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ALVARO … E I SUOI AMICI DEL GRUPPO ---- IL TERMINE DELLA SERATA


di Alvertn
09.02.2017    |    8.560    |    6 9.4
"In due si posizionano lateralmente alla testa, uno fra le gambe, i due rimasti a fianco del torace..."
ALVARO … E I SUOI AMICI DEL GRUPPO ---- IL TERMINE DELLA SERATA

Piacevole spompinare cazzi di queste dimensioni, passarli uno dopo l’altro senza farli sborrare e sentire il godere dei rispettivi proprietari, ma mentre lo hai in bocca lui è convinto di possederti ma sei tu che possiedi lui, ti ha dato il punto più debole del corpo in bocca ed è alla tua mercè.
Finito di fare un buon servizio anche al quinto, ruoto per tornate in posizione e riprendere dal primo.
Mi prendono per le ascelle e mi fanno alzare. Mi spostano a raggiungere una specie di tavolino, con il piano imbottito e leggermente alzato sui bordi laterali, diciamo un fasciatoio per bimbi ma in grande. Il tavolino non ha grandi dimensioni. Mi fanno sdraiare sopra di schiena, tenendo la pancia sopra, ma è corto e la testa cade fuori e le chiappe appoggino appena. Mi sistemo e mi aiutano a trovare una posizione comoda. In due si posizionano lateralmente alla testa, uno fra le gambe, i due rimasti a fianco del torace.
Osservo incuriosito e cerco di capire come intendono procedere. Quelle fra le gambe me le alza e i due laterali mi prendono per le caviglie e mi fanno stare con il culo leggermente alzato. Quindi abbandona le mie gambe e si mette a leccarmi e succhiarmi il culo, il buchetto, passandolo con lingua, labbra e dita per prepararlo alla sua entrata. E vista la dimensione dei cazzi è opportuno che mi lavorino bene per dilatarlo in modo che non senta dolore. E abile di bocca e lingua, esperto con le dita, entra e divarica l’orefizio di ingresso forzandolo poco alla volta ma in continuazione, e passa la lingua che ora entra e mi fa impazzire di piacere.
Intanto i due a lato della testa mi invitano a succhiargli il cazzo, semplicemente lo mettono sul viso e lo sbattono sulle guance o labbra. Inizio a leccarne uno mentre l’altro si struscia sulla guancia naso occhio. I due cazzi che ho vicino non sono quello con la cappellona grande. Spero non sia il primo a scoparmi, lo speri ardentemente. Mi lascio leccare e succhiare il culo, godendo di quanto fa e desidera farmi, mi succhio il cazzo con gusto e aspetto che siano loro due a dettarmi i tempi per l’alternanza. I due che mi stanno tenendo ogni uno una gamba si divertono a palparmi cazzo e palle, lasciandole al leccatore quando dal buco sale a godersi i miei testicoli.
Il cazzone che succhio viene a scoparmi con dolcezza, non affonda ma prosegue con un bel ritmo e la sua cappella esce sino alle labbra e poi torna dentro abbondantemente ma non sino in fondo. Mi soffocherebbe
La lingua e la bocca e le dita abbandonano il mio culo, si alza in piedi e posiziona la cappella fra le chiappe, la fa scivolare su e giù per farmi sentire quanto sia duro e possente, su e giù per farmi sognare, su e giù per farmi desiderare.
Ora si posiziona, il buchetto dilatato accoglie la cappella, una parte è subito dentro, i bordi sono allargati e elastici per il trattamento che mi ha fatto. Adesso si ferma, i due mettono le mie gambe sulle sue spalle, e adesso inizia a premere, spinge, lentamente aumenta la pressione sul buco che si allarga e piano sento la cappella che avanza, che penetra che entra, che accede e …è dentro ed adesso prosegue con più spinta ed entra piano tutto dentro, tutto in me, e mi sento pieno, mi sento farcito, mi sento riempito e teso.
Inizia a scoparmi con lentezza, aspetta che tutto sia ben dilatato e disponibile al suo cazzone. Inizialmente lo sento tutto, grosso, invadente, quasi nello stomaco, ma piano piano diventa parte di me, diventa piacevole, diventa desiderio, diventa piacere e … mi godo questo bel gran cazzo che mi sfonda dolcemente.
Non mollo il cazzo che lasci umori nella mia bocca e che gusto ed assaporo piacevolmente. Gli lecco la cappella e poi l’asta mentre entra in bocca. Quando si ferma e quando esce e passa il cazzone sulle mie labbra e con la mia bocca aperta e la lingua che lo cerca e lui me lo da e toglie, giocando con essa,.
Di nuovo tutto dentro e me lo godo leccandolo
I due laterali adesso uno mi spompina il mio cazzo duro e l’altro mi succhia e massacra i capezzoli, prendendoli fra le dita, stringendoli con forza e tirandoli. Ma il fastidio si confonde con il piacere e l’insieme delle persone che “lavorano” sul mio corpo mi fa andare in estasi e godo di tutti
Ed è arrivato il momento del cambio, dell’alternanza. Il cazzone in bocca esce e mi entra uno fresco, freddo e bagnato di umori filosi. Saporito, poichè non affonda ma si lascia accarezzare la cappella dalla mia lingua e lavarla tutti gli umori che ha prodotto l’attesa della mia bocca.
Inizio l’assaggio mentre mi scopano con maggior incisività, il ritmo aumenta piano piano ma sempre di più.
Sento il suo membro che mi riempie e che scorre veloce dentro e fuori in me, lo sento come vivo, pulsante, grande e voglioso. Godo delle sue voglie, dei suoi ritmi delle mia gambe che a volte tiene verticali a volte le comprime sull’addome facendo sospendere la pompa che mi sta facendo l’amico.
Queste sospensioni mi danno il tempo di riprendermi e di alleggerire la voglia di sborrare e godere, e facendo ripartire la pompa da zero, non proprio ma da poco di più, e mi rigodo tutto.
Ed ecco, ora con sospiri e urletti inizia a riempirmi di sbora, sento il cazzone esplodermi dentro, i getti forti e pulsanti che si infrangono dentro di me, godo di lui che gode e lui code con forza, sbattendomi come non mai, come una troia che non vuole altro che essere sfondata, e in parte è vero.
Si svuota con costanti colpi di affondo in me, e sento il liquido seminale che, compresso dal cazzo, esce lateralmente e scivola sulle culatte.
Resta dentro fermo a godersi il mio culo, poi arretra uscendo molto lentamente. Con carta mi pulisce il buco e le chiappe.
“sotto a chi tocca adesso”
Dice con voce felice e guarda i compagni
Si sposata quello dalla cappella grande, scambiandosi il posto, e si posiziona fra le mia gambe, momentaneamente piegate con i piedi appoggiati. Impugna ambo le caviglie e si posiziona le mie gambe sulle spalle. Posiziona la cappella, facendola scorrere su e giù, probabilmente utilizzando la sborrata precedente che lentissima fuoriesce. Con la mano impugna il suo membro e lo mette bene in posizione. Cappella grossa e seppure sto succhiando un bel cazzo e una bocca mi spompina, mi sento agitato e preoccupato. La sua cappella un bocca mi è sembrata grande, direi enorme e non vorrei che …. Dolore
Comincia a premere, l’ano si dilata e permette l’accesso tranquillo, La prima parte della cappella avanza lenta e dolcemente, le pareti si allargano e godo del passaggio.
E quasi entrata, ma ora un attimo di resistenza. Si ferma e lo muove lentissimo avanti ed indietro per aprirsi un buon varco e proseguire la corse fina alla meta finale, sfondarmi.
Il movimento soddisfa le aspettative e la cappella riprende ad ogni leggero affondo ad avanzare. Poi come se venisse risucchiata entra e l’ano si racchiude sull’asta rientrante e la stringe.
Sentire questa chiusura di circa 2 cm dell’ano appena dopo il passaggio è strana, ma piacevole. Lui continua ad avanzare e attiva in fondo corsa. Le sue palle si appoggiano alle mie chiappe.
Si ferma e respira profondamente
Gli piace stare dentro il mio culo. Riprendo a concentrarmi sugli altri e mi godo quanto mi avviene intorno.
Cazzo in alternanza in bocca sempre umido e sborroso, mi spompinano a turno i due dei fianchi e mi godo le loro bocche palpandogli le palle e menandogli i cazzi grossi e duri.
Mi scopa lentamente e la cappella la si sente allargandomi ad ogni passaggio in avanti o indietro.
Meraviglioso, mi allarga e mi si restringe ad ogni passaggio, godo e comincio ad andare fuori dal piacere. Mi scopa con ritmo costante e ..mi piace e sballo
Mi sento suo, mi seento loro mi sento posseduto, mi sento usato, mi sento fonte del loro piacere i sento… mi sento godere ogni parte del corpo e mi lascio andare al piacere che mi pervade e che entra in me sino a raggiungere la testa, sino a invadere il cervello, sino a abbandonarmi ad esso.
Non capisco più nulla e succhio godo, lecco bacio mi spompinano e non sono più presente, non ho più la cognizione del tempo e dello spazio. Solo che godo spaventosamente, godo piacevolissimevolmente. GODO.
Vedo cambi sulla mia bocca, campi di chi viene a scoparmi il culo, vedo bocche che mi baciano, mani che mi palpano, scrutano cercano, ma tutto immerso in un limbo di piacere e “fusione”.
Non so quante sborrate o fatto, quante mi hanno riempito bocca e culo, ma mi sento appicicaticcio e distrutto.
Riprendo consapevolezza del mio stato solo quando mi aiutano a scendere da quel baldacchino e mi accompagnano in bagno.
Riprendo conoscenza ad ogni passo, è stato splendido ma ho goduto fino a sballare, oltre il diciamo lecito.
In bagno mi vanno entrare in vasca, finalmente mi lavo e recupero un po di testa.
Mi sono sbagliato
I giochi non sono ancora finiti, i ragazzi hanno ancora una sorpresa per me. Si non mi aspettavo, ma sono tutti concentrati su di me che sono in ginocchio nella vasca
Uno dietro l’altro iniziano a piscarmi addosso, testa corpo culo
Uno entra e piasciandomi sulle chiappe e senza smettere si posiziona sul buco e mi penetra urinando e chiaramente il liquido esce lateralmente dall’ano. Un altro entra davanti e Piscando in testa mi alza il viso e me lo mette in bocca. Io non ingoio e l’urina esce dalla bocca a cascata: gli altri continuano e nel contempo bevono acqua dal bottiglie di plastica.
Dal culo esce e si danno il cambio. Irrorato e fradicio di tutto mi riempie di nuovo il culo. Diciamo che lo lava dalla marea di sborra che mi hanno messo. Anche quello in bocca esce dalla bocca e dalla vasca ed entra il cappellone, quello dalla bella cappella gigante. Piscia a fontana e lavandomi il viso me lo posiziona in bocca ma spinge quanto può e mi impedisce di farla uscire tutta. Una parte, seppur piccola devo inghiottirla.
Il gioco dura tanto. Tutti passano a lavarmi culo e bocca. Solo con l’ultimo turno il gioco finisce e mi aprono l’acqua calda per lavarmi, mi passano un sapone liquido e mi mettono un asciugamano da doccia sul lavandino.
Lavato con attenzione, ben pulito e asciugato esco dal bagno e un buon profumo di caffè mi prende il naso. “vuoi un caffè?”
“si grazie ne ho bisogno, sono distrutto”
“Anche noi un buon caffè ci tira su. Sei stato bravo, ci sei piaciuto molto e … se non rinunci potremmo rivederci ancora.”
“adesso sono distrutto e … ma è stato favoloso, si… mi piacerebbe molto avere altri incontri con voi”
“Ok, eccoti il caffè. Vuoi zucchero?”
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