Lui & Lei
Fata Alejandra


05.04.2022 |
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"Ipnotizza le coppie convincendone la mente che Sonia e Carlo sono una coppia cafona e che le coppie sono sue, di sua proprietà esclusiva, e non possono..."
Pubblichiamo un racconto che ci è stato omaggiato dal LUI di Melaniamelamangio che ne è l'autore e al quale dobbiamo dare il giusto riconoscimento.Cerano una volta Sonia e Carlo, una coppia sposata, che coltivava da tempo un grande sogno: organizzare cene, feste ed eventi in cui tutti possano esprimere le loro idee, i propri pensieri, la loro gioia di vivere. Insomma, trascorrere ore liete e spensierate in compagnia di persone che condividano le loro stesse emozioni. Soprattutto dal punto di vista sessuale.
Ma erano disperati.
Prima di tutto possedevano una location piccola, anzi minuscola, priva di tutto o quasi in merito a mobili e suppellettili. Forse anche per questo nonostante i loro continui sforzi non riuscivano a coinvolgere alcuna altra coppia.
Per quale motivo? Un perfido stregone di nome Ioxprendiingiro cattura tutte le coppie con la sua mente astuta e infingarda. Ipnotizza le coppie convincendone la mente che Sonia e Carlo sono una coppia cafona e che le coppie sono sue, di sua proprietà esclusiva, e non possono andare in altre feste se non le sue.
Lo stregone ha i suoi buoni motivi! Le coppie e i singoli soggiogati dai suoi poteri ipnotici o offrono denaro per poter partecipare alle sue misere feste o in alcun caso egli si serve di alcune persone come biechi servitori/schiavi in quanto lo aiutano a catturare altre coppie. In fondo egli si mette in tasca sempre una bella somma di monete d’oro e inoltre più può bearsi a suo piacimento di qualsiasi femmina che partecipi alle sue feste: quale di esse può negare le proprie grazie ad uno stregone così perfido e potente?
“Oh, Carlo, come faremo mai a far si che il nostro sogno si avveri?”
“Sonia, mia cara, non dobbiamo disperare, dobbiamo aver fiducia nel prossimo. Vedrai che prima o poi qualcosa succederà!”
“Ma cosa potrà mai succedere marito mio? Un miracolo forse?”
In quel momento il rombo di un tuono fece tremare le fondamenta della loro casa e una luce dolce ed eterea illuminò la stanza dove erano i due coniugi.
Una voce, dolce, calda, amichevole si udì all’interno di quella luce: “Buongiorno, mi presento. Sono la fata Alejandra, la vostra fata madrina. Quale cupa preoccupazione vi turba?”
I due, prima stupefatti, poi increduli, poi speranzosi, condivisero con la meravigliosa fata le loro preoccupazioni e i loro crucci.
La fata li osservò e sfoggiando lo sguardo e il sorriso più dolce e compassionevole di cui era capace disse: “Ragazzi, nessun problema! Ci penso io!”
Detto fatto! Con la sua bacchetta magica trasformò la loro piccola location in una enorme magione, con cento stanze, mobili, suppellettili e accessori.
“Ecco fatto!” esclamò la splendida fata, ” tutto pronto per questa sera. Ora posso andare, siete a posto.”
“Veramente… fata Alejandra… noi ti siamo immensamente grati per ciò che hai fatto e non sappiamo proprio come ringraziarti… ma… ci sarebbe ancora una cosa…”
“Si? Cosa?”
“Insomma… ora abbiamo i locali adatti, il cibo, le bevande, ma…”
“…ma?”
“Le persone… insomma…”
“Oh, già dimenticavo, perdonatemi… è che ho tanto di quel lavoro da fare sempre… Rimedio subito. Ho la persona giusta per questo compito. Beh, non è proprio una persona ma è uno dei miei più fidati collaboratori: Robert, il gatto con gli stivali!”
“Un gatto?”
“Si, un gatto, ma ha doti mollllto particolari! Vi stupirà vedrete! E poi io tornerò a controllare, non preoccupatevi! Ora vi saluto, a presto cari!”
Il solito tuono accompagnò la partenza della splendida e meravigliosa fata, mentre la stanza veniva invasa da una brillante luce rossa.
“Ehilà! A Mici!” sussurrò una vocina al fondo di questa luce.
“Tu devi essere il micio di cui parlava fata Alejandra! Anzxi, il gatto con gli stivali!”
“Per servirvi! Però mettiamo subito in chiaro che io di palanche non ne tiro fuori.”
“Puoi quindi aiutarci?”
“Oh certamente, so perfettamente come fare. Un attimo che devo prima stilare una situazione e fare qualche telefonata…” disse serio il gatto traendo dalla sua piccola borsa che aveva a tracolla un enorme computer e un piccolo smartphone.
In men che non si dica giunsero migliaia di altri felini ad aiutarlo e alcuni si occuparono di contattare chi via computer, chi via telefono, le loro conoscenze invitandole a partecipare al party.
Ma tutti negavano la loro partecipazione in quanto erano stati soggiogati dallo stregone ioxprenderviingiro.
“Devo risolvere il problema alla radice” affermò serio Robert il gatto con gli stivali.
E così dicendo si mise a correre sino a giungere al castello del perfido stregone.
Non si sa come, con quale stratagemma, con quale trucco, riuscì a convincere lo stregone a mutare il proprio sesso. Forse lo stordì con la sua parlantina, ma alla fine Ioperprenderviingiro si trasformò in una bruttissima copia panciuta e pelosa ma molto femminile di Marylin Manson, e da quel momento perse i suoi malefici poteri. Ora vive da eremita in una grotta e trascorre il tempo cercando di espiare con la penitenza le proprie malefatte.
Sconfitto il malvagio stregone il sogno di Sonia e Carlo poté avverarsi e a tutt’oggi i loro party sono frequentati da ottime persone.
Inutile dirvi che anche la meravigliosa e buona fata Alejandra e Robert il gatto con gli stivali frequentano con grande trasporto queste feste.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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