi allunga la sua mano in modo che scenda agevolmente, e poi mi tira a sé, finisco tra le sue braccia, mi stringe forte e la sua lingua si intrufola nella mia bocca, questa volta non mi hai colto di sorpresa, anzi , la mia lingua avviluppa la sua e lo risucchio procurandogli un’erezione che sento turgida addosso a me.
Risaliamo un attimo di ciglio di strada e Claud si affianca a noi, io in mezzo a loro e due mani che si incrociano sul mio culo e lo accarezzano e lo pizzicano. Come vorrei che mi penetrassero dentro il mio buchino, se Claud me l’avesse detto stamattina avrei messo la gonna e ora avrei due dita in culo mentre stavo camminando, ma tra un po’ sarò soddisfatta! Ridiscendiamo la scalinata che porta ai capanni da picnic, e ci dirigiamo dove stamattina. Intanto Giovanni si fa più audace e mi spoglia della maglietta lasciandomi in reggiseno, finché arriviamo al capanno e anche questo sparisce, e lui si impossessa con la bocca dei mie capezzoli, li succhia, li morde, la sua barba e i suoi baffi mi danno una strana sensazione sulla pelle, mi eccitano, l’adrenalina mi sale al cervello, m piego indietro per agevolare, anche se non c’è certo necessità, il suo possesso delle mie tette, e mi trovo appoggiata a Claud, che mi bacia e mi stringe a sé, e lentamente mi sfila i jeans, Giovanni non sa più quale tetta scegliere, passa da una all’altra, da un capezzolo all’altro, succhia, lecca, bacia, è un forsennato, e io non sono certo da meno. Ho un uomo che ci sa fare con le mie tette, sono quasi nuda in mezzo alla natura e vicino a una strada, e per di più ora, mi sento spingere verso Giovanni dalla mano di Claud, mi tendo verso di lui, Giovanni risale con la bocca dal mio seno, la lingua mi percorre il collo, va verso un orecchio, un brivido di piacere mi fa tremare e sussultare, una mano mi allarga le gambe, un’altra mi spinge ancora di più verso Giovanni, la sua lingua passa dal lobo del mio orecchio, dopo avermelo mordicchiato, alla mia bocca e un altro bacio appassionato mi avviluppa, e intanto sento qualcosa di umido e caldo che si fa largo nel mio buchino posteriore, è la lingua di Claud che mi sta leccando il culo. Whaooo che piacere, Giovanni mi bacia e una mano stringe una tetta, l’altra massaggia il clitoride e si fa largo tra le grandi labbra per raggiungere la mia vagina, intanto la lingua di Claud, dopo essersi aperta un piccolo pertugio nel mio ano, scende e mi lecca da dietro la fica, rifacendo continuamente il percorso avanti e indietro, sono n un lago di piacere e se non fosse per la lingua di Claud avrei già fatto una pozzanghera a terra. Giovanni, allora mi prende di peso e mi distende sopra la tavola, mi sfilano i jeans e le mutandine. Sono completamente NUDA. Sono alla mercé di due assatanati sopra a una tavola da picnic e mi possono vedere dalla strada!
