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AUTO IN PANNE 3 : IL VENERDI’ E’ TERMINATO ED INIZIA IL SABATO


di Alvertn
29.01.2024    |    5.829    |    14 8.8
"In gola no sicuramente in culo credo di no, mi i aprirebbe in due..."
AUTO IN PANNE 3 : IL VENERDI’ E’ TERMINATO ED INIZIA IL SABATO
Conclusa la chiacchierata "io sono distrutto, stanco morto andrei a dormire" dico ad Armando." Ok ti raggiungo subito". Ovviamente a letto nudo, non mi ha detto di vestirmi. Mi sdraio e mi rilasso completamente. Troppo sesso in poco tempo, pomeriggio e sera, ne ho fatto di più oggi di quanto ne ho sempre fatto in un mese sia con uomini che con donne. Sto per addormentarmi che arriva Armando. "buona notte" gli auguro. Lui "grazie" e viene sopra di me. Mi bacia e a fatica partecipo, stavo per addormentarmi e non sono sveglio. La sua lingua gioca con la mia e adesso comincio a giocare anche io. Ha il cazzo duro, il mio è moscio, ha già dato tanto. Arretra, inarca il bacino, il suo cazzone passa le mie palle e scivola nella valle fra le chiappe. Lo muove in cerca dell'accesso. Lo trova, ovviamente è facile è ancora aperto, dilatato o meglio sfondato da lui e dai suoi quattro amici. Appoggia la cappella che viene subito risucchiata dentro, entra e affonda sino a quanto può. "Alza le gambe troia" mi impone con dolcezza. Fatico ma alzo le gambe portandole sopra la sua schiena. Appena fatto lui affonda il cazzo sino in fondo. Inizia a scoparmi con ritmi variabili, lento con affondi e ritirata lunghissimi, veloce con colpi violenti e secchi che mi spostano, che mi scuotano, mi eccitano, mi fanno godere, ed il mio cazzo riprende vita. Bellissimo vedere il volto di Armando felice, dolce, occhi vivi che mi fissano, bocca vogliosa che scende a limonare e farmi sentire il desiderio suo ma anche mio. Sentire quel cazzone dentro che apre e avanza, arretra e chiude il mio intestino, dandomi un piacere grande che si ripercuote in tutto il corpo e nella mia mente, e il piacere pervade anche lui. Sono suo e lui mio. Lui mi penetra ma io lo tengo in me. Lo stringo dentro, lo tengo dolcemente e lui gradisce, sbuffa, sospira, insulta, gode e a tratti urla. Improvvisamente si sfila, si raddrizza, io allargò le gambe, lui le prende e le gira e mi fa girare con il culo in su. Disteso sul letto, mi prende per i fianchi e mi alza il culetto e nel contempo mi infilza e mi entra tutto. Un mio urletto di piacere "si sfondami, riempimi, usami, sono tuo, tutto tuo, fammi ciò che vuoi ma non smettere, ti prego sfondami e sborrami," Armando non so se mi ha sentito, ma non se li fa ripetere. Inizia cavalcarmi con forza, con velocità, con violenza, ed ad ogni affondo esprimo godimento, sospiro, urlo, grugnisco. Anche lui non è da meno. Respiro affannato, urli ad ogni affondo e colpo, " troia di distruggi il culo, ti apro come una mela, ti sfondo sono ad arrivarti in bocca, ti sborro, ti annegò nel mio nettare, godi vacca come sto godendo io di te troia " la velocità aumenta. Poi.... Un colpo violentissimo con penetrazione più fonda possibile, sento il suo battito cardiaco del suo cazzone dentro di me, pulsa forte, ora si contrae, lo sento distintamente e ne godo, e parte con gli schizzi caldi che mi invadono, mi allagano, mi riempiono mentre lui grida "sborro, cazzo che bello, cazzo sborro, vengo, ti riempio tutto, siiii, troia, sei la mia vacca, vacca troia da monta, da riempire, cazzooooo". Ultimo schizzo e si distende sopra di me, mi bacia e mordicchia l’orecchio, sussurra affannato" bellissimo sfondarti il culo, lo hai splendido" un bacio e ... Mi addormento oltre il distrutto
Sto dormendo e sento una voce che chiama il mio nome, la sento lontana, starò sognando. La voce da lontana e tenue sembra avvicinarsi ed aumenta di intensità sino a sentirmi chiamare nuovamente ed è a voce di Armando, ora la decifro, la riconosco. Apro gli occhi, non è nel netto, non è al mio fianco. Il posto dove ha dormito è freddo, lo sento con la mano. Mi alzo e seguo la voce sino in cucina dove sta finendo di preparare la colazione. ”ti sei alzato finalmente. Tutto bene?” “si dormito come un sasso, ero propri distrutto, sfatto ieri sera.” “pronto per la colazione?” “dammi cinque minuti che vado in bagno ed arrivo.” Sono passati più di cinque minuti quando torno in cucina, Armando ha già preparato tutto, mi siedo e cominciamo a fare colazione assieme. Terminata sparecchio e lavo i piatti senza che mi dica qualcosa. Mi viene dietro e mi appoggia il cazzo già semi in tiro fra le chiappe, premendovi contro, con una mano afferra cazzo e palle mie nella sua mano e la chiude mentre con l’altra cerca il capezzolo e trovato lo strizza e lo tira. MMm che bello, mi giro a cercare la sua bocca per un bacio e lui subito mi viene in contro. Bacio scomodo con la testa totalmente girata, ma bello e caldo. Si stacca e si sputa sulle dita e mi bagna il buco ancora semiaperto e appoggia la cappella tenendolo con la mano. “lo vuoi ?” e spinge lentamente. “sii” sospirato e sommesso, carico di voglia e desiderio. “to eccotelo” e con un colpo d reni deciso me lo pianta tutto dentro sino alle palle. Sussulto e mi esce un urlo di sorpresa, non di male, ormai con tutti i cazzi del giorno prima è ancora allenato molto bene. “waooo siii dai sbattimi” Inizia a scoparmi entrando profondamente e uscendo totalmente per rientrare senza aiuto delle mani. Io appoggio le mani al lavandino, inarco la schiena ed alzo di conseguenza il culo per farlo entrare di più e più diretto. “mmmm che troia che sei, ià ti inarchi per prenderlo tutto, che vacca … “ mi afferra ai fianchi e comincia a scoparmi forte, con violenza e colpi fortissimi che mi sollevano di poco ma mi spostano. Sempre più veloce, sempre più forti i colpi, sospira ed io urlo siii i ancora o dai o sfondami ad ogni affondo di penetrazione quasi urlando di piacere. Lui gode del suo potere di farmi godere ed io del mio culo che lo soddisfa appieno. Sento che si avvicina il momento della sborrata, mi preparo mentalmente a godermi tutti gli spasmi, tutti gli schizzi, la attendo con apprensione e non voglio perdermi nulla. Lui esce, si improvvisamente esce, l’aria fredda entra nel buco spalancato e pulsante. “girati e apri la bocca” obbedisco velocemente mi giro e sono in ginocchio davanti al suo cazzone che se lo sta menando. Io bocca spalancata che attendo di bere, di essere dissetato dal suo nettare. Sospira grugnisce, ecco sta per venire. Apro ancora di più, butto la lingua fuori per prendere le eventuali gocce perse, “vengo sborro, tutta per te troia…” e mi direziona lo schizzo in faccia, fronte occhi e capelli, così pure il secondo, allora mi sposto e lo prendo in bocca e il terzo è mio, lui allora affonda e sborra sino a svuotarsi del tutto. Lecco e pulisco per bene prima che lo sfili. Il buco pulsa ed è aperto, il fresco dell’aria entra senza ostacoli, sarà una strada, o un autostrada. Mi sorride. “dai vaccone vai a lavarti quella faccia di sborra.” M alzo e vado in bagno, mi lavo per bene la faccia ed i capelli sborrati, tutto per bene, poi bidet per lavare il culo e due dita entrano senza nessuna resistenza. Non mi meraviglio, anzi sorrido, mi ha o hanno sfondato il buco, lo hanno aperto bene, e si ora non dovrei avere problemi a prendere cazzon come quello di Armando, anzi è già abituato e a me piace moltissimo il suo cazzo grosso e lungo. Ben lavato e asciugato torno di là da Armando. Entro “eccomi di ritorno “ma resto gelato. Oltre ad Armando ci sono due uomini di colore, due buttafuori dal fisico possente. Alti grossi ma non grassi, capelli corti ricciolini, uno un pò di peluria riccia che fa da barba, strana per me. Mi guardano sorridono. “è lui il nostro boytoy vero?” chiede rivolto ad Armando “si è lui. “ti presento Mohamed e Astric, trattali bene che sono i miei due dipendenti dell’officina e che ti sistemeranno la macchina lunedì” Li guardo, guardo armando, torno con lo sguardo su di lor, non