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IL PIACERE DI UN PAPI


di LISAGARL
14.01.2013    |    42.363    |    3 9.3
"- Amore, sto per venire, - Vienimi dentro dai, - Ne sei sicura - Certo ho preso le precauzioni giuste, vai tranquillo..."
Come già da accordi presi il sabato a pranzo, domenica mattina mia madre mi svegliò dicendomi.
- Ti sei dimenticata che dobbiamo andare a casa al mare a sistemare un po’ di cosette?
- No di certo, dammi dieci minuti e sono pronta.
Che palla, magari, sola con papi molto volentieri, purtroppo oggi mi tocca subirmela.
Andai in bagno, mi preparai, mi recai in cucina per la colazione e trovai solo papi seduto al tavolino a gustarsi il suo bel caffè all’americana, con gesti le feci capire dove fosse la mamma, e lui con la testa m’indicò che stava su in camera a vestirsi.
Mi fiondai come una ventosa stampandogli un bel bacio in bocca, con la mano tastai il pacco e aimè non diede nessuna risposta, sussurrandomi all’orecchio mi disse.
- Non ci hai sentito questa mattina?
- No, credo chedormivo, non mi dire che avete fatto sesso?
- Sì, mi sono svegliato verso le 5,00 trovandola con la bocca sul cazzo, mi stava facendo un pompino erano due settimane che non lo facevamo.
- Solo pompino?
- No, dopo se lo sbattuto per bene, pensa, raramente, me lo chiede, stamattina se il messo anche dietro.
- Beato te, oggi mi tocca stare in stecchetta, con lei tra i piedi non possiamo fare nulla.
- Resisti fino a domani mattina, lei andrà via presto con tua zia, abbiamo tutta la giornata per noi.
Partimmo, si vedeva che aveva fatto sesso mia madre, era più allegra del solito, anche con me.
Per fortuna la giornata trascorse molto leggera, mettemmo a posto l’interno, papà si occupò del giardino.
Con la scusa di andare a prendere delle buste in garage, mi allontanai per raggiungere papi.
- Ciao mio stallone,
- Ciao, birichina, e la mamma?
- Sta di sopra, a sistemare i materassi
Non finii nemmeno di parlare, ed eccomi che due possenti mani mi stringono a se da dietro schiacciandomi sul suo corpo, prendendomi in mano il seno e massaggiandolo inutile dire che sentivo la pressione dell’erezione premermi sul culetto, sentii una mano intrufolarsi dentro il pantacollant elasticizzato, quindi fu facile entrare e raggiungere la fica.
Mi trovai subito un dito immerso nel sesso, e contemporaneamente mi baciava sul collo.
- Papi dai smettila, io starei tutta il tempo che vorresti, ma con lei in giro.
- Aspetta, voglio darti un anticipo,
Mi fece poggiare con le mani su una sedia mettendomi a pecorina, e abbassandomi del tutto il pantalone, spostò il perizoma e mi sentii invadere dalla lingua, prese a leccarmi per bene come solo lui sapeva fare, tenendomi allargate le chiappe spesso mi passava anche sul forellino.
Questo gioco andò avanti per una decina di minuti, un piccolo orgasmo mi arrivo sorprendendomi, dovemmo smettere, perché mia madre mi stava chiamando.
Giusto il tempo di andare in bagno a darmi una rinfrescata e tornai da lei.
Finalmente tutto a posto, rientriamo. Inutile aggiungere che per il resto della giornata la trascorsa con il fuoco dentro, poi la notte sembrava interminabile, l’attesa della mattina per restare da sola con papi sembrava non finire mai. Proprio verso mattina prendo sonno, mi sento svegliare con un bacio molto profondo, sento una lingua invadermi la bocca e due mani palparmi il seno.
Apro gi occhi mi trovo il mio grande amore nudo con il bel cazzone in vista duro, mi alzo quel poco che basta a prenderlo in bocca.
- Ecco il porco, finalmente, mi guardava la figa poi aggiunse.
- Sei la più bella e troietta del mondo
Mi sfilò il cazzo di bocca e m’infilò la lingua, un bacio veramente piacevole mentre mi massaggiava le tette lentamente mi passò la lingua su tutto il corpo raggiungendo il mio sesso.
Raggiunta la fica, prese a leccarmela come solo lui sapeva fare, Io non resistetti, un primo orgasmo mi prese, gli dissi.
- Sei abilissimo a farmi godere con la lingua, sei insuperabile.
- Sei tu che mi fai eccitare, senti com’è duro il cazzo
- Papi, sbattimelo in culo subito
Mi girai mettendomi a pecorina, sentii spalmarmi la saliva sul buchetto, quando strusciò il cazzo sulla fica per raccogliere gli umori, mi venne un brivido, mi sbatté in fica il cazzone con un colpo secco e subito dopo lo tirò fuori e me lo puntò a forellino, diedi una spinta con il muscolo anale, affinché mi si aprisse per bene per non sentire dolore.
Nonostante tutto ciò un lieve dolore lo provai, ma il piacere fu di sicuro una cosa impressionante, mi sentivo riempita, ero in paradiso e ogni volta che affondava sentivo di aprirmi in due mentre smanettandomi, la fica mi portava orgasmi a non finire.
- Cazzo, ogni volta è come se fosse la prima volta che t’inculo mia bella porcina hai un buchino stupendo, vengo amore mio, ti riempio.
Diede un urlo e mi scaricò tutto il contenuto dei coglioni riempiendomi di sborra.
Ero talmente ed eccitata e non appagata, mi girai abbracciandolo baciandolo, le lingue s’intrecciarono, portò due dita massaggiandomi il clitoride.
- Papi ti voglio ancora, scopami – Ti prego fammi venire come sai solo tu.
Mi chinai e lo presi in bocca, ancora unto di sperma le feci ritornare in vita.
- Sei pronto amore mio, adesso te lo affondo nella fica.
- Papi sfondami coma sai fare tu
Mi sdraiai, alzai le gambe poggiandole sulle sue spalle e presi in mano il cazzone e me lo portai all’ingresso della fica.
- Sbattimelo tutto dentro dai,
Iniziò una serie di colpi ben assestanti, sbattendomi in maniera allucinante.
- Amore miomi piace la tua fichetta
- Papi cambiamo posizione, voglio calarmi io sul cazzone, sdraiati,
così facendo presi in mano, il cazzo e me lo portai dentro la fica, iniziai a cavalcarlo come piace a me, restai tutta impalata muovendo solo il bacino, venni ancora, le sue mani si erano attaccate al seno sfregandomi i capezzoli. Pensai non deve finire così, mi alzai quel poco che serviva.
E mi lasciai cadere di nuovo impalandomi del tutto.
- Amore, sto per venire,
- Vienimi dentro dai,
- Ne sei sicura
- Certo ho preso le precauzioni giuste, vai tranquillo.
Quando mi sentii inondare la fica di sborra, venni ancora, godetti come una cagnetta in calore.
Ci baciammo a lungo restando impalata sul cazzone, mi alzai e mi colò tutto il contenuto, andando a finire sul corpo di papi, mi chinai e con la lingua iniziai a giocare con lo sperma, leccai anche il cazzo, prendendolo e gustandomi quella poca di sperma che era rimasta attaccata lo resi come nuovo, uscito da un bidè.
Poco dopo esserci ripresi, andammo a fare la doccia insieme, contemporaneamente ci passavamo le mani sui corpi, baciandoci con passione.

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