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La cassiera della banca Commerciale


22.04.2025 |
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"Miriam pervasa dal piacere chiede di prenderlo nel culo, orefizio che aveva sempre usato poco perché aveva sempre preferito essere scopata, ma l'eccitazione..."
Franca cassiera di 36 anni della banca Commerciale di viale Vittorio Veneto, in provincia di Milano, vive da sola, frequenta poche persone, nella maggior parte amiche.Come tutte le mattine esce di casa alle 7,45 in punto, si dirige verso la pasticceria la Delizia dove incontra la sua amica Francesca, una ragazza esattamente come lei, veste in maniera semplice con un trucco appena accennato.
"Ciao Franca, ciao Francy, il solito caffè, due chiacchiere di rito, come stai, passata bene la settimana, ecc...."; una volta uscita, percorre due isolati ed arriva nel luogo di lavoro.
Nessuno dei suoi colleghi ha mai visto questa ragazza con scollature o minigonne, solo maglioni grandi che nascondono la terza di seno, usando gonne molto ampie e sotto il ginocchio, atte a nascondere la sua natura di donna, qualche volta un tubino sempre molto castigato, ma se qualcuno si dovesse chiedere come è fatto il suo culo, nessuno conoscerebbe la risposta, tanto da ricevere l'appellativo di verginella.
Lo sa perfino lei, grazie ad una confidenza di una collega, che durante una pausa caffè ha carpito qualche commento sul suo conto.
Franca non è mai stata scalfita da nessuna di queste insinuazioni, fregandosene altamente dei commenti; una cosa è certa, la privacy di Franca non è mai stata violata perché nessuno conosce dove va e cosa fa.
Eppure spesso l'apparenza inganna, perché Franca ha sì un abbigliamento sciatto, ma la scelta dei capi intimi è molto accurata e sexy.
Le piace giocherellare con il masturbatore a farfalla, che mette sopra la figa, esattamente appoggiato sul clitoride, utilizzando in maniera molto discreta il telecomando per metterlo in funzione, quando lo ritiene opportuno e lontano dagli sguardi indiscreti.
Ma la sua vera natura si scatena durante il fine settimana, quando si reca in una località della Versilia, per riposarsi ed al tempo stesso divertirsi alla sera in discoteca.
Se avete conosciuto Franca all'interno della banca, vi posso assicurare che nessuno la potrebbe riconoscere; lei ha una camera con angolo cottura in riviera, ereditata dalla nonna, pertanto quando arriva il fine settimana e soprattutto nel periodo estivo, si sposta lontano dagli sguardi indiscreti dei colleghi e dei conoscenti.
Eccola che esce dal suo alloggio, il sole inizia a scaldare l'aria, promettendo una splendida giornata, poi prende la macchina ed arriva al mare.
"Ciao Miriam, esclama il bagnino che la conosce da diverso tempo.
Miriam?, perché non Franca? La risposta è semplice, nella sua vita privata, non vuole avere rapporti con la ragazza della banca.
Diversamente da quella che tutti conoscono, ora il suo corpo è ben visibile, mettendo in evidenza la terza di seno, talmente compressa dal micro costumino che indossa, che tutti vorrebbero accarezzare e mordere quelle bellissime tette, una vera esplosione di bellezza.
La brezza del mare le ha inturgidito i capezzoli, rendendoli visibili sulle curvature del reggiseno, il mini tanga oltre a scoprire i generosi glutei, duri come il marmo, lascia intravedere le pieghe delle grandi labbra della figa, completamente depilata, appena coperta dai centimetri quadri di tessuto.
Il copri costume è come se non ci fosse, fatto salvo per il colore nero a maglia larga, trasparente ed attillato in maniera tale da fondersi col costume stesso.
Miriam si dirige al bagno 56, dove prende il solito ombrellone, stendendo il proprio corpo sul lettino, offrendolo ai raggi dal sole che sapientemente le baciano la pelle.
Il suo vicino è un ragazzo palestrato, un bel tipo, che sta prendendo il sole dopo essersi tuffato in mare.
Alla vista di Miriam il suo membro ha una reazione istantanea, lei lo osserva con la coda dell'occhio, ma preferisce non dare peso a quanto accaduto, ed al comparire della sua fidanzata, emette un sospiro di sollievo e di approvazione per non essere caduta in tentazione.
Betty, il suo nome, un fisico asciutto, alta 1,70, capelli biondi, taglio medio, seconda di seno ed un culo da favola.
I suoi glutei vengono spinti verso l'alto, grazie ai tacchi molto alti dei sandali che porta in spiaggia, donandole un tocco di femminilità e facendola apparire come la classica "Figa imperiale".
Lei si avvicina a Miriam per presentarsi, poi indicando il suo ragazzo, dice "Lui è Paolo".
Finiti i convenevoli e le chiacchiere di rito, Miriam si stende nuovamente sul lettino per continuare a prendere il generoso sole.
