tradimenti

Annarella


di cicciosv
23.12.2011    |    41.196    |    2 9.5
"Poi con voce suadente dissi: "Diciamo che sei sarai carina con me…potrei cercare di dimenticare tutto"..."
Questa storia ha inizio circa cinque anni fa quando conobbi la professoressa Anna,
Anna, per tutti Annarella, aveva sposato Ernesto, preside di un plesso scolastico, unico figlio di una ricca e altolocata famiglia napoletana, che non le faceva mancare nulla.
Lei voleva fare la brava moglie, ma le mura di casa le stavano troppo strette, per questo, anche se non ne aveva necessità, faceva l’insegnante di lettere principalmente per avere una certa libertà e soddisfare la sua piccola trasgressione. Scopare!
Il marito certo la soddisfaceva, ma lei aveva bisogno anche di altri cazzi per questo quando capitava si concedeva piccoli svaghi oltre a qualche amante.
Ma meglio procedere con ordine, tenendo conto che all’epoca io ero il dirigente dei servizi amministrativi dell’istituto dove Anna insegnava e il marito era il preside e che non conoscevo la particolare inclinazione della professoressa.
Anna per me era una donna innamorata del marito e di sani principi, quindi difficilmente abbordabile. Ma mi piaceva tantissimo e ogni volta che la vedevo passare per la sala dei professori o in segreteria, mi incantavo nell’osservare le sue forme e la spogliavo con gli occhi, immaginando le sue tette, le cosce, quel culo e quelle labbra che mi facevano fare tanti pensieri!
Una mattina che ero in ferie ero andato a fare un po’ di corsa in un parco vicino l’istituto. Erano poco più di dieci minuti che correvo quando passando per un vialetto isolato, sentì degli strani rumori provenire da dietro una siepe. Pensai subito a una coppietta e incuriosito mi avvicinai per vedere cosa facessero. Spiai da dietro un albero e vidi una cosa che mi lasciò sbalordito. La prof. Anna era intenta a fare un pompino ad un uomo di una certa età. Mi ritrassi immediatamente nella paura che lei mi scoprisse, quasi come se fossi stato io ad essere colto in fallo.
Ritornai a casa sbalordito, da lei proprio non me lo sarei mai aspettato, poi pensai a come poter sfruttare quella situazione a mio favore e magari, finalmente scoparmela.
La mattina dopo, nel controllare l’elenco dei docenti notai che due classi dove la prof Anna doveva tenere lezione il giorno prima erano rimaste scoperte e lei non aveva segnalato la sua assenza.
Era una grossa occasione per soddisfare il mio desiderio ed ebbi subito in mente, ben chiara, la strategia da seguire.
Verso le 11, notai la prof in sala professori, mi avvicinai e le chiesi di seguirmi ufficio.
Lì gli mostrai il registro dei docenti e gli dissi: “Lei sa benissimo che si è assentata senza giustificato motivo? Poi due classi scoperte! Questa purtroppo è una grave mancanza che devo rappresentare al preside ".
Lei mi fissò come volesse fulminarmi mentre io proseguii: "Senta, prima di portare il registro in presidenza con la nota di rilievo, per il momento lo trattengo io, almeno fino a domattina…".
"No la scongiuro, se lo viene a sapere mio marito sono storie….."
"Non sia esagerata, certo avrà un rimprovero scritto, Poi sono certo non capiterà più…"
"Forse lei non lo conosce… non è per la mancanza… la prego mi aiuti…so di aver sbagliato… ma le giuro che è la prima volta…"
"Senta voglio pensarci su, facciamo così questo pomeriggio verso le 17 venga in segreteria e vedremo se si può rimediare in qualche modo. Ma, la prego….pensi bene a quello che le ho detto" le dissi congedandola.
Durante tutto il giorno attesi con ansia il momento dell'appuntamento, feci in modo di sbrigare le pratiche più urgenti, ma soprattutto di liberare tutto il personale dell'ufficio.
Alle 17 in puntò mi ritrovai davanti a me Anna più bella che mai. Forse era quell'espressione impaurita che la rendeva più desiderabile. Aveva una gonna appena sopra il ginocchio e una magliettina bianca aderente coperta da un leggero foulard.
