Lui & Lei
Seguendo mio fratello

05.06.2025 |
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"Mi piace stare con lei, mi fa stare bene e ti dico anche che ci sa fare..."
Mi chiamo Fabio ed ho 61anni , sposato con 2figli , andato un pensione precocemente ,ed ora ho il desiderio di scrivere e descrivere un periodo della mia gioventù. Avevo18anni quando la nostra famiglia viveva in un quartiere di Roma alle case popolari. Abitavamo li io ,mio fratello Marco, 19enne e i miei genitori. Un quartiere dove succedeva di tutto, dove viveva una popolazione di sfigati, nullafacenti sbruffoni ,litigiosi e piccoli delinquenti ,ma c'era anche molta gente perbene ,generosa e tranquilla ,che in qualche modo riusciva a convivere con tutti. Purtroppo le condizioni economiche della nostra famiglia non era tra le più rosee e quindi eravamo costretti a vivere alle case popolari. Comunque amicizie con famiglie tranquille come la nostra le avevamo, quindi non era tutto negativo e ci si poteva stare. Era da poco finita la scuola,io avevo gli esami di maturità e mio fratello frequentava un corso di informatica, quindi tempo per bighellonare tra le strade del quartiere non ne avevamo molto, però di amicizie ,anche se non in comune le avevamo e in ritagli di tempo ci si frequentava. Un pomeriggio avevo mal di testa e non mi andava di uscire,mi misi sul balcone a prendere un po' d'aria e mentre stavo con la testa all'ingiú con sguardo nel nulla,intravidi mio fratello,che era appena uscito che si inoltrava verso la vicina palazzina ed entrò lì,sapevo che non aveva amici in quel palazzo e mi domandavo cosa andasse a fare . Poco dopo però,anche se non sapevo perché era entrato lì,seppi dove era andato, perché il mio sguardo fu attirato dalla finestra del palazzo di fronte,dove da una finestra intravidi mio fratello che parlava con la signora che abitava lì,una signora vedova a cui era morto di incidente il marito da circa 6 mesi. Era un signora più o meno dell'età di mia madre,di circa 45/50 anni , di bella presenza e un po' sovrappeso,che rimasta sola , da quanto si diceva in giro,dopo la morte del marito, economicamente non se la passava troppo bene. Non rimasi a curiosare sul balcone e andai in cucina a fare uno spuntino,con la speranza che mangiando, mi sarebbe passato il mal di testa. Dopo un po' il mangiare fece effetto,il mal di testa mi passò e decisi di uscire,salutai mia madre ,che era in salotto a rammendare alcuni indumenti e andai . Tornai un paio di ore dopo,mio fratello ancora non era tornato e mi domandavo se fosse ancora la e cosa era andato a fare. Quasi ora di cena e rientra mio fratello una decina di minuti prima del rientro di mio padre, poco dopo ci mettemmo a tavola e tra un discorso e l'altro ,dopo vista un po' di TV,anche quella serata passò in tutta tranquillità io e mio fratello ,che dormivamo nella stessa stanza , andammo a dormire. Non riuscivo a prendere sonno al pensiero di sapere cosa era andato a fare mio fratello da quella signora,anche lui ancora non dormiva e allora decisi di chiederglielo . Mi spiegò,che la signora Luisa ,era il suo nome, aveva bisogno ogni tanto di qualche lavoretto in casa ,cosa che prima faceva il marito e che mio fratello era in grado di fare perché,che devo ammettere che aveva molta manualità e si adattava a fare molte cose ,nonostante la sua età . Curiosità esaudita, gli diedi la buonanotte e mi misi a dormire. Mi capitò raramente di rivedere Marco andare dalla signora Luisa, finché un giorno,io di nuovo sul balcone,lo vidi andare di nuovo dalla signora Luisa e di seguito intravidi i due vicino alla finestra,dove la signora lo accolse con un bacio. Ero sorpreso da quello che stavo vedendo e iniziai a pensare che oltre ai lavoretti c'era altro,ma non volevo crederci, poteva essere nostra madre,che cavolo!! Dopo quel bacio non fui più in grado di vedere altro perché sicuramente si erano spostati altrove. Nella mente cercavo di capire se era una cosa possibile da fare ,un ragazzo da poco maggiorenne e una signora di una certa età, comunque mi sarei ripromesso di chiedere cosa ci poteva essere tra lei e mio fratello . Ovviamente questo domande gliele avrei fatte la sera quando saremmo andati a letto. Arrivata l'ora di andare a dormire , appena entrati in camera dissi subito a Marco che li avevo visti dalla finestra mentre si baciavano e non negò l'accaduto e mi disse che si, la signora Luisa in effetti,non avendo grandi disponibilità economiche,gli aveva offerto,per i lavoretti che gli faceva ,di sdebitarsi in natura e che lui ha accettò . Gli dissi subito: - ma come fai? potrebbe essere nostra madre,non ci hai pensato?
Marco mi rispose: - prima cosa non è né mia ne tua madre,poi non sono il primo che ha rapporti con persone più grandi di me e ti devo dire la verità,non puoi immaginare quanto ci divertiamo. Mi piace stare con lei,mi fa stare bene e ti dico anche che ci sa fare. Non ero d'accordo,ma probabilmente aveva ragione lui,un fondo almeno lui si sfoga a sessualmente con qualcuno, mentre alio ancora con le seghe. Da quella sera ho iniziato ad invidiarlo e a metabolizzare una situazione così particolare. Le mie seghe, con il pensiero,si erano trasferite ad immaginare Marco che faceva all'amore con quella vedova ,che dopo la rivelazione di mio fratello iniziava a eccitare anche me. Più passava il tempo, più veniva voglia anche a me di poterlo fare vivere una situazione del genere,ma come avrebbe potuto succedere. Un sera prima di dormire chiesi a Marco cosa facevano quando stava con quella signora e mi confidò che era una gran porca e che gli piaceva il cazzo,che da quando non aveva più il marito, il desiderio di fare l'amore era aumentato ed ogni volta che stavano insieme,ne avrebbe voluto sempre di più. In quel momento mi balenò un'idea da proporre a mio fratello: - e se venissi ad aiutarti a fare qualche lavoretto alla signora,pensi che magari lo farebbe anche con me? Dopotutto ci somigliamo,magari gli piaccio anche io. Marco non mi diede speranze, perché mi confidò,che qualche notte la signora si faceva scopare anche dal suo amico Matteo,che conobbe una volta che lo chiamò per farsi aiutare a spostare dei mobili. Quella volta stessa lei volle sdebitarsi anche con lui e ce la scopammo uno alla volta. Da quel giorno Matteo si guadagnò l'attenzione della signora Luisa e visto che il mio amico faceva il corriere per consegnare i giornali,usciva di notte ,un paio di ore prima e andava da lei a spegnere i suoi ardori. Mio fratello dopo quello che mi disse,mi spense tutte le speranze di poter dare sfogo ai miei desideri. Un giorno Marco tornò a casa e molto dispiaciuto mi disse che il suo amico Matteo, mentre andava a fare le sue consegne quotidiane,ebbe un brutto incidente,si salvò la vita,ma avrebbe avuto bisogno e che per ristabilirsi ci sarebbero voluti molti mesi. Dispiaceva anche a me quello che accadde al suo amico Matteo,ma dentro di me si accese un barlume di speranza verso la possibilità di sostituirlo con la signora Luisa. Sapendo della sua voglia di cazzo e che non poteva usufruire del cazzo di Matteo,un giorno mi presentai a casa sua con la scusa di cercare mio fratello Marco. Mi aprí la signora Luisa ,in quel momento la vidi sotto un'altra luce,invece che una signora che poteva essere mia madre era diventata un oggetto del desiderio,anche se in carne,il suo viso era ancora più bello di quello che ricordavo e aveva un seno bello prorompente,di misure non me ne intendevo,ma non era certo piccolino. Quando gli chiesi se Marco era lì,non dimenticando di dirgli che ero suo fratello,lei con dispiacere mi disse di no,ma mi chiese di entrare e se poteva offrirmi qualcosa da bere,io non mi feci certo pregare e accettai volentieri. Mi fece sedere sul divano e mi offrí un caffè,poi sedette su una sedia davanti a me,era vestita con una vestaglia da casa leggera e chiese un po' di me,se andavo a scuola e cosa facevo, poi parlò di mio fratello e si complimentò ,dicendo che era un ragazzo straordinari e di cuore, perché sapeva fare molti lavoretti casalinghi e a lei li faceva senza chiedere compensi, poi chiese anche a me,visto che ci somigliavamo,se ero bravo come lui a fare le cose in casa, io da bravo bugiardo le dissi di si e che ero quasi come lui. Mentre parlava mi andarono gli occhi verso la sua vestaglia che un po' aperta sul davanti,faceva intravedere le sue cosce liscie,che anche se un po' cicciotte, mi stavano eccitando e mi sentii il viso avvampato. La signora si accorse che il mio sguardo per un attimo era stato indirizzato lí,ma non disse niente e "distrattamente" le aprí anche un po'. Dopo quella piccola chiacchierata mi alzai e ci salutammo,prima di chiudere la porta,la signora Luisa mi disse che se volevo potevo tornare a trovarla,la ringraziai di nuovo e la salutai. Sono uscito per tornare a casa ed ero eccitatissimo,speravo dentro di me di riuscire dove era riuscito Marco,ma a lui non dissi niente dell'incontro con la signora,lo seppe da lei due giorni dopo e quando tornò a casa mi disse che mi voleva parlare e andammo in camera. Mi disse che sapeva che ero stato dalla signora,ma non era affatto arrabbiato perché lo avevo fatto,anzi mi chiese se per caso avrò intenzione di sostituire Matteo. Non negai che la mia intenzione era quella,ma nello stesso tempo gli dissi che non sapevo come avrei potuto fare per agganciarmi . Marco mi diede subito la soluzione,mi disse che al prossimo lavoro che lui avrebbe dovuto fare alla signora Luisa,mi avrebbe portato con lui con la scusa che gli serviva una mano . L'occasione buona capitò proprio la settimana successiva, infatti Marco aveva bisogno di una mano, perché doveva spostare dei pensili in cucina e una mano gli serviva davvero , quindi mi portò con sé. Quando suonammo alla sua porta,la signora ci aprí con un bel sorriso ed era contenta di vedere anche me ,quindi abbracciò Marco e per par condicio abbracciò anche me,che immediatamente mi si avvampò il viso. Marco si mise subito al lavoro e io eseguivo i suoi ordini per aiutarlo al meglio, il lavoro durò circa un paio d'ore, appena finito Marco sottovoce mi disse che con una scusa sarebbe andato via e mi avrebbe lasciato con la signora Luisa e che magari sarebbe successo quello che io speravo . Così fece,la signora dispiaciuta per mio fratello,mi pregò di restare un po' a fargli compagnia e mi avrebbe offerto qualcosa da bere. Tornò dalla cucina con due boccali di birra,me l'offrí e si sedette vicino a me sul divano. Mentre sorseggiavamo iniziò a dirmi che somigliavo molto a mio fratello, mi chiese poi se andavamo d'accordo e che gli sarebbe piaciuto avere dei figli come noi due,ma la sorte ha voluto che non li poteva avere e si era rassegnata. Poi mi parlò di suo marito che gli mancava e che insieme a lui gli era mancato anche il sesso,poi mi guardò negli occhi e mi disse: - se vai d'accordo con tuo fratello, sicuramente ti avrà detto di noi ,vero? Non mi aspettavo una dichiarazione così su due piedi e un po' impacciato gli dissi di si e sapevo che quello era il modo di ripagarlo per i lavoretti . Poi posò il bicchiere e mi disse che anche io oggi avevo lavorato per lei e che se non mi fosse dispiaciuto, avrebbe pagato il suo debito,non mi sembrava vero,ma stava succedendo quello che speravo,nello stesso tempo ero preoccupato perché era la prima volta che stavo con una donna e avevo paura di fare una figuraccia. La signora Luisa ,visto che non reagivo alla sua proposta prese l'iniziativa posò il bicchiere e mise una mano sulle spalle e una sul mio cazzo già in tiro per l'eccitazione, mi invitò a togliermi pantaloni e slip , mi alzai in piedi ,ma non riuscivo per l'emozione ad aprire la chiusura lampo e lei allora mi aiutò, quando riuscí a liberarlo esclamò : - sei più piccolo di tuo fratello,ma non qui, complimenti!! Questa affermazione mi fece talmente piacere che mi eccitai ancora di più e diventò duro come un sasso ,avevo paura di non essere all'altezza della situazione e di venire subito, già dal momento che me lo toccò. Ero impacciato e non sapevo cosa fare,la signora Luisa si accorse del mio stato e mi chiese ero mai stato con una donna ,la mia risposta era scontata, inutile mentire, così mi disse che si sarebbe presa l'impegno di farmi da insegnante . Io in piedi davanti a lei ,che seduta davanti a me , avvicinò il suo viso verso il mio cazzo e iniziò a leccarmi la cappella, quello che provavo in quel momento era indescrivibile , lei iniziò a prenderlo e n bocca ed io purtroppo non resistetti,era troppa l'eccitazione che le venni sul viso schizzando una quantità di sperma esagerata . Purtroppo quell'emozione e l'eccitazione mi giocò quel brutto scherzo, così quel giorno dovetti chiederle scusa per la mia mancata performance,ma lei lo aveva capito chiaramente e mi disse di non preoccuparmi perché se c'era da fare qualche lavoretto,sarei stato il primo che avrebbe chiamato.Di quelle occasioni ce ne furono parecchie e devo dire che è stata un gran maestra e non lo dimenticherò mai.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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