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Noemi. La mia figliastra


di Membro VIP di Annunci69.it Joel22
13.02.2025    |    59    |    0 6.0
"Quando capitava che restavamo soli in casa ero sempre sotto attacco, una giovedì sera aspettavamo Maria Luisa che rientrasse dal lavoro per cena, ero in..."
“Come sempre i miei racconti sono di vita reale e di incontri realmente avuti”.

La prima volta, che la vidi fu in occasione di un incontro in una area di servizio Autogrill, per riaccompagnare a casa la sua mamma dopo un week-end di sesso scatenato.
Stavo cominciando una storia con la mamma Maria Luisa, vedova del padre dei suoi due figli, risposata con una guardia giurata (minidotato) dal quale stava divorziando perché, ingenuamente anche se minidotato , l'unica volta che la tradì, Maria Luisa lo scopri immediatamente .

Si sentirono al cellulare, visto che Noemi era in giro col suo ragazzo, decisero di risparmiarmi un po' di strada, fu così che le diamo appuntamento in area di servizio vicino a Como.
Solo che ci fu un equivoco tra madre e figlia, sbagliammo autogrill, quindi tra proseguire al casello successivo e tornare indietro sino a dove eravamo, per Noemi ed il ragazzo si fece tardi e non scesero neanche dalla macchina.
Maria Luisa salì al volo, ci salutammo attraverso il finestrino con un lungo intreccio di lingue mentre non riuscivo a staccare gli occhi dalle stupende tette di questa strafiga bionda con occhi azzurri e bocca carnosa disegnata su di lei, con una mini inguinale che lasciava intravedere il pacco di figa a stento contenuto da un perizoma rosa.
Quando Maria Luisa fini di succhiarmi la lingua fece le presentazioni.

“Con la sua stretta di mano indugiò quel secondo in più che permise un reciproco scambio di ormoni, quando ripartirono, Noemi mi lanciò un sorriso accompagnato da uno sguardo malizioso che sottintendeva: Tanto prima o poi ti scoperò anche io...”, da procurarmi una forte erezione, nonostante la madre mi avesse completamente svuotato durante il week-end.
Il week end successivo mi invitarono a casa loro, con la scusa che il figlio era fuori per lavoro e non sarebbe rientrato.
Successe così che Maria Luisa oltre al cuore e le gambe, mi aprì la porta della sua camera da letto, di fronte a quella della figlia, separate solo dalla porta del bagno in fondo al corridoio, la camera del figlio era dalla parte opposta separata da un grande soggiorno. La casa molto bella e grande, con un ampio giardino, al piano terra la cucina/soggiorno, un salottino per la TV ed una bella tavernetta e doppio servizio.
Sino a che non mi trasferii definitivamente a casa loro, tutti i fine settimana ero da loro, quando invece il figlio era a casa, passavo a prendere Maria Luisa ed andavamo a trascorrerli fuori città.

Maria Luisa mi stava sempre attaccata a succhiarmi il cazzo, cosa che le piaceva da impazzire e sapeva farlo bene, mi confidò che a scuola la chiamavano “bocca di rosa” e pur arrivando illibata alle prime nozze, si era fatta un esperienza, il pompino era la sua passione.
“Purtroppo aveva una fame arretrata da anni , con il secondo marito che oltre ad essere minidotato, soffriva pure il solletico anche al cazzetto.

Dicevo continuamente, tu mi hai aperto la porta del cuore, lo scrigno tra le gambe e la porta della tua camera, ed io per sdebitarmi ti aprii la porta del culo e ti insegnai a godere.
“Il guaio, (o la fortuna) fu che Maria Luisa veniva sempre in maniera molto rumorosa, Noemi non poteva non sentirci, le due camere erano separate solo da un metro di corridoio e da due porte, ma se stava bene a lei”...
“Durante tutti i nostri incontri infuocati era un susseguirsi di...... Veeeeeeeeeeeeengo, così così, dai continua, sfondami, fammi sentire la tua troia.”
“Huhuuhhh come è grosso, dai , dai nel culoooooo, nel culo dai dai infilami il cappellone sino in fondo, goooooodo, aprimi come una porca, riempimi tutta di sborrrraaaa. Veeeengoooooo.”
“Quando eravamo solo noi tre, Noemi girava sempre per casa con una canottierina all'ombelico e minislip, si divertiva a sculettarmi davanti facendo ballonzolare i due meloni con i capezzoli che sembravano bucare la canottiera ed il culo che sembrava dire: “ baciami ,mordimi”.
Si divertiva a tenermi sempre a provocarmi e non distoglieva mai lo sguardo dal mio pacco, neanche in presenza della madre”.
Spesso succedeva che mentre ero sul divano a guardare la TV lei arrivava, si sedeva sulla poltrona di fronte, tirava su i piedi poggiando i talloni sulla seduta e cominciava ad allargare le gambe e stringerle in continuazione, appoggiando le sua mano sullo slip e accarezzarsi di fronte a me già con un movimento sempre più veloce.
Una volta mentre Maria Luisa stava facendo la doccia, vidi che dopo un po' gli slip cominciavano a macchiarsi ed i capezzoli sembrava volessero bucare la canottiera, la macchia si allargò di più, lei infilo una mano negli slip , la ritrasse, si lecco due dita e reinfilò la mano dentro, poi si alzò e mi portò le due dita sotto al naso appoggiandomeli sulle labbra, senza pensarci tanto, visto che mi stava provocando sempre di più, le afferai la mano e le succhiai le dita, dandole un giro di lingua.

