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Gay & Bisex

con la bocca sempre piena


di santoBEVITORE
14.08.2013    |    8.644    |    10 9.5
"Si sputa sull'altra mano e mi ficca due dita in culo..."
giorgione mi porta fortuna.
la prima volta che l'ho incontrato l'ho subito spompinato e nemmeno 20 minuti dopo che era andato via avevo incontrato due impiegati di passaggio, venuti in zona per un corso di aggiornamento, ed era finita che mi avevano scopato e sborrato in faccia tutti e due.

giorgione è bello, perlomeno a me piace tanto.
sulla 50ina, alto, con un torace grosso e peloso che quando lo lecco mi fa impazzire, ben piantato sulle gambe massicce, con un bell'uccello tozzo e largo dalla cappella enorme. è pure simpatico, e cosa ancor più importante è un maiale e ha capito perfettamente la mia natura di troia.
devo fare attenzione con lui... tutto il suo corpo è un unico fascio di terminazioni nervose... va affrontato con delicatezza e rispetto, va accarezzato e leccato con maestria aspettando i suoi ordini e invocando la sua mano sulla mia testa. non dura molto il mio giorgione... ma è talmente bello e porco, talmente simpatico... e talmente pieno di sborra che succhiarlo è bellissimo.
e poi, come ho detto, mi porta fortuna.

ci siamo incontrati ancora 2 sere fa, quasi per caso.
io stavo uscendo per andare a casa di amici e lui mi ha messaggiato dicendomi che era proprio da quelle parti e che aveva bisogno di una svuotatura completa.
ci siamo incontrati al casello autostradale e immediatamente il suo sorriso aperto e sincero mi hanno messo di buonumore ed hanno acceso il desiderio di spogliarlo.
ci siamo appartati a nemmeno due kilometri di distanza, nel parcheggio deserto di un piccolo centro commerciale. l'ho spogliato, l'ho annusato e ho iniziato a leccargli i capezzoli... poi mi ha spinto la testa verso le palle e ho preso a leccarle scendendo verso lo scroto. mugolava e inarcava leggermente la schiena allora rallentavo un po' ma la sua manona mi prendeva la testa e tornavo ad affondare la lingua fra le sue cosce pelose. me lo sono accarezzato e leccato tutto, poi mi ha posizionato sulla cappella sempre più grossa e mi ha detto "succhia gran troia... succhia" e l'ho accolto tutto in gola godendomi la sua circonferenza sulla lingua e sul palato ed esaltandomi per il suo vigore.
sono bastate poche pompate per farlo esplodere, il suo grido ha riecheggiato nell'abitacolo della mia auto "oddio sborro ! ... oddio che troia... oddio... oddio che troia" tanti schizzi caldi e densi, quasi al rallentatore, fiotti su fiotti di sborra che sgorgava dal suo fantastico cazzone e si riversava nella mia gola obbligandomi ad ingoiare più volte senza smettere di pomparlo e tenerlo in bocca.
"ora calmati" gli ho detto e ho lasciato che si riprendesse per un paio di minuti.
si è tirato su i pantaloni profondendosi nei soliti complimenti, è proprio carino giorgione, poi ci siamo salutati.
devo essere onesto... dopo un aperitivo del genere sentivo con urgenza il bisogno di scopare ancora... così ho bidonato gli amici e mi sono diretto verso il solito locale.
era abbastanza presto, c'erano poche persone, ma un paio di movimenti colti con la coda dell'occhio mi hanno fatto intuire che c'era qualcuno che magari aveva fretta, forse aveva una moglie da cui tornare... chissà, di certo sembrava che fossimo pochi ma molto motivati.
quando ho visto manolo che guardava un porno davanti a un camerino glory hole ho subito pensato che facesse al caso mio. è maschio, ha un bell'uccello e ama i miei pompini.
l'ho salutato e mi sono messo a vedere il film nel camerino di fianco al suo fingendo indifferenza. manolo si è messo la mano sulla patta e si è massaggiato platealmente il pacco ed io mi sono lanciato nel camerino e mi sono subito inginocchiato davanti al buco.
in 3 secondi l'ho visto entrare che già aveva abbassato la cerniera lampo. tutto in bocca da moscio, subito, a manolo piace così, gli piace sentire che mi cresce fra le labbra, gli piace farlo scorrere sulla mia lingua fino a che non gonfia e si allunga e diventa il bel cazzone nodoso che conosco molto bene. un po' veloce e un po' lento, dopo un paio di minuti di pompa il suo randello è perfettamente rigido e svetta leggermente ricurvo all'insù. si ferma e si sbottona i pantaloni... si abbassa anche le mutande, si schiaccia sulla parete di legno e mi porge le palle che lecco e succhio avidamente. sento un rumore... una porta che si apre... da uno spiraglio di luce mi rendo conto che manolo ha aperto la sua cabina e lascia che i passanti guardino. si allontana di un passo, dal buco riesco a vedere almeno due paia di gambe nel corridoio, guardoni, manolo si scappella vistosamente la minchia e torna a ficcarmela tutta in gola. dentro e fuori. duro come il marmo.
un altro rumore... qualcuno è entrato nel camerino insieme a manolo... sento una zip che scorre... una pausa... e poi sulla lingua sento appoggiarsi un nuovo uccello, barzotto, più sottile ma anche più lungo del primo. il nuovo arrivato fa un po' lo stronzo e mi offre a malapena la cappella da leccare. la mia voglia di cazzo si concentra sulla punta della lingua che agito disperatamente. i due parlottano ma non capisco cosa dicono, finalmente fa un passo avanti e posso imboccarlo tutto.
il nuovo uccello si indurisce subito, la cappella appuntita si conficca completamente in gola togliendomi il fiato, è un magnifico soffocare.
manolo e il suo nuovo amico si danno il cambio per un po'... a tutti e due piace vedere come mi avvento sull'asta dell'altro, a tutti e due piace allontanarsi di qualche centimetro ogni tanto per vedere la mia lingua ansiosa e supplicante. mi fottono la bocca per un bel pezzo alternandosi; è fin troppo evidente che si stanno trattenendo e che fanno di tutto per posticipare l'orgasmo, ma so che stanno per cedere, specialmente l'ultimo entrato, dal modo in cui sbatte sul legno mentre mi riempie di cazzo mi rendo conto che ha raggiunto il limite e conoscendo manolo so che aspetterà che sborri prima l'altro per godere del mio ingoio in preparazione dei suoi spruzzi.
senza preavviso arrivano gli schizzi in gola.
il mio fottitore misterioso saltella velocemente dentro e fuori la mia gola senza smettere di spruzzare sborra calda e dolce, spruzza tutto e continua a penetrarmi le labbra e ne approfitto per mulinare la lingua e ripulirlo alla perfezione, poi passa il testimone a manolo che mi appoggia la cappella sulla lingua sporca e lo spinge lentamente nella mia gola. inizia a muoversi lentamente... ruota il bacino porgendomi il suo cazzone durissimo e piano piano acquista velocità. la sborra che ho ancora in bocca funge da lubrificante, resto immobile incollato al glory hole e lascio che manolo mi fotta come e quanto vuole. quante volte l'ho spompinato ? 20 ? 30 ? quanti litri di sbroda calda mi ha già fatto bere ? ma non ho bisogno di immaginarla perchè la sborra vera arriva copisamente inondandomi la bocca. sono stato fortunato anche in questo perché manolo è un maiale e sicuramente durante la serata scoperà ancora... ma io me lo sono beccato per primo ed è bello pieno.
mi godo ogni schizzo restando immobile, a lui piace così.
come al solito finisce estraendolo piano e lasciando che con la lingua gli pulisca l'ultima goccia dall'uretra.
i due si rivestono ed escono, io sono esausto e resto seduto per terra nel mio camerino. mi accendo una sigaretta.
nemmeno il tempo di dare due boccate che vedo qualcuno entrare nello stanzino in cui c'erano quei due. è tutto in penombra a non ho davvero idea di chi possa essere.
due dita anonime spuntano dal foro, appena visibili nella penombra rarefatta. allungo una mano e gli sfioro la punta delle dita... un contatto di qualche secondo, polpastrello contro polpastrello, poi mi inumidisco le labbra e le avvicino al glory hole, lasciando che il suo indice indaghi spavaldo nella mia bocca.
sento il rumore (suono celestiale) di una cintura che si slaccia, l'inconfondibile rumore dei pantaloni che cadono a terra... e mi arriva in bocca un cazzo lungo e curvo, con la cappella squadrata, duro come l'acciaio. direttamente piantato nell'ugola, come un colpo di cannone.
l'uomo misterioso non muove un muscolo, se ne sta spiaccicato sul divisorio che ci separa offrendomi la sua nerchia veramente di tutto rispetto, immobile.
si ritrae piano, fino ad uscire dalle labbra, lascio spuntare la lingua e ce l'appoggia sopra. è duro da far paura, e non sapere a chi appartenga mi fa sentire davvero una puttana, sono eccitatissimo e vorace. accenno appena un risucchio e lo sento nuovamente partire alla carica e conficcarsi in fondo. resto in apnea ondeggiando appena la lingua, mi accorgo che ha il cazzo peloso fino quasi a metà.
si ritrae ancora e me lo sbatte sulle labbra, sulla lingua.
"apri bene la bocca" mi ordina
spalanco le fauci e lo sento penetrarmi ancora e ancora, fluido ma deciso, morbido ma determinato, io quasi non mi muovo, resto premuto sul foro e lascio che mi sbatta il cazzo in gola quanto vuole, mi limito ad assecondare appena le sue spinte.
sento che aumenta il ritmo, la fibbia della sua cintura sbatte ripetutamente sulla parete di legno, il suo cazzone storto mi trapassa le labbra forsennatamente, spasmodicamente, la saliva mi gronda dai lati della bocca e gocciola per terra ma NON POSSO FERMARMI a deglutire, devo accoglierlo e accompagnarlo verso l'orgasmo, è la mia natura, sono nato per questo.
"siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii"
grida. si blocca piantato in gola. il primo schizzo.
tutto nel medesimo istante.
una sborrata travolgente, un fiume di seme salato che mi fa pensare al pistacchio, una marea di latte caldo e vischioso che mi fa quasi tossire... ma riesco a inghiottire senza soffocare.
passati i primi, abbondantissimi spruzzi, lascio ondeggiare lentamente la testa, massaggiando con le labbra il mio bel cazzone che continua ad eruttare sborra mentre perde vigore. con tutta calma finisce di eruttare seme, poi in pochi secondi si riveste ed esce.
tre belle sborrate in pochi minuti, adesso devo davvero concedermi una sigaretta. esco anche io e vado nella zona fumatori dove incontro qualche amico, e le sigarette diventano due, forse tre.
quando rientro per andare a prendere un drink noto un camerino con la porta socchiusa, sbircio dentro e vedo un tipo alto e calvo con l'uccello in mano che si sega vistosamente. lo guardo, mi guarda... ma vado al bar. se quando ho preso da bere e torno indietro lo trovo ancora che si scappella entro (dico fra me e me) e quasi tergiverso un po' al bancone per sfidare la sorte... ma un po' fremo e mi agito mentre torno verso il corridoio in penombra. fanculo, c'è un altro affacciato al camerino che guarda dentro, stai a vedere che mi frega l'uccello, e invece il tipo all'interno richiude un po' la porta porgendo un cortese rifiuto all'altro pretendente. aspetto pochi secondi, il tempo necessario a veder sparire il perdente, ed ecco la porta si riapre. avanzo. mi affaccio. lui mi guarda, si sputa sulla mano e continua a segarsi. potrei quasi giurare che nella penombra ha incurvato un po' in avanti il bacino.
entro e chiudo la porta alle mie spalle.
faccio per inginocchiarmi.
"spogliati" la sua voce è perentoria e non ammette repliche.
mi sfilo jeans e maglione ma non gli basta
"levati tutto" via anche calzini e boxer.
torno in ginocchio
"leccami le scarpe" sono eccitato ed ipnotizzato dalla sua voce dolce ed autorevole al contempo, mi curvo a terra e lecco i suoi scarponcini marroni. dopo quello che ritengo un tempo sufficiente inizio a risalire lungo le caviglie, lecco i polpacci, le ginocchia, tento la scalata ma appena arrivo a metà coscia mi blocca, con una mano mi tira i capelli e mi alza la testa
"sul lettino, a pecora"
abbasso gli occhi sul suo pube e nella sua mano ancora in movimento vedo scivolare il cazzo grosso e nodoso.
"sul lettino, a pecora!" un po' meno dolcemente mi ordina di posizionarmi senza smettere di masturbarsi.
si sputa sull'altra mano e mi ficca due dita in culo. fino in fondo.
le fa ruotare un po', le toglie e le infila ancora.
gemo, ruoto un po' la testa e con la coda dell'occhio vedo che tira fuori un preservativo.
sono pochi secondi ma in questo momento, in questa posizione, smanio davvero e mi sembra che il tempo scorra troppo lentamente.
lo sento prendermi per i fianchi e sistemarmi fino a sporgere dal lettino, poi con una mano mi spinge forte alla base del collo obbligandomi a piegare la faccia a terra e con una sola spinta mi trafigge con il suo cazzone. dolore e godimento fusi in un bruciore che sembra esplodermi in tutto il corpo per finire a concentrarsi nel mio buchetto violato.
"stai giù" mi intima mentre estrae l'uccello e lo affonda di nuovo.
è come un manico rovente, in barba all'attrito spinge il cazzo e mi rompe il culo tenendomi bloccato, stretto nella sua morsa. con il sommarsi degli affondi il bruciore si fa meno intenso lasciando il campo libero al godimento, quello fisico per il suo gran cazzo e quello mentale per l'idea d'essere succube di un bel toro dominante che mi sta aprendo il culo.
tento di alzare la testa ed inarcare la schiena ma la sua presa è troppo forte e un paio di affondi più violenti mi fanno desistere da ogni tentativo. il suo minchione non cessa di trapassarmi ritmicamente... forse aumentando un po' della frequenza e nell'intensità, io sono assolutamente perso nel piacere e mi abbandono completamente al suo vigore.
una serie di colpi di reni forti e rapidi mi sorprendono, in un istante esce fuori e si toglie il profilattico porgendomi la cappella gonfia
"volevi questo... eccolo... apri la bocca"
ho appena il tempo di aprire le labbra che si sporge in avanti e attacca a fottermi la gola esattamente nello stesso modo convulso in cui mi stava scopando il culo.
"mmmmmmmmm" anche nell'orgasmo è avaro di parole.
la sua sborra inizia a colarmi piano in bocca ed io lo mungo avidamente ingoiando e pompando ogni goccia del suo seme caldo.
quando il suo uccello è ormai moscio ed esausto mi rivesto in silenzio ed esco.
e ora a chi tocca ?

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