ho capito chi è l’uno chi l’altro. Capisco che sono alla loro mercè, che devo dare di più di tutto me stesso o almeno provarci. ”dai non fare il timido, tanto ti scopano ugualmente. Salutali dai” mi incita Armando. “ciao ben arrivati. Come va?” Penso fra me che disastro, impacciato come un bambino alle prime armi. Parlando di varie cose con Armando si spogliano senza destare interesse o sguardo su di me. Io invece li osservo attentamente. Sono solidi, ben torniti, due chiappe muscolose che si contraggono al togliersi dei pantaloni e boxer. Poi la sorpresa, due cazzi grossi e lunghi, io li direi da equini ma esagero. Sono entrambi sopra i 22 cm e grossi come o più di una lattina di birra. Guardo i loro cazzi estasiato e meravigliato per le moli. Così mai visti, e ora pensa anche per fortuna. Pensando a quello che mi aspetta con questi due manganelli mi inizio a preoccupare seriamente. Non so se potrò prenderli. In gola no sicuramente in culo credo di no, mi i aprirebbe in due. Penso anche che sono già così e sono mosci…. Cazzo e da duri come saranno. Si vero fra poco lo saprò e spero che non mi spacchino il culo. Armando si alza e “ dai che andiamo di la”… intende sul lettone…. Io titubante, direi con paura ma .. si balla e si deve stare al gioco. Mi siedo sul bordo del letto e inizio a succhiare a turno i tre cazzi. Armando è già duro, gli altri due si muovono nella mia bocca. Ovviamente Armando lo porto in gola gli altri nella bocca, di più non passa. Credo che ne siano consci perchè le poche spinte si fermano subito lasciando a me il lavoro di leccarli e succhiarli. Giro da destra verso sinistra e ritorno alla partenza per non fare torti a nessun cazzone. Cominciano tutti e tre a sprigionare sapore dolce e denso, tutti diversi ma tutti piacevolmente buoni e li lecco bene per prendere tutto il succo. Passo a leccare e risucchiare in bocca le palle, una alla volta e poi risalgo su sino alla cappella che subito avvolgo in bocca e la succhio e lecco. Sento i loro mugolii, i commendi dei due nuovi, porcelli ma positivi. Mi danno della bravissima pompinara, della troia ottima da essere sbattuta e che fra poco vedranno se sono anche una brava vacca da monta, vogliono svuotarsi più volte sino al loro sfinimento, ed io a sentirli penso al mio di sfinimento che è triplo visto che sono in tre. Armando spezza il gioco. “è ora che proviate il bel culetto caldo e accogliente che freme di avere cazzi, di essere scopato, di essere riempito bene di calda sborra. Forza alla Pecorina così sei subito pronto.” Io obbedisco. Uno dei due si piazza davanti a me e mi prende la testa e la spinge dolcemente al suo cazzone. Ora che sono duri si sono allungati ma la grossezza è pressochè rimasta quella, per fortuna. Inizio a succhiare nuovamente e guastarmi i suoi umori. Intanto in due lavorano sul mio culo, sul buchetto si aperto o sfondato ma stretto per la bestia o il bastone che vorrebbe e entrare. Poi qualcosa di freddo, ok mi stanno mettendo gel e lubrificante, perfetto. MI lavorano bene per un bel pezzo, succhio ma sono concentrato a capire cosa stanno facendo e l’evolversi dei lavori per in mio ano. Le mani e le dita finiscono di passare ed entrare in me, sento un corpo caldo che si appoggia. cazzo ci siamo, vediamo se il lubrificante e gel fanno il loro lavoro. Sento che spinge ma molto piano e dolcemente. I tessuti dell’ano si dilatano e qualcosina avanza piano piano, ma è poca roba in riferimento alla cappellona che vorrebbe entrare. Spinge e ritorna indietro per riavanzare e ripetere l’operazione Procede così ma avanza poco e ora prova a forzare. Appena sento che è troppo per me scatto in avanti sfilandolo dall’ano e abbandonando il cazzo che sto succhiando. Un mossa che sorprende tutti e tre. “ma cazzo che fai” “dai torna a succhiare troia.” Fermi tutti, così non passa sicuramente. Vuoi scoparmi?” rispondono quasi assieme un si secco di entrambi. “ok allora facciamo come dico io. Tu ti sdrai ed io