Racconti Erotici > Gay & Bisex > LA MIA PRIMA ESPERIENZA OMO . 2 - il ritorno a casa - .
Gay & Bisex

LA MIA PRIMA ESPERIENZA OMO . 2 - il ritorno a casa - .


di gilso
05.08.2021    |    1.160    |    0 9.7
"Se riesci a trovare parcheggio fermati io abito in quel palazzo..."




La cosa più bella in quel momento era l'incognito di un ragazzo con la voglia dentro .
Frequentavo da due mesi una ragazza conosciuta in discoteca ( Loretta ) diciassette anni e bella da morire nei suoi capelli castani a caschetto e gli occhi neri , con lei mi fermavo spesso in macchina nei viottoli e stradine di campagna alla ricerca di intimità fatta di baci e di carezza , mi piaceva quella ragazza , ero cotto di lei .
Lei mi permetteva di succhiargli i capezzoli e di metterle la mano in mezzo alle gambe , io di farmi toccare sopra ai jeans .
La sua pelle dolce e profumata fremeva sotto al tocco ladro ed inesperto delle mie mani avide che si riempivano di lei cercando l'amore completo , quell'amore fatto di sesso .
Scoppiavo di voglia ma lei pur eccitata quanto me riusciva sempre a portarsi a casa la propria purezza , anche se bagnata .
Poi come al solito verso mezzanotte la riaccompagnavo a casa e tutto finiva con un bacio ed un nuovo appuntamento .
Quella strana serata al ritorno verso casa mi fermai in un bar per una bibita e per poter andare in bagno , nel bar pochi clienti , alcuni intenti a guardare la televisione , alcuni a giocare a carte , ordinai una bibita , la sorseggiai un paio di volte poi dopo aver chiesto al barista di dove fosse il bagno mi ci recai chiudendomi la porta alle spalle senza dare di chiave .
Dato che da tempo mi sentivo oppresso negli slip mi abbassai i jeans fino a metà coscia in modo da sentirmi più libero nell' espellere la pipi , guardai la cappella mezza impiastricciata dagli umori che Loretta mi aveva causato con le sue toccatine quando d'improvviso si aprì la porta alle mie spalle .
Istintivamente cercai di bloccarla ma fu troppo tardi per chiuderla , anche se di poco la porta si aprì incontrando lo sguardo di un signore sorpreso quanto me .
Subito chiese scusa , lo disse mentre il suo sguardo si soffermò per un attimo sul mio fondoschiena fuori a metà dei pantaloni , si scusò di nuovo poi richiuse .
Terminai di fare pipi poi lasciai il bagno libero al signore fuori in attesa , mi diressi verso il bar presi il mio bicchiere in mano e me ne andai a sedere ad un tavolo libero dove sopra vi era un giornale .
Dopo alcuni minuti distogliendo lo sguardo dal giornale che stavo sfogliando notai che il signore incrociato in bagno stava parlando col barista ed entrambi da come mi guardavano pareva ce la avessero con me , feci finta di nulla , forse si trattava di una mia impressione ma poco dopo capii che non era così .
Il signore del bagno mi si avvicinò chiedendomi se dietro compenso sarei stato disponibile ad accompagnarlo a casa , disse di aver avuto dei problemi con la macchina costringendolo a lasciarla nel parcheggio vicino .
Ci pensai una frazione di secondo poi accettai .
Pagò la mia e la sua consumazione poi uscimmo dirigendoci verso la mia Renault4 ferma poco lontano e quando fummo seduti nell'abitacolo allungando la mano si presentò .
Io mi chiamo Roberto , disse .
Io Fabio , risposi stringendogliela .
Misi in moto chiedendo il percorso da fare , lui mi indicò una zona periferica della città di Lodi , praticamente dalla parte opposta da dove eravamo noi .
Mentre guidavo mi chiese ancora scusa dell'episodio successo nel bagno del bar , disse che avrebbe dovuto bussare prima , prima di entrare , ma causa il problema alla macchina di essere stato anche lui sovrappensiero .
