trio

Trio


di cicciosv
26.03.2010    |    26.430    |    0 7.4
"Paolo e Chiara mi inviarono un contatto telefonico, ci scambiammo qualche foto e in seguito ci accordammo per un incontro conoscitivo su un lido di un albergo..."
Sono Franco e per ragioni di lavoro da qualche anno vivo a Rimini, lontano dalla mia famiglia che rivedo solo nei fine settimana e durante i periodi di ferie.
Per passatempo e rompere un po' la monotonia delle serate invernali, m'iscrissi, circa due anni fa, su alcuni siti d'incontri per adulti proponendomi come singolo per coppie.
Ebbi così l'opportunità di conoscere varie coppie e con un paio d'incontri mensili stavo ritrovando il mio equilibrio sessuale, castigato a causa della lontananza da casa.
L'estate scorsa, lessi su "***" questo annuncio: "Siamo una coppia 42 e 45anni, della provincia di Cesena, cerchiamo un singolo 40-50enne, libero, non necessariamente super dotato, ma affascinante e colto. Riteniamo la continuità un requisito indispensabile perché cerchiamo un rapporto stabile nel tempo e non solo legato al sesso. Ti aspettiamo con foto del viso e del corpo intero. Scriveteci solo se siete vicini, ospitali e veramente liberi. Risponderemo solo se ci sono tutti i requisiti richiesti."
Quell'annuncio m'interessava molto e fiducioso gli inviai un messaggio spiegando loro le mie preferenze e la mia situazione familiare.
Fui contattato due giorni dopo. Paolo e Chiara mi inviarono un contatto telefonico, ci scambiammo qualche foto e in seguito ci accordammo per un incontro conoscitivo su un lido di un albergo a Cattolica, dove loro stavano facendo le ferie, per trascorrere con loro un pomeriggio al mare.
Giunto sul posto verso le 15, feci la conoscenza con Paolo al bar dell'albergo e dopo, con Chiara che stava in spiaggia a prendere il sole in topless. Lui era un bell'uomo 1,80 di altezza, circa 80 chilogrammi, stempiato, capelli brizzolati corti, un fisico atletico, non particolarmente villoso. Lei. 1,67 sui 50 chili, mora con occhi scuri, taglia terza di seno con due aureole rosa scuro e capezzoli appuntiti.
Chiara era certamente quella che decideva tutto, non solo in ambito lavorativo e familiare ma anche in fatto di sesso, me ne accorsi quasi subito visto l'accondiscendenza in tutto da parte di Paolo e le occhiate maliziose che m'indirizzava mentre parlavamo noncurante della presenza del marito. Facemmo un bagno tutti insieme e dopo mi stesi su un telo da mare vicino a loro per prendere il sole. Parlammo un po' di tutto, mi dissero che avevano una ditta di prodotti cosmetici, che viaggiavano spesso e che per riempire la monotonia delle serate fuori casa si erano dedicati da diversi anni allo scambio con coppie che contattavano nei luoghi dove soggiornavano. Adesso però Chiara voleva qualcosa di più appagante, desiderava essere lei la sola protagonista, al centro del desiderio due uomini. Io raccontai qualcosa su di me, circa il lavoro, le mie preferenze, la mia posizione sentimentale e Chiara si meravigliò molto nell'apprendere che erano circa otto anni non tradivo mia moglie, nonostante la lontananza.
Verso le 18, quando i lidi cominciavano a chiudere, mi chiesero se volevo rimanere loro ospite o desideravo andare via. Accettai di buon grado e mi invitarono a salire su in camera per una doccia e sistemarci per la cena. Lei per quella sera indossò un abitino scuro molto semplice, corto appena sopra il ginocchio, vaporoso, senza maniche e con una graziosa scollatura. Noi camicia e pantaloni.
Facemmo cena, chiacchierammo ancora di tante cose e mentre stavamo vedendo lo spettacolino che gli animatori del lido avevano organizzato, sentii la sua coscia poggiarsi delicatamente vicino alla mia. Anche con i pantaloni avvertivo il suo calore e leggermente comincia a strusciarmi contro. Non osavo fare di più perché non sapevo né volevo suscitare qualche reazione da parte di Paolo, mi sentivo imbarazzato e teso. Poi lei mi prese una mano, la poggiò sul ginocchio e facendomi un occhiolino d'intesa mi dette l'ok a far salire la mia mano che, con un leggero massaggio, s'intrufolava tra le sue cosce salendo sempre più su fino a sfiorargli gli slip. Li sentii bagnati e pensai che la sua fica doveva essere già un lago, per questo mi stavo adoperando per scostare le mutandine e infilaci le dita quando Chiara disse al marito "Paolo, mi sento accaldata vogliamo andare su al fresco?" Mi bloccai di colpo con la mano ancora sulla sua fica. E Paolo con un sorriso malizioso: "Non farlo eccitare troppo tesoro se vuoi godere tanto questa sera! Scommetto che sarai già tutta sbrodolata! Dico bene Franco?"
