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Gay & Bisex

STUPRATO A 15 ANNI 3


di rico150
01.07.2017    |    54.083    |    6 8.9
"Come al solito rimase dentro di me, aspettando di riprendere fiato, quindi si alzo e diede spazio all’amico che ripresa la precedente posizione (mi risollevò..."

Una vera puttanella.
Passai i l’inizio estate a farmi sbattere dal professore ed a parte il dolore per Agosto avrei racimolato abbastanza per una bella vacanza con i compagni .
Avevo compiuto da pochi giorni 16 anni ed il professore mi chiamò a casa per darmi appuntamento il pomeriggio dopo il mare a casa sua. Ora non prendevo più la scusa di consegnare la frutta ma riuscivo a liberarmi e correre da lui. Visto che anche lui partiva per le vacanze voleva farmi conoscere un suo collega prima di partire a tariffa doppia. Naturalmente accettai.
Arrivai trafelato e sudato dopo il mare, non avevo neanche fatto la doccia ed avevo la salsedine addosso. Il professore venne ad aprirmi con l’accappatoio solito addosso e quando entrai intravidi sul divano, che sorseggiava una bibita fresca un bel signore vestito di tutto punto. Mi presentò, l’uomo mi squadrò perplesso e mi disse di togliermi tutto. Ero ormai abituato a spogliarmi per il professore che lo feci in un baleno, mi guardava, mi toccava come prima di acquistare un animale, mi fece anche chinare per controllare il forello. Aveva le mani lisce e morbide, con unghia curate, un buon profumo e modi garbati.
“Allora” disse spazientito il professore mentre nervosamente si frugava tra le gambe, tirando fuori il suo sesso già pronto.
“Ok ci sto’” passeremo un bel inverno.
Pronti via. Il professore mi fece cenno di saltare sul letto, mi allungai e lui toltosi l’accappatoio si allungò al mio fianco, presi il suo cazzo tra le mani e cominciai a masturbarlo piano. Poi tirai giù la pelle e scoprendolo lo presi in bocca. Lo succhiavo con mestiere (da puttanella) e lo guardavo soddisfatto. Mi teneva la mano sulla nuca accompagnandomi nel pompino. Mentre me lo lavoravo sentii nuovamente le belle mani del professore 2 che mi prendevano di peso dalle natiche mettendomi a pecorella. Naturalmente non mollai il bel cazzo del professore, che stavo mandando in estasi. L’altro, preso possesso delle natiche affondò la bocca sul forellino eseguendo una leccata in do minore da farmi gemere.
“non lo fa solo per soldi” affermo il professore 2 “ gli piace anche molto”.
In poco tempo mi trovai il bel cazzo peloso del professore due tra le natiche che mi montava. Prima piano piano poi sempre più veloce. Il mio ano abituato al cazzo del professore, o aveva accolto senza grossi problemi, ed il professore mi stava cedendo al suo amico.
Succhiavo il cazzo del professore che si era nel frattempo inginocchiato sul letto, io con la testa tra le sue gambe ed il professore 2 che mi montava allegramente. Questa cosa, una volta sconosciuta ora cominciava a piacermi e molto. Il dolore era un ricordo ed il piacere mi faceva ansimare e chiudere gli occhi. Non osavo dire nulla, ma godevo. Nessuno si prese cura del mio cazzo che duro ed indolenzito mi ballava tra le gambe ad ogni colpo che prendevo. Il professore si ritrasse lasciandomi a bocca aperta , mentre il numero due continuava a spingermi il suo cazzo tra le natiche. Avevo appoggiato la testa sul lenzuolo e mi godevo quel bel momento.
“Vuoi fare un pò tu, che io mi riposo” Chiese sudato il professore due al suo collega.
Quindi tirò fuori il cazzo dal mio buchino, lasciandolo aperto e rosso e pulendosi si ritrasse per fare posto al mio insegnante. Mi fece allungare completamente sul letto ed in poco tempo mi prese anche lui. Lo sentivo molto eccitato ed infatti il lavoretto di bocca aveva fatto un buon lavoro. Passarono pochi minuti che il professore venne nelle mie viscere inondandomi con il suo sperma. Come al solito rimase dentro di me, aspettando di riprendere fiato, quindi si alzo e diede spazio all’amico che ripresa la precedente posizione (mi risollevò le natiche) riprese da dove aveva interrotto, complimentandosi per lo sperma dell’amico di giochi che aveva lubrificato ancora di più tutto il canale di ngresso. Ripresi a godere come una porca sperando che mancasse ancora tanto all’esplosione di gioia nel mio culo. Fui accontentato, non era eccessionalmente grande il cazzo del n°2 ma lo sapeva utilizzare ed era anche molto resistente.
“Uhmm” grugno l’uomo prima di esplodere, quindi lo tolse con violenza dal mio culo ed esplose nuovamente tra le natiche, sentivo la sborra calda sul forello e sulle natiche, quindi si fermo e si riallungò sul divano con una bevanda fredda in mano insieme al suo amico.
Mi pagarono e poco dopo lascia la casa per andare all’appuntamento con gli amici per prenotare il viaggio.
Ma questa è un’altra storia.
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