Dopo una mezz'ora decide, spinta dal caldo afoso, di cercare refrigerio in acqua e quando esce, ripercorrendo il tratto di spiaggia dal bagnasciuga all'ombrellone, somiglia ad una Dea, le sue movenze lasciano intravedere il costume bagnato, dal quale vengono sottolineate le meravigliose curvature del corpo.
Nell'atto di stendere il proprio corpo sul lettino, volutamente lascia uscire dal costume un pezzo di capezzolo, mentre il costumino non è in grado di coprirle completamente il sesso, facendo trapelare dalle sue pieghe una delle grandi labbra, uscita involontariamente dal minuto triangolino di tessuto.
Miriam è anche esibizionista e questo la eccita in maniera particolare, perché si sente osservata, ma mai avrebbe pensato di attirare le attenzioni della sua vicina di ombrellone, che la sta guardando con grande intensità e voglia.
Betty rivolgendo le spalle a Paolo, coperta leggermente da un asciugamano, inizia un ditalino molto sensuale perché attratta dal corpo della vicina.
Miriam inaspettatamente si sente pervadere dal desiderio, ma come reagire in mezzo alla gente, ed in luogo pubblico visibile a tutti.
Si accorge del godimento di Betty quando inavvertitamente scopre leggermente l'asciugamano, lasciando intravedere la contrazione del bacino, emettendo contemporaneamente un flebile sospiro di godimento.
Poi si ricropre immediatamente quando scopre che la mutandina è bagnata dai flutti dell'orgasmo.
Miriam ha l'eccitazione al massimo e sa che la potrà placare solo salendo in camera, dove si porta sempre con sé il mini vibratore a farfalla, sempre accompagnato da un dildo di 25 cm.
Dopo essersi sollazzata con la dotazione di emergenza, ricordando il corpo di Betty mentre si masturbava, averla immaginata mentre si prodigava a leccarle la succulenta figa, l'orgasmo arriva con grande intensità, sottolineato dai continui mugolii e sospiri.
Ora Miriam pensa solo a salvare la serata e magari potersi permettere una scopata.
Si ricordava che alla Caravella aveva fatto incontri interessanti ed il fine serata aveva riservato delle bellissime sorprese.
Miriam apre l'armadio, partendo dalla biancheria intima, passa velocemente la mano sulle mutandine, custodite nel cassetto, seglie un perizoma largo come un basoncino di liquirizia. Nell'atto di infilarlo, il filo del perizoma sparisce dentro i glutei, mentre il triangolino non riesce a coprire totalmente il sesso a causa delle grandi labbra molto carnose ed il tessuto troppo minuto non riesce a contenerle.
La scelta della minigonna ricade su quella in pelle, molto minuta, poi prende i sandali da schiava di color argento, che le contornano le gambe affusolate, regalano una visione paradisiaca.
Il tacco 12, dona al culo un effetto push up molto invitante, poi prende un top corto che lascia scoperto l'ombellico, contornato dal piercing di piccole perle, cosa che a suo tempo avrebbe fatto volentieri anche sulla figa, visto la generosità delle sue labbra.
Adesso si dedica al make up, decidendo di optare per un trucco da puttana, capace di far radrizzare qualsiasi cazzo.
Alla fine della praparazione si dirige davanti allo specchio e con somma soddisfazione, pervasa da una forte eccitazione, si complimenta con sé stessa, esclamando: "Grande figa ma anche grande puttana".
Entrando nel locale, viene subito attratta da un ragazzo dalla corporatura ben proporzionata, puntando immediadatante gli occhi sui pantaloni e scorgendo una misura generosa, capace di placare le proprie voglie.
Muovendo il corpo in maniera sensuale, grazie al suono della musica, ottiene la sua attenzione, poi si avvicina sculettando per appoggiarsi al membro.
Miriam coglie l'occasione, constatando la sua durezza, per trascinarlo fuori dal locale, sceglie un luogo appartato e buio, apre la cinta dei pantaloni ed estrae un cazzo generoso e pronto.
Lo fa scivolare dentro la carnosa bocca, facendo perno con le labbra sulla turgida cappella, mentre subito la lingua scivola sulla punta, con un movimento sincronizzato che dona al suo partner un piacere immenso.
Il pompino è appena iniziato che all'improvviso lo sente gemere, con la mano che stringe il membro si accorge delle contrazioni, mentre la bocca viene inondata da una sborra densa ed abbondante.
La bocca si prodiga per non perdere nessuna goccia del succo prezioso, non riescendo al tempo stesso a nascondere il disappunto per la venuta precoce.
Il ragazzo, che non si era nemmeno presentato, si ricompone, la saluta, la ringrazia, lasciandola con la bocca asciutta; si fa per dire, se non avesse bevuto tutta la sborra sgorgata dal cazzo voglioso.
La figa di Miriam inizia a pulsare, famelica del cazzo negato, con le mutandine che a malapena contengono il fruire del liquido dell'eccitazione, decidendo di uscire dal locale.
Ricordava che lì vicino c'era un club privè, per coppie e singoli, così decide di buttarsi in questa nuova avventura, nella speranza di essere saziata.
Qualche minuto per ambientarsi, sentendosi seguita dagli occhi dei frequentatori che ammirano il suo corpo e quel culo da favola mentre avanza, scoprendolo sapientemente in maniera ritmica durante la fase del camminamento.
