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Gay & Bisex

Incontro sul traghetto per la Sicilia


di Membro VIP di Annunci69.it PerCamionista
07.07.2021    |    19.699    |    22 9.4
"Dopo 2 ore di riposino era già ora di mangiare qualcosa, mi avvio quindi al ristorante, consumo il mio pasto e loro ovviamente erano tutti li, quanto..."
Viaggiare in macchina dal nord al sud un tempo era per me una passeggiata ma, con gli anni, sta diventando sempre più pesante e quindi, decido di prenotare e imbarcarmi da Civitavecchia direzione Sicilia. Come sempre dopo aver preso un piccolo zaino, chiudo la macchina e vado in cabina. Trovo che avere un posto dove poterti lavare e riposare sereno sia meglio. Arrivato nella mia umile dimora, faccio la doccia e vado a scoprire la nave che era la prima volta che prendevo. Esco a fumare e inizio a viaggiare con la mente, tanti camionisti, tutti uno più bono dell’altro, la maggior parte con le loro calzature caratteristiche. Mi metterei in mezzo e mi farei fare la festa anche in gruppo sono sincero, ma non posso, devo essere discreto e fare attenzione, un paio di miei amici mi hanno raccomandato di fare attenzione, se sono in gruppo e capiscono possono farti fare brutte figure. Sono stanco meglio andare a riposare. Dopo 2 ore di riposino era già ora di mangiare qualcosa, mi avvio quindi al ristorante, consumo il mio pasto e loro ovviamente erano tutti li, quanto testosterone tutto assieme, finito torno fuori e vedo due gruppi da tre-quattro e uno in parte che parlava (con la moglie penso) al telefono. Che bono che era: circa 175cm sui 90 kg, un paio di tatuaggi sulle braccia, folto pelo che usciva dalla canottiera, due mani robuste che io adoro, baffo prominente e capello rasato, avrei fatto di tutto pur di attirare la sua attenzione e con la scusa di accendere mi avvicino e gli faccio cenno, lui capisce e continuando a parlare mi da l’accendino. Accendo e lo ringrazio facendogli l’occhiolino, mi allontano dalla vista dei suoi colleghi ma non della sua e appoggiato mi godo il mare donandogli il mio lato b e facendo finta di aggiustarmi ogni tanto le mutandine cerco quindi di provocarlo. Dopo poco sento che saluta chi era con lui al telefono e mi si mette vicino chiedendomi una sigaretta: scusami ma le ho finite e la cabina ce l’ho al piano superiore. - figurati, sei stato così gentile, come potrei dirti di no.
Iniziamo così a chiacchierare del più e del meno, del viaggio, del bel tempo, del mare calmo, come se fossimo due vecchi amici, finché mi dice che deve tornare in cabina perché vuole bere una birra: Se vuoi ne porto una anche a te o, se non ti fa problemi lascio socchiusa la porta della xxxx e mi raggiungi, sai non vorrei che qualche mio collega ti vedesse entrare con me, capirebbe cose non vere, ti sto invitando solo per una birra ma guardandomi negli occhi sorride e mi strizza l’occhio.
Non potevo crederci, era tutto vero? Faccio passare qualche minuto e vado alla ricerca del numero e della porta socchiusa, mi faccio coraggio ed entro, chiudendomi subito la porta alle spalle, era tutto vero, si, lui era in mutande e, quanto pelo, quanto. Mi fa accomodare nel letto di fronte a dov’era seduto lui e prende dalla borsa frigo due birre, ne apre però una sola si attacca, beve e allo stesso tempo con forza mi prende per la testa, mi avvicina a lui e mi inizia a baciare passandomi la birra direttamente dalla sua bocca, io non capisco più niente, ingoio subito tutto e inizio a infilargli la lingua in bocca, sempre più velocemente, sempre più avidamente, mi piego anche un po’ di lato e tengo la bocca socchiusa e lui capisce, subito e mi da la sua saliva, a volte con calma facendola colare, altre sputando direttamente, io sono in estasi e mi inginocchio, metto la faccia nelle sue mutande e nel frattempo gli tocco un po’ i capezzoli un po’ i piedi e, dopo averli denudati, me li metto in bocca e li lecco alternandoli ovunque, la pianta, in mezzo alle dita e penso che li capisce cosa mi piace e come voglio essere trattato quindi mi fa distendere e mi schiaccia una volta con un piede una volta con l’altro la faccia al cuscino, mentre gli tiro fuori il cazzo lo tocco e lo meno, che bella consistenza, che bell’arnese penso.
Giochiamo così un po’ finché non si mette in piedi sul letto con la schiena al muro, mi prende la testa e inizia a farsi spompinare e, siccome è lui a decidere il ritmo, io sono su di giri, in mano sua, questa cosa personalmente mi fa diventare ancora più maiale e succhio, lecco e faccio fatica a respirare ma, quell’omone così naturalmente autoritario è quello che mi serve, tutto è stato così inaspettato ma, tutto è così bello, da sembrare irreale.
Dopo una decina di minuti in quella posizione, mi stacca dal suo bastone, scende beve un altro po’ di birra e mi fa bere, inizia a ravanare nella sua borsa da viaggio, tira fuori dei preservativi e senza nemmeno dire nulla mi sistema a pecora davanti a lui, inizia a leccarmi avidamente il buco del culo, a sputarci e ad infilarci dentro la lingua, è un mulinello inarrestabile, io godo e pregusto una bella montata che a dire il vero non si fa attendere. -Ora ti fotto come dico io, il buco te l’ho preparato a dovere, non lamentarti perché nessuno deve capire cosa sta succedendo qui dentro.
Sento solo per un secondo la cappella poi inizia la monta, dopo poche prove era già dentro, tutto, mi teneva con la mano una spalla e con l’altra si attaccava alle chiappe schiaffeggiandole ogni tanto. Io ero al settimo cielo, penso di aver goduto pure di culo, stavo proprio gustandomi una delle migliori scopate. Il piacere era davvero tanto e speravo non finisse mai, mi stavo proprio divertendo.
-ora ti siedi sopra e mi guardi mentre ti scopi solo, ho voglia di vederti in faccia, voglio vedere le tue espressioni. Steso sul letto guardo il suo cazzo duro e svettante coperto dal preservativo, mi sistemo, punto la cappella e, in un solo colpo, mi ficco quell’asta tutta dentro in un solo colpo e sembra arrivarmi fino in gola. Dopo un iniziale attimo di stordimento e di sorpresa personale, lui mi dice che devo fare tutto io, che vuole vedere quanto io possa essere maiale, quindi non me lo faccio ripetere due volte ed inizio a fare su e giù. Ogni tanto mi avvicinavo alla sua bocca, aprivo la mia e lui mi ci sputava dentro, io aumentavo il ritmo e alternavo movimenti veloci e repentini ad affondi profondi che mi portavano a sentire tutta l’asta dentro di me, una sensazione bellissima.
Ero stremato e lui con me, ero in quella posizione da un po’ ormai e le gambe mi stavano cedendo, per fortuna anche lui era appunto ormai al culmine e in una mossa repentina mi alza, mi sbatte sul lettino di fronte, si sfila deciso il preservativo e, mi riempie il petto della sua sborra calda, io preso dall’eccitazione mi sego ed in poche smanettate erutto tanto latte caldo che si mescola al suo, istintivamente come se ci fossimo accordati prima, iniziamo a spalmare tutto e ad un certo punto le nostre mani si toccano e si intrecciano come a rendere dolce, un incontro di sesso che era stato ardente e istintivo.
Faccio una doccia veloce, lo saluto e torno nella mia cabina dopo averlo ringraziato.
Avendo passato tutta la notte precedente alla guida, crollo e dormo per circa 4 ore. Mi sveglio e capisco che da li a poco sarei dovuto sbarcare, sistemo tutto ciò che è mio e, penso se ho sognato o se ho vissuto tutto ciò che mi ricordo. Prendo il mio zaino e lascio la stanza, mi avvio verso uno dei ponti e mi accendo una sigaretta, guardo il mare e continuo a chiedermi se è stato tutto vero o no.
Ad un certo punto sento una pacca sulle spalle, un uomo avvicinarsi al mio orecchio e solo queste parole “spero di incontrarti ancora così per caso, sei stato quanto di meglio avrei potuto desiderare in una traversata in nave, alla prossima Maiale”.
Si allontana senza aggiungere altro ma, almeno ho avuto la conferma che non avevo sognato e che, anche questa volta avevo fatto godere qualcuno.

(Come gli altri anche questo è un racconto vero, capitato non più di una settimana fa).
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