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Prime Esperienze

iniziò cosi..


di Membro VIP di Annunci69.it cavallaTrav
15.05.2018    |    37.949    |    14 8.2
""ingoia ingoia" disse spingendo in fondo , e ingoiai come se fosse un sorso di caldo latte..."
Come molte famiglie, negli anni del Boom economico, anche nella mia i genitori erano impegnati al lavoro e negli impegni quotidiani, e i figli alle volte erano un problema.
Ero un ragazzino particolare, sempre fuori sempre per la strada e per i campi sempre alla ricerca di qualcosa.
Mi madre avrebbe voluto una femmina, per questo mi lascio i capelli lunghi e biondi,avevo un corpo minuto e atletico dovuto alle lunghe fughe e agli scorrazzamenti per i campi..
Impossibile da gestire, la mia famiglia visti anche scarsi risultati scolastici, decise di mandarmi in un istituto, ecclesiastico per ragazzi orfani e particolari.

L'arrivo

Era una sera di settembre, si preparavano per l'inizio della scuola, mi portarono con un po di imbarazzo dicendomi un sacco di parole di cui io non capivo il senso, sapevo solo che mi avevano iscritto ad un altra scuola, e che averei avuto nuovi compagni e nuovi maestri.

L'istituto era retto dalle Monache, all'arrivo mi portarono in uno studio pieno di scaffali e libri una scrivania dalla quale una suora enorme mi scrutava e mi faceva delle domande, alle quali non sapevo rispondere.
Mi sembrava essere caduto in un dirupo,non sapevo e non volevo capire cosa succedeva, mi resi conto solo quando mia madre mi baciò salutandomi, "starai bene qui vedrai, tornerai a casa tutte le vacanze, sii buono e obbediente, e fai tutto quello che devi fare".

Vidi la sua figura allontanarsi e la mano della monaca posarsi sulla mia spalla, stringendomi appena, " vieni" disse, " ti faccio conoscere i tuoi nuovi compagni".
Mi girava la testa, sentivo fischiare le orecchie e grossi lacrimoni mi scendevano dalle gote, fu un attimo e salterellando e asciugandomi gli occhi segui la monaca.

I Compagni

Entrammo in un salone dove seduti c'erano circa 40 ragazzi di tutte le età, mi indico un posto in un tavolino con 2 ragazzini della mia taglia, eravamo i più piccoli,
Fu una cena frugale, un po di minestrone, insalata e una fetta di formaggio. acqua, e pane. alla fine della cenaci portarono in uno stanzone sotterraneo pieno di giochi e tavolini, dondoli ecc, si chiamava sala ricreazione.
La conoscenza.

In un attimo mi furono intorno tutti, la domanda principale fu ma sei una femmina? perche hai i capelli lunghi ? da dove vieni ? e che classe farai'? i più grandi mi spintonarono e io non sapevo che rispondere, dissi solo il mio nome e l'età la cosa fece sorridere tutti.
A parte la scuola non avevo mai visto tanti ragazzi tutti insieme, dopo poche battute e qualche insulto, mi lasciaro e si dedicarono ai loro giochi serali.
Mi ritrovai solo e visto che non sapevo far nulla dei giochi proposti mi limitai a guardare.

La Notte.

Arrivarono le 9 di sera e fu il momento di andare a dormire, salimmo 2 rampe di uno scalone immenso e accedemmo al dormitorio ,la onnipresente monaca mi assegnò un lettino, e mi diede un camicione da notte.
lavati i denti e viso e mani ci coricammo e si spensero le luci tranne una piccola luce fioca che rischiarava malamente i bagni e che si riverberava nel dormitorio.

Nel giro di pochi attimi la maggior parte dei ragazzi si addormentò, dopo 2 passaggi della monca si fece un silenzio rotto solo dal respirare di qualcuno, avevo gli occhi sbarrati, la luce del bagno mandava dei riflessi sinistri, mi appisolai, e nel sonno ripercorsi i giorni passati e le dormite nella mia stanza.

Mentre il torpore mi prendeva avvertii una presenza intorno a me, mi svegliai del tutto 4 ragazzi e un piccolo erano intorno al mio letto.
Mi fecero alzare e dovetti seguirli mi portarono in un sottoscala, chiuso da una porta all'interno materassi e cuscini, i grandi seduti sui materassi ci spiegarono cosa era il nostro dovere, cosa dovevamo fare la notte e tutte le volte che loro volevano, da quel momento avremmo dovuto, noi piccoli, essere a loro servizio in tutto.