Anche io ho sbagliato , dovevo chiudere a chiave ma anche io ero distratto , dissi con un sorriso .
Era un signore distinto di mezza età robusto e con la pancia , sugli occhi occhiali spessi , calvo , alto circa un metro e ottanta e dall'espressione buona .
Stavi pensando alla ragazza e ?
Disse dandomi una pacca sella coscia destra .
Le Donne non le capirò mai , risposi serio .
Perché hai litigato con la ragazza ? mi chiese curioso .
No , però ti dicono di volerti bene poi ti mandano a casa in stato pietoso , si fanno toccare e baciare poi quando è il momento di arrivare al dunque si chiudono a riccio lasciandoti la voglia dentro .
Si è vero , le Donne ti fanno eccitare poi scappano , ho visto di sfuggita la chiazza umida che avevi sugli slip mentre li avevi abbassati in bagno e devo dire da come era grande la chiazza che non ti è andata poi così male .
Si è vero ma mi è restata una voglia dentro che appena arrivo a casa mi chiudo in bagno e mi faccio una doccia , dissi sospirando pensando che prima mi sarei fatto una sega .
Dopo una decina di minuti dietro sue indicazioni arrivammo dall'altra parte della città e ci infilammo in un viale alberato dove ai bordi vi erano macchine parcheggiate una dietro l'altra .
Siamo quasi arrivati a casa mia se vuoi puoi salire su da me a bere qualche cosa , io vivo solo e mi sento felice quando ho degli ospiti , ti va ?
Il profumo dei fiori di primavera e l'aria fresca della notte , la voglia di stare in giro senza problemi dato che era venerdì ed il sabato non lavoravo mi fecero accettare .
Si , dissi , accetto volentieri .
Senti Fabio , dammi pure del tu se non ti dispiace .
Certo risposi .
Se riesci a trovare parcheggio fermati io abito in quel palazzo .
Disse Roberto indicandomi una costruzione a quattro piani .
Trovai posto quasi vicino all'entrata del palazzo , parcheggiai a fatica , poi scesi assieme a Roberto che già teneva la chiavi del cancelletto in mano .
Mentre salimmo in ascensore mi disse di non fare rumore sul pianerottolo , disse che i suoi vicini erano degli impiccioni .
In silenzio entrammo nel suo appartamento , un appartamento accogliente e pulito e subito si avvicinò ad una portafinestra che dava sul balcone , la aprì poi disse .
Adesso non si vede perché è buio ma da qui si vede tutta campagna aperta e per me che faccio l'architetto come lavoro devo dire che avere una casa in questa posizione è il massimo .
Ti piace ? esclamò compiacendosi con se stesso .
Si ! risposi scrutando l'ambiente formato da soprammobili di stile africano cinese e di chissà quali altre parti del Mondo .
Ho girato parecchio il Mondo per lavoro ed in ogni luogo mi sono preso un ricordo da portare a casa , disse Roberto chiudendo la porta d'ingresso a chiave .
Cosa posso offrirti , un gelato , una birra .
Un gelato va bene grazie , risposi
Mi portò in cucina mi fece sedere al tavolo e mi diede il gelato , lui si vuotò una birra poi iniziammo a discorrere parlando di cose futili per una decina di minuti , il tempo di finire il gelato .
Notando che a volte mi sistemavo l'inguine mi disse che se volevo potevo approfittare del suo bagno , mi indicò la porta del bagno , io mi alzai e lui mi seguì .
Mi è venuta un'idea ! , ti preparerò un bidè con dei sali provenienti dal Giappone .
Prese un'ampolla di vetro dall'armadietto in bagno , un'ampolla contenente della polvere azzurra all'interno , la aprì , e dopo aver miscelato acqua calda con quella fredda nel bidè ne vuotò una parte dentro facendola diventare azzurra .
Con voce roca mi chiese se poteva vedere il mio cazzo .
Entrambi sapevamo come sarebbe andata a finire quella notte .
In un silenzio carico di tensione e di erotismo mi si avvicinò e mettendosi in ginocchio iniziò a slacciarmi i jeans .
Adesso togliamo tutto così sarà più dolce farti il bidè , disse guardandomi dal basso attraverso i suoi occhiali spessi .
Mi lasciai spogliare completamente fino a restare nudo in piedi d'avanti a lui con il cazzo eretto e la cappella rosso fuoco .
Che bello che è il tuo cazzo , disse pregustandoselo .
Posso assaggiarlo , mi supplicò .
Io non risposi ma socchiusi gli occhi , lui spalancò la bocca e la richiuse a metà del mio cazzo stando fermo immobile col mio cazzo in bocca .
Avevo il cazzo pieno di sborra pronta ad esplodere e lui questo lo sentiva .
Che buono che è il tuo cazzo , disse impugnandolo saldamente nella mano sentendone la durezza , poi se lo rimise in bocca .
Ero sul punto di venirgli in bocca , non resistevo più .
Lui intuendo mollò il cazzo che aveva in bocca e restando vicinissimo con le labbra alla cappelle mi disse : ora ti faccio venire .
Affannato e col fiato corto iniziò a farmi una stupenda sega in direzione delle sue labbra socchiuse , una sega a velocità crescente che mi avrebbe fatto venire lasciando sulla sua faccia il mio seme .
Vengooo , sibilai sentendo la sborra prossima all'uscita .
Lui la vide uscire .
Schizzai sulla sua faccia e nella sua bocca il mio piacere represso da tempo poi quando ebbi terminato di venire me lo prese in bocca e mi succhiò le ultime gocce spremendolo .
Ora mettiti seduto sul bidè che ti lavo , disse Roberto deglutendo la poca sborra che gli era restata in bocca .
Aspetta , devo fare pipi prima , dissi .
Mi avvicinai alla tazza del bagno e lui a carponi come fosse un cagnolino mi seguì , nei suoi occhi solo perversione .
Aspetta , siediti che voglio prendertelo in bocca mentre fai pipi .
Disse Roberto con un filo di voce .
Non sapevo cosa fare , una cosa del genere non mi era mai capitata .
Perplesso presi posto sulla tazza del water e lui con la faccia fin sul bordo di questa me lo prese con due dita della mano destra e sussurrò : ora puoi fare pipi .
Iniziai a pisciare con lo zampillo guidato dalle sue dita verso l'alto come fosse una fontanella che lui guidò sul suo viso facendo si che una volta colpita la sua faccia ricadesse sul mio cazzo .
Fu eccitante pisciargli in bocca ed eccitante fu sentire la mia pipi calda scorrermi sulle palle .
Ora siediti sul bidè .
Disse quell'Uomo diventato porco mentre alcune gocce di pipi gli colavano dal mento .
Mi alzai gocciolando dalle palle urina e presi posto sull'altro sanitario già con l'acqua pronta per il bidè , mi appoggiai ad esso sommergendo le palle e subito sentii una sensazione di freschezza pungente che mi avvolgeva .
Roberto prese da un armadietto a muro un barattolo lo apri e con due dita della mano destra sprofondo in quella crema rosa al suo interno né una parte , me la spalmò sul cazzo ed iniziò a menare .
Che bel cazzo che hai Fabio .
Ti piace così , mi disse mentre raggiungeva un mio capezzolo con le labbra .
Si , risposi al tocco della sua mano insaponata da una soffice schiuma .
Si risposi a quel piacere che mi dava quel liquido azzurro che mi pizzicava le palle e che mi solleticava il piacere .
Manovrò la leva dello scarico e mandò giù un po' di acqua , prese di nuovo di quella crema di sapone dal barattolo mi massaggiò per bene le palle libere dal contatto dell'acqua poi mi penetrò .
Sussultai a quel tocco ma lui proseguì violandomi col suo dito medio .
Mi lavò per bene menando il cazzo e palpandomi le palle fino a farmi indurire di nuovo il cazzo poi mi asciugò della pipi e del sapone .
Vieni , andiamo in camera da letto che staremo più comodi .
Quando entrammo in quella camera dove attaccato alla parete vi era il suo letto fatto di legno massiccio lavorato a mano , un letto mastodontico , si spogliò , poi mi disse di salire su quel letto e di mettermi alla pecorina .
Eccitato a quelle nuove sensazioni come un automa ubbidii salendo sul letto posizionandomi a quella maniera , col culo in alto a sua completa disposizione .
Sei tutto da baciare , disse Roberto salendo sul letto in ginocchio dietro di me .
Mi allargò il solco , mi baciò le palle , poi sentii la punta della sua lingua penetrarmi .
Stavo godendo di nuovo .
Mi succhiò e mi baciò per un tempo indefinito poi si allungò sul letto col cazzo una meraviglia ed io senza il bisogno di parole glielo presi in bocca .
Godevo da impazzire , col suo cazzo in bocca ed il suo dito nel culo ero al settimo celo , succhiai quel cazzo con passione per parecchio tempo poi volle che io gli salissi a gambe aperte sulla pancia .
Io lo cavalcai e lui mettendomi le mani sul culo mi attirò a se , verso la sua bocca famelica che mi succhiò ingoiandomi fin le palle , poi nuovamente iniziò a menare il mio cazzo a fil di labbra .
Vuoi venire ancora o voi aspettare , disse col mio cazzo che gli sbatteva sulla faccia .
Sii , voglio venire ancora sussurrai .
Si fammi una bella sborrata sulla faccia , supplicò menando sempre più forte il mio cazzo che era diventato duro come il marmo .
Schizzai centrando la sua lingua e continuai a schizzare su tutta la sua faccia compresi gli occhiali mentre lui menava e succhiava il mio cazzo con dolcezza infinita , a volte se lo faceva sparire completamente nella bocca tenendoselo dentro fermo immobile facendomi sentire il calore della sua bocca ed il guizzo della sua lingua sulla mia cappella .
Fammi una sega Fabio , ti prego fammi venire che non resisto più .
Disse quell'Uomo sotto di me che mi guardava attraverso i suoi occhi impastati di sborra .
Non me lo feci ripetere , di scatto mi girai dandogli il culo da leccare e glielo presi in mano sentendone la durezza , poi iniziai a menare .
Era bello quel cazzo , un cazzo di venti centimetri o forse più dalla cappella enorme e luccicante , non resistetti oltre .
Mi staccai dalla sua lingua che mi sodomizzava per raggiungere la sua cappella , me la passai su tutta la faccia sentendo quanto era calda ed eccitata poi me la picchiettai sulle labbra e sul naso , la leccai tutt'intorno poi aprendo la bocca iniziai a pompare .
Era buono , inebriante , eccitante .
Lo menavo e succhiavo con l'intento di farlo sborrare davanti ai miei occhi , lo volevo vedere sborrare , sentire la sua sborra sulla faccia .
Un suo lamento mi fece capire che stava per venire , mi staccai con la bocca ma non con la mano che imperterrita continuava nella sua sega menando sempre più forte .
Il primo getto lo vidi salire una decina di centimetri verso l'alto , il secondo lo indirizzai verso la mia bocca aperta , il terzo mi centrò la gola .
Godevo di quel sapore acre e lussurioso che mi aveva regalato Roberto , di quella serata strana capitata per caso , glielo presi in bocca e lo feci finire così , nella mia bocca .
Si era fatto tardi , circa le tre di notte , andai in bagno a sistemarmi poi tornai in camera da letto pronto a lasciare quell'Uomo che mi aveva fatto godere .
Lui si alzo dal letto e mi accompagnò alla porta , mi baciò su di una guancia poi vedendo che io guardavo con attenzione della piccole tabacchiere dorate su di un tavolino vicino alla porta volle farmi un regalo , me ne regalò una , la più piccola e bella .
Tieni mi disse , ti ricorderai di me .
Tornai a casa .

FINE







Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LA MIA PRIMA ESPERIENZA OMO . 2 - il ritorno a casa - .:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni