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Gay & Bisex

naja parte 1^


di Alvertn
20.03.2021    |    17.179    |    15 9.4
"“bene girati piano ora” ruoto lentamente sino a mostrargli la schiena e poi ritorno di fronte..."
Parte 1^ Naja
Partito per servizio militare Arrivato con il mio contingente, 16 ragazzi della stessa regione ma di posti diversi, arriviamo dopo l’addestramento alla nostra destinazione. Arriviamo e veniamo scaricati nel piazzale della caserma, messi in riga, in fila semplice essendo in 16, e un sotto tenente (sten) si presenta e ci dà il benvenuto, ci dice che fra poco arriverà il comandante per il suo saluto e nel frattempo ci spiega come funziona all’interno della caserma, orari si sveglia, alzabandiera colazione allenamento o esercitazione, pranzo, riposo, nuovo addestramento e poi docce e libera uscita con obbligo rientro massimo alle 23. Poi ci sono i turni sui servizi, mensa pulizie varie. Arriva il comandante che ci dà il ben arrivati e che si raccomanda si essere corretti ed eseguire gli ordini e la disciplina. Saluta, noi sempre sull’attenti, poi sten comunica che uno di noi sarà il suo attendente, appena andato a casa x fine leva. Passa in rassegna uno ad uno ad un metro da noi, arriva in fondo gira dietro, noi sempre in attenti, arriva in fondo e ripassa davanti con passo lento e cadenzato. In fondo si ferma ruota torna in dietro e si ferma davanti a me. “tu, come ti chiami” Io rispondo come mi è stato insegnato , cognome nome e grado, soldato semplice. “bene sarai il mio nuovo attendente, prendi la tua roba quando romperete le righe e vienimi dietro.” Il sergente prende la parola, da istruzioni per la camerata, per dove sono i luoghi comuni, mensa bar ecc. Infine da il rompete le righe e accompagna gli altri alle camerate per l’assegnazione dei posti letto. Io prendo il saccone militare con le mie cose e seguo il sten. Lo seguo un po’ rattristato per non essere con gli altri ma poi forse avrò dei vantaggi che ora non so.
Arriviamo a poca distanza ad una palazzina ufficiali saliamo le scale e apre la porta entra e mi indica una stanza , “quella è la tua stanza lascia il borsone che poi metti le tue robe in ordine. Vieni qui”
Entri e hai un piccolo corridoio con il bagno a sx e la mia camera a dx (camera è un lusso, letto, armadietto, sedia e un mignion tavolino) entri in un soggiorno cucina e a dx la stanza del sottotenente.

In soggiorno prende una sedia la gira e si siede. “ecco le disposizioni. Sei il mio attendente. Dovrai obbedire a tutti gli ordini che ti do senza esitare, sarai a mia totale disposizione sino alla fine della ferma o se mi stuferò di te. Sono stato chiaro?” .
Attendo un attimo prima di rispondere, sono sull’attenti, “è stato chiaro signore”
Perfetto. Ora disfa i bagagli e poi torna qui da me.”
“signor si” ed andai a sistemare le cose dal saccone al’ armadietto. Non impiegai molto e tornai in soggiorno “farro signore, eccomi qui”.
“perfetto. Ora esegui i miei ordini, ok. Spogliati!” Un attimo di indecisione, non so se ho capito cosa ha chiesto, meglio ordinato “scusi signore ma non ho capito”
Mi guarda quasi spazientito. “ho ordinato di spogliarti, togliti tutti i vestiti, chiaro adesso” “ma…. Tutto”
“ordinato tutto quindi anche le mutande, nudo ti voglio vedere.” Resto sconcertata, ma mi spoglio e poggio le cose sul divanetto al mio fianco da cui si guarda la televisione e li piego Nudo con le mani a coprire il sesso. Mi rialzo e lo guardo. Lui mi guarda “via le man sull’attenti diavolo!” e tolgo le mani e reso sull’attenti, quasi mi vien da ridere per quella scena quasi grottesca. “bene girati piano ora” ruoto lentamente sino a mostrargli la schiena e poi ritorno di fronte. ”ottimo, ho scelto bene.” Sto per chiedere in che senso ma capisco al volo che sono sull’attenti e posso solo rispondere a domanda diretta, “adesso sei mio, farò di te una splendida troietta, farai tutto dico, tutto quello che ti dirò senza titubanze o dubbi. Chiaro”
Un grosso sospiro da parte mia, un attimo di indecisione ma dalla voce dissi “signor si diventerò la sua troia se è quello che desidera” lui con un grosso sorriso “benissimo ora vieni qui”
Mi avvicinai a lui sino a fermarmi contro le sue ginocchia. Mi prese palle e cazzo moscio in mano, li strinse procurandomi un leggero fastidio, lo soppesa lo impugna, comincio a sentire piacere ed inizia la mia erezione, lo sega lentamente e mi diventa duro. Mi gira mi fa piegare e mi sputa fra le chiappe e sposta la saliva sul buchetto con medio e indice, ci gioca e preme e forza e spinge e preme ancora e cede ed entrano le due dita, io resisto al fastidio piacere.