“Poi mi alzai ed andai in cucina, non volevo tradire la fiducia di Maria Luisa, Noemi mi seguì e mi mise all'angolo dandomi le spalle mi strusciava mi tranquillamente ll culo sul mio cazzo, mi fece una sega paurosa con le natiche sopra i pantaloncini mentre la stavo mungendo la leccavo le orecchie il collo. Le pizzicai i capezzoli da sopra la canottiera, ansimò e cominciò a tremare, le sfuggi un: “ghodddooo...mhh maiale”, sei un maiale continua, le infilai la mano sotto lo slip, sguazzava tra i suoi umori, era grondante dei suoi orgasmi filanti del suo piacere, mi abbassai e ho incominciato a leccale a lungo la figa, mi rialzai lei si appoggio e continuava a segarmi il cazzo oramai duro come il marmo con le natiche.
Stavo reinfilandole la mano negli slip quando sentimmo finire lo scroscio della doccia, ebbe il tempo di infilarmi la lingua in un orecchio mentre mi sussurrava: “Queta bestia, tranquillo maiale, tu devi essere anche mio, mentre mi stringeva il cazzo , mi diceva , ma quant'è grosso, non ce la faccio con una mano sola...”
“Senti subito la voce di Maria Luisa da sopra, tesoroooooo “vieni a darmi e spalmarmi la crema?”
“Ecco... vai” disse Noemi dopo avermi piantato la lingua in gola, “portale la crema e attento a non perderla per la scala...” in effetti, mi stavano esplodendo i coglioni da quanto erano carichi”.

La trovai già sul letto a pancia sotto, gambe leggermente divaricate e culo sporgente in alto con un cuscino sotto il bacino.
Resistetti dal sodomizzarla sin da subito e cominciai a massaggiarla a dovere, dietro e davanti, anche se mi faceva male il cazzo da quanto era duro.
“I mugolii di Maria Luisa durante il massaggio contribuirono ad indurirlo ancor di più, mi sdraiai accanto a lei, velocemente lo prese in bocca come sapeva fare lei, per un pompino Reale, mentre le sgrillettavo la figona gonfia, gli versai in gola tanta di quella sborra che non riuscì a deglutirla tutta, le straripava dai bordi della bocca colandole sul mento e sulla mia pancia, la ripulì tutta”.
Volevo molto bene a Maria Luisa, mi impegnai al massimo per non tradirla proprio con la figlia Noemi, vi garantisco non fu affatto facile resistere ai suoi attacchi.
Contatti continui innocenti (che di innocente non avevano nulla), sfregamenti col culo sul cazzo, strusciamenti di capezzoli sulle mie braccia, piedino sotto la tavola a pranzo era sempre più provocante ed insistente, non perdeva occasione per farmelo rizzare, il che avveniva con facilità perché in effetti la troietta mi intrigava parecchio.
Quando capitava che restavamo soli in casa ero sempre sotto attacco, una giovedì sera aspettavamo Maria Luisa che rientrasse dal lavoro per cena, ero in giardino sul dondolo, era estate avevo un paio di boxer, lei uscì di casa con un pareo attorcigliato al collo che le strofinava i capezzoloni, mi si sedette in grembo dandomi le spalle coprendo col pareo anche le mie gambe.
“Noemi mi disse, adesso finalmente sei mio, ti servo l'aperitivo” mi sorrise mentre cominciava a strusciarsi avanti ed indietro, “Sotto era completamente nuda” immediatamente il mio cazzo si indurisce, “Mi disse, sento che gradisci maiale, stai fermo che ti voglio masturbare” d'istinto mi sporsi in avanti sul dondolo, infilai le mani sotto il pareo ed andai a cercare i capezzoli, sfiorandoli.
“Mmmmhhh Mirko riesci a farmi venire solo sfiorandomi, mmmmhm... ormai sei un chiodo fisso, mi masturbo tutte le notti pensando al tuo cazzo e sentendo le porcate che fate tu e quella troia di mia mamma”
Continuando a sfregarsi sempre più veloce “ Mi disse lo voglio dentro questo cazzone, sogno che mi riempi e mi apri anche il culo vergine, senti come sto sbrodando al solo pensiero”.
Spostai le mani dalle tette, con una gli piantai due dita dentro la figa depilata che scivolarono come ci fosse olio, l'altra si fermo a cercare il clitoride, bello duro, che gli e l'ho strinsi e mi venne letteralmente in mano, tremando di piacere, anche lei si fermò a godersi l'orgasmo.
“Vengooooo, vengo come una maiala, la tua maiala, voglio essere anche io la tua troia” e riprese a masturbarmi il cazzo con la figa da sopra i boxer.
Le chiesi bruciapelo: “Ma scusa Noemi, il tuo ragazzo non ti scopa?” “Certo, ma vuoi mettere il tuo cazzone, il tuo è grande almeno il doppio del suo oltre ad essere molto grosso...”, “Scopami Mirko, ti prego, prometto che mia mamma non lo verrà a sapere mai, lo sento che ti faccio voglia, ti si rizza solo a guardarmi, tu non lo fai solo per rispetto della TROIA DI MIA MADRE e per questo ti ammiro, ma allo stesso tempo ti voglio, ti desidero da morire”
A quel punto si alzò, si girò e mi sali a cavallo, cominciammo a limonare di brutto, incuranti del vicinato, le strizzavo le tette e leccavo i capezzoli facendola godere altre due volte, lei mi slinguava il collo, dentro le orecchie, mi leccava la faccia ansimando.
Ci distolse lo scatto dell'apri cancello, lei si sedette veloce sul dondolo ed io appena mi resi conto delle condizioni dei miei boxer (sembrava mi fossi pisciato addosso) schizzai dentro casa per cambiarmi.

Purtroppo arrivò il giorno che capitolai, con l'inganno, cedetti... tra le sue braccia, era sempre un giovedì sera mentre aspettavamo che rientra Maria Luisa dal lavoro, lei all'improvviso va in bagno e rientra in soggiorno completamente nuda , si mise di fronte a me e disse , “ pensi di potermi resistere ancora , non credi che sia arrivato il tu momento maiale, e di sfondarmi come dice sempre la troia di mia madre e mi fai godere e urlare come fa lei, “ non mi feci ripetere certo due volte, vedendo la situazione ormai era degenerata, le saltai addosso e le infilai il cazzo in bocca dicendole adesso dai divertiti succhia e fallo diventare più duro possibile , poi veramente vedrai come urli di piacere”, ci spostammo sul divano, la appoggio sul divano e le appoggio il cazzo sulla figa incandescente e bagnata da i tanti orgasmi che aveva già avuto, le spingo dentro tutto il cazzo e incomincia a urlare come una indemoniata , ancor peggio di sua madre e mentre continuava a godere uscivano continuamente liquidi vaginali, all'imprevisto sento sul mio cazzo una fontana di orgasmo era uno squirt enorme, che ha bagnato tutto il divano, la giro con le spalle verso di me dicendole adesso Noemi e arrivato il tuo momento il tuo sogno , sverginarti il culo come e e già successo tempo fa a tua madre , le appoggio leggermente la cappella sul buco del culetto e vedo che sicuramente ha un po paura stringe le natiche, le dissi tranquilla Noemi rilassati e vedrai se lo vorrai non sentirai tanto dolore, presi il gel , le massaggio il buco del culetto con abbondante gel, “ senza darle il tempo di reagire le appoggio il cazzo durissimo e gli spingo tutto dentro con forza, sento un urlo ancora più forte di prima, dandole gli schiaffetti sulle chiappe sode per farla recitare sento che sta incominciando a rilassarsi e ansimare , stava finalmente godendo come una porca e continuava a squirtare mentre la inculavo con forza”, “ALL'IMPROVISO” un urlo liberatorio Mirko sto godendooooooooooooooooooooooo sto godendooooooo dai ancora sfondami di più voglio che per te sia un bellissimo ricordo , che ti sei scopata la figlia della tua fidanzata, continuano ancora un po per poi farcirle il culo di sborra”.

Alla fine ci abbracciamo e mi disse che e stato bellissimo, sei veramente fantastico, che lei nonostante i suoi quasi 28 anni ed era stata già con tre/quattro ragazzi ancora non aveva mai provato una esperienza cosi stupenda , che sicuramente si sarebbe ripetuta appena possibile di tenermi pronto che ogni tanto voleva continuare a sentire il mio enorme cazzo dentro il culo....
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