Balbettai qualcosa, e subito mi furono addosso come furie, riempiendomi di calci e pugni lasciandomi pesto e dolorante, passò qualche attimo poi, prendendomi per i capelli, mi sollevarono il camicione e abbassatemi le mutandine mi lasciarono nudo.
Intanto l'altro piccolo si era inginocchiato davanti ad un ragazzo, si chiamava Dario, senza mutande fece entrare nella bocca del piccolo il suo cazzo duro.

Era la prima volta che vedevo una cosa del genere, non sapevo cosa fosse, ne avevo sentito parlare, ma nulla più, sapevo che si faceva tra maschi e femmine, e ora vedevo e capii che noi eravamo le femmine.
Intanto Dario presa la testa del piccolo Enzo cosi si chiamava, comincio a mugolare e a spingere come un forsennato l'andirivieni si fece più intenso e Dario tirando a se la testa di Enzo emise un mugolo prolungato, "bevi bevi tutto" sospirò.
Alla fine mi riportarono a letto facendomi capire che in seguito sarebbe stato il mio turno.

Il mio turno.

I giorni scorrevano lentissimi, scanditi dagli orari del gioco dei pasti e della scuola, La mia maestra era una signora bene dell'alta borghesia, e ci insegnava il programma senza fretta ma con assoluta efficacia e mi prese bene, capendo le mie difficoltà, aiutandomi e facendo in modo di portarmi alla pari con i miei compagni di classe.

dopo circa 10 gg di scuola, una sera nell'aula di ricreazione la tensione che avevo accumulato cessò e mi addormentai seduto davanti a una montagna di costruzioni.
Il richiamo della monaca mi svegliò e ci avviammo ai dormitori, essendomi attardato la monaca assieme ad un altro ragazzo più grande ci assegnò il compito delle pulizie dei bagni.

Secchi e spazzoloni, tubo dell'acqua ..e ci lasciò raccomandandosi al più grande di un buon lavoro.
In un attimo i 5 bagni e i lavabi furono puliti, avevamo finito credevo, ma il grande, Claudio si chiamava, mi disse "stasera e il tuo turno," e aggiunse "questa volta ti preparo io poi farai da solo .."
Mi spinse in un bagno e abbassatomi i pantaloni e le mutandine, mi fece piegare a 90 e infilandomi il tubo nel culo mi fece un clistere enorme.

inizialmente sentii un dolore atroce piansi e tentai di scappare, ma mi teneva per il collo e stringeva forte mi faceva malissimo.. lo lasciai fare e assecondai tutto quel che mi diceva di fare,finito di riempirmi e svuotarmi di acqua, per verificare disse, mi infilò nel culetto due dita saponate,che fecero uscire qualche schizzo di acqua oramai limpida.
Bene aggiunse lasciandomi il collo, tremante mi rivestii e insieme andammo in dormitorio, incrociammo la Monaca che ci redarguì per il tempo eccessivo, invitandoci a andare a letto.
Mi spogliai e infilandomi il camicione pensai a cosa sarebbe successo, ripensai all'immagine di Dario e Enzo, e non capii perchè quel trattamento nei bagni.

Passò 1 ora e il movimento intorno al letto mi avvertì che era ora di seguire gli altri, vidi delle figure avviarsi nel sottoscale
Io e Enzo entrammo, e la porta si chiuse dietro di noi, Claudio mi prese per il collo da dietro portandomi in mezzo a un cumulo di materassi che sapevano di umidità, mi fece inginocchiare, subito davanti a me Dario Claudio Marco Giuseppe
tutti in pigiama, tirarono fuori i loro arnesi, Dario, brutalmente mi prese per i capelli e " apri la bocca," e spinse dentro il suo Cazzo," succhia e lecca, muovi la lingua vai su e giù, dai fino in fondo dai fino in gola" Tenedomi per i capelli e facendomi da guida con la mano si faceva la mia bocca..pochi colpi e poi fu sostituito da
Claudio che mi aveva preparato prima, sentii il sapore del suo cazzo forte aspro, duro che spingeva in gola, cosi fecero anche gli altri due.