"Venga professoressa, entri pure…andiamo nel mio ufficio…."
La feci accomodare sulla poltrona di fronte alla mia scrivania, mentre mi ponevo in piedi vicino a lei in modo da dominare psicologicamente ancora di più la prof.
“Allora mi racconti tutto…."
"Che…che …cosa vuol sapere…."
"Innanzitutto perché si è arbitrariamente assentata dalla scuola.."
"Beh ecco…è una questione privata"
"Questo lo avevo intuito, ma perché si è assentata senza avvisare?"
Mentre pronunciavo queste parole, non potei fare a meno di notare che forse anche per l'agitazione che la prof aveva addosso, il respiro le si era fatto più veloce e il seno si muoveva ritmicamente in su e in giù e quel movimento mi ipnotizzava.
"Ehm… sono andata a far visita ad una amica ammalta…"
Allora per dare maggiore peso alle mie affermazioni passai al tu: "Ascoltami… non sono qui per farmi raccontare delle bugie voglio la verità…"
"Ecco, c'era da portargli una medicina che non era reperibile in zona quindi dopo averla trovata nella farmacia qui vicino, ho attraversato il parco e mi sono affrettata a consegnargliela”.
" E devo crederci?."
Anna diventò rossa nel viso senza riuscire a pronunciare una sola parola.
"Ti ho visto mentre facevi un pompino a un tizio nel parco"
"Mi ha costretta…io non volevo…." Disse d’istinto
"Però lo hai fatto e oltretutto hai lasciato delle classi scoperte senza sostituzione. Come la mettiamo con suo marito il signor preside?"
Silenzio. Poi con voce suadente dissi:
"Diciamo che sei sarai carina con me…potrei cercare di dimenticare tutto".
"Ma per chi mi ha presa?…E, cosa intende per carina?".
"Dai che lo hai capito benissimo…." gli dissi avvicinandomi a lei, poi gli presi il mento tra le mani:
"hai un bel visino, una bella bocca…." feci scorrere il dito indice sulle labbra di lei e inserendolo leggermente dentro tanto da andare a toccare quasi impercettibilmente la lingua.
Poi scendendo con la mano andai a sfiorargli il seno…."Hai due belle tette…."
Il respiro di prof nel frattempo era diventato più affannoso.
"Guarda come ti si inturgidiscono i capezzoli …chissà come sono duri...fammeli sentire!
Infilai la mano dentro la maglietta e scomparve all'interno del reggiseno fino ad andare a palpare per bene quelle stupende tette e a strizzare i capezzoli tra pollice indice.
"Hai così mi fa male….."
"Scusa ma sono così belle!...E dimmi, ti è piaciuto fare quel pompino nel parco?…"
"Beh …un po' si e un po' no…" rispose imbarazzata
Mentre era ancora seduta gli tolsi la maglietta e poi la feci alzare….
"Vieni qui…voglio assaporare queste stupende labbra…"
Subito la mia bocca si incollò a quella di Anna e le nostre lingue si intrecciarono e si succhiarono a vicenda….
La attirai ancora di più a me, tanto da fargli sentire per bene la mia erezione tra le gambe e mentre continuavo a baciarla, con la mano sollevai la gonna e presi ad accarezzare per bene quel meraviglioso sedere infilandogli la mano nel solco e cercando di attirarla ancora più a me.
"Spogliati ti voglio nuda…"
"No non voglio…mi vergogno….."
"In un luogo pubblico non ti vergognavi di fare certe cose…Ascoltami, non sei nella situazione di poter dettare delle condizioni…devi solo fare quello che ti dico…. ricordati cosa rischi…"
La prof allora, in silenzio iniziò a spogliarsi…. Si tolse le scarpe….la gonna….reggiseno…
"Fermati… voglio prima ammirarti così….. girati su te stessa……"
Si girò lentamente in modo che la potessi osservare ogni parte del suo corpo….
"Perfetto…sei stupenda…adesso vieni qui…"
"Che tette stupende!" E presi a succhiarle dolcemente.
"Adesso via le mutande…” Gliele calai mentre lei con un movimento quasi meccanico si portò le mani davanti al pube.
"Che fai! Vuoi nascondere questa meraviglia della natura?"
