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I due muratori Calabresi


di Membro VIP di Annunci69.it PerCamionista
14.05.2018    |    23.058    |    17 9.7
"Ormai mi ero abituato e mi sembrava tutto molto naturale, ma il bello doveva ancora arrivare, infatti Pasquale andò dietro vicino al suo amico, si mise un..."
Ormai con Luca era diventato un gran bello scopare, ci vedevamo spesso in quella piazzola, ma durante i nostri incontri la complicità aumentava anche mentre ci raccontavamo e, mi aveva detto che esistevano chat e applicazioni dove poter incontrare gente.
Un pomeriggio ero annoiato e non avevo programmi da rispettare e così, mi misi al Pc e andai su uno di quei siti con videochat che lui mi aveva consigliato.
Sinceramente ero davvero incuriosito da tutti quei nick e da tutte quelle persone che si mostravano in cam, totalmente, a mezzo busto, o solo come mamma li aveva fatti e mentre scorrevo i vari nick, uno mi saltò agli occhi "MURATORE".
Lo contattai e dopo le varie frasi di rito, iniziammo ad andare un pò piu' nello specifico e capii che non mi ero sbagliato, quel nick mi arrapava, ma ciò che mi interessava di piu' era come si descriveva, 46enne, calabrese, pelosissimo, leggermente sovrappeso, con barba, piu' andava avanti e piu' mi piaceva, quando mi disse che era solo attivo e che ospitava, pensai tra di me "Bingo".
Era deciso e questo era ciò che volevo, quindi andai al sodo "io non ho niente da fare, se vuoi dopo cena, vengo a trovarti, visto che siamo a nemmeno 20 km l'uno dall'altro".
"Dopo cena"? Tentennava, ma non capivo il perchè, fino a due minuti prima era deciso e sembrava volermi incontrare subito, ora invece...
"Si dopo cena, sai sono quasi le 7, se vengo ora rischiamo di fare le cose di fretta e a me piacciono le cose fatte bene".
"Ok dai, facciamo dopo cena, questo è l'indirizzo, ti aspetto verso le 9:30, mi raccomando, discrezione e serietà, ci tengo molto, ah spero ti piacciano le sorprese, ora scusami ma devo staccare".
Detto ciò, non ebbi nemmeno il tempo di dirgli di che tipo di sorpresa si trattasse, tantomeno di salutarlo, lui uscì immediatamente dalla chat ed io potei solo appuntarmi l'indirizzo e prendere atto del fatto che da li ad un paio d'ore sarei dovuto uscire per raggiungerlo.
Mangia di corsa, mi feci una bella doccia anche anale (si, il mio Mentore Luca, mi aveva insegnato pure quello) e mi misi in macchina.
Alle 9:35 ero davanti all'indirizzo e fui contento nel vedere che si trattava di una villetta singola, nella periferia del paese, in una zona molto tranquilla, posteggiai in strada e suonai. Senza nemmeno chiedere chi fossi, il cancello si aprì e dopo una decina di passi fui a ridosso del portone dal quale vidi sbucare la sagoma di Pasquale, che rispecchiava perfettamente la descrizione che mi aveva fatto di se e che io ero riuscito ad immaginare.
"Prego accomodati, stavo finendo di sistemare la cucina, ma ora che sei arrivato, posso anche rimandare, vuoi un pò di Birra"?
"Si grazie, l'accetto volentieri, magari se vuoi la dividiamo, devo tornare a casa dopo e, preferisco non esagerare".
"Tranquillo, intanto ne apro comunque due, bevi quella che vuoi, poi se serve in frigo ce n'è altre" e così dicendo prese la birra e tre bicchieri e li posò sul tavolo.
Guardai quel terzo bicchiere, ma non dissi nulla e mentre lui riempiva due bicchieri io sentivo come una doccia scorrere in fondo al corridoio, ma non capivo e per il mio carattere riservato, non osai chiedere il perchè, brindammo ed cominciammo a fare due chiacchiere. Si parlava del piu' e del meno e dopo un paio di minuti, il discorso cadde sulla nostra chattata di qualche ora prima e mi disse che gli era piaciuto il mio modo diretto e sicuro e, che da quello che gli avevo scritto aveva percepito una mia voglia di cazzo davvero esagerata e che mi aveva preparato una sorpresa, io replicai che in effetti non avevo capito perchè fosse scappato così velocemente e gli chiesi di cosa si trattasse, ma lui non volle dirmi altro anche perchè non ce ne fu tempo, in quanto dal fondo del corridoio era apparsa un altro uomo, in accappattoio, molto imponente e davvero Maschio, piu' si avvicinava e piu' non capivo cosa stesse succedendo, ma piu' inquadravo bene quella sagoma avvicinarsi a noi e piu' capivo che davanti a me si era palesato un altro gran bel toro, con due polpacci da urlo, due mani belle grosse e massicce e un viso abbronzato con un barbone stupendo quasi del tutto nero con pochi peli bianchi.