Si siede al bar e decide di prendere un cocktail per rompere il ghiaccio, nella speranza che qualcuno faccia la prima mossa, ma scopre che molti avventori sono impegnati nel privè e quindi una volta sorseggiata la bevanda decide di fare un giro in quella zona.
La luce è molto flibile, così per ambientarsi cammina molto lentamente fino a poter vedere le persone e quello che stanno facendo.
Buttando l'occhio in una dark room si accorge della presenza di Betty, la sua vicina di ombrellone, che viene pompata dal suo ragazzo, tenendo contemporaneamente tra le sue mani due cazzi grossi e nerbuti, mentre una terza persona si sta prodigando nell'infilarglielo in bocca.
Betty all'improvviso si accorge della presenza di Miriam, in quel momento estasiata ed immobile a godersi la scena eccitante.
Lasciando tutti, si dirige verso di lei, la prende e la sbatte contro il muro, iniziando un pomiciamento sensuale, usando con grande sapienza e maestria la lingua piena di desiderio e passione, poi le infila la mano sotto la gonna, che ormai nasconde ben poco, essendo così minuta da intravedere il perizoma e parte del sesso scoperto.
Le mani esperte accarezzano la figa ormai pervasa dai succhi del piacere, le dita fameliche entrano facilmente nell'orefizio inondato e bagnato, iniziando a farle scivolare molto lentamente, per poi trasformarsi in turbinio molto intenso, continuando ad affondarle per aumentare il suo godimento.
Si sentono chiaramente i mugolii e le frasi eccitate che portano le due donne a fondere i propri corpi nella consapevolezza e la voglia di possedersi a vicenda.
Nel frattempo Paolo lasciato con il membro voglioso, le ha raggiunte nella speranza che ci sia posto anche per lui, Betty ha già sfilato le mutandine della sua nuova compagna e sbattendola sul divano le allarga le cosce, gettandosi con la bocca sulla figa di Miriam, per scoprire il sapore afrodisiaco, frutto dell'eccitazione del momento.
La lingua sempre più vogliosa, si insinua in ogni piega passando dalle grandi labbra, alle piccole labbra, finendo per tintinnare il clitoride inturgidito dall'eccitazione.
Il godimento ed il piacere di entrambe è sottolineato dal reciproco ansimare, facendo usire dalle loro bocche parole che incitano ad essere delle grandi troie in calore.
Paolo vuole partecipare e con il consenso della fidanzatina spara il proprio cazzo nella figa della sconosciuta, senza trovare ostacoli, visto che il lavoro di bocca fatto da Betty ha provocato l'inondazione dei piaceri ed ora il cazzo pompa in maniera ritmica ed inesorabile, nel frattempo lei si mette con la propria figa sopra la bocca dell'amica, facendosi slinguare in maniera frenetica.
Miriam pervasa dal piacere chiede di prenderlo nel culo, orefizio che aveva sempre usato poco perché aveva sempre preferito essere scopata, ma l'eccitazione è salita a dismisura e lei ha bisogno di sentire il cazzo in ogni anfratto, così Paolo la prende a pecorina, mentre Betty apre le gambe davanti alla bocca di Miriam, invitandola a continuare a leccargliela.
Paolo martella in maniera famelica ed inizia a gemere, mentre la sua concubina inizia ad urlare "Dammelo tutto, lo voglio, è durissimo, dimmi che sono una puttana, una troia in calore, siiiii dammelo tutto nel culo, ho voglia di essere sbattuta, ho fame di cazzo, voglio che tu mi sfondi tutta, non lasciare nemmeno un centimetro fuori".
Le urla aumentano, attirando ed arrappando gli uomini che assistono alla scena eccitante, iniziando a segarsi per raggiungere il piacere, la stessa Betty avendo le mani e la bocca libere cerca di dare sollievo alle voglie altrui, iniziando a masturbare e succhiare con doviziosa solerzia.
Mentre la sborra scorre copiosa sulla bocca e sul corpo di Betty, lei arriva al culmine del piacere squirtando sulla faccia di Miriam in maniera copiosa.
Il succo è inaspettato, ma con grande prontenzza, spalanca la bocca per berlo fino all'ultima goccia.
Paolo sta ansimando e questo fa capire a Miriam che sta per arrivare il godimento, lei lo sfila dal culo e chiamando a se Betty, inizia a slinguarlo con estrema passione fino a che con l'ultimo gemito, soffocato in gola, la sborra esce dal cazzo di Paolo per inondare le due donne che stavano aspettando il gradito regalo, continuando a slinguare la cappella per non perdere nessuna goccia.
Betty con un filo di voce sussurra a Miriam "Sei una grandissima troia ed il tuo corpo mi ha eccitato dal primo istante", l'amica facendo un cenno con la testa le fa capire che questa esperienza è stata fantastica ed inaspettata.
Il giorno dopo, ritrasformata in Franca, torna alla vita di tutti i giorni ma nessuno saprà mai della doppia vita della cassiera.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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