Gli tolsi le mani e rimasi a contemplare quel bellissimo triangolino di peli rasati e curati che gli coprivano la figa prima di accarezzargliela.
Lei si inarcò quasi inconsciamente, voleva che quella mano la penetrasse….
"Ti piace….?
"Si……"
"E allora fammi sentire quanto sei accogliente….." gli dissi introducendogli un dito in figa.
"Aaahhhh……."
"Senti come sei bagnata…. ti piace….eh….. "
"Si…. si…."
Mentre la masturbavo presi nuovamente a baciarla…
"Voglio vederti il sedere…appoggiati alla scrivania…
Anna si piegò a novanta gradi appoggiando il busto sopra la scrivania….Era stupenda! Aveva un culo magnifico!
Lentamente presi con due dita ad andare in su e in giù nel solco cercando ogni tanto di far pressione sul buchetto…..
"Ahi …ma che fai…li no…."
"Hai un sedere stupendo…e un buchetto invitante… lasciami fare…."
Avvicinai il viso a quel meraviglioso culetto e iniziai a leccargli il buchetto, ogni tanto con la lingua la penetravo per quanto possibile all'interno e dagli ansimi della prof si capiva che la cosa non le dispiaceva.
"Ti piace eh….. "
"Aaahh… si…mmm….. che bello!…."
Alternavo la leccata del buchetto posteriore a quello della figa che nel frattempo era diventata un lago…. Poi all'improvviso con un fremito che le scosse tutto il corpo Anna raggiunse l'orgasmo…
"Aahhh…..si……dai…ancora…."
Continuai per qualche altro minuto poi gli dissi: "Adesso tocca a te farmi godere…."
La presi per un braccio e la feci inginocchiare davanti a me….
"Voglio un pompino fatto come si deve…voglio sentire quelle stupende labbra e la tua lingua"
Anna allora prese con una mano il cazzo, lo infilò in bocca e prese a leccarlo in tutta la sua lunghezza.
"Brava così, fammi sentire per bene la lingua…."
La testa della prof andava in su e in giù mentre la mia eccitazione era quasi al culmine. Anna si accorse che ero vicino all'orgasmo e da esperta accelerò il ritmo finché una serie di fiotti di sperma le riempirono la bocca. Lei cercò di ingoiare tutto ma un poco le colò fuori dalle labbra.
Con un dito presi lo sperma che le colava e feci in modo che Anna ingoiasse anche quello.
"Adesso puliscimi per bene il cazzo…." Lo avvicinai nuovamente alle sue labbra e lei prese a leccarlo in tutta la sua lunghezza.
"Brava… sei fantastica con la bocca…Ti è piaciuto quello che abbiamo fatto oggi?"
"Si " disse lei.
"Bene vorrei tanto che tu diventassi la mia troietta” dissi mentre con le mani gli strizzavo nuovamente le tette.
Anna annuì maliziosa, poi andò via.
Ero molto soddisfatto, forse avevo trovato di nuovo una donna vogliosa e porcella come io desideravo.
Il giorno dopo fu la prof Anna che mi chiamò in sala professori: "Buongiorno dottore…"
"Buongiorno professoressa cosa desidera?"
"Beh niente…. era per chiederle un chiarimento su queste ultime circolari..."
"Va bene mi dica cosa non le è chiaro."
Poi quando fui certo che nessuno sentisse, gli chiesi: "Dimmi la verità, cosa volevi realmente?”
"Beh niente….io ripensavo a ieri….."
"E ti è piaciuto …."
"Beh…. Si…"
“Potremmo rifarlo oggi alla stessa ora qui da me”
"O.k. va bene, ma non posso assolutamente trattenermi molto…."
Alle 17 in punto Anna entrò nella segreteria, si recò nel mio ufficio e appena mi vide mi baciò.
Si vedeva benissimo che era eccitata e abbracciandomi spingeva la sua figa sul mio pene.
"Ahi adesso basta… tiralo fuori e succhiamelo per bene…." Gli comandai
Non chiedeva di meglio! Anna aveva voglia di assaporare nuovamente il cazzo in bocca.
Prese a leccarlo e a succhiarlo con una foga incredibile….
"Si succhiamelo tutto….. brava…fammi sentire la lingua…Ecco, preparati a gustare tutta…aahhhh..vengoooo!!!."
