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Prime Esperienze

io, lei e la marziana


di light78
23.03.2017    |    4.305    |    2 9.7
"Era il momento di passare da regista ad attore, primo attore..."
Passeggiavo con la mia cagna lungo la riva del fiume, come tutte le sere prima di cena.
Il sole era blu, un tramonto molto romantico colorava questo autunno che sembrava proprio non arrivare.
Si stava bene fuori, era asciutto, quella temperatura che vorresti rimanesse tutto l'anno.
Passeggiavo in t-shirt e jeans attillati, questi ultimi a ben evidenziare il pacco, come mio solito.
Quella sera non vi era tanto movimento lungo l'argine, perchè poco lontano c'era la Sagra di Paese, dalla quale mi ero ripromesso di tenermi ben lontano: il solo odore di salsiccie calde, grosse, mi attirava e non poco. Ma non potevo farmele servire da “Gianni il Cornuto”. Al solo pensiero vi fosse vicino sua moglie, temevo gli avrei riso sonoramente in faccia.
La mia cagna continuava ad odorare tutti i passaggi dei vari cani, specie dei maschi, delimitandone il territorio con brevi spruzzi di urine: pensavo tra me e me che era una gran troia, degna del padrone, ed intanto andavo oltre.
Sino a quando apparve avanti a noi una donna splendida.
Sembrava un po' disorientata, si guardava attorno.
Veniva verso di me con occhio un po' perso. Rimasi un po' interdetto, poi pensai che fosse il caso di chiederle se aveva bisogno di aiuto.
Mi rispose di no, con voce molto soave, e cominciò ad osservandomi profondamente: ammetto che provai disagio nell'esser scrutato così a fondo nei miei lineamenti, da testa a piedi. Era strano il modo in cui mi guardava.
Le chiesi il suo nome, e se era italiana, perchè la parlata era un po' strana, ed essendo castano bionda, capelli lisci, altina, corporatura teutonica, pensavo venisse dall'Est.
“Chiamami Giada. Vengo da un pianeta lontano.”
Risi sonoramente. “Dai non scherziamo!..Vieni forse da K-Pax?!?..E io chi sono? ET ?!?”.
Rise anche lei! Pensai allora che mi dicesse che scherzava, invece no.
Replicò secca e a braccia conserte: “ K-Pax, ET, ottimi film, complimenti. A volte voi umani avete una tale immaginazione..! Ho visto il film ET, ci pensate così strani noi Extraterrestri, ma credimi che non è così! Sappiamo fare tutto ciò che fate voi umani, a volte anche mooolto meglio..!”..e mi strizzò l'occhio!
Oh cazzo, pensai! O è una marziana, o è una ninfomane del cazzo! Fatto sta che pure la mia cagna si era ingrifata! Era attaccata ai suoi polpacci!
Me ne fregai, marziana o non maziana, sempre figa era!
Era ora di cena. Ergo, avevo fame! Le chiesi se aveva cenato, e se le andava di venire verso casa mia. Già mi pregustavo una bella cenetta con scopata annessa..
Lei risponde che le andava bene: “Tanto - mi disse - non ho nulla da fare qui sulla Terra. Sono appena arrivata e la mia missione è quella di esplorare e conoscere più cose possibili su voi umani..”.
Io mentre parlava annuivo, le dicevo sempre di sì, fingevo di essere interessato alla sua vita in quella Galassia, quando in realtà ero interessato solo a scoprire se sapeva succhiarmelo o se avessi dovuto istruirla, se fosse stata capace di montarmi per bene: tutte cose che mi frullavano per la testa! Non mi davo pace, non vedevo l'ora di avere risposta ai miei tanti perchè!.
Arrivammo a casa mia. Salimmo le scase ed entrammo. L'appartamento accolse questa bella donna, il mio cazzo già ribolleva.
