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Prime Esperienze

....e un pò ti amo.


di Legno
28.03.2019    |    5.620    |    12 6.9
"So per certo però quello che i miei occhi intorpiditi dal buio videro in LEI, ossia la sua eterea bellezza, la sua semplicità nel farti vedere il suo mondo..."
Vi chiedo in anticipo scusa se ho commesso errori di qualsiasi natura, ma non sono uno scrittore, ma un semplice uomo che vuole usare queste due righe per raccontare la propria esperienza vissuta qui su questo sito ..... Grazie ad ANNUNCI69, ho ricominciato a vivere, perché ho avuto la fortuna di trovare LEI, fortuna o fato nessuno potrà mai aiutarmi a chiarirlo, ma non mi interessa neanche saperlo, perchè quello che ha risvegliato LEI in me, è il sentimento più importante che questa nostra vita ci possa regalare… l’AMORE.
Si la mia vita è stata dipinta sempre con colori a tinta scura, ma solo dopo un evento tragico, la mia anima si è vestita completamente del colore nero. Con il trascorrere degli anni, questa eterna ombra che ho avuto dentro, si è nutrita di tutti i miei ricordi più bui e tristi, espandendosi e lasciando pochissimo spazio alla luce dell’amore. Si dice che dopo la tempesta viene il sereno e qualche mese fa è apparsa LEI, il sereno. Sembrava essersi materializzata da un libro di favole, sapete, il classico mondo dove tutto è idilliaco, dove l’aria sembra ferma, dove regna la magia, dove tutto è dipinto con colori a pastello, dove si intrecciano storie di valorosi cavalieri e di principesse in pericolo da giganteschi draghi……invece LEI era proprio davanti ai miei occhi, in versione digitale, ma presente con i suoi modi educati e signorili di altri tempi, entrando nella mia vita in punta di piedi, con dolcezza, senza preavviso, come fa la NEVE quando scende, silenziosa e leggera e con il suo mantello bianco copre tutto quello che incontra al suo passaggio. LEI in mezzo a quel buio dove ero sepolto, era riuscita a vedermi. Mi tese la propria mano, facendomi capire che potessi afferrarla, senza avere paura di essere mollato e rigettato nel buio più totale. LEI aveva visto in me, quel povero uomo divenuto l’ombra di se stesso, trasformatosi con il tempo, in un pezzo di ghiaccio a fronte del suo vissuto.
Non saprei cosa vide di interessante in me, probabilmente rimanendo in tema di favole, fu come la bella per la bestia, o come king kong innamorato della bella biondina più della sua stessa vita….esseri che si incontrano per caso e poi il destino li unisce per l’ETERNITA’ …. non so quindi perché lo fece, ma per il suo gesto, le sarò eternamente grato. So per certo però quello che i miei occhi intorpiditi dal buio videro in LEI, ossia la sua eterea bellezza, la sua semplicità nel farti vedere il suo mondo attraverso i suoi scatti, la sua intelligenza, il suo modo sicuro, ma nello stesso fragile di confrontarsi con il mondo, la sua voglia di regalare gioia e magia a tutti, di salvare il mondo dalla oscurità, proprio come aveva fatto con me. Ma quello che riuscì a darmi un vero e proprio scossone forte, una scusa per scappare da quel carcere, fu la sua gentilezza, i suoi modi delicati, il suo modo silente ma devastante di entrare nella mia vita, il suo modo di comunicare e di confidarsi con il mio essere nascosto e rinchiuso nel buio, impaurito ed infreddolito, chiuso dentro ad una gabbia fatta di fantasmi e spettri. Questo mio piano di evasione, LEI è riuscita ad alimentarlo e renderlo possibile, con una lunga serie di messaggi, il cui contenuto, era pieno ti pensieri, dai più profondi a quelli più leggeri, messaggi che contenevano sogni chiusi nel cassetto, desideri fantasiosi, a messaggi più comuni, più frivoli, più semplici. Alimentavamo i nostri passionali desideri di eros, condividendo le nostre foto sui rispettivi profili e a volte, preso dall’ispirazione che LEI mi riusciva a dare, la disegnavo rubando dai suoi scatti, l’essenza del suo sublime corpo.
Quando sono preso o coinvolto da forti emozioni, mi capita di materializzarle tramite sogni e lì vivo talmente intensamente, che faccio fatica poi a capire dove la realtà finisce e dove la fantasia inizi. Si dice che “I sogni son desideri, chiusi in fondo al cuor, nel sonno ci sembran veri ……. e proprio sognando, li ho inconsciamente liberati.
Per molte sere, ho sognato di essere un grande albero, di quelli maestosi, imponenti, ben saldi a terra, di quelli che una volta che ci si siede sotto, con le spalle ben poggiate sul tronco, sotto la sua folta chioma, avvertiamo un senso di protezione, di sicurezza, lontani dalle intemperie, insomma come se stessimo a casa nostra, un nido morbido, posto in cima all’albero e lontano da tutti gli occhi dei predatori. E mi ricordo, che un vento fresco, mi faceva sventolare tutti i miei rami e vibrare tutte le foglie e venivo dallo stesso vento, sommerso e investito di parole e pensieri, provenienti da tutti coloro che passavano o sostavano li vicino a me. Bambini che giocavano a palla, amici che parlavano fra loro di lavoro di sesso, amanti che si sussurravano e si promettevano amore eterno, ed invece di avere la sensazione di affocare in quel mare, ne ricevevo un senso di appagamento. Preso da questo tsunami di pensieri, non mi accorsi che una donna, stanca dalla sua corsetta giornaliera, si fermò di fronte a me, poggiando la sua mano sulla mia corteccia, mentre con l altra mano, tirava su una gamba, facendo stretching. Questo primo contatto, mi fece stabilire con LEI, una specie di relazione, sembrava come se i nostri spiriti si fossero fusi insieme, diventando una cosa unica, facendomi battere forte e velocemente il mio cuore ligneo, è come quando siamo pervasi ed attraversati da un brivido lungo la schiena e la pelle si increspa, così mi sentivo e come per magia questa sensazione fu percepita anche da lei, eravamo in simbiosi, collegati da non so cosa ……. Con tutta la calma del mondo, si chinò e si tolse scarpe e calze, rimanendo con i piedi nudi a contatto con l’erba e più in profondità con le mie radici, riuscivo a percepire la sua leggerezza, è come tenere in braccio un piccolo bimbo, si avverte al suo contatto, delicatezza e volubilità nello stesso tempo, ma si gode della sua innocenza e della sua purezza. Poggiò di nuovo entrambi le mani sul mio tronco, vidi il suo sguardo perdersi nel nulla, i suoi occhi chiudersi e cominciò a sospirare, facendo arrivare il suo respiro fino alla mia corteccia. Ero inebriato ed ipnotizzato di fronte a così tanta bellezza, mai vista prima. Cominciò a premere le sue calde mani su di me, come se volesse invitarmi e guidarmi in un ballo con LEI. Si muoveva delicatamente e con eleganza, era di una sensualità disarmante, talmente presa da quella danza, da non curarsi minimamente di coloro che in quel momento passassero di li, al contrario loro, catturati da quel movimento ipnotico, carico di magia, sorridevano di gioia. Anch’io sedotto ed ammaliato come il canto delle sirene, mi feci trasportare, cominciando a ballare con LEI. Era l’incarnazione della perfezione, si muoveva libera e leggera come fa una farfalla con il suo battere di ali, sembrava che volasse intorno a me, riuscivo a sentire il suo profumo da ogni parte nell’aria, la respiravo, emanava una luce che accecava tutti i sensi e inebriandoti di calore. Quando appagata e satura di tutto quello che aveva vissuto, si avvicinò dolcemente al mio tronco e mi lasciò un bacio, la sua umida e morbida carne delle sue ROSSE LABBRA, tocco la mia dura corteccia, come se volesse ringraziarmi di quelle sensazioni che le erano arrivate dritte al suo cuore, ma non c’era bisogno che lo facesse perché anche LEI, mi donò linfa vitale, imbevendo tutti i miei tessuti organici, un vero e proprio succo nutritivo….. ero talmente pervaso da questa energia, che mi scorreva velocemente all’impazzata lungo i miei innumerevoli anelli, salendo e scendendo dalle radici, a tutti i rami coperti dalle foglie e sfogando da essi in una calda resina …….svegliandomi, il suo bacio, non mi lascio solo linfa vitale, ma uno stato di confusione e imbarazzo, perché oltre ad essere madido di sudore, ero bagnato anche del mio seme, altro che resina, era stato un sogno così travolgente che ebbi un vero e proprio orgasmo.
Questo mio sogno, si ripetè per altre notti, con la stessa donna, con le stesse sensazioni, con gli stessi profumi, umori e con lo stesso risultato finale, arrivare all’orgasmo. Ma quello che cambiava nel sogno, era lo scenario attorno a noi, si perché passavamo dal freddo inverno, con i rami spogli ricoperti di bianco dalla Neve, al fresco e ventilato autunno, con i suoi caldi colori, al dolce risveglio della vita grazie alla primavera e per finire al caldo torrido e afoso dell’estate.
All’inizio non diedi peso a quale potesse essere il significato di tali sogni, mi sentivo bene, felice ed era questo quello che mi bastava sapere, ma solo dopo vi racconterò ciò che la mia psiche voleva suggerirmi con quei sogni.
Tornando nel mondo reale, trascorrevo le mie ore di libertà, scrivendo alla mia LEI infiniti messaggi, allontanando sempre di più l’ombra nera nella mia anima, sempre più fina e più debole. Quella gabbia eretta con sbarre fitte di dolore e tristezza, si allargavano e si indebolivano sempre di più, lasciando lo spazio per far filtrare la luce, così da poter far fiorire di nuovo quel fiore che si era appassito dentro me, ridandogli vita e speranza.
Di sicuro LEI, tutto questo lo vide prima di me, capendo che ormai quel fiore, era di nuovo sbocciato, ma io ingordo e ceco, non mi accorsi che questa mia alba, coincideva al tramonto di LEI. Si stava consumando per me e non riuscivo a capirlo.
Ma solo dopo silenzi atroci e pesanti come macigni, come preso da un fulmine a ciel sereno, mi tornarono in mente i sogni fatti e a quel punto anche il loro significato. Quella donna era LEI, con i suoi limitati tempi, sempre in corsa contro il tempo per cercare di realizzare i sogni di tutti suoi cari, quella DANZA leggiadra era il suo modo di dirmi TI AMO, quella FARFALLA che volava libera nel cielo era il mio ANGELO protettore, quel BACIO era un addio sofferto ma liberatorio per lei, il tempo che cambiava, erano le 4 STAGIONI, rappresentando il ciclo perpetuo della vita, la morte e la rinascita….. era questo il messaggio che LEI, ha voluto mandarmi, è stata una lezione di vita, che LEI DONNA BAMBINA ha voluto regalarmi. Era giunto il momento di rinascere, ma farlo più forte di prima. Ormai il fiore non aveva più bisogno di essere coltivato da LEI, doveva crescere da solo.
LEI MI HA DONATO PARTE DELLA SUA VITA PER RESTITUIRMI LA MIA. grazie vita mia sarai sempre una parte di me, perchè grazie a te, ora vivo di nuovo, sei stata la mia donatrice di organi vitali ed è per questo che il mio cuore ora è tuo per metà. LEGNO
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