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Gay & Bisex

Pericoloso rientrare a casa passando dal parco


di Alvertn
21.03.2022    |    13.995    |    9 9.0
"Mi guardano, sorridono mi salutano si allargano facendomi passare in mezzo fra loro ma arrivati al mio fianco mi prendono ogni uno per un braccio e me lo..."
Finisco tardi in ufficio. Lavoro urgente da consegnare all’indomani e dovevo completare la pratica. Solo, ormai tutti sono spariti e chiudo io l’ufficio. E’ già buio, ho perso l’ultimo bus diretto per tornare a casa, e quello l’alternativo oltre a fare un giro lunghissimo arriva fra mezz’ora, inoltre dall’ufficio a casa a piedi sono 40 minuti per le strade ma se prendo per il parco ci impiego 25-30 minuti. Non mi conviene attendere, arrivo a casa sicuramente prima a piedi che con i mezzi pubblici, e poi fa bene una camminata dopo una giornata così intensa d’ufficio, rilassa la mente e fa bene al corpo e stimola la cena. Decido di fare la più breve, passare dal parco. È ben illuminato ed a quest’ora non vi è quasi nessuno. Un tratto lungo la strada, con un traffico bestiale con continui rallentamenti e file, un puzzo di gas di scarico, poi finalmente il bivio per il parco, nel verde del boschetto e dei prati. Il puzzo sparisce quasi subito e mi inoltro con passo tranquillo. Ho bisogno di rilassarmi e il luogo mi stà aiutando molto. Incrocio una coppiette giovane che stretti stretti tubano e si scambiano parole dolci sotto voce. Sorrido e li saluto, rispondono educatamente. Proseguo con un silenzio rotto da qualche rumore di animale che si muove nel buio, ed ecco una coppia di maschi si parlano camminando in direzione opposta, due ben messi a giudicare dalla corporatura che vedo. Mi guardano, sorridono mi salutano si allargano facendomi passare in mezzo fra loro ma arrivati al mio fianco mi prendono ogni uno per un braccio e me lo forzano dietro la schiena, velocissimi li bloccano con fascette in plastica da elettricista rendendomi un prigioniero. La sorpresa e lo spaesamento mi bloccano e non riesco a dire nulla e neppure urlare. “eccoti qui nostro, non urlare non protestare, non dire nulla. Vieni con noi senza reagire e vedrai che andrà tutto bene, ti faremo divertire” Li guardo sbalordito, con sguardo interrogativo mentre tenendomi per le braccia mi spingono verso l’interno del parco fuori dalla strada nella boscaglia, i cespugli. Il buio. Mi trascinano, fatico a tenere il ritmo dei loro passi anche perché mi strattonano a turno sbilanciandomi. Arriviamo a una piccola radura, un prato non curato totalmente circondata da cespugli e dietro alberi. Ci fermiamo e mi fanno cadere a terra accompagnandomi, mi girano e slacciano la cintura e aprono i pantaloni tirandoli giù assieme agli slip sino alle ginocchia. Mi riappoggiano a terra e li sfilano tirandoli. Provo a protestare ma vengo zittito immediatamente. “zitta troia, adesso sei nostra e ci divertiamo come ci pare. Se ti va bene ok e facciamo divertire anche te, non vuoi facciamo uguale ma non ci frega nulla di te. Non protestare, non urlare ma obbedisci e partecipa. Questo è il primo ed ultimo avviso, CHIARO?” Parzialmente terrorizzato, non sono più in grado di dire nulla.