Le chiesi se potevo offrirle da bere un buon vino di benvenuto. Lei annuì. Mi disse che lo aveva già visto fare. Io incuriosito le chiesi dove, certo di averla smascherata. Replicò: “Nei film che ci proiettavano nel mio pianeta quando ci istruivano sull'uomo. E' tipico.. Ti porta in appartamento.. Ti offre da bere, ti spoglia e poi si fa sesso. Tu e lui, o tu lui e la moglie..! Tu, Alex, non sei sposato?”
Al chè io le risposi “No tranquilla.. nessuna donna gelosa!” e lei sospirò un po' delusa “Peccato..”.
Capii che avrebbe voluto una bella passera tutta da leccare come dessert. Allora pensai a Germana, la cara mia amica ninfomane bisex. Se avesse saputo che ero in appartamento con un bocconcino così e me l'ero tenuta tutta per me, sicuramente mi avrebbe tolto l'amicizia, pensai.
Sperai fosse online! Le scrissi al volo “Ho bisogno di te! Passera strafiga bsx tutta da leccare in mio appartamento. Vestiti e corri in appartamento da me!”
Lesse subito il mio messaggio. E mi rispose che poteva essere da me in un'oretta: ancora una volta la buona Germana non mi aveva deluso!
Le risposi che andava benissimo, intanto avrei intrattenuto Giada con la cena.
Giada sorseggiava il vino, curiosa, faceva mille domande, di qualsiasi genere.
Il suo abbigliamento era semplice. Anche lei indossava dei jeans e una tshirt bianca.
I seni erano puntati davanti a me: belli grossi, schiacciati dal reggiseno.
Nel frattempo era calato il sole: le passai una mia felpa. Il solo pensiero che quella bella donna indossi la mia felpa preferita mi ingrossò la patta. Lei vide il movimento sotto i miei jeans, sorrise.
Dovevo aspettare Germana cazzo..anche se avevo voglia di un pompino intanto..
Mi misi ai fornelli intanto per allontanarmi da lei, sennò scoppiavo.
Le prepara una pasta al volo. A lei non dissi nulla di Germana. Volli fosse una sorpresa.
Ci sedemmo a tavola: mentre mangiavamo quel alone in lei di misterioso mi eccitava un sacco.
Io le facevo apposta mille domande, anche sceme. Parlammo di riproduzione, di anni di vita, di profumi.. Era bello sentire la quantità di cazzate che raccontava. Dentro di me pensavo “Ok, ora ce la scopiamo. Ma dopo?!? Dobbiamo denunciarne la fuga da qualche manicomio?”.
Pensai anche che se era veramente una marziana ninfomane potevo sempre tenermela in appartamento: tanto nessuno sarebbe venuto a reclamarne lo smarrimento..
Assorto com'ero in questi cazzo di pensieri non mi resi conto che il tempo volava..
Dlin dlon! Il campanello! Lei mi guardò: “Ma non vivevi solo?”. Io nemmeno replicai ed andai ad aprire.
Germana in un batter d'ali era già salita. Che gran troia! Aveva messo il completino nero corto scollato col tacco 12..la puttana! “Ciao Alex! Disturbo? Passavo per caso per di qua.. ero andata alla Sagra.. ma avevano finito quasi tutto, ho pensato di salutarti!” “No Germana, figurati! Entra!”.
Dalla cucina si poteva ascoltare, ma non si riusciva a vedere.
Camminammo verso Giada, ci apparve un angelo.
Giada aveva sfilato i pantaloni, ci attendeva solo in tshirt e ci venne incontro.. “Ciao Germana! Mi fa piacere che sei venuta per caso a trovarci”...e mi strizzò l'occhio..
Io ero lì, regista, loro attrici. Partì lo show.
In pochi secondi furono semi nude davanti a me.. Entrambe in intimo, nero Germana, bianco Giada.
Le loro lingue si incrociavano, era un piacere per me vedere tanto gaudio.
Sfilai anch'io i jeans e rimasi in boxer, mentre le seguivo e le filmavo: a Germana era sempre piaciuto esser filmata. Ogni tanto poi scattavo qualche foto, inserivo il flash per richiamare la loro attenzione ed illuminare le loro pelli liscie.
Erano nude, nude sul mio letto: gemevano e si contorcevano.
Giada allungò una mano verso di me. Era il momento di passare da regista ad attore, primo attore.
Lo afferrò con veemenza e cominciò a succhiarmelo: “Oh! Cazzo, sì! Sarai pure aliena, non ne avrai mai fatto uno...ma la teoria te l'hanno insegnata da dio!” pensai.
Guardai Germana, che attendeva un po' spazientita il suo turno: la vorace marziana non si staccava più dal mio cazzo. Allora presi la bocca di Giada, e lo porsi tutto a Germana, socchiusi gli occhi..
Il suo bocchino era sempre il più bello, il migliore.
Giada la osservava nel rollio della sua lingua.
Io intanto con la mano accarezzavo le sue grandi labbra: era bagnata, bagnatissima.
Germana aveva fatto il suo dovere: la marziana era in calore. Si dimenava ad ogni mio tocco.
Mi distesi a pancia in sù, il mio bel cazzo era irto, fiero.
Afferrai Giada: la volli sopra di me. Volevo vedere se le avevano insegnato anche a cavalcare.
Germana si accomodò sopra la mia faccia, difronte a lei. Le mangiavo la mona mentre si baciavano e il mio fendente entrava nel caldo corpo di Giada.
Era brava anche a cavalcare: niente da dire. Mentre si baciava con Germana e si toccavano le tette, continuava mantere un ritmo sempre più incalzante. A volte rallentava, mi faceva sentire le sue contrazioni. Piccoli ma continui orgasmi, ripetuti, percorrevano il suo corpo: aveva bagnato tutte le lenzuola.
I gemiti erano alti, altissimi. Speravo che i vicini fossero alla Sagra anch'essi: un'altra ammucchiata del genere non me l'avrebbe perdonata quella vicina del cazzo!
Germana amava il cazzo, non potevo non darglielo, specie in culo.
Tra di noi c'era grande intesa, bastò un cenno per capire che ora lo voleva, e là.
Lo sfilai a Giada, che quasi ci rimase male, e ancor ben lubrificato del liquido alieno lo infilai tutto in culo con una spinta mai alla Germana a pecorina.
Giada osservando si infilò subito un dito in culo anch'ella, e le parve bello. Allora presi la mia mano, ci giocai con due tre dita.
Avevo avanti a me due splendide donne, a pecorina, con i loro culi dilatati, che urlavano “Ancora!” all'unisono.
Le spinte proseguirono, sempre più forti, più poderose, come d'altronde a Germana piacevano, fino a quando venni sulla sua schiena: una bianca colata collosa riempiva il suo fondoschiena.
Giada non resistette, lo bevve con passione. Mi lasciò esterefatto, ammutolito, piacevolmente compiaciuto.
Mi guardava come una gattina in calore.. dal basso verso l'alto.
Io tentavo di recuperare il respiro, tanto era stato lo sforzo.
Germana sorrideva mentre guardava l'ora: ahimè, il marito a casa l'aspettava. “Avrà raccontato l'ennesima scusa per uscire a consolare l'amica di turno – pensai tra me e me - ma è ora di rincasare..”.
Si tuffò in doccia. Chiamò Giada ed entrarono in doccia assieme.
Non so cosa accadde, ma quando uscirono Germana era ancora su di giri esclamò.. “Mi raccomando. La prossima volta che incroci una marziana.. richiamami!!”.
Si rivestì di fretta e ci salutò. Restammo soli: io e Giada, che nel frattempo si era già rivestita.
Le chiesi se rimaneva a dormire. Mi rispose “No, perchè? Voi umani fate così.. Le donne le scopate poi le lasciate andare..”. Mi strizzò l'occhio mentre già si avviava verso l'uscio di casa..
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