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Gay & Bisex

LUOGHI DI INCONTRO IN ZONA - PROSEGUE LA SERATA


di Alvertn
15.12.2021    |    7.060    |    4 9.5
"Mai dire mai, proviamo e semmai rinunciamo e mi sborri in bocca” “benissimo” Luigi si mette davanti a me “dai succhiamelo e vedi cosa riesci a mettere in..."
Dopo essermi pulito mi rivesto.e mi avvio alla macchina camminando piano sullo sterrato buio, cercando di vedere dove metto i piedi, ma impossibile. Ripenso a quanto avvenuto nella serata. Prima volta in questi luoghi e … rimorchiato alla grande. Dai due pompini ai parcheggi, alle scopate e pompe qui. Splendido, mi è piaciuto tantissimo, ed a parte la paura di chissà chi incontro, forse violenti, devo dire che dopo il primo contatto tutto mi è tornato tranquillo e mi sono sentito sereno e nella normalità. Rivedo e rivivo nella mente i momenti per me più emozionanti e più belli. L’arrivo alla strada ed alla macchina mi riportano alla realtà. Cerco le chiavi apro e mi siedo. Sospiro e mi piace sentirmi seduto, con le gambe che riposano da quelle posizioni piacevoli ma scomode, se tenute per diverso tempo. Il buchetto, meglio il bucone si fa sentire, manca un cazzone dentro e … manca anche a me, non si è ancora chiuso del tutto e l’arietta frizzante la sento. Ora seduto non più. Controllo il cellulare che non vi siano chiamate ed è tutto a posto. Ok Mi preparo a partire. Davanti a me vedo due fari che si avvicinano, devo attendere che passi per potermi immettere nella sola unica corsia di movimento. L’auto procede ad andatura lenta, ovviamente visto le dimensioni della strada, e quando mi intravvede rallenta e passa a fianco a me quasi ferma. Il guidatore mi scruta, mi osserva e ferma il mezzo. Vedo che oltre lui vi è un’altra persona. Abbassa il finestrino ed io faccio altrettanto. “ciao” rispondo “ciao” “cerchiamo da scopare, cioè uno che si faccia fare culo e bocca, e se va poi ci scambiamo. A te interessa?“ Sorrido, li guardo “si mi interessa molto“ Escono dall’auto e anche io, chiudo a chiave e mi avvicino ai due. Uno grosso, pelato, alto 1, 70 di bella stazza, grosse braccia e gambe, pantaloni larghi e comodi in cui non si vede il pacco. L’altro magro 1,80 di altezza, castano, con pantalone che lascia intravvedere una discreta dotazione, poi si dovrà verificare la realtà. “bene allora ci divertiamo. Limiti? Hai limiti?” Li guardo… che vogliono dire? “niente violenza o porcherie scat piss ecc” “ si tranquillo, chiedevo a pelle?” “no grazie, prima volta che vi conosco e non so che fate.. no dai. Protetto”
“Lui si protetto ma io non posso, non trovo preservativi per me.” Lo guardo con il viso che esprime una domanda chiarissima, un cioè? Lui, il grosso, prosegue. ”dimensioni troppo grandi e non ne trovo neanche ordinandoli” lo guardo e “ok se davvero hai dimensioni che dici proviamo senza, se è davvero come dici non so se riesco a prenderti dentro di me, per il tuo amico però protetto” mi rivolgo al grosso ”E poi se entra sborri fuori, esci dal mio culo e sborri a terra, va bene?” mi guarda malissimo ”se proprio è tassativo ok ma tranquillo sono anni che nessuno mi prende ne in culo ne in figa ne in bocca, quindi sono solo preoccupazioni eccessive” l’amico mi dice “è un peccato ma va bene , anche orale?” “no orale libero. Mi piace sentire il sapore della sborra” “bene almeno ti riempiamo la bocca…” ”dove?” chiedo “qui dietro l’auto che ci copre da chi passa.” Resto perplesso per la scarsa intimità del luogo lungo la strada, mi sembra di essere una puttana che dà le sue prestazioni senza troppe remore. Apro e calo i pantaloni sino alle ginocchia. Chiamo il grosso Luigi e l’altro Gianni per comodità di racconto, ma nella realtà non ci siamo neppure presentati.
