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ALVARO … E I SUOI AMICI DEL GRUPPO


di Alvertn
03.02.2017    |    13.820    |    4 8.5
"Il tavolino dove ero è libero e mi ci piazzo velocemente..."
ALVARO … E I SUOI AMICI DEL GRUPPO


Usciamo di casa ed ora siamo in tre.
Piero ed io, usciti dall’apartamento dopo un’oretta di coccole e sesso, e il vicino trovato sul pianerottolo, un’interessante persona.
L’abbraccio gelido del freddo e del forte vento che spazza le strade, e che mi entra ovunque, che mi gela le parti male asciugate a casa di Piero, mi fa venire brividi lungo la schiena.
Ho freddo, freddo che pervade e mi prende. Forse mi son scaldato troppo con Piero, forse la casa era più calda di quanto credessi, o forse il freddo è aumentato e più pungente. Decido di andare al bar di prima a prendere qualcosa e scaldarmi.
Rientro al caldo del bar. Il tavolino dove ero è libero e mi ci piazzo velocemente. Ordino alla prosperosa ragazza un caffè. Mi guardo intorno. Sul tavolino alla mia destra a metà strada dalla porta vi è una giovane coppia che tuba infreddolita. Bacini, coccole, carezze e mani che scivolano sulle cosce.
Dalla parte opposta una persona sui 65 che si beve un bianco, vino bianco, sorseggiandolo e leggendo il giornale. Al banco un ragazzo sui 30, giaccone lungo di piuma che nasconde il corpo, ma lo tiene sicuramente caldo, escono le gambe dal ginocchio in giu, le mani dalle maniche che da ampie si chiudono al polso, la testa con folti capelli chiusi a cappuccio che si ferma alle orecchie.
Si direbbe un bel maschio da quanto si può vedere.
Arriva il mio caffe, con la visone delle due tette che quasi vogliono uscire dalle maglie, e gentilissima mi sorride e mi pone la tazzina con un cioccolatino sul tavolo.
Mi gusto piano il buon caffè. Bello caldo forte e saporito.
Un “ciao, che fai ancora qui?” a voce alta e decisa, mi fa alzare gli occhi per vedere chi parla e a chi è rivolta la domanda.
E’ Alvaro, ma con le orecchie ancora semi congelato fatico a riconoscerne la voce. Sorride venendo al tavolo, sposta la sedia e si siede.
“che ci fai qui? Credevo fossi con Piero, che ti avesse rimorchiato. Non è il tuo tipo? Da quello che conosco te e lui mi sembrava uno per l’altro, che ti potesse piacere, Mi son sbagliato?”
Lo guardo e sorrido, quasi gli scoppio in una risata in faccia
“No, mi ha rimorchiato, mi ha portato a casa sua e ci siamo divertiti. Ma da quanto ho capito aveva un impegno e quindi un oretta solo e poi via. Ma è troppo freddo fuori ed ho subito cercato un luogo caldo, e son tornato qui al bar a scaldarmi, per ora non ho impegni quindi posso stare qui a riscaldarmi.”
“bene, vi siete divertiti? Lui è un tipo particolare. Uno a cui piace godere bene di tutto.”
“si dai, un po sveltina ma piacevole ed è un bel tipo. Da ripetere volentieri”
“era sicuramente impegnato. Lui ha creato un gruppetto di amici, tutti particolar con la caratteristica di avere un cazzo grande almeno come il suo. Con il gruppetto, a volte in due a volte sino a cinque o sei si trovano mettendo al centro un versatile, che poi fa solo il passivo, o un passivo. Se lo scopano a rotazione, bocca e culo, lo segano o spompinano. Se poi sono super eccitati gli ficcano il cazzo in culo e in bocca sino in gola e gli urinano dentro. E in bocca la bevi tutta. Se gli gira lo fanno tutti. Il fortunato alla fine è distrutto e la doccia finale serve a ripulirlo e a cercare di restituirgli un pochino di vitalità.”
“o cazzo, un bel tipo, un gruppetto interessante.”
“ti vedo interessato, ti ho detto cosa vai incontro e forse anche a qualcosa di più”
“sai a rifletterci un attimo dovrebbe essere una bella esperienza, indimenticabile sicuramente e poi se ho due o cinque sei cazzoni tutti su di me…. E cazzi grandi e grossi…Mi si drizza al solo pensiero”
“sei un bel porcellino, lo so, ma mi piace anche ricordartelo. Pensaci su prima di decidere. Potrebbe essere un incontro molto pesante e faticoso, ed una volta deciso non si torna indietro sino alla fine del gioco”
“Immagino, anche se poi la realtà è sempre diversa e potrebbe essere più soft o più pesante. Ma mi hai messo una bella pulce nell’orecchio e … la fantasia galoppa e non si ferma.”.