Anna era pronta e non appena i primi fiotti di sperma le inondarono la lingua, aprì ancora di più la bocca in modo da non perdere neppure una goccia di quel nettare….
"Brava.. Vedo che sei pratica…. assaporalo per bene….."
La prof ingoiò tutto e poi da provetta pompinara si passò la lingua intorno alle labbra per dimostrare quanto aveva gradito.
Una volta ricomposti nel salutarci gli dissi: "Ti aspetto domani alla solita ora qui in ufficio, cerca di avere più tempo a disposizione e preparati perché ti farò godere come non puoi minimamente immaginare…"
L’indomani, allo scoccare delle fatidiche 17 la prof Anna entrò nel mio ufficio dove la stavo attendendo con impazienza.
Era ancora sulla soglia quando l'attrassi a me baciandola, mentre le mani andarono subito a palparle i seni e successivamente il suo bellissimo culo.
Lei si limitò a strusciare la sua figa sulla patta.
"In questi due giorni per poco non mi facevi impazzire….. sei una vera troia…fammi sentire quanto sei bagnata…." Le sussurrai mentre le infilavo una mano su per le cosce, le scostai le mutandine e poi presi a frugarla nella figa…"
"Ahhh. sii…finalmente… toccami…. Sii!...Dai, aspettavo questo momento, ho voglia di sentirmi il tuo cazzo dentro" mi disse Anna
"Vieni andiamo sul divano"
Mi sedetti e immediatamente cominciai a frugarla tra le cosce, lei si abbandonò lasciandosi fare.
"Si toccami tutta… voglio sentire le tue mani su tutto il corpo…"
E infatti la stavo frugando dappertutto, ormai era completamente nuda, la osservai per qualche attimo quella meraviglia della natura prima di tuffarmi tra le sue cosce e iniziare a succhiargli la figa. Lei intanto con le due mani gli spingeva la testa verso il suo pube, sembrava quasi che volesse farlo entrare dentro di lei, sentiva la mia lingua percorrerle tutta la fessura, sentiva che gli succhiavo il clitoride, sentiva un tremolio nelle gambe, preludio ad un godimento a cui non poteva più resistere….e venne…, ebbe un orgasmo che la squassò tutta.
"Oh si!...Che bello… dai succhiami ancora…"
"E no bella…. adesso tocca a me….. voglio godere anch'io"
Anna a stento, dato che le tremavano ancora le gambe, si alzò pronta per farmi come le volte precedenti un pompino.
"No, oggi ho voglia di scoparti…" gli dissi “e ti assicuro che ce ne saranno altre volte….Vieni qui e allarga per bene queste belle gambe".
La feci sdraiare supina sul divano, le divaricai le cosce e iniziai a frugarla tra le gambe con le dita.
"Senti, sei già bagnata, dimmi quanto lo desideri il mio cazzo..."
"Si lo voglio… dammelo, però promettimi di non essere brutale”
Allora cominciai a strusciargli il cazzo già duro sulla figa di Anna,
"Lo senti com'è grosso…ora ti poggio la cappella all'entrata…Ecco adesso sta per entrare… sto per sfondarti troia…"
Detti un'altra spinta e il cazzo sprofondò all'interno della sua figa.
Anna inarcò la schiena, lo voleva sentire tutto dentro, godeva e voleva sentirsi il cazzo tutto dentro… con le gambe mi avvinghiò la schiena, voleva che lo spingessi dentro quanto più possibile.
"Si dai…. scopami… lo voglio tutto….dai….ancora!"
"Lo sapevo che eri una porca!…Lo vuoi? E allora ecco…."
Cominciai a scoparla con una foga tremenda, facevo uscire completamente il cazzo fuori dalla figa per poi sbatterlo nuovamente dentro con violenza….ancora qualche spinta e poi Anna venne scossa da dei fremiti improvvisi, stava godendo….
"Aahhh. …si …godo….dai continua…"
Continuai a scoparla per qualche altro istante poi raggiunsi l'orgasmo, tirai fuori il cazzo e gli sborrai sul pube.
Lei era stupenda, esausta sul divano con la figa semichiusa e tutta impiastricciata dallo sperma.