mi ci metto sopra e controllo io la penetrazione, Tu devi stare fermo sino a che non è entrato tutto, se entra, ok? tu invece in piedi che ti spompino ugualmente.” “ok proviamo come dici” conferma Armando. Si sdraia sul letto, si metto comodo. Poi una volta piazzato arrivo io che monto a cavalcioni, gambe piegate, ginocchia ben piantate nel letto, mi posiziono, mi abbasso, impugno il palo caldo, lo posiziono sul pertugio, mi sposto per posizionarlo al meglio per me, mi abbasso e verifico che la cappella sia in posizione corretta. Nella pausa dello spostamento altro gel era finito nel mio culo ed ano e sulla cappella. Mi abbasso lentamente e la cappella avanza, con le mani mi tengo le chiappe e le tiro all’esterno per facilitare l’ingresso e sistemate i tessuti del mio ano ed intestino. Questo sistema lo avevo già fatto un po di tempo fa ma per un cazzo da 20cm per 7 di diametro. Qui siamo a dimensioni nettamente superiori e stiamo a vedere se funziona anche con questo mega cazzone. La cappella ora è impuntata dentro di me di poco ma è stabile, cioè è iniziata la sua penetrazione. Mi fermo e faccio segno all’altro che può piazzarsi anche lui. Arriva subito sale in piedi sul letto e si piazza a gambe aperte davanti a me con il suo bel cazzone duro, molto simile a quello che sto provando a prendere in culo, davanti al viso e lo prendo in mano e lo piego dolcemente verso la mia bocca e la lingua lo accarezza lo circuisce e infine lo ingoia per quanto sia possibile. Dai commenti direi che è piacevolmente soddisfatto. Inizio un gran pompino e riprendo ad abbassarmi sul palo. Mi muovo premendo piano e risalendo poco per ridiscendere forzando di più e sento che piano funziona e la cappella anche se pochi millimetri avanza costantemente. .L’ano si dilata, credo che sia allo spasmo massimo, ma la cappella non è ancora passata. Non mi fa male, ma la percezione di super tensione del buco e di tutto mi procura una senzazione strana fra fastidio e piacere, se poi penso che forse lo prendo tutto allora vado in estasi o impazzisco dalla felicità e dal possibile piacere che comporterà, almeno ci spero tanto. Continuo a spompinare, intervallando la leccata a tutto il cazzo ed arrivare alle palle, grosse e gonfie, risucchiandole in bocca e leccandole strette fra le labbra. Prima l’una poi l’altra e di nuovo a risucchiarle. Si abbandonano e risalgo leccando e chiudendo il cazzo fra le labbra salendo e scendendo come volessi masturbarlo. Ai sospiri salgo subito, lecco dalla cappella. tutti i saporiti umori, e la faccio sparire in bocca. Faccio questo con un grande piacere pur mantenendo il controllo nella discesa su quel bel cazzone pronto a sfondarmi tutto definitivamente. Mi godo il cazzo in bocca ma il piacere di questo super allargamento ora è veramente splendido. Proseguo con il mio lento movimento di penetrarmi e risalire, torno a scendere e sento che procede meglio, decido di forzare ancora e mi abbasso piano ma costantemente, Tutto si allarga per far passare, forse sono al momento finale ma la cappella non è ancora passata, ed è abbondantemente più larga dell’asta. Lui gode e mi incita a scendere presto. Io lo ignoro e procedo con il mio metodo e rispetto quanto posso discendere senza “problematiche”. Mi prova a penetrare senza avvisarmi spingendo con un leggero colpo di reni ed io subito assecondo il suo movimento alzandomi per non far entrare di più il cazzo. Mi sfilo il cazzo dalla bocca “ ma che cazzo fai? Ti ho detto che devi stare fermo sino che non sono in fondo e ti dico io quando, cazzo lo capisci-?” in risposta “scusa ma non ho sputo resistere mi fai venire una voglia matta… scusa ok .. sto fermo ed aspetto te” “ si stai fermo altrimenti la prossima volta esco e non scopate il mio culetto” Armando scoppia a ridere. ”lo chiami culetto che orma ne ha presi di cazzi dai….” Sto per rispondere ma mi ritrovo il cazzo piantato in bocca “dai succhia anziché parlare, voglio goderti e sborrati che mi