Mi sorride, “ se ne sei certo confermamelo, parlo io con Piero e ti dico quando il gruppetto è proto, ci sono anche io fra loro. Ecco la SORPRESA”
“Ma cazzo, adesso capisco, sponsorizzavi il gruppo per farmi fare il centro, ma che cazzo di amico sei?”
“l’amico che sa che l’avresti gradito, che la proposta ti avrebbe stimolato e ti ho fatto riflettere prima che ti decidi se farlo o meno, sempre se vuoi farlo. “
“ok , contattalo e poi fammi sapere. E’ una cosa che si organizza a breve o va lunga nel tempo per incontrarci?”
“se tutto va bene o stasera o domani al massimo. Preparati perché non saranno meno di tre ore, a volte si arriva alla mattina, sborrando 3 o 4 volte ogni uno dentro te. Sarai riempito come non credo ti sia mai successo, e sborrano molto tutti quanti anche nelle sborrate seguenti alla prima.”
“mmm mi fai indurire il cazzo se prosegui mi sa che mi sborro addosso. Ok restiamo d’accordo che mi fai saper quando dove e orario, e se puoi anche in quanti sarete. “
“ok Aspetta che ordino anche io,” guarda il banco e quando la cameriera lo vede “un buon caffè, grazie”
“subito, grazie”


“ma tu hai già partecipato a simili incontri?”
“ si, ho partecipato a diversi incontri. Per questo ti ho spiegato cosa succede e come vanno le cose. Non sarà una passeggiata sicuramente, ma altrettanto godrai in modo unico e totale, e anche noi ovvio, ma sarò una faticata ed un consumo di energie notevole. Per tutti quanti. 4- 5 sborrate sono tante per tutti”
Smettiamo di parlare perché la tettona è arrivata con il caffè.
Appena si allontana riprende.
“L’ultima volta, settimana scorsa, eravamo in tre, e lo abbiamo trombato 2 volte in culo e 2 volte in bocca a testa, quindi si è preso 6 cazzi grossi in culo e sei sborrate dai cazzi in gola. In più ha voluto essere riempito di piscio inculo e a turno lo abbiamo soddisfatto. Mentre uno provvedeva gli altri bevevano bottiglie di acqua. Una pisciata enorme e lunghissima, tutta in pressione a getto quasi costante.”
“Culo allargato bene alla fine”
“be il buco del culo alla fine era aperto e i bordi vibravano di piacere e per tentare di richiuderlo ma non mi stringeva neppure di un millimetro. Avrà impiegato almeno diverse ore per tornare a chiudersi.”
“ mmm Ma avrà goduto più di una troia penso.”
“questo senza ombra di dubbio, anzi era estasiato e ormai fuori in tutto. Godeva per ogni cosa, carezza bacio scopata sborrata… sballato dal piacere”
Il mio cazzo è bello duro e pulsa dalle fantasie erotiche che realizzo nella mente pensando a quella situazione. Sfrenato, libero, disponibile, nessun limite tranne violenza… sai che godimento che viene fuori.
Poi arriva gente e si sede al tavolino vicino al nostro. Una coppia con un ragazzino sui 14 anni più o meno, che non sta fermo e rompe ai grandi.
Si cambia il discorso, non vogliamo essere sentiti su una tematica così particolare e apprezzata da tanti ma pochi ufficialmente.
Si parla di incontri con vecchi amici e come sono cambiati con il passare degli anni, con lavoro e famiglia.
Poi, vista l’ora, decidiamo di avviarci ogni uno per la sua strada. Rivestiti e ben coperti andiamo alla cassa dove litighiamo per chi paga il conto e riesco a vincere io. Un saluto, un abbraccio e un bacio sulla guancia. Prima di uscire gli ricordo “tienimi informato, fammi sapere per quando, ok?”
“sicuramente tranquillo presto hai mie notizie in merito, Ciao”
Usciamo ed ogni uno prende una direzione opposta all’altro. Il mio passo veloce, il freddo che penetra, la voglia di quanto raccontato e la mente che scava immaginando le vari situazioni possibili che si faranno, e la fantasia combatte bene il freddo.
Arrivo a casa senza quasi accorgermene, ma intirizzito. Cerco le chiavi, apro il portone, entro, lo richiudo a mano dietro di me. Il sistema di chiusura non reagisce alla forza di questo vento.
Salgo con l’ascensore ed entro in casa. Casa dolce casa, bella calda, confortevole luminosa. Mi tolgo giaccone, guanti berretto sciarpa, poi le scarpe. Ora maglione.
Vado in camera e mi spoglio, nudo vado in bagno e apro l’acqua calda della doccia. Una bella doccia calda ristoratrice e riscaldante. Vi resto sotto tanto, mi godo l’acqua calda che mi scorre sul corpo, mi insapono e sciacquo più volte, palpandomi il cazzo duro e infilandomi il medio in culo insaponato. MM, il dito mi stimola ulteriormente, che voglia ancora.. Chiudo quando sento il corpo totalmente caldo. Mi asciugo e esco a rivestirmi.
Accendo la televisione e mi lascio cadere sul divano. Voglia di rilassarmi e riflettere.
La TV è un sottofondo, che non guardo ma mi fa compagnia ai pensieri ed ai sogni
Sul bracciolo il cellulare. Lo prendo e lo apro per vedere se vi sono messaggi di amici o altri
Attivo e vedo che ho una telefonata a cui non ho risposto, guardo ed è fatta da Alvaro.
Guardo l’orario ed è di 11 minuti fa. Probabilmente ero in doccia e non ho sentito lo squillo.
Il cuore prende a battere forte, sicuramente mi chiama per l’incontro. Per quando sarà?
La bocca mi si secca, la salivazione si azzera e le dita toccano per attivare la richiamata.
Partita, squilla, uno,… due…, tre…. Squilli Cazzo ma dove è andato. Quattro…. Cinque…. Porca puttana, e adesso se non mi risponde?
“pronto?”
“Pronto, ciao, scusa se non ho risposto ma ero in bagno e non ho sentito la tua chiamata. Hai novità? Dimmi”
“come ti ho detto siamo veloci nel decidere. E’per stasera alle 21. Ti detto l’indirizzo, hai da scrivere?”
“un attimo che prendo una penna, …… si adesso posso, dimmi..”
Mi detta l’indirizzo che qui non scrivo ovviamente, “mi raccomando puntuale alle 21, pronto e ben caricato, a dopo allora”
“carico sicuramente, a dopo e … grazie” Il cuore cala il ritmo e ritorna alla normalità, guardo l’orologio, sono le 13, ho una vita davanti. Ma la testa si ferma li, il pensiero diventa fisso, desidero l’incontro, desidero essere al centro di diverse persone. Lo voglio e li resta il pensiero. Preparo da pranzo ma non si sposta quanto ronza nel cervello.
Riordinata la cucina mi metto sul divano a leggere un bel libro e finalmente riesco a distrarmi concentrandomi sullo scritto.
Il tempo scorre e ceno presto. Non voglio avere la cena sullo stomaco mentre si fa sesso. Non voglio essere appesantito e voglio divertirmi senza problemi.
Mi preparo, mi metto intimo pulito, fresco, camicia maglia e pantalone jeans.
Guardo dalla finestra, il vento è ancora presente e soffia. Non piove e non nevica per fortuna. Mi preparo, e mi rivesto come uscito stamane, sciarpa su sino al naso, berretto di lana, giaccone chiuso bene sino in cima, guanti.
Pronto.
Esco e vado a prendere la macchina in garage. L’itinerario non è difficile e la viabilità è buona. Nessun particolare problema di traffico.
Arrivo e trovo parcheggio vicino al civico dove devo andare.
Adesso che mi avvio al portone devo dire che mi sento agitato. Titubante, ma ormai si balla. Arrivo, suono il campanello, salgo ed entro nell’apartamento. Mi trovo davanti un bel gran maschio già denudato
Corporatura robusta, alto 190 o poco più, pelo sul petto sul pube e sulle gambe, un cazzo semi duro che è in posizione orizzontale di una bella misura, 20-22 di lunghezza e quasi 5 di diametro, stima ad occhio ovvio.
“spogliati qui.” Lo dice con un tono pacato ma deciso. Mi spoglio mentre lui mi osserva, guarda tutto di me lo vedo dal movimento degli occhi, braccia, gambe culo peli pube capezzoli capelli occhi bocca. Dove sofferma lo sguardo capisco. Lo sguardo mi attizza ed il mio cazzetto di 17 cm, piccolo al confronto del suo, mi si muove e cresce a vista.
Finito lo spogliarello mi guarda “bel corpo, seguimi” si avvia, apre una porta ed entra per primo subito seguito da me. Nella stanza ci sono ad aspettarmi Piero Alvaro ed altri due che non conosco e che non ho mai visto. Mi salutano .
Sono tutti nudi e con i cazzi già stimolati, non in tiro completo ma quasi.
Appena mi fermo i cinque mi circondano e una mano poggiata sulla testa mi fa capire di inginocchiarmi.
Sogno di 5 cazzi davanti agli occhi e pronti per essere leccati a turno tutti da me. Prendo quello di fronte a me. Con la sinistra gli prendo la borse, grande e con due belle palle grosse, con la destra il cazzo già scappellato. È poco più della mia spanna, di circa 20 cm, lecco con piacere la cappella e poi me lo prendo in bocca e inizio a spompinarmelo.
Bello duro tosto, pulsante. Sa di lavato, qualche detergente intimo che non riconosco, ma che piano sparisce e arriva il sapore di cazzo. Una volta iniziato con il primo cazzo, la mano sx va a cercare un nuovo cazzo, quello del vicino alla mia sinistra e la destra uguale dal lato opposto
Trovo prima quello di destra, un secondo cazzo che prendo prima per i testicoli, borsa normale e palle normali, poi impugno l’asta e a spanna sui 22 cm con un diametro di circa 5 cm. Bel cazzo. Lo impugno bene e lo sego lentamente. Sento che gode mentre io mi sto godendo il primo cazzo. A sinistra trovo coscia pelosa che risalgo all’interno e trovo uno scroto grande e ben pieno. Lo palpo e soppeso. Bello. Poi impugno e qui la sorpresa. Asta oltre i 20 cm ma ai 20 si aggiunge una bella cappella grande e grossa che sborda di almeno 1 cm. Un gran cazzo davvero. Non vedo l’ora di prenderlo in bocca, per ora
Lascio il primo cazzo e vado sul secondo, gli lecco la cappella e poi lo prendo in bocca. Inizio anche con lui ma mi blocca la testa e mi spara in gola il bestione, quasi mi soffoca e mi fa vomitare. Resisto, ma mi tiene con il cazzo chiuso in gola diversi minuti. Con le man mi cerco di distaccare spingendo sul suo addome e lui mi lascia e arretra il cazzo. Riprendo a respirare e io a succhiarlo. Gode mentre io riprendo il controllo di me. Ma mano libera va a cercare il quarto cazzo, lo trovo perché la mia mano viene presa dalla sua e portata al cazzo, spanna 24-25 diametro 3,5-4 cm, interessante. Lo stringo lo masturbo anche lui lentamente.
Cercando di dare lo stesso tempo ad ogni cazzo abbandono il secondo cazzo per il terzo, il terzo con quella grossa cappella sporgente… mmmmmm
La mano che lo masturbava lo accompagna alla mia bocca. Cappella grossa e fatica in bocca. Non può scendere, e il gioco si fa solo nella cavità orale. Oltre non può andare e lui ne è consapevole. Me lo gusto, saporito da lubrificante uscitogli e che ha lucidato la cappella. Mmmm un gran cazzo, così non ne avevo mai visti o presi. Penso a quando questo mi entrerà in culo…. Faticoso ma poi dovrà essere uno sballo. La mano cerca il quinto cazzo. Un gran cazzo perché la spanna viene abbondantemente superata e il diametro è notevole 5-6 cm
Ma su questo cazzo mi soffermo di più. E quando ormai devo lasciarlo mi dispiace e lo faccio a malincuore. Prendo il quarto cazzo e succhi mentre la mano tona sul primo a tenerlo su.
Il cazzo è umido di umori e me li gusto, un sapore diverso ma sempre piacevole e mi dedico volentieri anche al quarto cazzo, gran cazzo.
Cominci ad avere crampi alla bocca, ma proseguo con il ciucciare
Abbandono e vado al quinto ed ultimo. Vediamo se poi vorranno rifarmi fare il giro.
Anche questo sui 20 cm e 4 di diametro
Cinque cazzi fuori misure normali, un bel gruppo particolarmente dotato. Me lo gusto e gusto gli umori di eccitazione. Sempre sapori diversi ma piacevoli.



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