Con due dita ne raccolsi un poco e glielo porsi sulle labbra che immediatamente succhiarono avide quel nettare.
"Sei stupenda…."
Gli misi una mano sulla pancia e iniziai a fargli un leggero massaggio, poi scesi più giù per spalmargli la sborra rimasta sul pube.
"Mmm…aahh…." Anna inarcò la schiena, le piaceva quel contatto.
"Cazzo che troietta che sei…. dì la verità ne hai ancora voglia….."
"Sii…."aahhh…lo voglio ancora…."
"Cosa vuoi…me lo devi chiedere….."
"Voglio ancora il tuo cazzo….."
Allora presi in mano il cazzo ormai semirigido e lo avvicinai alle labbra della prof che immediatamente lo fece sparire in bocca. Dopo un po' che lo succhiava, ripresi a toccargli la figa finché con la mano non scesi più giù, fino a strusciargli il buchetto del culo.
Per un attimo smise di succhiare.
"Aahh… ma che vuoi fare…..li mi fai male…"
"Però quando te lo leccavo ti piaceva…"
"Si ..ma con il dito mi fai male…"
"Si ma a mi eccita di più…guarda me lo hai fatto diventare nuovamente di marmo…girati…"
La girai mettendola prona sul divano….
"No…ma che vuoi fare…non voglio!"
"Non lo hai ancora capito…. Te lo voglio mettere in quel bel culetto"
"No…li no ti prego, mi farai malissimo…con quel bastone che ti ritrovi! No…tutto.. ma quello no".
"Ti conviene rilassarti… capito!! Si vede benissimo che ti hanno già rotto il culo"
E insalivato due dita gliele infilai nel buchetto-
"Ahi così mi fai male……basta!"
"E allora allarga bene questo culetto tanto nel culo oggi lo prendi comunque…."
Le allargai per bene le natiche e mi tuffai con il viso prendendo a leccare e insalivare per bene quell’orifizio grinzoso. Al contatto della lingua, un brivido percorse la schiena di Anna che emise un sospiro di godimento, il buchetto ora cominciava a pulsare e la lingua penetrava sempre più in profondità.
"Aahhh… si…così mi piace….dai…"
Continuai ancora per un po' le insalivai per bene il culo poi, iniziai a strusciargli il cazzo tra le natiche.
"Lo senti come è duro…. è pronto per entrare in quel tuo bel culetto…E' dalla prima volta che ti ho visto che ho voglia di sfondartelo….ecco… ci siamo…."
Puntai la cappella sul tenero buchetto e iniziai a fare una leggera pressione….
"Ah… ti prego fa piano…" due lacrime le stavano scendendo dagli occhi rigandole le guance, quando sentì la cappella era entrata nell’orifizio anale….
"Eccolo lo senti…. È entrato….cazzo quanto sei stretta…."
"Ahhh…che male….fai piano…. aspetta un po'"
"Al tre te lo infilo tutto dentro…. respira forte….Uno…. due… e …. tre!” Con un colpo secco fui completamente nel suo culo.
"Ahiii!…..noo……"
"Ecco…il peggio è passato….. lo senti come ti sto inculando….ce l'hai tutto dentro adesso … com’è bello…"
"Aahh… aspetta…. Fai piano…"
Le sensazioni di dolore adesso stavano cedendo a favore di quelle del piacere.
Lentamente, afferrando saldamente Anna per i fianchi, iniziai a muovermi in su e in giù, sentendomi il cazzo completamente fasciato nel sedere, era una sensazione stupenda.
Mentre la inculavo gli titillavo il clitoride, lei come impazzita, stava godendo, gemeva, urlava e voleva essere sbattuta con forza.
Raggiunse l'orgasmo con un urlo strozzato. Ormai era prossimo anche il mio. Detti ancora qualche spinta, poi per evitare anche spiacevoli inconvenienti mi ritrassi e gli sborrai tra le chiappe.
Anna volle che glielo rimettessi nel culo fino a quando non si ammosciò de tutto, poi me lo baciò con passione e si accucciò tra le mie braccia.
Da quel giorno Lei divenne la mia Annarella e con lei ne abbiamo combinate tante soddisfacendo a pieno i nostri desideri e sensi
Cicciosv

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