berrai tutto ”Riprendo a lavorare il cazzo con bocca e lingua e in contemporanea provo a discendere ancora. Si mi sembra che mi si sia dilatato bene e che non mi dia fastidio o problemi. Discendo senza risalire, piacevole sentirsi allargare in modo sproporzionato, mi piace e godo sprigionando la mia felicità sul cazzo che sto succhiando lavorandolo con più determinazione, più piacere, più voglia. Ora sento l’ano che si stringe, il buco asseconda il cazzone, capisco adesso che la cappella è passata e che cappella. Come cazzo ho fatto a prendere una cosa del genere. Mi meraviglio mi preoccupo… ma mi resterà il buco sanato ed aperto? Resto fermo per fare adattare meglio tutti i muscoletti che quel gran cazzo impattano. Lui freme e lo percepisco nella pulsazione del membro, ma è bravo e resta fero in attesa anche se i sospiri sono molto eloquenti. “dai procedi, non ce la faccio più. Forza” Abbandono il cazzo per rispondere. ”ancora un pò e poi ..” soni zittito dal cazzo che mi chiude la bocca. Riprendo a lavorarmi con passione il cazzo nella bocca e sento godimenti. Con la coda dell’occhio osservo Armando che sta filmando tutto con il suo cellulare, a volte si avvicina e fa dei primi piani dei cazzi del mio culo che stà prendendosi ora un palo, o la bocca. Mi sembra che tutto sia dilatato bene, ridiscendo con una maggiore velocità ma è sempre piano ma un pelo più veloce di prima. Succhio e scendo. Godo di entrambi i cazzoni che sono miei o che io sono alla loro mercè. Ma in culo ora sto comandando io, in bocca ci si alterna nel comando. Mi accorgo con sorpresa che sono seduto sul suo pube, cioè è tutto dentro di me. No ci posso credere, vado a constatare on la mano e … si è tutto, tutto, tutto dentro. “finalmente ci siamo” ed io subito rispondo abbandonando l’impedimento della bocca “aspetta ancore un attimo ti prego” Torno a succhiare e leccare il cazzone con reciproca soddisfazione. L’altro lo sento dentro di me, anche in pancia, anche moto invadente, ovviamente sia per la lunghezza sia per il diametro. Ma a parte questo strano intruso è un piacere averlo dento. Provo a scoparmelo, mi alzo e abbasso per piccoli tratto, va bene ed è solo un gran piacere. Aumento il ritmo e i sollevamenti senza mai fare uscire il membro, troppo rischio a farlo poi rientrare. Si ora è solo piacere, vero che mi sembra di avere un grosso palo dentro, che la senzazione arriva allo stomaco, ma è bello, è piacevole, sento che mi sono allargato tanto per prenderlo, che tutto è teso e lo avvolge e forse lo comprime, ma è una maggiore senzazione reciproca di averlo dentro e di essere dentro. Abbandono il cazzo in bocca, mi tengo leggermente sollevato con il culo e “eccomi ora puoi provare a sbattermi come vuoi” riprendo a spompinare il cazzone. Non se lo lascia ripetere e inizia a scoparmi sollevandosi per farlo entrare e scende piano.. Non sentendo proteste aumenta il ritmo e inizia a dare colpi decisi per poter penetrare di più e godere del mio corpo. I colpi e la velocità aumenta e mi sposta facendomi ingoiare il cazzone sempre più dentro la mia bocca. Godo smisuratamente e collaboro alle sue spinte, in senso contrario al suo per aumentare il colpo e la penetrazione, Splendido. Il piacere mi fa aumentare la voglia di sborra in bocca e cerco di lavorare il cazzone con più passione, più profondità (difficile per le dimensioni) e più velocità. Intravvedo con la coda dell’occhio Armando che con il telefonino continua a filmare, si avvicina per primi piani, ed ora di quel palo che ho in culo e che mi sfonda ma mi fa godere moltissimo. Non pensavo che una così grande dimensione mi sarebbe potuta entrare ma ancora meno pensavo potesse darmi tanto piacere e poco o meglio pochissimo dolore. I ritmi sui due cazzi imperversano. Sento il pulsare in bocca, sento i cuori dei due uno in culo ed uno in bocca, le loro nitide pulsazioni, i loro respiri affannosi, i gemiti di piacere, poi vibrazione contrazione e d infine il primo