In realtà devo ammettere che la situazione mi eccita molto, chiaramente non vogliono ne stuprarmi ne violentarmi, chiedono collaborazione e con la voglia di cazzi che ho non potevo chiedere di più. Essere preso, voluto, legato, desiderato, usato per il loro piacere, per dare a loro piacere e senza obbligo da parte loro di dare piacere a me. L’essere il loro giocattolo ma giocattolo che dà e diffonde piacere, godimento a chi vuole essere dentro di me. “va bene, sono vostro, fate quello che volete ma non fatemi male, farò ciò che vorrete e chiederete” dico con voce dolce ma ferma. “ottimo la troia si è sciolta ed ora è disponibile a tutto… mmm. Meraviglioso” “toglimi i legacci, non scappo. E poi dove vuoi che vado con voi che mi sorvegliate. Da libero posso contribuire sia a fare pompini fatti bene, sia a ritmate le scopate. Così legato ho difficoltà oggettive “ “Ok ma non fare stronzate, o peggio per te, capito?” “tranquilli non faccio stronzate.ci divertiremo assieme.” “dai liberalo,”
Mi taglia le fascette ai polsi e subito me li strofino per il fastidio che mi hanno provocato. Mi intima con voce decisa “spogliati tutto”
Lo guardo e sorridendo inizio a spogliarmi sino a restare senza nulla, ma infilo quasi subito le scarpe poiché il terreno è freddino Lui si sposta dietro di me e chi mi ha tagliato le fascette davanti Davanti si apre i pantaloni, li abbassa alle ginocchia e mi offre il cazzo semi moscio” dai troia succhia e fammi godere” mi abbasso e lui con la mano mi spinge la testa verso il basso e verso il suo cazzo. Mi avvicino, sento l’odore e mi stimola maggiormente apro e me lo infilo dentro fermandomi a ingoiare sino alla cappella, che scappello con la mano tirando la pelle. Lui sospira e soffia ed io la accarezzo con la lingua che ci gira in tondo e si ferma in cima… Intanto dietro di me mi stà inumidendo il culo con saliva, si sputa sulla mano e la passa fra le chiappe e sul buchetto. Poi spinge ed entra portando saliva e allargandolo con un dito e successivamente con due. Con due dita dentro inizia a scoparmi ed io apprezzo il trattamento pre cazzo e succhio avidamente ora spingendomelo sino in gola e ritorno e facendolo godere con sospiri e parolacce “si troia succhia forza non smettere, tutto sino in gola daiiiii” e mi accarezza i capelli dandomi ulteriore piacere
Intento sento la cappella scorrere fra le chiappe, su e giù per ben bagnarsi di saliva ed ora si posiziona, cerca l’ingresso. Si ferma, spinge lentamente. L’ano si dilata e piano piano lascia entrare il cazzo ed il piacere mi pervade, bocca e culo riempiti da due bei cazzi caldi e pulsanti.
Avanza lentamente ma inesorabilmente dentro di me sino ad arrivare in fondo, sento le sue palle sbattere dolcemente sulle mie chiappe. Un sospiro profondo suo ed un mugolio mio soffocato dal cazzo in bocca. Inizia molto lentamente a scopare, arretra e affonda con calma ma deciso. Mi piace e succhio più avidamente il cazzo e viene apprezzato con gemiti e sospiri. Affondo la bocca e mi sposto in avanti mentre il cazzo ritorna indietro dal culo e torno indietro mentre mi penetra, sia per godermi e far godere il cazzo in culo che per chi sto succhiando e pompando. Mi piace da morire e godo di culo consecutivamente senza sosta. L’eccitazione per la situazione ha giocato molto e ora sono fuori controllo. Inizia ad aumentare il ritmo ma sempre tranquillamente ed io a seguirlo con il mio movimento di collaborazione e riporto il tempo sul pompino che faccio. MMM meraviglioso. Sentire che avanza allargandoti, senti la cappella che avanza e mi apre, senti il corpo duro che viene avvolto dall’intestino, e lo percepisci tutto, nelle sue dimensioni, nelle vene, nelle pulsazioni, nelle vibrazioni, nelle spinte. Poi arretra e mi sento svuotare, e mentre esce li cunicolo si stringe e tenta di tornare nella normalità. E quando esce del tutto e mi entra l’aria fredda, l’ano sembra urlare e vibra per questo “rientra, rientra subito ti voglio dentro” ma non è l’ano sono io che lo desidero e quando la cappella si appoggia e spinge con forza riaprendosi la strada in me, si è favoloso e godo, godo di questo piacere e del piacere che io sto dando a lui e lui a me. E lo stesso per il cazzone in bocca che continua a lasciare i suoi liquidi per saporiti e che mi gusto appena torna indietro dalla gola, in cui non riesco a degustarli ed assaporare il gusto. Ora il ritmo è veloce, molto meno tranquillo e soffia come una locomotiva che accelera la velocita e sospita. Io riporto il ritmo al pompino ma mi blocca la testa