Racconti Erotici > tradimenti > La mia amica Maura (Parte 2)
tradimenti

La mia amica Maura (Parte 2)


di cicciosv
04.03.2010    |    15.507    |    1 8.0
"Maura invece, anche se l'avevo spaccata tutta tanto che per alcuni giorni non riusciva neanche a camminare per i bruciori alla figa e all'ano, era al settimo..."
Maura ed io ormai eravamo amanti! Dopo il nostro primo incontro nell'alberghetto vicino a Fontana di Trevi per alcuni giorni ci sentimmo solo per telefono. Tino (suo marito) sembrava allarmato come se un sesto senso lo avvertisse dei cambiamenti, era nervoso e rifiutava anche le medicine. Maura invece, anche se l'avevo spaccata tutta tanto che per alcuni giorni non riusciva neanche a camminare per i bruciori alla figa e all'ano, era al settimo cielo! Per farmi piacere m'inviò anche delle foto nuda che si era fatta in bagno per mostrarmi come gli avevo conciato i buchetti.
Gli chiesi se aveva fatto qualcosa con suo marito, ma lei mi disse che dopo un cazzo come il mio quello mezzo duro di Tino non lo avrebbe neanche sentito. Aveva cercato comunque di fargli un ditalino il giorno dopo il nostro incontro, ma avendo tutto arrossato, per soddisfarlo lei gli aveva fatto una sega. Maura mi raccontò anche che l'erezione di suo marito, a causa della sua malattia, purtroppo era diventata rara e molto blanda e anche se aveva una verga molto lunga, riusciva a penetrarla solo se sdraiato di fianco e da tergo. Pochi colpi e poi veniva dicendogli "Ti sono piaciuto?" la frase che ogni volta la faceva incazzava a morte e per questo lo odiava particolarmente. Certamente suo marito poteva fare molto di più, e lei, consapevole del suo stato, si sarebbe anche accontentata. Ma Tino ormai la considerava più un'infermiera che una moglie, e una leccata di figa o un ditalino non poteva di certo soddisfarla. Per questo, dopo avermi conosciuto, aveva deciso di non sacrificarsi più, godersi di tutte le occasioni e non desiderava altro che fissare un nuovo incontro.
Ci accordammo per un mercoledì pomeriggio a casa mia, quindi cercai di preparare a dovere la giusta atmosfera, conoscendo, dopo tanto parlare, i suoi gusti: luci tenue qualche candela aromatica, musica soft, una bottiglia di spumante in frigo e un piccolo pensierino che potesse portare senza dare motivo di sospetti.
Alle sedici in punto Maura venne da me. Abbracci, baci, poi in salotto si tolse il giaccone e seguendo le note della musica di sottofondo cominciò a spogliarsi di fronte a me. Si fece scivolare da dosso quei semplici abiti da casalinga per mostrarsi poi in un completo intimo nero merlettato e calze autoreggenti.
Ciò mi provocò subito un'evidente erezione cosa che fu subito notata da Maura che inginocchiatasi tra le mie gambe, cominciò ad accarezzarmi e a tirar fuori il mio pacco.
"Ho voglia di farti un bel bocchino con l'ingoio, che ne dici?" a quelle parole il mio cazzo ebbe un sussulto e diventò di marmo. Con una mano presi la testa Maura e la guidai sul mio pistone e lei senza battere ciglio me lo prese in bocca e mi disse "Ora togli la mano faccio tutto io". Tolsi la mano e lei cominciò ad andare su e giù dal mio cazzo poi arrivata sulla cappella la leccò scese giù lambendo l'asta con la punta della lingua, risalì sempre con la punta della lingua arrivò sulla cappella la leccò e poi di nuovo il cazzo in bocca a succhiarlo. Mentre lei mi spompinava, gli misi la mano sulla testa e la accompagnai nei suoi movimenti. Lei continuava con piacere a succhiare avidamente il mio cazzo ed io mi godevo quel fantastico bocchino. A un certo punto sentii che stavo per venire allora gli presi la testa con le due mani e gli spinsi tutto il cazzo in bocca fino alla radice. Gli venni in gola con una copiosa sborrata gridando "Cara ti sborro in gola, bevi tutto!" Lei degustò tutto con naturalezza e golosità. Finito di svuotare la sborra che avevo nelle palle gli tirai fuori il cazzo dalla bocca e dissi "Lo sai Maura, pensavo che non riuscissi a berlo per come te l'ho ficcato in bocca" e lei "Bello mio ho una certa esperienza sai? Tu non volevi una grande succhia cazzi?", detto questo si alzò e mi chiese di poter visitare il mio appartamento.