schizzo copioso in gola, subito seguito da una caldo in culo e quasi alternando uno schizzo sopra ed ino sotto mi fanno godere e sborrare a fontana. Non so quanto sia durata la loro sborrata, ma quella che ho assaporata e bevuta era moltissima e nel culo sento il nettare compresso dal cazzone più all’interno attivando nuovi stimoli in are sino ad allora inviolate e sconosciute a me. Bellissimo. Stanchi tutti e tre, dapprima restiamo immobili, i cazzi in bocca e in culo non vengono tolti ed io me li godo anche se momentaneamente fermi. Piano piano esce il cazzo dalla bocca, ancora in ottima consistenza e anche dal culo fuoriesce con un rumore quasi come a quando stappi una bottiglia, e con la sua uscita un rivolo di sborra cola dalla caverna , ex culo mio, Si porta davanti alla mia bocca e me lo mette dentro. Cazzone sborrato sa di crema calda dolce un pochino di culo, mio culo. L’altro. “ora che lo hai aperto, che gli hai sfondato il culo, tocca a me riempirlo per bene.” Appoggia, sento il suo calore sull’orefizio, e spinge senza troppa forza. Scivola dentro senza problemi, probabilmente per il passaggio dell’altro cazzone che mi ha dilatato, divaricato, aperto in due e sicuramente lubrificato il tutto dalla precedente sborrata, ottima e abbondante. Dopo aver leccato e pulito il pene di chi mi ha appena inculato, inizio un gran pompino con leccata di palle, e di tutta l’asta per riprenderlo in bocca e spompinarlo e leccarlo. Lui gode e gioisce del mio trattamento, mentre io mi gusto questo nuovo cazzo, del tutto simile al precedente, che mi sbatte, mi usa, mi adopera e mi fa sentire quanto gli piaccio e i suoi respiri, i suoi gridolini, i suoi insulti. Entrambi stanno godendo di me ed io di loro. Sentire di essere parte essenziale del loro godimento, di essere io, con il mio corpo, con i miei movimenti adeguati alle loro voglio che provoco assieme a i loro movimenti il piacere che li porta a sborrare ed a svuotarsi in me, svuotare sborra ma anche gioia, felicità, godimento e tutto dentro di me, un regalo grandissimo che io ricambio allo stesso modo dal mio corpo a loro. Magnifico meraviglioso. Un tempo infinito di piacere reciproco che a lenti passi ci porta ad una seconda estasi e entrambi mi sborrano uno dopo l’altro. Prima mi riempie il culo di calda, abbondante sborra, e mentre mi sto godendo questa venuta in me, mi si riempie la bocca e bevo, assaporo degusto questa nuova sborrata, piacevole, saporita, e mi piace. Per ben riempito, culo straboccante di sperma che una volta tolto il tappo fuoriesce abbondante, tanta me ne hanno versata dentro. E con lo stomaco pieno, come sfamato dopo un lungo digiuno, crollo sul letto e ringrazio i due scopatori baciandoli e fremendo dal piacere che ancora mi pervade ovunque nel mio corpo. Armand ora arriva, ha abbandonato il cellulare, Mi tira per le gambe a se, me le alza “cazzo sei pieno all’inverosimile, un otre di sborra che tracima” Finisce di dirlo e mi sbatte dentro il cazzo e seppure ancora largo sulle dimensione dei cazzi presi, ho la forza di contrarmi per cercare di stringere e avvolgere ora il suo. E ci riesco “cazzo che troia succhia cazzi e vacca da monta che sei divenuto. Ti rompo il culo io adesso” inizia a sbattermi nel vero senso della parola e il fiato si fa affaticato, sospira e sbuffa come una pentola a pressione, “troia vacca, ti sbatto, ti piace il cazzo?” “si mi piace, sbattimi rompimi riempimi ma non smettere, non smettere daiiii” i ritmi aumentano, i colpi sono devastanti, i due ora mi osservano, o meglio osservano il mio buco ora occupato da Armando e dicono cose in una lingua che non conosco e non capisco…. Infine Armando quasi urlando” ti riempio sto sborrando, tuta dentro di te Troia, vacca montata da tutti, troia infinita” poi sbuffa sospira ad ogni contrazione ed infine si ferma e sospira, “cazzi che bello, mi sono svuotato in questo culo favoloso, cagna in calore”
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