"Piacere Franco, Pasquale mi ha detto che stasera si sarebbe presentato un bel bocconcino a casa nostra, ma non pensavo di trovarmi un bel tipo così, sono un suo collega e siamo complici da quando siamo venuti a lavorare con questa ditta da queste parti, viviamo assieme ma tra noi, non abbiamo mai fatto niente, ma ci piace molto condividere le nostre prede sia che essi siano uomini o donne"
Io ero allibito, era davvero bono e sinceramente se avessi dovuto scegliere chi era meglio tra i due non avrei proprio saputo farlo, e mentre mi presentavo e dicevo a Pasquale che mi aveva tirato un colpo basso, ma molto gradito, Franco si versò della birra e si accese una sigaretta "Ah che fortuna si può fumare" e, feci la mossa di prendere le sigarette dal giubbino che avevo poggiato nella spalliera della mia sedia.
"Fai a meno di accenderla, vieniti a fumare sto sigaro" esclamò Franco alzandosi dalla sedia e aprendo l'accappatoio, io lo guardai incuriosito e sorpreso, aveva un bell'uccello grosso e carnoso anche a riposo, poi spostai lo sguardo su Pasquale che mi fece cenno ed io non ci pensai due volte, vestito ancora di tutto punto, girai attorno al tavolo e inginocchiatomi, iniziai a leccare quella bella mazza. Nel frattempo anche Pasquale si mise nudo e tra una leccata ed un pompino, mi tolse la maglietta ed io pensai man mano a sfilarmi scarpe, pantaloni e mutande, mentre continuavo a leccare l'amico.
L'ambiente si stava riscaldando a dovere e la mia bocca si alternava tra i due cazzi e le loro palle, le aste si erano indurite a dovere e mi piaceva alzare la testa per guardare le loro reazioni, sembravano entrambi soddisfatti e vedere che Franco continuava a fumare mentre lo pompavo mi rendeva ancora piu' maiale così inizia ad andare oltre, mi portavo le loro mani alla bocca e gli succhiavo le dita, vedere che entrambi portavano la fede mi dava ulteriore spinta e a volte volontariamente leccavo proprio l'anulare, immaginandomi il legame che avevano con le loro donne ignare, di come i loro mariti passavano le serate lontane da loro. Ad un certo punto Pasquale esclamo' : "Vedi che ci sono dita da succhiare anche nei piedi", io inizialmente rimasi spiazzato, ma capii subito cosa intendeva ed allora chinai verso il basso la mia testa e cominciai a leccare i piedi ad entrambi, urlavano di piacere, io infilavo la mia lingua tra un dito e l'altro, succhiavo singolarmente ogni dito e passavo da un arto all'altro come se fosse una cosa normale ed il momento piu' bello, fu quando presi un alluce di entrambi e contemporaneamente me li misi in bocca, leccavo e facevo come se fossero due cazzi assieme, li entravo e li uscivo dalla mia bocca, li guardavo in faccia e mi piaceva vedere che entrambi stavano li con gli occhi socchiusi a godersi il momento.
Poi stanco della posizione, tornai ai loro Cazzi e ricominciai a spompinarli entrambi, ad un certo punto Franco disse di spostarci nella sua camera da letto che li saremmo stati piu' comodi, quindi ci alzammo e ci avviammo, lui aprì subito un cassetto del comodino e ne tirò fuori preservativi e lubrificante, "con questi ora ti facciamo la festa, devo dire che oralmente ci sai proprio fare, ora vediamo come reagisci di culo, mettiti a pecora sul letto, ci alterniamo a scoparti e a farci spompinare, tu parla solo per dire se hai male".
"va benissimo, se posso permettermi però, visto che sono strettino dietro, fai incominciare Pasquale, tu ce l'hai troppo grosso per entrare subito, il suo è piu' lungo, ma almeno mi apre un pò e ti permettera' di entrare piu' facilmente dopo".
