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Mia cugina (da grande)


di cicciosv
19.02.2010    |    38.403    |    2 8.8
"Lei ammutolì e io continuai a toccargli la fica, lei cominciò a gemere, e a contorcersi..."
Con mia cugina Elisa abbiamo avuto sempre una buona intesa. Dopo quel timido e impacciato rapporto quando aveva 15 anni siamo stati quasi sempre lontani, ma nelle poche occasioni che abbiamo avuto di stare insieme e di sentirci, abbiamo cercato di viverli sempre intensamente raccontandoci anche le nostre piccole avventure. Ad esempio, sapevo che aveva un debole per gli uomini in divisa, aveva cornificato il marito con una ventina di persone e che una volta aveva fatto un pompino a due piloti dell’Alitalia mentre era in volo per Milano.
Ero convinto che tra me e mia cugina non ci sarebbe mai stata una nuova occasione per far sesso e invece, adesso che è nonna, a 53 anni, finalmente l’ho scopata!
Era giugno quando Elisa mi telefonò da Reggio Calabria, pregandomi di trovargli un albergo perché, per motivi di lavoro, sarebbe venuta alcuni giorni a Roma. Era giunta finalmente, l’occasione per incontrarci da soli! Prenotai, per i primi di luglio un albergo vicino Porta Pia, una matrimoniale, con molta difficoltà, perché a causa di alcuni concorsi erano tutti al completo e la mattina che Elisa giunse a Termini, dopo un estenuante viaggio in treno, l’andai a prendere e l’accompagnai in albergo. Stanca del viaggio le dissi di riposarsi un poco e che sarei andato a trovare un posto dove poter pranzare.
Uscii e dopo aver trovato un localino molto grazioso, decisi di tornare in camera, a causa della giornata molto calda.
Entrando vidi mia cugina sdraiata sul letto che si era appisolata, forse per il caldo aveva sollevato la maglia fin sotto i seni e notai che non portava reggiseno, aveva aperto i pantaloni da cui s’intravedevano le mutandine, probabilmente un tanga. Mi sedetti e cominciai ad osservarla. Certo non è la ragazzina che ricordavo! I segni dell’età si notavano dalle rughe sul viso e sul collo, dal seno un po’ cadente, dalla pancia, ma ancora con un bel culo e delle belle gambe. Poco dopo Elisa si svegliò e mi chiese notizie su dove andare a mangiare. Gli spiegai, si sistemò e scendemmo. Durante il pranzo chiacchierammo del più e del meno, poi cominciò come sempre a farmi domande su le mie storie e se ero ancora bravo a far godere una donna. Io mi sentii imbarazzato e arrossendo gli risposi “credo di si”. Al termine, tornammo in camera un poco brilli a causa del buon vino frizzante, lei si buttò sul letto ed io, anche per calmare gli spiriti andai a fare una doccia. Altro che calmare! Mentre ero sotto la doccia mia cugina, mi bussò e mi chiese se poteva entrare perché gli scappava la pipì. Sentendola a pochi centimetri da me e immaginando cosa stava facendo mi venne un cazzo duro che a stento riuscii a calmare senza menarmelo, poi dopo aver indossato un paio di boxer aderenti, uscii dal bagno mentre Elisa volle fare anche lei una doccia per rinfrescarsi. Poco dopo rientrò in camera indossando un vestitino leggero da cui s’intravedevano gli slip e si mise a letto sdraiata vicino a me. Cominciammo a parlare e gli chiesi della sua vita matrimoniale. Elisa mi rispose che non era come una volta, con il marito molta monotonia e che adesso, anche se nonna, voleva ancora provare nuove esperienze e soddisfare qualche desiderio che probabilmente sarebbe rimasto tale. Io le risposi che senza immaginazione la vita diventava piatta e che spesso fantasticavo di far sesso con persone che conoscevo.
Allora lei mi chiese: “Hai fatto pensieri anche su di me?” Al mio silenzio si girò e visto che con quei discorsi si notava il mio cazzo di nuovo duro, a stento contenuto nei boxer, continuò “bravo anche su di me porcellone!” e poi, ”complimenti sembra bello grosso!”. Poi si girò di spalle come se volesse dormire.
Io ero ormai completamente arrapato…, lei lo capì e mi disse: ”scusa la è colpa mia, ti ho fatto venire in testa certe cose, ho visto prima com’eri eccitato”. Mi feci coraggio e le dissi “Vedi Elisa, tu sei sempre stata la persona che più ha riempito i miei pensieri erotici, quella che ogni volta che ci si sentiva me lo faceva venire duro e poi anche adesso mi fai arrapare, hai un culo da favola!”.
Nel frattempo la gonna era andata su e vedendogli il culo, senza pensarci cominciai ad avvicinarmi, quasi a toccarla. Lei niente, non si muoveva, mi feci forza e mi appoggiai col petto alla sua schiena, Lei immobile, presi ancor più coraggio e gli misi la mano tra le cosce, poi mi disse: ”Gigi che stai facendo! Che intenzioni hai?” Ed io “Dai Elisa, facciamolo” e nel con la mano gli spostai gli slip e sentii la fica di mia cugina tutta bagnata.
“Dai facciamolo, lo vuoi anche tu... sei venuta qua per scopare e non dirmi che non è vero”. Lei ammutolì e io continuai a toccargli la fica, lei cominciò a gemere, e a contorcersi. Poi, abbassai i boxer, lo tirai fuori e glielo misi tra le sue gambe! Uaooo! Rivivevo di nuovo l’esperienza giovanile con lei! Elisa quasi subito cominciò a muoversi e mi disse: “Hai un cazzo grosso, più di quello di mio marito, molto più, non immaginavo che un giorno avrei avuto tra le gambe un cazzo così, il tuo!” Si girò e se lo prese tutto in bocca. Poi ci mettemmo a 69 e cominciai a leccargli la fica, lei era un lago forse più eccitata di me gemeva come una cagna e mi resi conto che stava per avere un orgasmo, gli infilai allora due dita nella passera e continuai a leccarla fino a farla venire, e anch’io gli sborrai in bocca. Poi completamente nudi lei si mise di spalle e mi disse: “ Ti ricordi a casa dei nonni?” sospirò e guardandomi con la coda dell’occhio: “Riposiamo un poco, suppongo che ne hai bisogno se vuoi continuare”.
Non restammo fermi per molto, dopo poco mi avvicinai e gli misi il cazzo in fica, cominciai a spingerlo dentro e lei a gemere e a contorcersi, finalmente ero dentro di lei, era in estasi, bagnatissima, io continuavo a sbatterglielo dentro lei si scostò e si mise a pecorina, mi guardò e mi disse: “Vienimi dietro, prendimi così”, mi posizionai dietro di lei e glielo rimisi dentro sbattendogli velocemente il cazzo dentro la sua fica. Elisa, non stava un secondo ferma, si muoveva si torceva, avendo ripetuti orgasmi. Non credevo che una donna cinquantenne potesse godere ancora tanto ma, visto che ero venuto già una volta, non avevo intenzione di venire subito, mi fermai e notato che anche lei stava prendendo fiato le dissi. “ Elisa sai qual è la parte del tuo corpo che a me piace di più vero?” e lei: “Si, dai fallo”. Lo tirai fuori e dopo avere usato una crema per il corpo per ungergli il secondo canale, cominciai l’opera di penetramento anale, gli appoggiai la cappella e gli diedi una piccola spinta per farla entrare, lei mi disse: ”piano, ti ho detto che quello di mio marito è più piccolo e non lo faccio spesso…… non farmi male”. Infatti entravo con difficoltà ma ad ogni colpo assestato il mio cazzo la penetrava sempre più. Lei certamente aveva un poco di dolore, ma quando il buco aveva ormai preso la forma del mio cazzo e avevo cominciato a spingere più velocemente mentre gli toccavo il clitoride, mia cugina cominciò di nuovo a godere e dopo un paio d’orgasmi mi chiese di sborrargli in fica. Volli subito accontentarla nel suo desiderio e nel farla girare per cambiare buco riuscì anche a recuperare un poco di tempo prima di ricominciare a sbatterla fino a venirgli abbondantemente in fica.
Non so quanto lavoro avevano fatto i miei coglioni ma mentre sborravo sentivo Elisa che m’implorava ”Si si spruzza, riempimi, godoooo!” Credo che quello fosse stato uno degli orgasmi più belli che abbia mai avuto, il mio desiderio di sempre si era realizzato! Avevo inondato mia cugina Elisa della mia sborra e quando lo tirai fuori notai come avesse piena la fica di entrambi i nostri umori e come mugolasse dal piacere.
Ormai si era fatta sera, eravamo tanto spossati che non avemmo voglia neanche di cenare e così sfiniti, ci addormentammo,completamente nudi e abbracciati.
Ovviamente gli altri due giorni, furono di sesso sfrenato e anche se da allora non abbiamo avuto più modo di incontrarci, ogni volta che ci sentiamo a telefono lei non manca mai di ricordarmi di “quella bella vacanza romana”.

cicciosv

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