e quindi non riesco più a seguire l’inculata ma la subisco, si fa per dire, e i colpi arrivano duri e profondi. Anche il cazzo in bocca con la testa bloccata dalle due mani riceve la voglia ormai irrefrenabile di voler svuotarsi e spinge con forza e decisione ma fortunatamente non si ferma in gola e mi lascia respirare con regolarità. Loro soffiano gemono iniziano ad insultarmi dandomi della troia, della cagna da riempire, della bagascia ma io godo di quei due cazzi che mi sfondano, mi sbattono, mi riempiono e fra poco esploderanno dentro me dandomi tutto il nettare prezioso che ogni uno di loro, maschi, hanno. Ora sono al limite, lo capisco dai loro respiri affannosi, dai lamenti di piacere, dalle pulsazioni ed ingrossamento dei cazzi ed ecco assieme a parolacce e “troia eccoti, ti riempio tutta, tutta, sei una cagna da affogare nella mia sborra” e molto di più scoppiano facendomi sentire l’ingrossamento del cazzo dalla base alla cappella e la fuoriuscita in getti copiosi di sborra calda che in bocca bevo e cerco di assaporare come un grande conoscitore, mentre in culo mi fa godere per la forza e le spinte violente che vorrebbero aprirmi in due come una mela. Scaricano tutto quanto hanno, dentro di me, in bocca succhio e lecco sino all’ultima goccia, in culo attendo con tristezza che esca … mi ha acceso una voglia profonda. Infine escono ambedue, Uscito dal culo si fa leccare e pulire il cazzo ma il sapore di sborra si mescola con gli umori del culo dando un sapore strano anche se gradevole. Fatto, si rivestono e sistemati se ne vanno felici con un semplice “sei stata brava, ti abbiamo dato tanta sborra e devi essere felice troia, sei proprio una vacca da monta, per tanti” e spariscono quasi subito
Io resto li nudo con le scarpe e mi guardo attorno per vedere dove accucciarmi e spingere fuori la sborra dal culo. Mi avvicino ad un albero per non lasciare segni nel prato e spingo facendola uscire e puoi pulendomi con dei fazzolettini
Mi rialzo per tornare a vestirmi e dalla vegetazione esce un maschio con il cazzo in mano. Resto sorpreso. “scusa, ho ammirato buona parte del tuo incontro ed ora mi piacerebbe svuotarmi dentro, incularti e sborrate tutto. Sono stra eccitato. “ lo guardo e “scusa, ma sono stanco..” non mi lascia finire si avvicina, mi prende alla vita posizionandosi subito dietro di me “dai troia che ti piace, prendilo e sta bravo, ho visto come ai goduto, troia affamata” e posiziona il cazzo. Io sto per sbraitare ma al sentire la cappella calda che si appoggia, che spinge vogliosa in me torno ad essere troia e non ragiono più. Mi piego leggermente in avanti per farlo entrare comodamente, lubrificato sicuramente dalla sborra, e il nuovo non perde l’attimo e affonda in un sol colpo tutto dentro “vedi troia che non sei stanco, ma hai desiderio di cazzi e sborra. Sei una mignotta, una vacca goditi anche questo di cazzo.” E mi monta tenendomi con forza per i fianchi. Ha in bel cazzo non grosso non lungo ma giusto per il mio culo e mi fa godere senza fastidi. Bello e mi piace, scorre dentro benissimo, lo sento tutto, ogni affondo, ogni ritirata, i colpi secchi e profondi, con il fermarsi piantato dentro cercando di avanzare ancora ma il pube e le sue palle lo bloccano. Godo ed ansino anche io con lui, ma il suo è molto più profondo e affaticato del mio. Le sue man sui fianchi mi tengono bloccato e non posso seguire fisicamente le sue spinte ma mentalmente e con tutti i miei sensi sono in esse ed è come se partecipassi, ed è un piacere immenso che aumenta il precedente. Lui gode e continua “vedi quanto sei troia, vedi come volevi il mio cazzo, anche il mio di cazzi, culo rotto di merda, e dicevi che eri stanco guarda come godi troia, guarda come lo prendi tutto, tutto e ne vorresti ancora Troia vacca “ Ma è super eccitato come ha detto e in meno di cinque minuti esplode e sborra quasi senza variazione. Sento il pulsare e gli schizzi e lui che ora sospira e inveisce su di me. “Eccoti riempito troia, vedi quanta te no do?, godi troione, prendila tutta sino all’ultima goccia, mi svuoto tutto, Troia” Poi si spegne. Respiro affannoso, parole afone, il cazzo che si affloscia ed esce senza essere estratto. Con lui un rivo di sborra cola dal culo sulle chiappe e scende verso le cosce. Mi guarda e sorridendo “ti è piaciuto troia?” ed io rispondo “ si molto ma speravo durassi di più “ e lui incazzato mi dice parole irripetibili offeso e pulendosi il cazzo si allontana e ritorna nella vegetazione.
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