Ci gioca un po’ “vai a farti la doccia per bene che poi di scopo.” Io rimasi di stucco, non le lo aspettavo. “e dai muoviti” ed andai in bagno a lavarmi.
Fatto tornai davanti al lui, cazzo moscio e …voglia di essere sua ma non di farglielo capire, almeno per ora
Mi fa avvicinare, mi accarezza il petto, mi passa le dita sui capezzoli, li prende fra indice e medio, li stringe e li tira, con forza e fa male, alla mia smorfia “ti piace troia?” accennai con il capo un si, chiaramente fasullo. Mi fece piegare a 90° con il busto poggiato al tavolo, da dietro mi divarica le gambe con calcetti sui piedi nudi. “così, bravo, ora sei all’altezza giusta. Bene” Mi accarezza i glutei, li stringe forte fra le dita ed il polso, li tira forte verso l’esterno, poi appoggia la cappella del suo cazzo che sento duro ma che vorrei vedere, abbandona un gluteo e impugna il suo cazzo e lo fa scorrere fra le chiappe, poi lo posiziona bene, lo impunta giuso, si riprende il gluteo e tira per allargare il mio buchetto, e preme e spinge con la cappella. Spinge e ritorna, spinge avanti un po’ e torna, ripete metodicamente il movimento avanzando pianissimo e il mio ano che si distende, si dilata e accoglie con desiderio questa danza di piacere, e piano accetta e fa entrare il nuovo arrivato, ed una volta passata la cappella, che sento perfettamente con l’anello dell’ano che si restringe dopo il suo ingresso andando a formarsi attorno all’asta dura e pulsante. Ed avanza sino in fondo, fino a farmi sentire le sue palle sbattere su mio culo e le mie palle. Stupendo, bellissimo, mi piace e godo silenziosamente e senza farglielo capire, ma lui sa già che troia sono. Si ferma, aspetta, riparte lentamente a uscire e a affondare e ripete sempre con il ritmo in aumento, sino a scoparmi duramente e con forza. Ansima soffia, mi parla volgarmente, mi dà della troia e mi sfonda e spinge. Prosegue sempre più velocemente, sempre più ansimando, sempre, sempre e sento il suo cuore pulsare in me, il suo cazzo che si ingrossa, vibra si contra e infine finalmente per entrambi mi esplode dentro sparandomi il suo nettare dentro, e ad ogni violenta contrazione corrisponde uno schizzo, caldo ed abbondante dentro di me ed io percepisco, sento, apprezzo godo e vorrei non finisse più. Piano le contrazioni si distanziano, gli schizzi sono meno forti, il caldo liquido in me sempre meno sino a finire. Un sospiro profondo suo, seguito da uno di piacere mio. ”Troia ti ho riempita bene, adesso me lo succhi e pulisci” “signor si” fu la mia sola risposta uscita con un filo di voce tremante ancora dal piacere che mi ha dato e che il mio culo ed il mio corpo ha soddisfatto lui. Esce lentamente tornando ad affondare con i miei sospiri di piacere e di approvazione , ma poi esce ed io mi giro e lo prendo in bocca. Lecco ed assaporo la poca sborra ancora sulla cappella, lo pulisco ben bene e risucchio anche la pochissima ancora dentro l’asta. Finisco la degustazione e lo libero dalla mia bocca. Alzo gli occhi e lo guardo nei suoi “splendida troia, lo avevo visto in te ma presto lo sarai perfettamente. TROIA” non stacco gli occhi dai suoi “si sono la sua troia.” E sorrido felice.
Fatta la doccia mi ripresento e mi ordina di raggiungere gli altri e fare addestramento con loro Arrivo in piazzale giusto in tempo per l’adunata, Mi schiero e il sergente da ordini ed io seguo i plotone che marcia per tutta la caserma.
Terminiamo il pomeriggio sempre con addestramento alla marcia, ai movimenti a batterei il passo, all’attenti mentre si marcia e via dicendo. Finiamo e fra un ora libera uscita. Ovviamente obbligatoria doccia prima, se al uscita sentono che puzzi non esci e torni in camerata. Quindi ritorno da Sten e mi faccio la doccia, quando esco nudo lui rientra nell’alloggio. “bravo, così t devi presentare a me. Libera uscita?” “signor si”, “ok oggi libera uscita domani la farai con me”
Arrivo all’uscita, incontro alcuni del mio scaglione e facciamo combutta, Salutiamo la sentinella e ci avviamo verso il centro abitato non molto distante, ma neppure vicino. Iniziamo con un giro conoscitivo dei luoghi. Parliamo con commilitoni più anziani che ci danno delle dritte di dove andare e dove consumare. Dove ci sono posti con belle cameriere e dove trovare le puttane. Facciamo il giro a vedere i vari locali che ci hanno consigliato, ci si fa una bella birra fresca, poi il giro alle puttane. Cazzo ci sono anche belle ragazze quasi svestite, ad alcune e tette sono fuori e ad altre si vede il pelo. Poi si torna indietro e si rientra in caserma, sempre salutando la sentinella e il sottotenente di guardia.
Salutati tutti ritorno all’alloggio, cerco di fare piano e vedo che sono le 22,40. Entro e lui è seduto al tavolo che legge. Alza gli occhi, sorride " ben tornata troia, avevi voglia di cazzo vero, bene preparati
Sorrido, mi spoglio e metto gli abiti sulla sedia. Lui mi raggiunge, si è denudato anche lui. Mi mette alla pecorina e mi lecca il culo, il buchetto che si agita e apprezza, si dilata sotto l insistenza della lingua e cede invitandola ad entrare. È bellissimo, mi agito, mi eccito, mi godo ogni istante. Percepisco che anche lui gode del mio buco, della sua lingua dentro. Si stacca ed io quasi vorrei urlare no non andartene, no dai continua.
Due dita entrano e giocano, ruotano, entrano escono, ritornano.
Godo ad essere usato, ad essere suo, dedito ai suoi desideri.
Le dita scorrono veloci e poi si fermano, ripartono lentamente e tendono verso l’uscita ma poi velocemente rientrano profondamente ed il pugno batte con forza sulle culatte. Mi piace questa variante alla sua lingua, mi affonda con forza e gli piace farmelo, e mi perdo nel piacere. Mi possiede e mi usa a suo piacimento e ne è consapevole e lo vuole fare capire a me, ma io lo so lo ho capito da subito, sono suo, lo vuole lui ma lo desidero ardentemente anche io e sono disposto a tutto ciò che vuole o desidera solamente. Finito anche il turno delle dita e ormai ansimo nella speranza di ricevere nuovamente il suo cazzo. Penso fra me che mi ha già scopato più volte e mi vuole ancora e soprattutto io che sono qui a godere e desiderare il suo cazzo o il cazzo di chi mi voglia scopare senza nessun ritegno con una voglia dentro che esplode al primo stimolo erotico. Non mi era ancora successa una senzazione così intensa una voglia così forte da essere succube del cazzo e di chi vuole darmelo. La cappella si appoggia, la posiziona piano girando attorno al buchetto e poi la centra bene, Le mani vanno sui fianchi e sui glutei, li afferrano con forza e spinge. Entra quasi subito, dire immediatamente sarebbe eccessivo ma ci manca poco per esserlo. Il culo è ancora dilatato da prima e quindi passa senza forzare, anzi viene inghiottito dal desiderio. Subito dentro tutto, subito in fondo con le sue palle che sbattono sulle mie, bellissimo, io mugolo, miagolo, sono una troia in calore e lui mi usa, mi sbatte, mi scopa forte con intensità con quasi violenza, con ogni affondo come se volesse entrare di più o di aprirmi in due come una mela. Lui ansima e gode ed il vado fuori di testa dal piacere. Solo tutto concentrato, se si può dire, sul suo cazzo che mi sfonda e mi apre e mi gusto ogni singolo colpo, ogni singola penetrazione, ogni indietreggio e ogni attacco, profondo e stupendo. Ansima per il ritmo forsennato che imprime alla scopata, al suo cazzo durissimo, ma anche per il piacere di stare dentro, dentro un culo, non credo che sia importante per lui che sia il mio. Poi cambia e mi scopa lento Il ritmo calato, forse per riprendere fiato ma a me piace ugualmente. Mi gira sulla schiena, mi alza le gambe e torna a prendermi ed avanza guardandomi negli occhi, con un ghigno di soddisfazione e piacere, ed io ansimo e sorrido e godo del sui cazzo. Torna a sbattermi con forza, con passione, con voglia, con desiderio, vuole svuotarsi e io fremo, tremo e godo, sborro, poco ma senza che nessuno mi tocchi il cazzetto moscio, e mi contraggo dal piacere e stringo i muscoli anali e lui gode e dandomi della troia e una serie di parolacce infinite esplode e mi riempie tutto il culo. Io sono stremato. Distrutto dal piacere e da quanto succede. “bravo sei una bella troia, brava servizievole e in così poco tempo. Ora succhiamelo bene e poi andiamo a dormire.” Eseguo, mi gusto le ultime gocce di sperma e lo pulisco bene. Poi in bagno, io mi faccio bidet e lui piscia rumorosamente facendosi osservare, il getto copioso giallognolo che fa una curva e cade nella tazza, nell’acqua e il rumore sale e invade il bagno. Finito andiamo a dormire ed io crollo immediatamente
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