Gianni è il primo che cala le braghe sino alle caviglie mostrando quanto mi aspettavo. Un bel cazzo lungo sui 21 cm ma non grosso, diciamo 3,5-4 cm di diametro. Proprio la misura giusta per giocare con il mio culo. Subito dopo tocca a Luigi. I pantaloni ampi con l’elastico in vita, li allarga e prende anche l’intimo che cala piegandosi in avanti e portando tutto alle caviglie. Ha nascosto tutto piegandosi ed ora che si rialza lo osservo ed i miei occhi cercano il cazzo, per vedere se è come ha detto cioè grande. Man Mano che si alza appare … ed è grande e grosso. Non è moscio ma non è in tiro, una via di mezzo sono 4 dita di diametro, saranno 7-8 cm, e lungo tanto, non so se 30 cm ma non credo sia lontano. “waooooo, ma che roba che hai … ma è un cazzo od un palo?” non riesco a trattenermi. Lui sorride “un palo per il tuo culo, se riesci a prendermi. Ma sono anni che nessuno o nessuna ci riesce. Forse quando lo vedono si spaventano ed hanno paura di essere sventrati e rotti, ma io non forzo e se dici basta mi fermo. Ok?” ammiro quel pezzo unico, quel cazzo da primato, mi chiedo come sarà possibile faro entrare e se mai passerà dentro. E se entra come mi sentirò con una cosa così gigantesca “si tranquillo. Mai dire mai, proviamo e semmai rinunciamo e mi sborri in bocca” “benissimo” Luigi si mette davanti a me “dai succhiamelo e vedi cosa riesci a mettere in bocca” ed io lecco la cappella, la grossa asta e le gonfie palle, risalgo e mi concentro sulla cappella e provo a vedere se riesco a farmela entrare in bocca, o almeno quanta passa. Gianni è dietro di me e sta giocando con il mio culo. Sono piegato a 90° per succhiare e dare il culo. Lui si piega e sputa sul buco, passa le dita per distribuire bene la sua saliva e infila il pollice per farne entrare anche li “che bel buchetto, aperto e dilatato, ti hanno scopato per bene. Davvero invitante.” Io rispondo con un si ma continuo a lavorarmi la cappella. Provo a farla entrare. Spalancata entra una bella parte, ma mandibola è bloccata ed i miei denti forzano su di essa. Luigi senza dire nulla arretra di poco, quel tanto che i denti non lo infastidiscano e si fa succhiare così. “dai datti da fare, più di così non la tieni dentro, forza.”
Gianni prosegue con il trattamento del mio buchetto. “eccomi pronto” posiziona, arretra con il busto per vedere se è ben posizionato, poi preme e scivola dentro senza grossi problemi. Mi scopa bene e con vigore. Mi piace e succhio con più avidità per godere bene entrambi i cazzi. Esce inaspettatamente. Posiziona la mano e unendo le dita spinge e prova a vedere se entra. Capisco che vuol fare e mi rilasso l’ano completamente, nessun muscolo in trazione e lentamente aprendo e chiudendo le dita mi allarga e passa. Mamma che bella senzazione, aperto e con le dita che accarezzano dentro e spariscono per riaccarezzare e sparire nuovamente. Brividi lungo tutta la schiena mi prendono. “MMMM” mugolo con il cazzo in bocca. Umido e con un dolce sapore di voglia che esce dalla cappella di Luigi.
“credo che sia pronto per te, se vuoi provare altrimenti me lo scopo io”.. Luigi risponde subito “ok grazie proviamo se passa” “l’ho preparato bene, più di così non so che potrei fare. Prova dai che per me passa” “magari, sarebbe un sogno” Gianni si posiziona davanti a gambe divaricate per offrirmelo al meglio ed io lo prendo subito tutto in bocca e lo lecco e succhio. Luigi dietro Sputa ancora sul mio culo e scivola con la cappella su e giù fra le chiappe sospirano e godendo. Appoggia la cappella e preme lentamente. Non avanza, non so se per paura o perché sono stretto. Lo lascio provare ancora mentre mi gusto il cazzo di Gianni, i primi umori escono e mi piacciono. Luigi non avanza e preme poco, non forza con la spinta. Mi stacco da Gianni. “Luigi ora tienilo in posizione, fermo sull’ano, provo io a farmelo entrare, ad impalarmi sul tuo cazzone, ma tu devi stare fermo, non devi spingere o arretrare. Stai fermo e proviamo a vedere se passa. Non devi fare nulla ma STARE FERMO. Capito?” con un sospirone mi risponde “si va bene, non mi muovo e non muovo un muscolo, Fai tutto tu” Gianni si sposta dietro e con le mani mi tiene allargate le culatte “così posso farlo?” mi chiede. “si ok ma resta così o eventualmente quando ti dico o sei stanco lascia tutto “Mi appoggio con le mani sulle mie ginocchia, con le gambe leggermente piegate per essere all’altezza corrispondente del cazzo di Luigi, ed inizio un lento movimento avanti indietro di pochi millimetri. Inizio a premere quando arretro ed i millimetri aumentano sebbene di poco. Luigi sputa sul punto di ingresso del cazzo e bagna ulteriormente. Accelero il movimento e la spinta, Avanza molto meglio ma è ancora lontano ad entrare. Decido di provare a spingere senza movimento, cioè impalarmi piano piano. Luigi sospira ansima e si gode questo trattamento. Immagino che speri di essere dentro fra un poco come piacerebbe anche a me sapendo che è arduo riuscirci. “stai fermo mi raccomando” e spingo verso di lui. Fatica ad accedere all’inizio ma poi, forse perché mi si dilata ulteriormente o la saliva sparsa sul cazzo lubrifica, o non so perché, riesco a farlo scivolare dentro.