Mentre Marco si dilungò nella mia bocca più degli altri mi sussurrò delicatamente muovi di più la lingua, cosi feci e mi sentii riempire la bocca di liquido caldo e vischioso che arrivandomi in gola si fece sentire anche nel naso.
"ingoia ingoia" disse spingendo in fondo , e ingoiai come se fosse un sorso di caldo latte ..
Dario decise che era venuto il momento, e con uno spintone mi mise a 4 gambe e piazzatosi dietro di me sputò sul mio culo, poi schiacciandomi la testa sui materassi cominciò a spingere il suo arnese sul buco, spinse forte, implorarai di smettere per il dolore, piangevo e chiedevo di smettere, ma marco e Giuseppe mi tenevano saldamente e Dario brutalmente mi penetrò fino in fondo, sentii il suo corpo sul mio mi sentivo lacerare tutto dentro, il suo cazzo profondamente piantato dentro di me e lui che spingeva ancora, restò un attimo fermo allargandomi le chiappe e mostrando agli altri tutto il suo cazzo dentro.

Cominciò a tornare indietro, sentivo il mio culo tirato, strapazzato, fu un attimo poi di nuovo spinse in fondo e comincio così a scorrermi su e giù dentro di me a sbattermi a allargarmi a brutalizzarmi.
Poi con colpi mostruosamente forti mugolò e mi riempi il culo di crema calda e appiccicosa dissero che si chiama sborra, me la lasciò tutta dentro quando tiro fuori il suo arnese.

Fu la volta di Marco e Giuseppe che mi usarono lo stesso trattamento,pompandomi e lasciando la loro sborra nel mio culo.
Ero steso sui materassi a pancia in giù esausto dolorante incapace di muovermi, dal culo mi uscivano dei rivoli di liquido e sborra, fu allora che Dario mi si sedette a fianco e sollevandomi la testa mi mise il cazzo in bocca floscio.

"Dai pompa bestiolina che ho ancora voglia," disse, e un attimo dopo mi ritrovai a pompare il suo cazzo durissimo.
"succhia succhia che ora ti chiavo" e rigirandomi mi sollevò le gambe piazzandosi sopra di me.
Sparivo quasi sotto di lui, il suo arnese si fece strada subito nel mio culetto allargato da prima, cominciò a pomparmi con colpi brutali e spingendo in fondo in fondo, piangevo ma sapevo che non potevo fare altro.
Mentre mi pompava mi diceva vedrai che ti piacerà....e giù colpi fortissimi , poi reggendosi sulle mie gambe allargate si sollevo e dopo pochi colpi ben assestati mugolò il suo piacere allagandomi il culo di sborra..

Esausto mi crollò sopra, schiacciandomi tutto e mormorandomi " brava bestiolina, adesso ripulisci tutto che per stasera hai finito" non capii subito, ma un ceffone e l'ordine di ciucciare e leccare di nuovo tutti mi fece capire che dovevo ripulire, obbedii e ingoiia di nuovo tutto e tutti furono ripuliti,compreso Giuseppe che volle chiavarmi anche lui venendomi sopra..
rientrai nel mio lettuccio con lo stomaco e il culetto pieni di sborra, ero preoccupato, ma appena toccai il letto sprofondai in un sonno pesantissimo..buio e senza sogni..

La nuova vita.

da quella sera divenni la bestiolina di Dario e di tutti quelli di 3 media e più grandi di me, si preannunciavano tempi decisamente orribili, ma mi abituai subito a quella condizione, semplicemente diventando sottomessa e accondiscendendo a tutte le richieste senza ribellarmi e anzi collaborando facendo ogni cosa richiesta in ogni modo e in ogni situazione.
Fu cosi che diventai la preferita di molti anche se di piccolini come me in realtà c'enerano altri 3

Poi gli adulti.

Nel collegio vi erano diversi uomini che andavano e venivano, quelli sempre presenti pero erano solo il giardiniere e il cappellano. Poi ogni 3 mesi vi era una riunione di seminaristi o francescani o salesiani che con conferenze o convegni si riunivano e pranzavano nel nostro istituto portando sempre regali e oboli per la nostra assistenza
fu cosi che..Dario
ma questa e una storia molto diversa... la pubblichero poi..
continua...








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