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Gay & Bisex

Walter: il ricercatore romano in trasferta


di Membro VIP di Annunci69.it Cercopapi
11.11.2018    |    1.142    |    7 9.4
"Si alza, prende dalla tasca un preservativo e lo indossa e io ero sempre spalle al muro..."
I fatti che sto per raccontare risalgono a giugno di quest’anno. Era un sabato pomeriggio ero a casa e mi annoiavo da matti, dopo pranzo mi rilasso sul divano e dopo un bel caffè penso che con la casa vuota sarebbe stato bello divertirmi un po’, ma da sempre a casa non faccio venire nessuno, forse perché vivo ancora in famiglia e sentirei violate le mura domestiche, per non parlare del fatto che nella mia città non mi piace incontrare per ragioni di privacy e preferisco farlo quando sono in trasferta per lavoro o piacere, anche perché gli hotel mi eccitano molto, penso sempre che se le loro stanze potessero parlare ci sarebbe da divertirsi.
Apro Grindr come faccio di solito, ma giusto per cazzeggiare e senza nessuna aspettativa, anche perché ci sono sempre i soliti profili. Vengo contattato subito da un profilo senza foto e dalla descrizione leggo che il tipo ha 37 anni, alto 185x78 kg. Gli chiedo che cerca e mi risponde con quell’espressione che mi irrita e che ormai va per la maggiore: divertimento. Ma non sapete dire che volete scopare? Lasciamo stare. Mi dice che è qui di passaggio e che sta partecipando ad un convegno che si sta svolgendo in città. Mi manda una foto che lo ritrae in palestra intento ad allenarsi. Cazzo! la cosa si fa interessante, sembra proprio un bel pezzo di maschio come piace a me: moro, barbetta e due occhiali da vista che gli danno quel tocco da intellettuale. Gli mando una mia foto e sembra gradire molto, contrattacca con delle foto di lui nudo; porca troia è messo pure bene. Mi dice che non ha molto tempo e che se voglio ci possiamo vedere. Sono un po’ incerto, ripeto nella mia città non incontro di solito, ma gli ormoni sono a mille ormai e in parte mi tranquillizza il fatto che non sia di qua. Gli dico che lo raggiungo e che gli scrivo non appena sono nel luogo stabilito, senza pensare tra l’altro dove in caso saremmo potuti andare.
Arrivo e mando il primo messaggio, mi metto in un angolo defilato e vedo avanzare un bel tipo in giacca e cravatta che guarda il cell e con fare circospetto si guarda intorno. Si avvicina, ci presentiamo e iniziamo a parare del più e del meno, ma dal suo atteggiamento capisco subito che freme ad allontanarsi da quel posto e da quella gente, fatta probabilmente da molti suoi colleghi. Prima di allontanarci però fa una cosa che mi lascia di stucco; si guarda intorno e con un gesto repentino e quasi distratto mi mette la mano sulla patta. Che ve lo dico a fare io ero già eccitato. D’istinto mi scosto, sia per la paura che qualcuno possa vederci e anche per il fatto che io preferisco che il mio uomo non sia interessato al mio cazzo, anche se ultimamente mi sto prendendo anche le attenzioni verso il mio cazzo.
Mi dice che potremmo andare al suo hotel anche se il tempo è poco, non lo vedo convinto e prendo in mano la situazione. In tasca ho le chiavi del mio ufficio e di sabato non c’è nessuno. Glielo propongo visto che dista appena 5 minuti da dove siamo noi e lui sembra apprezzare, avevo capito che non era propenso all’hotel, è un tipo distinto e riservato si capisce.
Fa caldo e io sono in pinocchio e polo e mi sento un po’ strano perché lui è in giacca e cravatta ed è proprio un bel vedere. Nel tragitto mi racconta che è di Roma, è sposato e ha due figli e che ogni tanto cerca distrazione con ragazzi. Proprio come piace a me gli dico; il tipo che conduce vita da etero e che ogni tanto vuole rompere la routine della vita matrimoniale. Non parliamo più di tanto c’è una grande tensione erotica nell’aria.