Ci alziamo e andammo su in camera, l'atmosfera ormai si era creata e tutti noi eravamo coscienti e decisi sul da farsi. Appena in stanza senza troppi convenevoli abbracciamo Chiara fregando i nostri corpi sul suo, sentii i suoi capezzoli turgidi mentre le nostre mani delicatamente ma con ferma decisione l'accarezzano in ogni luogo. Giusto il tempo di sfilarsi il vestito e già Chiara aveva le mani occupate a stringere i nostri membri duri. Baciò Paolo e si abbassò per succhiarci entrambi il cazzo, si alternava in bocca le nostre cappelle passandoci la lingua sopra e succhiandole avidamente, poi accostò i nostri cazzi e stringendoli provò a metterseli entrambi in bocca. Erano ormai troppo duri per prenderli insieme, quindi si appropriò di quello di Paolo per farsi chiavare in bocca mentre io mi dedicavo, con la lingua, alla sua passera bagnatissima. La sentii venire quasi subito, con un rantolo di piacere, ma era solo il prologo.
Fu quella l'inizio di una serata molto lunga in cui la bellissima sensazione dell'abbandono dei sensi e il piacere ci colse molte volte e mi dovetti padroneggiare non poco per non deludere Chiara che godeva tanto ad essere presa da due maschi che la scopavano contemporaneamente facendola sentire una vera troia.
Dopo quasi due ore Chiara aveva gustato pienamente il sapore dei nostri membri e li aveva sentiti alternativamente sia in figa che in culo. Realmente io e Paolo c'eravamo dedicati completamente a lei per farla godere al massimo. Avevamo leccando e accarezzando ogni centimetro del suo splendido corpo e saggiato il suo nettare che gli usciva abbondantemente dalla fregna, ma lei indomita, non dava ancora segni di stanchezza.
Ci prendemmo perciò un attimo di relax. Chiara preparò un caffè con una macchinetta espresso che portavano sempre con loro, io a versai da bere a tutti dell'acqua perché quasi disidratati e Paolo si adoperò a sistemare una digitale professionale per riprendere il nostro incontro. Giravamo nudi per la camera, ci fotografammo tutti insieme abbracciati ed poco dopo ricominciammo a giocare. Chiara, si dedicò subito ad un assaggio in contemporanea dei nostri non ancora completamente in erezione e riuscì a metterseli, con soddisfazione, entrambi in bocca mentre con una mano si masturbava. Era una grande pompinara che solo a vederla te lo faceva indurire. Mi spostai e dopo essermi insalivato tre dita, presi Chiara da dietro, infilandoglieli due in figa e uno nel culo. Lei trasalì dal piacere e si spinse il cazzo di Paolo tutto in bocca fino alle palle. Lo sentii anch'io, che stavo da dietro, il gorgoglio del cazzo in gola misto all'abbondante salivazione che gli procurava. Era troppo! Paolo, con un gemito di piacere, gli esplose in bocca tutto lo sperma che si era trattenuto per tutta la serata e lei ingoiò, con gusto, pian piano, sorridendo soddisfatta, senza perderne neanche una goccia. Mentre Paolo pienamente appagato abbandonava il campo, Chiara raccogliendo un rivolo di sborra che gli scorreva dal labbro con le dita si dedicò esclusivamente a me. Si fece prendere di nuovo in figa e dopo una bellissima leccata al buchetto del sedere mi concesse di nuovo il suo orifizio che ormai dilatato mi risucchiò dentro in una morsa di immenso piacere. Paolo era tutto preso nel filmarci e a scattare delle foto di noi due, felice di vedere la moglie presa da me in tante posizioni e contento di immortalare i mostri corpi avvinghiati e volti stravolti dal piacere. Le mie palle intanto continuavano a sbattergli sul suo culetto mentre gli stantuffavo il mio arnese nel culo. Come lo sentivo bene! Lo tiravo fuori e poi a buchetto aperto gli rientravo dentro, la cappella si era infuocata a furia di stantuffargli l'ano e per trovare sollievo, la penetravo anche in figa sempre piena di umori per poi entrare di nuovo dentro, su e giù, fino in fondo, facendola mugolare dal piacere e a supplicarmi di sfondargli il culo.
Alla fine ebbe un orgasmo lunghissimo, si contorse tutta, mi pregò di togliermi e sfatta si stese sul letto fradicia di sudore dicendomi: "Basta, mi arrendo! Ti prego togliti! Ora voglio solo che vieni", mi strinse le palle e aiutandosi con una mano cominciò un ultimo lento pompino. Venni dolcemente e lei degluttì con gusto, mi guardava felice negli occhi mentre gli accarezzavo i capelli e solo quando persi tutta l'erezione si liberò del mio cazzo dalla bocca. Mi bacio e con un sospiro si distese distrutta sul letto.
Erano ormai quasi le quattro quando mi feci una doccia fugace e dopo averli ringraziati della magnifica giornata andai via con la promessa che sarebbero venuti prestissimo da me a ricambiare la visita.
In auto mentre rientravo pensavo a loro. Erano davvero una bella coppia! Si amavano davvero tantissimo, molto di più di tante coppie stritolati dai falsi moralismi e dai comportamenti ipocriti e si godevano al meglio in piena libertà una sessualità senza tabu. Confrontandomi, provavo quasi invidia!

cicciosv
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