"nessun problema, basta che ti fai scopare anche da me che quella troia di mia moglie non mi ha mai dato il culo e, io sono costretto a fare ste cose pur di provare il piacere di inculare qualcuno"
Così mi misi con il viso verso di lui ed inizia a spompinarlo mentre Pasquale con il lubrificante iniziava a massaggiarmi il culo e ad aprirlo dolcemente, poi lo sentii scartare un profilattico ed allora cercai di rilassarmi al massimo, perchè immaginavo che da li a poco avrebbe provato ad entrare dentro di me, ed in effetti senza nemmeno darmi tempo di capire, poggiò leggermente la punta e inaspettatamente dopo nemmeno 5 secondi mi impalò repentinamente senza che potessi nemmeno capirlo o tirarmi indietro. Fu un momento di panico, sentivo il culo bruciarmi, ma nello stesso tempo forse perchè si era bloccato una volta dentro, mi feci coraggio e mi lasciai andare, così lui iniziò a stantuffarmi con movimenti lenti ma decisi, mentre io pompavo il suo amico.
Ero in quella posizione da circa 5 minuti, i due godevano entrambi, io provavo un piacere immenso e vedermi in quella situazione che fino a quel giorno avevo solo immaginato, mi dava voglia e piacere "Senti Pasquale, ora togliti che mi diverto un pò io, è già ben collaudato, ora tocca a me calibrarlo per bene", quindi si cambiarono di posto e ricominciò il tutto con mio gran godimento. Succhiavo Pasquale mentre Franco mi scopava, all'inizio sentii la differenza, ma poi mi abituai e tutto torno' normale, ad un certo punto sentii una cosa fredda poggiarsi sulla mia schiena, incuriosito mi staccai dal cazzo di Pasquale e cercai di vedere cosa fosse, Franco mi aveva poggiato un posacenere e si stava accendendo una sigaretta, la cosa mi mandò fuori di testa, quello che stava facendo mi piaceva da matti, quindi tornai al giocattolo del suo collega e ricominciai il mio lavoro orale, di tanto in tanto Franco mi prendeva per il petto, mi attirava a se, mi faceva fumare dalle sue mani e mi respingeva verso il cazzo di Pasquale, mi stava usando a suo piacimento.
Mi stavo proprio divertendo, non avrei nemmeno pensato ad una serata simile, ma non mi stava dispiacendo per nulla, anzi, quindi continuavo con molto piacere.
Ormai mi ero abituato e mi sembrava tutto molto naturale, ma il bello doveva ancora arrivare, infatti Pasquale andò dietro vicino al suo amico, si mise un nuovo goldone ed iniziò a darsi il cambio con Franco, alternavano 6-7 inculate a testa, uno usciva e l'altro entrava, io iniziai a godere di culo e sentivo la mia minchia colare di precum, avevo il cazzo durissimo e stavo impazzendo di piacere.
"Dai compare, io ci sono quasi, lasciamelo un attimo tutto per me che mi svuoto dentro, tanto sono coperto e non penso gli spiaccia a sto gran maiale" così dicendo, Franco dopo pochi attimi, iniziò a godere e a riversare tanta sborra, io anche se lui indossava il preservativo, sentii un calore enorme invadermi il culo e appena ebbe finito si sfilò e Pasquale che nel frattempo era tornato davanti a me e si stava facendo succhiare, mi ordino' di mettermi supino e di leccargli i coglioni che ora toccava a lui. Capendo che c'era quasi, inizia a menarmi l'uccello pure io e fu stupendo sborrare e godere praticamente all'unisono sul mio petto, entrambi eravamo davvero pieni ed il mio torace si riempi' di liquido bianco.
Eravamo davvero stremati tutti e tre, ci accasciammo uno vicino all'altro sul letto e Pasquale chiese a Franco, cosa ne pensava. "Credo che questo sia il migliore che ci siamo fatti assieme, ha una bocca di velluto ed un culo che sembra una figa, complimenti per la scelta".
"non avevo dubbi che ti sarebbe piaciuto, già dalla chat avevo capito che poteva fare a caso nostro e non mi sono sbagliato".
"Ragazzi, io non posso che ringraziarvi, non mi sarei mai aspettato niente di simile, è stato un dopo cena coi fiocchi"
Franco mi indicò la doccia, lui e Pasquale si sciaquarono nel bidet, io mi lavai per bene e una volta fuori tornai in salotto, mi rivestii, parlammo un pò del piu' e del meno come tre vecchi amici e alla fine me ne andai soddisfatto ed appagato, certo che le stesse sensazioni le avevano provate anche loro.
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