Arriviamo in ufficio entriamo e subito chiudo a chiave la porta esterna. Lui appena dentro fa un giro di perlustrazione e credo si voglia assicurare che il posto sia ok. Gli faccio strada e lo conduco nella zone dei bagni, era la zona più sicura nel caso fosse arrivato qualcuno e ci avrebbe consentito di darci una sistemata. Nel bagno siamo subito avvinghiati e inizia un bel gioco di lingue, lui è alto e possente e mi piace questo differenzia di statura, mi tocca ovunque e io pure. Gli metto la mano sulla patta bella gonfia e lo tocco da sopra la stoffa - quanto mi eccita questa fase quanto testi per la prima volta e sei curioso di sapere come ce l’avrà- e ne apprezzo subito la consistenza, lui nel frattempo palpeggia il mio culo e commenta apprezzando : “Ti volevo sfondare da quando ti ho visto arrivare”. Hai capito questi intellettuali quanto sono porci! E’ giunto il momento di tirarglielo fuori. Slaccio la cintura senza abbassare i pantaloni e tiro giù la cerniera, -voi non lo sapete ma una mia fantasia è quella di essere scopato con lui che tiene i pantaloni addosso- lo tocco sulla stoffa delle mutante e glielo bacio e sento l’odore di cazzo che esala, ma preciso che è odore di maschio, ma profumato. Non resisto più e lo tiro fuori, me lo sbatto sul viso e lui capisce il gioco e a sua volta fa un movimento ondeggiante e aiutandosi con la mano mi da dei colpi sul viso, lo impugna e io d’istinto apro la bocca e tiro fuori la lingua e ancora una volta me lo sbatte sopra, lo fa poi entrare ed uscire. A questo punto inizio io con la mia sapiente arte da pompinaro, con una mano lo sego e lo faccio entrare e uscire dalla bocca; è un bel cazzo di consistenza, ma non eccessivamente lungo, sarà stato sui 17-18, ma bello liscio e diritto come piace a me. Mi gira di schiena e mi fa appoggiare al muro, penso che già vuole scoparmi, ma in realtà gli piace giocare come a me e mi vuole far sentire il cazzo attraverso la stoffa dei miei shorts. Nel frattempo mi lecca l’orecchio e mi dice parole sconce, tipo puttanella, ti piace il cazzo eh ecc. Mi piace essere dominato ma nel gioco sono anche protagonista e mi piace sfidare il mio partner. Mi giro di scatto e gli abbasso i pantaloni alle ginocchia e lo faccio sedere su un puff che era li vicino: ora ti faccio vedere la puttanella che ti combina caro mio. Invio a leccargli le palle cosa che mi fa impazzire e soprattutto gli lecco la zona sotto le palle e dopo un po’ lui sembra già impazzire di piacere, ma ancora non ha visto nulla. Ha un pelo curato e rasato nelle parti giuste edu un piacere leccare.I pantaloni sono diventati un impiccio, gli levo le scarpe e poi i pantaloni; cazzo quanto è sexy così. Gli faccio divaricare le gambe e continuo il giochetto di lingua e ad un certo punto lo spiazzo; gli faccio alzare bene le gambe e gli lecco le palle e scendo fino al buco del culo, con l’esperienza ho capito che molti apprezzano, lui mi dirà poi che non aveva mai ricevuto un simile trattamento e che aveva goduto da morire. Dopo un po’ di giochetto salgo e mi dedico a tutta l’asta, anche perché lui si stava fremendo, si sa gli attivi tori vogliono dirigere il gioco. Infatti dopo un po’ si alza e inizia a scoparmi la bocca e li ho faticato un po’ devo ammetterlo. Ad un certo punto mi rigira spalle al muro e si bassa e li invia lui, dopo avermi abbassato i pantaloni, un meraviglioso gioco di lingua alla mia vignetta rosa. Minchia che lingua avida mi fa impazzire. Si alza, prende dalla tasca un preservativo e lo indossa e io ero sempre spalle al muro. In quella fase ti sale un po’ l’agitazione; non lo prendevo da un bel po’ e temevo di farmi male. Si sputa sulla mano e mi infila una, due , tre dita nel culo e inizia un super ditalino. Si sega ancora per aumentare la durezza e sputa questa volta sulla sua cappella, me lo sento appoggiare sulla rosellina e con la mano lo indirizzo, così penso mi farò meno male. Entra piano piano la cappella e lui sta fermo per farmi abituare, ma poi colpendomi di sorpresa mi assesta un colpo di reni ed è tutto dentro. Cazzooooo gli dico….Mi mette le mani sui fianchi ed inizia ad andare avanti e indietro e sento che è entrato tutto perché le sue palle sbattono sul mio culo. Mi chiede se mi piace forte o piano, ma io sono un po’ stordito e lo lascio fare, ora so di essere in suo potere. Sento il suo fiato sul collo, mi parla , mi lecca vicino l’orecchio, mi dice che sono bono, che sono una torretta da cavalcare. Io butto la testa indietro e lui mi scopa sempre più forte.
Ad un certo punto toglie le mani dai miei fianchi e comincia a segarmi, - cosa che di solito non cerco- cazzo come sto godendo, mi sento in estasi e ad un certo punto gli dico che sto per venire, lui accelera la scopata e contemporaneamente aumenta il ritmo con la mano e ad un certo punto esplodo. Quasi contemporaneamente e con un urlo di goduta viene anche lui e si piega su di me. Esausti e, almeno io, con le gambe tremolanti ci avviamo vicino ai lavandini a darci una sistemata. Lui si veste e va via e io do una sistemata a tutto. Che bello il sabato in ufficio….
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