Giovanni mi allarga oscenamente le gambe, io sono distesa e guardo il soffitto di legno del capanno, piego ancor di più la testa e intravedo la strada, una macchina sta passando, chissà se ci ha visti, e io invece di preoccuparmi mi eccito ancora di più, non capisco più nulla, le gambe mi vengono aperte dalle mani di Giovanni e sento il calore del suo fiato che si avvicina al mio sesso aperto completamente alla sua vista, sento l’umido della sua lingua, la punta che accarezza il mio clitoride per poi affondare tra gli umori della mia fica e darmi sensazioni uniche, sembra che faccia la stessa cosa che ha fatto con la mia bocca! E che differenza c’è? Manca solo la lingua proprio per essere pignoli. Sento il clitoride che viene sfiorato, preso in mezzo alle labbra, mordicchiato, dal mio interno esce continuamente del liquido che, stavolta, finisce nella bocca di Giovanni, sono un lago di piacere, chiudo gli occhi e assaporo questo momento di sesso puro, la sua barba inoltre mi dà sensazioni strane, mi solletica e allo stesso tempo mi eccita! La mano di Claud mi prende la testa, me la gira nella sua direzione e mi trovo il suo cazzo tra le mie labbra, lo ingoio tutto, finalmente un cazzo in bocca, con una mano lo prendo e lo tengo saldo per non farmelo sfuggire, con l’altra mano prendo la testa di Giovanni, gli tiro i capelli, e poi la premo sulla mia fica, dev’essere un tutt’uno! Mi sale un calore immenso, poi ridiscende e si ferma sul clitoride, allora premo ancor di più la testa di Giovanni sulla mia fica, quasi non lo faccio respirare, lascio la presa del cazzo di Claud e anche l’altra mano preme la testa di Giovanni, mi tendo come un arco, tutti i miei nervi sono tesi, il piacere sta venendo, sta arrivando, lo sento, dai muovi quella lingua, succhia, lecca, ecco : arriva siiiiiiiiiiiii un grido mi esce dalla gola, mi devono aver sentito fino a Ferrara, godo, cazzo godoooooo, premo ancor più la testa di Giovanni : sto godendo ancora, urlo di piacere, urlo e grido : “ Sì porci sono la vostra troia!!”
Sento una mano afferrarmi una tetta non dalla parte di Claud, una bocca che mi risucchia il capezzolo, chi è? Mi volto e vedo un uomo sulla sessantina passata, che mi guarda estasiato e mi lecca con la lingua il capezzolo duro e dritto! Sono un po’ sorpresa, ma non faccio a tempo di stupirmi che un’altra volta la mia fica viene posseduta da una lingua, guardo e vedo Giovanni e Claud in piedi, accanto alla mia testa, con il cazzo in mano rivolto verso di me, alzo la testa e guardo tra le mie gambe e vedo una testa pelata che sta affondando nella mia fica, non faccio a tempo di dire una parola che mi trovo un cazzo in bocca, altre mani che si impossessano dei miei seni e un piacere che mi sale ancora dalla fica. Godo ancora anche se in misura inferiore a prima, ma ecco che un’altra lingua invade la mia fica, un’altra mano mi gira la testa in direzione opposta e un cazzo mi apre la bocca, intanto non so quante mani mi toccano dappertutto! Sono eccitata al massimo, sono una grande TROIA, sìììì mi piace, siiii è favoloso essere al centro dell’attenzione, delle mani dei cazzi di tanti uomini. Finalmente Giovanni e Claud mi alzano, posso finalmente vedere che sono in 5, gli altri tre ci avevano visti dalla strada e si sono fermati, hanno chiesto e hanno avuto il consenso! Una sorpresa favolosa! Magari fosse stato così anche stamattina! Mi drizzo in piedi e saluto i nuovi e invece di prendere la loro mano, prendo il loro uccello! Li tiro fuori dai pantaloni e comincio a succhiarli uno ad uno. Nel frattempo Giovanni mi alza, si siede sulla panca, e con il cazzo dritto mi impala, gli altri si avvicinano e mi danno i loro cazzi da succhiare e da menare. E no, cavoli, ora tocca a me prendere l’iniziativa, mi sfilo il cazzo di Giovanni dalla fica, e gli dico: “ Ora inculami” e così il suo cazzo entra immediatamente dentro al mio culo, provo un piacere infinito, faccio leva su di lui, alzo le gambe, i piedi sulla panca e dico a uno dei nuovi venuti, al pluri sessantenne, “ Tu vieni qui infilami il cazzo in fica!” Quello è rimasto un attimo interdetto, poi si è “svegliato” e mi ha infilato il suo cazzo nella fica bagnatissima dal mio godimento e dalla leccata di quelli che si sono succeduti al suo assaggio. Che bello avere due cazzi che ti riempiono tutti i buchi, e che si muovono assieme, mi hanno sbattuta alla grande, e poi con mia sorpresa, uno di quelli appena arrivati, è salito sopra alla tavola e mi ha messo il suo cazzo in bocca!
“ Dai muoviti troia, ti piace prenderlo nel culo, guarda questa puttana come si fa scopare, ti piace il cazzo non è vero? Dì che ti piace, cosa sei?”
E io: “ Sì sono una puttana , la vostra puttana” “ Sono solo una gran troia” “ Sì mi piace il cazzo, muoviti dammene tanto, ne voglio ancora, voglio tanti cazzi tutti per me” “ Fate di me quello che volete, sono la vostra puttana!”
Sentivo il cazzo in culo che si muoveva e quello in fica che andava al contrario, sensazioni che solo chi ha provato una doppia può capire da quanto sono indescrivibili! Mi sentivo posseduta da quello che è il fine ultimo di una donna: il cazzo !!
Ad un certo punto ho sentito che i cazzi stavano per cedere al loro godimento e mi sono fermata.
“Basta voi due, tu e tu venite qui, tu inculami e tu scopami!” Quei due non stavano più nella pelle, e subito si sono dati da fare, devo dire che questi, perlomeno quello che mi scopava era migliore. Ho fatto una bella cavalcata anche con loro, ma il tempo trascorreva veloce e piacevole.
“ Ragazzi ora un giro ciascuno”- mi sono messa a pecorina – ora uno alla volta mi prendete alla pecorina e un altro si siede sopra alla tavola e gli faccio un pompino, ma non dovete venire, quello dopo, ho un’altra idea. Comincia tu a scoparmi e tu siediti qui, poi vi cambiate i ruoli e poi voi due! Tu Giovanni, invece mi devi inculare”! Al mio comando i due prescelti iniziali hanno preso il loro posto, quello che mi doveva scopare, ha preso i miei fianchi, se li è avvicinati al suo cazzo e me lo ha introdotto tutto d’un colpo, ho tirato un sospiro dì piacere e di godimento, mi sono abbassato sul cazzo dell’altro e ho iniziato a succhiare mentre ricevevo colpi fenomenali , uno si è precipitato sotto di me e con la lingua mi ha leccato il clitoride, subito non ho capito nulla e ho goduto tremendamente, tanto che tutti e due hanno sborrato assieme, uno in bocca e l’altro in fica. Quello in bocca l’ho ingoiato tutto, mentre la mia fica grondava sborra.
“Sotto a chi tocca” e così sono arrivati gli altri due, Giovanni seduto per il pompino e l’altro nella mia fica.
“ Possiamo anche noi godere dentro di te?”
“Visto che l’hanno già fatto gli altri potete farlo anche voi, ma tu Giovanni mi devi sborrare in culo! Dai datevi da fare! “ A quello che mi scopava sono bastati pochi colpi era talmente eccitato che non ha resistito, però quanta sborra aveva nelle palle! Mi ha inondata!
“Dai Giovanni il culo è tutto tuo! “ Giovanni non se lo è fatto ripetere due volte, mi ha messo a 90° e me lo ha infilato di brutto. E’ entrato come fosse burro e subito ho provato un piacere che partiva dal culo e andava al clitoride per poi risalire fino al cervello. Continuava a stantufarmi mentre gli altri lo incitavano. “Dai inculala, dai forza. Fai sentire a questa troia il cazzo di un uomo!” e Claud: “ tirale i capelli, tirale i capelli”
Giovanni mi ha preso i capelli e mentre mi inculava li tirava forte a sé, subito mi è sfuggito un urlo di piacere e il mio corpo è stato passato da una corrente elettrica che mi ha fatto muovere come una marionetta, e allo stesso tempo Giovanni se n’è venuto anche lui inondandomi il culo con la sua sborra! Io sono caduta spossata sulla tavola, però mi sono ripresa subito, mi sono girata e inginocchiata davanti a Giovanni, gli ho preso il cazzo in bocca e l’ho pulito dalla sborra. Mi sono alzata e l’ho baciato n bocca, contraccambiata con grande passione.
Ci siamo vestiti e salutati con la promessa di rivederci ancora con Giovanni. In auto Claud mi ha chiesto: “ Allora ti è passata la voglia?”
L’ho guardato e gli ho detto: “ Amore questa sera ce ne sono altri 8 da soddisfare, questo era solo un antipasto!! E poi ci sei tu che mi devi soddisfare, lo sai che godo intensamente solo con te! Ora portami a casa che mi devo preparare e devo essere in forma!”

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Sul Po:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni