La voglia di Kebab

Sembra una frase retorica, ma è proprio vero le avventure migliori ti capitano quando non te le aspetti. Sono i primi giorni di dicembre e per spezzare la rutine quotidiana decido di concedermi qualche giorno in una nota località termale.Pur essendo un ragazzo mi piacciono molto le terme, anche se purtroppo sono frequentate principalmente da coppie e maturi.Mi sistemo in hotel e mi metto in costume per andare allo stabilimento. Entro e la signorina della reception mi da istruzioni sul percorso e su come usare al meglio sauna, bagno turco e vasche termali. Faccio la doccia ed entro in piscina, mi guardo intorno e a conferma vedo tante coppie e molti tedeschi attempati. Me lo aspettavo, ma speravo di essere smentito. Vado in sauna e ci siamo io, un ragazzo e un signore anziano. Il ragazzo non è niente male, moro,barbetta e un costumino blu che mette in luce i gioielli di famiglia. Ci scambiamo qualche sguardo, ma dopo un po' entra una troiettina che capisco deve essere la fidanzata. Sto ancora un po' e poi vado via la sauna mi eccita da morire.Esco,diccia Fredda e decido di rilassarmi, tanto l'andazzo non promette nulla di che. Sguazzo in piscina, ma ad un certo punto decido di asciugarmi e diandare in sala relax.Mi guardo qualche maritino che sta a gambe aperte sul lettino, ma annoiato dicido di tornare in hotel. Mi diccio e mi vesto, cavolo e già ora di cena. Non ho voglia di stare in hotel e decido di cercare qualcosa nelle vicinanze. Passeggiando sento dei bei profumi di aromi forti. Ed ecco che mi viene voglia di Kebab.Seguo la scia dei profumi e mi ritrovo davanti ad un ristorante arabo, entro e vedo che ad un tavolino c' è solo un signore che doveva aver finito la consumazione. Vado al banco e mi accoglie Kaled, ho scoperto dopo che si chiamava così. Gli chiedo consiglio su cosa prendere perché non sono un abitudinario del Kebab.
Lui mi mostra intanto le varie dimensioni di unatipo di pane e io indico quello più grande, lui sorriede da taciturno che era e bisbiglia con un accento arabo: " allora ti piace grande", io paonazzo faccio finta di nulla. Intanto che lo farcisce mi chiede di dove sono, se sono in vacanza e con chi, cordiale ma sempre con quel fare da duro e irriverente che è tipico degli arabi.. intanto che mi piastra il panino lo guardo meglio. Sarà alto 1,80,slanciato, un corpo ben definito e prporzionato, è vestito in bianco e davanti i pantaloni morbidi lasciano intravedere un contenuto promettente. Kaled mi dice di accomodarmi che mi avrebbe portato lui al tavolo tutto, intanto il signore paga il conto ed esce. Dopo un po' Kaled arriva con un vassoio e mi chiede cosa voglio da bere, gli dico che voglio una birra e me la porta. Si muove con fare maschile e mi guarda con i suoi occhi penetranti. Inizio a mangiare e dopo un po' lo vedo che si avvicina e mi chiede se mi piace il suo kebab con fare ammiccante. Va verso il frigo e prende una birra e mi dici se può sedersi con me. A quel punto ho chiara la situazione, ma decido di farlo penare. Siamo seduti al tavolino e mentre chiacchieriamo essendo uno di quei tavolini stretti più volte le nostre gambe si strusciano, qualche volta sposto la gamba, ma ho come la sensazione che lui cerchi il contatto.
" Ti piace il mio kebab?"dice in modo provocatorio.
"Sì, molto buono rispondo"
"Ai ragazzi italiani puace kebab"
Cazzo questo provoca a di brutto e ora cosa dico?
Ma è lui a dirigere la situazione, io sono ormai in balia dei suoi atteggiamenti e completamente assuefatto da questo maschio arabo.
Si alza e mi dice che è ormai ora di chiusura, che posso continuare a mangiare tranquillo, ma che se non mi dispuaceva avrebbe chiuso la porta per evitare che arrivassero i rompi coglioni dell'ultima ora. Mi prende alla sprovvista ma dico ok.
Ritorna al tavolo con due birre e dice che quella la offre la casa, kaled sembra fare di tutto per trattenermi li. Sulla tv scorre una pubblicità in cui si vede una donna in bichini. " Bel culo!- sbotta Kaled - sai non scopo da una settimana e stasera ho le palle piene". Mentre dice quelle parole da sotto il tavolo mi poggia una mano sulla coscia. Dopo un po' continua : " hai una bella bocca e da quando sei entrato ho pensato che secondo me fai dei magnifici pompini".
Io sono paonazzo in volto, mi sento come se quel giovane uomo mi stesse penetrando la mente e come se avesse capito la mia fantasia di avere un cazzo arabo tra le labbra. Non il tempo di pensare che lui è in piedi alla mia sedida e si tocca vistosamente il cazzo sopra i pantaloni, mi afferra la mano e mi fa sentire tutta la consistenza di un picco lungo e grosso. Quando ormai capisce che avrei fatto di tutto per il suo cazzo mi trascina dietro il bancone e attraverso una porticina entriamo in un retro bottega dove c' è una brandina, Sento le sue mani sul mio culo, mi attira a se e mi infila la lingua in bocca, a questo punto prendo a partecipare, sono una passivella ma nella prima fase di un rapporto sono io che faccio impazzire il mio lui prima di abbandonarmi al suo volere. Mi metto in ginocchio e mi avvento sul suo pacco, mi spinge la testa per farmi sentire consistenza e odore, ma quando provo a slacciare la cintura con la mano mi ferma bruscamente e mi trascina su una poltrincina. Lasciandomi di sasso si allontana e apre una tenda, inizia a soigliarsi e resta in slip. Mentre si spoglia mi lancia calzini e indumenti vari. Cazzo che pezzo di maschio, scuro di carnaggione, gambe pelose e un torace ben curato con un pelo scuro e rasato. Apre un getto d'acqua e si infila in una doccia, mai vista una doccia cosi bollente, si insapona ovunque e finalmente toglie lo slep. Ne viene fuori un cazzone scuro, lungo e grosso già a riposo, con sotto due palle gonfie e ben rasate.Inizia a toccarselo e mi fissa " ti piace cazzo arabo eh puttanella".Chiude l'acqua, si asciuga e mette asciugamano intorno alla vita. Si siede a gambe aperte su una poltroncina e si accende una sigaretta. Ora capisco che è il mio turno. Scivolo sul pavimento e arrivo ai suoi piedi, li tocco, li massaggio e comincio a leccarli. Sono due fantastici piedoni sul 44. Un dore di maschio mi pervade le narici, lecco tutto, sono come impazzito. Salgo verso le cosce e scosto l'asciugamano, lecco l'interno coscia e subito dopo sotto le palle. Ora sono io a dirigere il gioco e voglio stupirlo e con un colpo di teatro gli alzo le gambe e orendo a leccargli il culo. Inizialmente sembra cintrariato, ma poi mi lascia fare e prende a menarsi i, cazzo. Ha un sapore buonissimo, profumato per la doccia. Ptrebdo a succhiargli le palle con avidità e lui ha nel volto un'espressione di goduria mista a quella paura di chi teme per i gioielli di famiglia. Lecco, lecco avidamente, lui ha la faccia stravolta dal piacere per quanto voglia fare il duro e se lo mena e ogni tanti me lo sbatte in faccia. Mi alza la testa e mi lecca in viso, poi dai capelli mi guida alla cappella. Ora è di nuovo lui ad avere ilcontrollo, me lo spinge in gola e mi sento soffocare, quindi mi fa respirare. Ancora le sue mani sulla testa, spinge come unposseduto, poi fa alzare e sdraiare ed è sopra di me che si fa leccare le palle e poimi scopa la bocca ancora. Mi infila una mano in bicca e poi cerca il mio culo, infila prima undito,poi due mentre ancora mi scopa la bocca. Mi solleva e mettendomi a testa in giu si trova il mio culo in faccia e lecca avidamente, mentre io da sotto lo spompino. Con la testa che mi gira mi trovo all'improvviso spalle al muro esento lui che mischiaffeggiasul culo, sisputa sulla mano e continua con un ditalino meraviglioso. Ad uncerto punto misbatte ilcazzo sul culo, lo prego di scoparmi ma si diverte a farsi desiderare. Me lo infila tra le gambe e me le fa chiudere, lo stringo e quelcontatto e fantastico. Ora si fa sul serio, me lo poggia dietroe spinge forte. Cazzo se è grosso. Lo prego di andare piano perché mifa cio male, ma Kaled nonbrilla per delicatezza. Urlo ed esce un attimo per farmi calmare, si stacca,apre un cassetto e tira fuori un olio profumato. Se lo spalma sul cazzo e poi sul mio culo. Riprovaad entrare e questa volta riesce, rimane fermo per un attimo e poi inizia una danza lenta e ritmica. Spinge come untoro e lesue palle sbattono sul mio culo. Mi infila un dito in bocca per zittirmi.Dopo diece minuti di stantuffo, mi alza di peso e mi mette a bambeapertesu un tavolo. Inizia ascoparmi e godo come una troia, mi tocco per godere meglio, ma me lo impedisce. " Devi godere solo col mio cazzo".
Miscopa in tutti i modi,ad un certo puntosi siede sulla poltroncina e mi fa sedere sul cazzo. Mi prende dai fianchi e mi sbatte su e giù. Non apisco più niente esinceramente spero che venga presto. Ma nonsembra giunto il momento. Mi trovocontro un lavandino e mi scopa da dietro,aptre il rubinetto ne mi bagna per rinfrescarmi. Non è finita mi tocca anche la pecorinasul tavolo, sono esausto. All'improvviso vedo la nostra immagine in unospecchio e senza accorgermene vengo copiosamente sul tavolo. A quella visione lui aumente il ritmo eall'improvviso si stacca, mi afferra la testa e mi sborra nonso quantischizzi in faccia. Nonavrei mai creduto che unKebab mi potesse costare una rottura di culo del genere.