Parlo di poco e lentamente, ma avanza ed entra. Finalmente una buona parte della cappella è passata, ma non tutta. Mi fermo ad adattare e a stabilizzare la dilatazione. Luigi prova a spingere. Capisco la sua voglia ma rischia di rompere l’incantesimo “stai fermo cazzo” quasi gli urlo, e lui si blocca “scusa” Riprendo con il movimento dentro fuori forzandomi e subito riprende a scivolare dentro. Affondo lentissimamente, non voglio rompermi il culo e non voglio fare cose impossibili, quindi sono attentissimo ad ogni segnale di difficoltà e mi fermo subito, aspetto e riprovo. Se non si aggiungono problematiche proseguo altrimenti deciderò di mollare e uscire. Finalmente Sento l’ano che si restringe scivolando e stringendo il diametro. Cazzo la cappella è entrata…E’ stata lunga ma alla fine c’è dentro di me. “è dentro, cazzo è dentro” è Luigi che lo dice pieno di gioia e quasi incredulità. Voce tremante per l’emozione e rispondo “si passata, ora stai sempre fermo che prendo fiato e poi proviamo a proseguire. Ok?” “si, si stupendo.” Gianni lasci le mie chiappe ed un lampo dice che ha immortalato il momento con una foto. Recuperato fiato e voglia, decido di impalarmi direttamente il grosso, la cappella è entrata ora basta farla scorrere dentro, anche se non è poi semplice perché allarga notevolmente tutto l’intestino interessato. Proviamo. Mi impunto bene con le mani sulle ginocchia ed arretro deciso ma non violento. Mi sento aprire, sfondare, dilatare, scoppiare, non so che altro aggiungere ma pur essedo faticoso e difficile mi piace un mondo e godo, ed il godere probabilmente lubrifica ulteriormente e permette l’avanzata di quel mostro, di quel cazzo enorme. Mi chiedo nella mente: ma è dentro di me veramente? Ma una cosà così grande e grossa è entrata, è dentro di me… non posso crederci ma la sento benissimo, mi riempie all’inverosimile e quasi mi dà fastidio. Sto pensando a questo quando sento il pelo del pube e le palle di Luigi appoggiarsi alle chiappe. Cazzo è tutto, tutto, tutto dentro. “è dentro, cazzo sono dentro te, cazzo incredibile, cazzo bellissimo ti voglio scopare” e fa per iniziare la scopata “ “stai fermo cazzo, non ti muovere. Fammi equilibrare lo sforzo. Ti dico io quando puoi. Ora tutti e due fermi che la dilatazione si adatta.” Cazzo ho un palo dentro di me, sono riuscito a prenderlo dentro tutto, non ci avrei mai creduto, mi sento pieno zeppo, una grande indigestione, anche lo stomaco sente la compressione di questo cazzo. Mi accarezzo la pancia ed è tesa come tutto dentro pur restando rilassatissimo. Mi piace e mi piace sentire Luigi sospirare e soffiare come un toro pronto al caricare, in questo caso a svuotare. Gianni rimette il suo in bocca “dai succhia ora che hai un enormità in culo, sei una vacca da monta, splendida vacca da riempire “ Per rilassarmi maggiormente succhio avidamente il cazzo di Gianni, lecco cappella, asta e palle e di nuovo in bocca. Mi stacco “Luigi, prova a scoparmi piano che vediamo come va.” “siiiii” riprendo il cazzo in bocca ma sono concentrato sul movimento del cazzone di Luigi. Penso sia terrorizzato dal dover uscire. Si sfila lentamente arretrando ma non porta la cappella distante e affonda sempre lentamente, ed ad ogni movimento un sospiro si godimento. Il movimento seppure lento accelera e non sento ostacoli, fastidi o male. Altri due movimenti e “Ok ora prova a scoparmi come vuoi” “ottimo, dimmi se ti faccio male “Riprendo a succhiare il cazzo e Luigi inizia a scoparmi con un ritmo calmo ma non lento.
Nel frattempo, anche se concentrato in quel cazzone che entrava, erano passate due auto ad andatura lenta ma non hanno rallentato o si sono fermate. Probabilmente la posizione in cui ci siamo messi, dietro le nostre auto, nasconde tutta la nostra presenza. Luigi aumenta il ritmo, sospira e gode. Io sono in estasi, quel grosso cazzo mi fa impazzire di piacere, sia fisico che mentale. Mi sento una troia montata senza ritegno, e scarico questa gioia sul cazzo di Gianni che “cazzo non smettere, dai così siii ,dai che vengo, daiiii sto per venire, daiii, troia dai sporroooo, siiii, bevi, bevi tutto bevi troia dai….” E mi spara tutto in bocca e gola ed io assaporo e bevo con piacere. Ottimo sapore buona quantità. Bellissimo abbinato alla scopata di Luigi che ora “mmmmmm sto per venire, mamma che bello sto per sborrare in un culo, siii dentro un culo siii” io sono perso in estasi e preso dal godermi ogni istante dei due cazzi e non penso a nulla. Poi pulsa si contrae e inizia ad ogni contrazione a scaricare una quantità di sborra in me. Non ho contato quanti, non ne ero in grado, ma ho goduto inverosibilmente a lungo, sino a che ha schizzato e scaricato tutto dentro e si è appoggiato con le mai ai miei fianchi per sostenersi. “bellissimo, cazzo che bello. Venire e godere nel tuo culo, in un culo meraviglioso. Era una vita, non sai che piacere mi hai dato.” Solo adesso mi rendo conto che mi ha riempito anche se doveva sborrare fuori, ma neppure io ho protestato quando ha detto che mi avrebbe riempito, e poi mi è piaciuto moltissimo. Sospira e torna a regolare il respiro. Si appoggia alle mie chiappe e piano sfila il bestione. “fermo, aspetta un attimo che se esci mi cola tutto sui pantaloni. Gianni hai dei fazzoletti di carta?” mi passa 3 fazzoletti che apro e sovrappongo, li posiziono con la mano aperta sotto il mio culo sopra le mie palle. Esce lentamente e quando è fuori una colata di sborra arriva e la prendo tutta sui fazzoletti. Mi accuccio subito per svuotare la sborra a terra e spingo. Il buco è un antro, l’aria frizzante entra in me e mi fa venire brividi da freddo lungo la schiena Ne esce tanta ed una bella pozza sotto di me evidenzia la notevole quantità che mi ha sparato dentro. Quando vedo che non cola più prendo altri fazzolettini e mi pulisco bene, altri tre sovrapposti e piegati li metto sul buco del culo e tiro su le mutande. Posiziono che siamo bene centrati e fermi, poi pantaloni e mi ricompongo o rivesto dir si voglia.
Ci alziamo e sgranchisco le gambe anchilosate per il restare fermo in una posizione per troppo tempo. Passano altre macchine, ci vedono, rallentano, ma noi non diamo cenni quindi proseguono.
“grazie a voi , stato bello, alla prossima se ci ritroviamo” dico io con l’intenzione di andare all’auto. Ho il buco trapanato aperto e mi dà fastidio ora. “grazie a te” dice Gianni. “fermo, scambiamo il cellulare, non posso perdere l’unico che mi ha preso il cazzo dentro, ti voglio vedere ancora e spesso, se è possibile e va bene anche a te” mi dice Luigi quasi gridando. ”sei sicuro che mi rivuoi?” “si ti voglio scopare montare sbattere all’infinito” “ok va bene ecco il mio cellulare 388 *****” “ Luigi lo memorizza sul suo cellulare e mi manda subito un messaggio “così hai il mio, ciao e a presto, anzi prestissimo, sei una meraviglia, un sogno realizzato “ Mi siedo in macchina accendo e parto lentamente. Stare seduto con il culo aperto mi dà fastidio e continuo a posizionare il peso sull’una o l’altra anca.

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