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IL PRIMO TOUR DE FORCE DELL'ANNO


di santoBEVITORE
20.01.2012    |    15.463    |    3 9.0
"Non servono parole in momenti come questo, mi alzo e con pochi passi lo raggiungo, e così ci ritroviamo in 3 al riparo della cabina di cemento..."

sono le 2 e mezza del mattino.
sto rientrando da un'allegra serata con gli amici e sto ancora smaltendo le bevute e le fumate fatte in compagnia.
ho voglia di cazzo: sono almeno 3 giorni che lecco una bella cappella e ne sento davvero il bisogno.
la notte è buia e fredda… ma non posso andare a letto… devo far godere un bel maschio.

all'inizio la zona industriale sembra deserta ma io non demordo… e finalmente dopo la curva scorgo il solito casotto A.N.A.S. e l'auto di Gabriele.
non lo vedo da mesi, dalla magica sera che ho descritto nel racconto "4 cazzi in 4 ore" in cui, dopo anni e anni di sole chiacchiere, gli ho succhiato il cazzo… e non solo.

mi accosto e lo vedo appoggiato alla sua macchina, stretto nel giubbone imbottito.
butto giù il finestrino
"ciao, come stai ?"
"ciao bello, tutto bene ma fa un freddo cane… "
mi guarda dritto negli occhi e in un attimo capisco che la mia voglia di cazzo sarà placata presto.
"fino ad ora ho visto passare qualche macchina, ma sembrano tutti un po' timidi" mi dice "… ti va di scaldare l'ambiente… come l'altra volta?"
non servono altre parole e in un baleno scendo dall'auto mi inginocchio fra le sue cosce mentre si appoggia alla sua vettura.
rapidamente abbassa i pantaloni e gli slip e mi offre il suo uccellone barzotto.
è grosso… e so che si gonfierà ancora.
apro la bocca e lo faccio scorrere completamente fra le mie labbra fino a che non lo sento tutto steso e pulsante sulla mia lingua.
Gabriele gradisce e geme "mmmmmmm sei sempre il numero uno"
muovo la testa e pompo il suo uccello che lentamente si gonfia nella mia bocca. la mia lingua accarezza la sua asta turgida che si indurisce ogni secondo di più e affonda nella mia gola.
lo sento mugolare mentre appoggia le sue mani sulla mia testa e prende a massaggiarmi i capelli… è bellissimo, erotico, intenso.
sento il rumore di un'auto in avvicinamento
"ecco… si sta avvicinando qualcuno… datti da fare… vediamo se gli piace questo spettacolino…"
Gabriele balbetta senza smettere di muovere il bacino e di spingermi in cazzo in bocca; io non smetto di pompare nemmeno per un attimo, e quando con la coda dell'occhio vedo la luce dei fari in avvicinamento pennellare strisce di colore sul cemento del casotto, lo tiro fuori e prendo a leccarlo platealmente, dalle palle al glande, avvolgendo tutta la sua mazza ormai completamente eretta con la mia saliva.
l'auto rallenta senza fermarsi… ed io continuo a leccare voluttuosamente godendomi l'attenzione del conducente.
passano pochi secondi e sento avvicinare un'altra auto dalla direzione opposta.
bene…
torno ad appoggiare la cappella del mio bel maschio sulle labbra e la risucchio avidamente in bocca mentre il nuovo spettatore rallenta, ci osserva, e prosegue.
"dai, dai… vedrai che qualcuno presto so fermerà…"
Gabriele si gode il pompino e la curiosità di chi passa senza fermarsi e torna a spingermi la testa con le mani.
fa freddo ma sono troppo eccitato e troppo concentrato per accorgermene… voglio solo godere e far godere.
non passa nemmeno un minuto e avverto distintamente che un'altra macchina si sta avvicinando.
senza interrompere la pompa riesco a vedere un'automobile che rallenta e va a fermarsi sull'altro lato del casotto A.N.A.S.
"ci siamo !" Gabriele esulta "non ti fermare…"
come un meccanismo perfetto il suo uccello entra ed esce dalla mia bocca con spinte precise e fluide e il mio collo asseconda ed ammortizza ogni singola oscillazione del suo corpo.
sento uno sportello sbattere… poi un rumore di passi.
mi stacco per un attimo dal cazzo e ruoto la testa; dietro al casotto, immerso nell'ombra, vedo la sagoma di un uomo alto e massiccio che si sta chiaramente menando l'uccello.
non servono parole in momenti come questo, mi alzo e con pochi passi lo raggiungo, e così ci ritroviamo in 3 al riparo della cabina di cemento.
sempre senza parole mi inginocchio.
Gabriele spezza il silenzio "dai faglielo leccare, è una troia… credimi… è bravissimo"
è un bell'ormone di una 50ina di anni, brizzolato, almeno un metro e 90 di maschio… e stringe in mano un bel cazzo lungo e spesso, completamente scappellato e rigido.
tiro fuori la lingua e la faccio scorrere sotto alla sua cappella giù umida, alzo lo sguardo per un secondo e vedo entrambi sorridere estasiati.
apro completamente la bocca e spingo la verga in fondo alla gola, assaporo tutto il suo aroma selvatico, prendo a pomparla lento e ritmico mentre Gabriele mi sbatte la sua verga di marmo sul viso.
è splendido avere due cazzi duri a disposizione, sentirli vibrare davanti alle labbra, vederli scintillare di saliva, non riesco a decidere e continuo ad alternarli fra le mie labbra, pompandoli un po' per uno.

Gabriele conferma la sua natura di esibizionista e sembra quasi godere di più quando mi vede avventarmi sul cazzone dello sconosciuto… continua a spingermi la testa e a ripetere "che troia… vedrai come godi… che troia".
il maschio che ho in bocca non ha ancora detto nulla… ma non servono parole per capire che è eccitatissimo e che sta per sborrare; lo sento nelle sue palle gonfie, lo sento sulla sua pelle tesa, lo sento nel suo fiato strozzato.
"affondalo dai… non fermarti… beve tutto… credimi… non fermarti… beve tutto… davvero… è una gran troia…"
per un secondo l'ultimo arrivato si blocca, sembra interdetto per le parole di Gabriele, ma basta che faccia frullare la lingua sulla sua verga ormai tostissima e immediatamente riprende a spingermela in gola
"aaaaaaaaaaaaaaaaaaah"
un gemito animale annuncia l'esplosione… senti gli schizzi raggiungermi il palato e l'ugola… sento la sua sborra calda uscire copiosa e rovesciarsi completamente nella mia gola e pompo e bevo senza sosta, con le mani di Gabriele che continuano a farmi muovere su e giù sul cazzo dell'altro che non smette di spruzzare e di gemere.
nell'eccitazione del momento mi accorgo appena di un'altra auto che si è fermata.
pochi secondi e veniamo raggiunti da un ragazzotto di una 30ina d'anni, non molto alto, semi nascosto da una grossa sciarpa di lana.
arriva giusto in tempo per vedermi leccare le ultime gocce di sperma dal glande che ho appena succhiato.
"dai… tiralo fuori… "
Gabriele continua a farmi da agente
"questa qui è una gran puttana… fallo bere anche tu… "
io ragazzo sembra un po' impacciato e mi guarda interrogativo.
resto in ginocchio e mi pulisco le labbra con il dorso della mano, sorrido maliardo e allungo le mani verso la patta dei suoi pantaloni fino a che non si scuote e si sbottona i jeans, estraendo un vergone davvero largo e già completamente indurito.
prima lo lecco piano alla radice, poi lo avviluppo completamente con la lingua e lascio che grondi di saliva… e appena sento il primo mugolìo lo spingo in gola.
un cazzo in bocca e un cazzo che mi sbatte sulla fronte e sulle guance, ancora una volta mi perdo nel balletto fra una fava e l'altra e come un indemoniato inspiro i loro forti odori di maschio e mi godo il loro sapore selvaggio.

"abbiamo visite !"
la voce entusiasta di Gabriele interrompe la mia estasi e mi riporta alla realtà: effettivamente sento il rumore di altre auto che si fermano… probabilmente stiamo davvero dando spettacolo.
pochi secondi e mentre il primo sborratore se ne va veniamo raggiunti da altri 2 uomini.
dietro al casotto c'è poca luce e io sono troppo occupato, intuisco che uno ha intorno ai 25 anni ed è piuttosto basso mentre l'altro penso superi la 60ina e ha una bella pancia.
hanno tutti il cazzo in mano e sono molto eccitati… quasi quanto me.
li faccio sistemare a semicerchio davanti a me e guardo Gabrile, che indica il più giovane: quello con il cazzo più lungo, almeno 23 cm, "leccalo puttana…"
allungo la testa ed estraggo la lingua, ho ancora in bocca l'aroma della prima schizzata, prendo a leccare la lunga banana del ragazzo che nel frattempo si è abbassato i pantaloni e le mutande fino alle caviglie, alla faccia del gelo.
mentre copro di saliva l'uccello che sto leccando Gabriele sega a turno gli altri 2, che sbuffano e scalpitano.
"non essere egoista… ci sono anche loro"
il mio amico proprio non vuole rinunciare al suo compito di puttaniere e direttore dei giochi.
mi sporgo con il tronco e imbocco completamente il cazzo del 60enne che ha ancora il glande semicoperto dal prepuzio… e me lo scappello in bocca, gustandomi il suo sapore virile e il suo odore maschio e forte. lo sento grugnire e infilarmi la verga in gola con affondi pulsanti.
lo estraggo e torno sul cazzo di Gabriele che è sempre più duro e sulla punta mi offre un'unica goccia biancastra e lattiginosa… non posso resistere e la lecco via prima di lasciare che mi fotta la bocca per un po'.
passano i minuti e salto da un cazzo all'altro, da una cappella all'altra, godendomi i gemiti e gli spasimi dei miei 4 compagni occasionali; è il 60enne il primo a raggiungere il limite mentre succhio Gabriele che a sua volta lo sta masturbando: "…. eccomi… sto per…"
in un attimo Gabriele mi afferra la testa, estrae il suo uccello e me la spinge sul cazzo maturo "daiiiiii sborra….. falla bere questa troia…. daiiiiii"
gli schizzi arrivano subito, caldi e abbondanti…. un fiume di sperma salato che mi riempie la gola e mi manda in estasi, ma non c'è tempo per i sogni perché anche un altro sta per esplodere
"aaaaaaaaaaaaaaaaaaah"
il ragazzo con la sciarpa contrae gli addominali e viene attraversato da una specie di convulsione mentre avvicina il suo uccello alla mia faccia.
estraggo il cazzo maturo che ancora gronda sborra e spalanco la bocca accogliendo i primi spruzzi dell'altro… un po' in faccia… un po' in gola… sento sborra dappertutto.
freneticamente lecco e succhio entrambi gli uccelli che continuano a spruzzare il loro nettare preziosissimo, bevo quasi tutto ma ho il giaccone coperto di schizzi.


restano il giovane e Gabriele… ma so già che il mio amico vuole godersi tutto lo spettacolo prima di venire.
mi piazzo davanti al giovane che ha gli occhi sgranati e lo sguardo assatatano… credo non abbia mai visto un pompinaro come me darsi da fare.
bastano pochi colpi di lingua e sento i fiotti bollenti del suo seme raggiungermi la trachea e riempirmi di piacere.
a differenza degli altri il giovane si gode il suo orgasmo completamente dentro la mia bocca, continuando a pomparmi il cazzo in gola senza nemmeno rallentare il suo ritmo ipnotico, mentre gli altri si rivestono.
"aspettate" dice Gabriele "non è ancora finita"
mi si para davanti menandosi vigorosamente l'uccello.
"apri la bocca… APRI LA BOCCA TROIAAAAAAAAA"
chiudo gli occhi e apro le labbra il più possibile, estraendo completamente la lingua.
"TIEEEEEEENIIIIIIIIIIIIIIII"
una cascata di sborra di proporzioni inimmaginabili mi travolge, mi arriva in bocca, sul naso, sugli occhi, ho la gola e la faccia completamente sporchi e gocciolanti.
come uniti telepaticamente dallo stesso desiderio tutti e 4 mi sbattono i loro uccelli sul viso impiastricciandoli si sperma…
e a turno me li fanno leccare fino a che non sono tutti completamente ripuliti.
naturalmente l'ultimo a farsi pulire è Gabriele, mentre gli altri, in silenzio, risalgono in auto e se ne vanno.

mi alzo in piedi do un occhiata al giaccone tutto bagnato.
ho il fiato corto.
"sei stato grande" dice il mio amico "ci vediamo al prossimo show".
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