tradimenti
Il massaggiatore 1


09.05.2025 |
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"La mano andò sotto la cintura dei pantaloni alla ricerca di una erezione che era visibile e durissima..."
Era da un po’ di tempo che Luigi era diventato insistente: voleva che Eleonora facesse sesso con un altro uomo. Condivideva questo suo pensiero con la sua compagna, anche perché non era più in grado di soddisfarla. Lei non aveva scartato l’idea che la cosa potesse succedere, perché se da un lato non voleva ferire il suo uomo nel vederla con un altro, dall’altro la stuzzicava la possibilità di essere posseduta da un uomo diverso da Luigi.Fu così che conobbero Corrado su A69. Uomo sui 50, simpatico, che non lasciò indifferente Eleonora. Forse era la persona giusta.
Si incontrarono per un aperitivo conoscitivo e non impegnativo.
Lei è una donna over 60, ma con il suo magnifico fascino intatto; 4a abbondante di seno, magra, non passava certo inosservata. Quel pomeriggio indossò un vestito nero semplicissimo, autoreggenti e basta. Il seno libero era fasciato dalla stoffa leggera e molto sottile, mentre, come succedeva sempre, mancava il perizoma, capo d’abbigliamento odiato da Luigi. Ad un occhio attento e con la giusta angolazione delle luci, si sarebbe visto il corpo nudo sotto la stoffa sottilissima.
Corrado si presentò come un professionista emiliano che, come seconda attività, svolgeva la mansione di massaggiatore presso un centro termale. Qui la fantasia di Luigi cominciò a galoppare, pensando alla sua donna nelle mani della nuova conoscenza mentre veniva sommersa dal piacere.
Nel momento in cui lui era immerso nei suoi pensieri, non poté non notare come Corrado non togliesse gli occhi dal seno libero di Eleonora, che non faceva nulla per evitare quello sguardo. Qualcosa stava nascendo.
Si misero d’accordo per vedersi a cena la settimana successiva, anche solo in amicizia. Ad Eleonora non dispiaceva quel nuovo incontro.
Luigi prenotò in un ristorante fuori città, lontano da occhi indiscreti. Eleonora indossò uno dei camicioni tanto cari al suo uomo, uno con fantasie zebrate leggerissimo. Come sempre accuratamente depilata, autoreggenti e nulla più, tacchi altissimi. Come sempre pochi bottoni chiusi e scollatura ben visibile.
Corrado rimase di stucco nel vedere la mise della donna. Gli occhi non si staccavano dalla pelle in bella evidenza. Mentre Eleonora era seduta, ad ogni movimento lasciava che il seno facesse capolino, mettendo quasi in mostra il capezzolo graniticamente duro disegnare traiettorie sulla stoffa quasi impalpabile.
La cena andò avanti molto amabilmente. Anche se non si accennava, si percepiva una atmosfera di debole ma crescente eccitazione. Eleonora, quasi a volere stemperare ciò, si prendeva spesso a consultare distrattamente i social sul suo smartphone. La sua eccitazione cominciava a prendere il sopravvento. Finchè non successe qualcosa che fece riscaldare ulteriormente la situazione.
Sguardo d’intesa fra Corrado e Luigi. Quasi contemporaneamente si avvicinarono alla bellissima donna. Le loro mani cominciarono una manovra di avvicinamento alle gambe di Eleonora, la quale sembrava aspettare questo momento già da un po’. Il cellulare dava la sensazione di un suo apparente distacco. Il primo tocco furtivo fu di Corrado: mano sull’autoreggente e salita lenta verso la fine della gamba fino a toccare la pelle nuda del fianco. Il nuovo amico la guardò con un pizzico di sorpresa: non si aspettava l’assenza di intimo anche sotto. La donna agevolò questa situazione, sbottonando tutto il camicione, tenuto fermo da una cintura in vita, girandosi lievemente verso questa nuova presenza, aprendo le gambe quel tanto che bastava per permettergli di arrivare al bersaglio grosso. Eleonora era eccitata. La fica era piena di umori. Il gioco però non durò a lungo, visto che arrivò la cameriera per una nuova ordinazione.
La ragazza si accorse che sotto il tavolo stava succedendo qualcosa e immaginava cosa. Vero è anche che Eleonora non faceva nulla per riassumere una posizione meno equivoca. Le sue gambe erano aperte per aiutare le carezze dell’uomo. La mano di Corrado si era solo fermata nel suo eccitante accarezzamento. Le sue dita erano però ferme fra le labbra della fica, stimolando impercettibilmente il clitoride. Eleonora era visibilmente eccitata ed era comprensibile dagli occhi socchiusi. Ma l’incantesimo si era rotto.
Ordinarono dolci e amari. La donna si ricompose senza però riallacciare i bottoni, continuando a permettere a Corrado di vedere la sua provocantissima nudità.
Luigi era rapito dal comportamento della sua donna, che si stava lasciando andare completamente.
Eleonora si rimise la giacca nera che aveva indossato per non avere freddo, si alzò così com’era, con il vestito completamente sbottonato. Per un attimo si sarebbe potuto vedere quel magnifico spettacolo. Si mise subito il cappotto, chiudendolo con le mani. Pagarono e uscirono. L’ultimo ad uscire fu Luigi, il quale camminò dietro di loro, notando la mano di Corrado che giocava con la schiena della sua donna, accarezzandola dall’alto in basso, insistendo nel tocco dolcissimo sui glutei liberi.
Nel momento dei saluti, Corrado diede la mano a Luigi e si rivolse verso Eleonora, cercando di toccarla sotto il cappotto. La donna non fece niente per fermarlo, anzi. Slacciò la cintura tanto da permettere al vestito di aprirsi e lasciare alle mani il contatto diretto con la pelle.
La temperatura era fresca, ma il suo corpo era caldissimo. La mano dell’uomo esplorò il suo corpo con assoluta lentezza, proprio per gustarsi il momento. Eleonora si avvicinò a Corrado cercando il contatto con il suo corpo. La mano andò sotto la cintura dei pantaloni alla ricerca di una erezione che era visibile e durissima.
Avvicinarono le loro bocche. Le lingue non ci misero molto a giocare fra di loro, dando vita ad un bacio carico di passione e trasgressione. Furono interrotti dalle risate di persone che stavano uscendo. Si staccarono malvolentieri.
Eleonora si chiuse il cappotto senza allacciarlo e si diresse verso l’auto del suo compagno, non prima di un ultimo sguardo verso Corrado che significava un sicuro arrivederci.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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