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Gay & Bisex

Ferie al mare, serata


di Alvertn
04.09.2012    |    9.657    |    1 9.9
"Ed anche lui esce a sorpresa lasciandomi a sorpresa mentre godo e mi si ferma tutto così strozzandomi il piacere..."
Usciamo dal mio mini, sentiamo i vicini ancora che chiacchierano sopraffatti dalla musica della loro radio. “per fortuna che la notte spengono la musica altrimenti non riuscirei a dormire. Almeno ieri sera lo hanno fatto”
Marco sorride “vediamo stasera di far smettere la musica prima del previsto o di mantenerlo perché la vogliamo”
“che vuoi dire non ti capisco” “”vedrai dopo, mica tutto si capisce all’istante.”
Abbiamo fatto un lungo corridoio e siamo al mini di Marco, saranno circa 15 locali di distanza dal mio. Apre ed entra prima lui e poi io. “fai come fosse il tuo, sono identici.”
Infatti l’alloggio era uguale nella disposizione dei locali, nell’arredo nei particolari, negli oggetti e soprammobili.
Marco si toglie i pantaloncini ed è nudo, va in doccia ed io mi fermo sulla porta appoggiato allo stipite a guardarlo.
Bel corpo, braccia forti, mani grandi, un bel culo sodo e carnoso, un cazzo splendido grosso anche ora che è a riposo piantato su due palle gonfie nella grande sacca. Una visione paradisiaca, soprattutto per me che lo avevo appena conosciuto e provato. Lo guardo e in me vibra il corpo ripensando e risentendo ogni istante appena vissuto intensamente con lui, l’essere stato preparato con cura e dolcezza, l’essere stato preso o meglio scopato splendidamente e tutto quanto prima e tutto dopo. E chissà che altro mi aspetta. Mi sembra proprio uno pieno di fantasia iniziativa voglia seriata e dolcezza. Per me affidabile e sincero.
Esce e si asciuga. “che fai sostieni la porta?” con tono scherzoso.
“no stavo ammirandoti, proprio un bell’uomo” “dai stronzo smettila, mi fai raddrizzare il cazzo”
“magari, così proseguiamo la conoscenza.”
“e si ma è ora di cena, qui hai dalle 19 alle 20.30 per presentarti e servirti al buffet, poi tolgono tutto e restano solo dolci e frutta. Alle 22.30 ti mandano via che chiudono e fanno le pulizie. Guarda l’ora” “sono le 19.45, alla a dopo cena se la voglia ritorna.”
“torna tranquillo.” Appena pronto, usciamo e ci avviamo verso il ristorante. Arrivati buona parte dei tavoli sono occupati. Marco si guarda in giro mentre ci avviciniamo al buffet.
Un vassoio con tovaglietta, piatti, posate bicchiere, tovagliolo. Antipasti da scegliere già piatti pronti, i primi e i secondi a indicazione distribuiti dal personale, dolci e frutta su piatti preparati. Il caffè al banco. Ci serviamo e indichiamo primi e secondi, dolce frutta. Tutto perché ho bisogno di recuperare energie.
Marco mi indica un tavolo in fondo alla sala, quello libero penso e mi avvio, mi ferma al tavolo prima, occupato da due uomini sui 35 anni, begli uomini da quanto si vede, con maglietta senza maniche e pantaloni corti e bermuda.
“ciao come va? Ti presento Giorgio e Stefano. Amici conosciuti lo scorso anno e che ho rivisto ora”
Mi presento e ci sediamo con loro a cenare e chiacchierare delle varie cose. Marco racconta dei momenti dello scorso anno, in balera-discoteca. Capisco che vi è un bel feelling fra di loro e tutti e tre cercano di coinvolgermi, ed io cerco di stare nelle conversazioni Arrivati al dolce e iniziamo la frutta, Marco mi sorprende e mi lascia sbigottito. Senza nessun preambolo mi dice che lo scorso anno loro tre hanno fatto tutto l’immaginabile e anche quello che non si immagina. Mi guarda fisso negli occhi “parlo di sesso amicizia”. Mi presenta a loro come un portento e amico del cuore. Da fare un quadrato sesso e amicizia assieme e cercando di coinvolgere altri.
Sono un attimo esterefatto, sbattuto sul piatto così senza il mio consenso. Non che l’idea non mi piaccia anzi quasi un sogno ad occhi aperti, ma almeno chiedermelo.
Marco vede il mio stato d’animo, capisce i miei pensieri al volo. “vieni che prendiamo un altro dolce assieme? Metà per uno? Ok?” rispondo un si in grugnito.
Appena allontanati mi dice a bassa voce “sei mio, lo hai detto tu, sei mio e posso fare quello che voglio. E siccome voglio farti godere e voglio che tu sia una splendida troia, Giorgio e Stefano sono sessualmente splendidi, versatili danno e prendono, bevono e riempiono. Il massimo veramente. E devi provarli quindi niente musi e obbedisci hai miei desideri. Una volta incominciato vadrai che non ti lamenterai anzi mi ringrazierai”
“ scusa hai ragione. Sono tuo e ok. Proviamo. Semmai non vada vedremo come fare. Vero?”
“si, ma hai un’altra sorpresa.” “quale” “che sorpresa è se la preannuncio? Un attimo di pazienza e poi lo saprai. Al tavolo”
Ritorniamo assieme al piatto del dolce con un secondo piatto vuoto e due forchettine.
Ci risediamo e chiediamo se ne vogliono. Ovviamente rispondono di no. Taglio in due la porzione e sposto una metà sul piattino vuoto, Marco “lo sapete che la parte divertente di tutto quanto è che voi siete i suoi vicini di alloggio” e guardando me “quelli della radio accesa a coprire le loro voci di sesso.” Mi ha sorpreso di nuovo e resto a bocca aperta. “ ora caffè e poi due passi lungo il mare per decidere che fare”
In quattro al bancone per il caffè che non è nulla di eccezionale. Poi fuori lungo il mare a vedere le stelle e la luna che brilla.
Marco propone di andare da Giorgio e Stefano, e li quello che viene …. Nessun programma prestabilito.
Passeggiando tranquilli rientriamo e Giorgio apre ed entra per primo e Stefano per ultimo.
Entrati e richiusa la porta Stefano accende la musica e iniziamo a spogliarci tutti.
Simpatico momento, siamo a un paio di metri l’uno dall’altro e siamo fermi a guardarci reciprocamente passando da un corpo all’altro, nessun movimento, sorrisi e uccelli che crescono sotto gli sguardi.
Marco mi spinge al centro e sorridendo “dai ragazzi si deve pur iniziare in un modo o nell’altro. Ecco la partenza”
Sono in mezzo, Marco resta fuori dal gioco ora. Stefano e Giorgio mi stringono, a turno mi baciano in bocca, con voglia e contemporaneamente mi palpano tutto il corpo, torace, giocando e strizzando i capezzoli quasi a farmi male, scendono sulle palle prendendole nella mano, stringendole e tirandole verso il basso o in avanti mentre l’altro impugna la mia asta dura e vogliosa, la menano, passano le dita sulla cappella umida, mi stringono le chiappe e mi stimolano il buco. Passano a baciarsi fra loro sempre palpandomi, e si girano e succhiano assieme i miei capezzoli, mentre le loro dita cercano di entrare in me. E non ci impiegano tanto dopo il trattamento di Marco. Due dita distinte che si muovono diversamente mi son dentro e giocano, salgono e scendono in modo inverso, si spostano e mi allargano, ed io mi lascio libero ai loro giochi.
In piedi con le mani che mi corrono ovunque e Marco di fronte a me che mi guarda con il sui cazzone duro che si muove verso di me, o almeno interpreto così i suoi movimenti dell’uccello.
Ora uno ha le mie palle in bocca e le succhia e mi fa a tratti male, l’altro mi lecca l’asta su e giù, la scappella, la lecca ancora e se la pianta in gola. Piacevole e nel contempo tirato per le palle compresse e schiacciate in bocca.
Le abbandona con mio sollievo e passa dietro e mi lecca il culo, le chiappe, le allarga si bagna le dita e mi entra con due subito facendomi sobbalzare in avanti nella gola di Stefano, che tossisce.
Si staccano da me, mi prendono per mano entrambi e mi portano in camera sul letto.
Mi buttano giù spingendomi con dolcezza, sono di schiena e due mani forti mi alzano il culo, “a pecorina” ordina con voce ferma e tranquilla Marco. Oltre al culo alzo le braccia e sono in posizione.
Sento che uno alla volta passano a succhiarmi il cazzo tirandolo con forza all’indietro e salgono lungo l’asta, le palle, su sino al buco che leccano, allargano sputano e bagnano. Io sono tesissimo, cerco di percepire quanto avviene su di me senza girarmi a guardare, anche perche Marco lo ha espressamente ordinato.
Sento che si spostano, sento le mani poggiarsi sul fondo schiena, caricarlo per trovare una posizione confacente, sento le mani che allargano le chiappe, sento l’uccello che scorre fra di esse, sento che cerca l’ingresso, lo trova entra e mi stantuffa. Io tendo ad abbassarmi sulle braccia per offrire tutto il condotto meglio.
Sto godendo quando improvviso esce. Non posso girarmi ma sento che si stanno cambiano. Stessa prassi, mi entra deciso duro e forte un cazzo più grosso e lungo del precedente e mi scopa, dentro e fuori. A volte esce completamente e lo sbatte sulle chiappe e sul buco, poi dentro di nuovo e sino in fondo. Godo, vibro, seguo il ritmo aumentando il coito in profondità. Mi piace sentirlo dentro, il suo pulsare, il suo entrare, le palle che sbattono sulle mie, lo scorrere fuori liberando lo spazio, godo e ritmo con lui.
Ed anche lui esce a sorpresa lasciandomi a sorpresa mentre godo e mi si ferma tutto così strozzandomi il piacere.
E attendo il terzo che dovrà essere Marco perché ricordo il suo cazzo grosso e duro in me come fosse sempre stato in me. Siiii è lui, speriamo che non interrompa anche lui ,,,,
“siii dai scopami scopami” “sss zitto che non ti ho permesso di parlare”
è dentro mi sembra che mi scoppi il ventre, colpi duri decisi fondi che mi fanno sussultare e che accompagno per diminuire l’impatto e non come fino ad ora per aumentarlo. Il mio cazzo è duro e vibra , bagnato e lubrificato, lo sento voglioso in cerca di coccole o bocca o culo per poter esplodere ma ora sono io che ricevo uno alla volta questi porcelloni.
E si stacca anche lui. Urlo no dentro di me
La voglia è a1000 e non smette di pulsarmi nel cervello
Marco viene davanti, mi alza le braccia per tornare in posizione, “alla pecorina subito”. Mi prende per i corti capelli, mi guarda, mi bacia con la lingua con un bacio prolungato, mi presenta il suo cazzo duro davanti lo porta alla mie labbra, lascia scivolare dalle sue labbra la saliva che scende sul cazzo scorrendo verso la cappella.. “lecca” ed io ormai ebrio di desiderio lecco tutto , la sua saliva, il suo corpo, le palle e poi con un’affondo lo piazza nella gola e mi scopa lentamente. Nel frattempo sento le labbra che si attaccano al mio membro, lo leccano, si prendono le palle e scivolano su e giù sull’asta mentre improvviso mi entra il terzo e mi scopa senza remore con un vertiginoso ritmo che mi fa sobbalzare e piantare in gola tutto marco, soffocandomi o rischiando di vomitare.
La scopata violenta con una carica di desiderio di chi mi incula che sembra mesi che non faccia sesso, mi penetra talmente che mi sembra di sentirlo nello stomaco. Marco ha accelerato il ritmo sentendo che l’inculata stà per arrivare al culmine e credo voglia venire insiame e incoraggia tutti a venire.
Sento nel culo il cazzo duro pulsare e fiondarsi dentro in fondo ed ecco che a colpi secchi mi innonda dentro e li sento perfettamente, ogni fiotto, ogni lancio ma mi perdo con le sensazioni perche anche Marco arriva e quasi mi soffoca con il suo venire abbondante, che è un eufenismo, che quasi muoio annegato ed ingoio tutto sino all’ultima goccia, si tutto poiché non intende uscire dalla bocca come l’altro dal culo ed io subito dopo Marco sborro nella bocca di chi non so, innondandolo a mia volta e continuando a venire con getti copioso e violenti dettati dalla grandissima voglia e desiderio che mi hanno caricato i tre, e non abbandona e beve tutto mungendomi il cazzo.
I sospiri e i gridolini sommessi coperti dalla musica soddisfano tutti e crolliamo sul letto a prendere fiato. “bellissimo” dico sommessamente e vengo subito baciato uno dopo l’altro e Marco mi bacia mi tiene aperta la bocca e mi lascia cadervi dentro la sua salive che subito riprende giocandoci con le nostre lingue nella mia bocca.
Riposo dei guerrieri. Sdraiati sul letto come trichechi al sole. Ogni tanto un braccio e una mano cercano e palpano l’uno o l’altro.
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