Stavo ancora sul divano, senza parole, mi aveva fatto un bocchino fantastico, ma non ero più un diciottenne il cui cazzo rimane sempre in tiro, dovevo riposare un poco. Maura era cosciente di ciò e per questo intelligentemente, mi chiese di vedere la casa mentre io preparavo qualcosa da bere.
Brindammo al nostro amore, ci baciammo appassionatamente e gli offrii il pensierino che avevo preso per lei. Spacchettò felice, prese la catenina che gli avevo regalato, la mise al collo e andò a specchiarsi per vedere come gli stava. Girando per casa seminuda e piegandosi in avanti per rimirarsi allo specchio mise in mostra il suo fantastico culo con l'effetto di farmelo drizzare di nuovo. Mi avvicinai a lei e senza dirle niente gli misi una mano sulla schiena, la feci piegare un altro poco, gli spostai le mutandine e gli misi il mio cazzo duro in figa "Maura ho di nuovo voglia di te!"e lei, stringendolo in figa mi disse "oh Ciccio, che amante fantastico sei, scopami!"ed io cominciai a pomparla dandogli dei colpi decisi per farla godere. Cominciò a gridare "scopami Ciccio fottimi fammi godere" Gli diedi allora dei colpi sempre più forti volevo farla impazzire di piacere, e su e giù nella sua fregna che era fradicia dei suoi umori mentre ad ogni colpo che gli davo si sentiva il rumore delle mie palle che sbattevano sul suo gran culone eccitandomi sempre di più e sempre più forte mentre Maura continuava a dirmi "scopami" e subito dopo la sentii gridare "Ciccio vengo, godo, sbrodolo" e sentii il suo corpo fremere di piacere. Mi tolsi allora dalla figa, mi stesi sul divano e gli dissi "ora voglio che t'impali sul mio cazzo" e lei senza farselo ripetere due volte salita sul divano con un'agilità insospettabile visto che è abbastanza pienotta, prese il cazzo con la mano e se lo rimise in fregna. Cominciò a cavalcarmi, mentre io guidavo i sui movimenti tenendola per le chiappe e alternandomi con colpi piano e altri forti, la sentii emettere rantolii di goduria e venire di nuovo come una porca. Godeva in continuazione! Non avevo mai visto una donna bagnarsi così, sembrava una fontanella e il mio cazzo scivolava talmente bene in lei, che non avvertivo più il contatto della sua figa, gli dissi di togliersi, la feci alzare e la misi in ginocchio per terra e senza dirgli una parola gli infilai il cazzo nel culo. Lei a quel punto mi disse "Oh sì che bello sfondami il culo, non fermarti, voglio sentire il buco del culo in fiamme". Cominciai a dare colpi sempre di più forti "Ti piace come ti sfondo il culo vero amore?" E lei "Ciccio sono la tua porcona fammi tutto quello che vuoi" Dopo un po’ di colpi dati cominciai ad alternare i due buchetti che così aperti mi permettevano di penetrarla senza l'ausilio delle mani e dopo un altro suo orgasmo e la sua dichiarazione di sazietà, gli venni copiosamente tra le chiappe.
"Vado a lavarmi" mi disse mentre io esausto mi stendevo sul divano. Poi quando ritornò, mi disse "Ciccio tu sei magnifico, ti amo da impazzire, credo che noi due scoperemo tanto". Si ricompose, mi dette un bacio e ritornò a casa per la cena.

cicciosv
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La mia amica Maura (Parte 2):

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni