bdsm
Mancanza


14.08.2024 |
1.511 |
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"So cosa mi aspetta, so cosa accadrà da lì a poco..."
Il mio corpo è come una tela, così bianco che ogni schiaffo crea un dipinto, ogni morso prende forma. All’inizio la palle si arrossa, ma più passano le ore più i colori iniziano a mutare, diventano più scuri. Amo quando diventano quel verde che mi riportano alla mente tutti i momenti passati con te. Sei la mia persona, non mi stancherò mai di dirlo. Purtroppo la vita ci ha riservato solo momenti, piccoli momenti di pura passione. Mi manchi così tanto.
L’ultima volta è stato paradisiaco, sembrava che stessi toccando il cielo con un dito.
Come al mio solito ti passo a prendere io. Tu sei lì in piedi che mi aspetti, io al volo tolgo le chiusure dell’auto e ti lascio salire. La testa si svuota completamente, mi sento al sicuro quando sono con te.
“TI SONO MANCATO?” mi dici con la tua voce calda che riempie la macchina.
Vorrei rispondere, ma abbasso lo sguardo e annuisco. Mi tocchi la coscia e in quel preciso istante mi sento il cuore a mille, ho quasi paura che mi esca dal petto.
So cosa mi aspetta, so cosa accadrà da lì a poco. Il tempo di raggiungere l’hotel, ci vorranno circa venti minuti e tutto il tempo passato, tutto il tempo in cui mi sei mancato, si annulla di colpo. Ed eccoci qui, tra un sorriso e una carezza, di fronte la stanza. Entriamo e nel momento esatto in cui si chiude la porta so che sono TUA.
Io in quella stanza esisto per te, il mio corpo è tuo, la mia anima è tua. Mi possiedi, possiedi ogni centimetro di me.
Ti spogli, ti metto al centro del letto e dalla tua bocca esce un semplice “BALLA PER ME”
E proprio come un ordine io mi accingo ad esaudirlo. Inizia un ballo lento e sensuale, in cui pian piano faccio volare via anche i miei indumenti finché non salgo anch’io sul letto, inginocchiata davanti a te.
Con uno scatto fermo e deciso porti la tua mano al mio collo, stringi così forte che mi manca letteralmente il fiato, i tuoi occhi sono fissi sui miei per percepire ogni mia singola espressione. Non ho paura. Sono con te e questo mi basta per non aver paura. Con la mano ferma ancora al mio collo parte il primo schiaffo, dritto in viso, seguito da un bacio lungo, passionale. I tuo occhi azzurri si chiudono, le tue labbra morbide sono serrate sulle mie. La presa dal collo si fa più lenta, inizia a scendere lungo il mio corpo. Mi prendi con entrambe le mani i fianchi e affondi le unghie nella mia carne, così tenera e delicata, non provo dolore perché tu controlli anche questo. Mi alzi il bacino e mi fai sedere su di te. Inizio a muovermi con movimenti circolari, quasi a formare un infinito, tu infili la tua mano nei capelli, li arrotoli intorno al tuo braccio e tiri, facendomi inarcare la schiena. In questo momento i miei seni sono diretti verso il tuo volto, così inizi a morderli. In pochi istanti mi lascio andare al piacere più profondo, in pochi istanti mi hai fatto tua. Ma ecco che lo hai capito, un morso così forte mi riporta all’attenzione, vuoi godere lo percepisco dal tuo sguardo malizioso. Mi scosti e ti alzi di scatto, in piedi davanti a me. Porto la mia bocca sul tuo membro, lo sento dentro di me. Non sei soddisfatto, il mio corpo è ancora troppo candido, così girandomi di chiesa inizi a colpire le mie natiche, finché non sei soddisfatto del tuo operato. Brucia, la pelle è così rossa. Pulsa. Ma i tuoi segni preferiti sono i morsi, così una volta fermati gli schiaffi, una volta che hai costatato che io sono un fiume, inizi a penetrarmi e iniziano i moti, quelli da togliermi il fiato, sulle braccia e sul seno.
I nostri incontri sono questo, passione e follia, i nostri incontro scandiscono un tempo in cui la mancanza si fa sempre più difficile da gestire. Perché io sono tua, e nonostante per le prime settimane di assenza basta guardare quei segni poi una volta spariti mi sento vuota, e attendo con ansia e pazienza quel tuo messaggio.
È bello il tempo passato con te, e non mi stancherò mai di aspettarti.
Quindi si, ogni volta mi manchi sempre di più, ogni volta sarà sempre peggio, ma non c’è attesa migliore perché so che poi tutto sparisce nell’istante in cui entri nella mia macchina.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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