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La Vendetta Non Paga


di HoneyHole
26.05.2025    |    62    |    0 9.0
"Ma il percorso è sempre lo stesso: due o tre conversazioni in chat, una rapida e difficoltosa selezione tra i molti nickname, sempre più difficile per..."
La vendetta non paga

Lei:
Siediti, adesso ti racconto come è andata, come è successo…
Ti ricordi quella sera di fine ottobre dell’anno scorso? Si, proprio, quella in cui mi hai confessato di aver avuto una storia con una donna sposata più giovane di me, certo che ti ricordi…

Ho pianto, ho minacciato di lasciarti, ho bevuto come mai avevo bevuto in vita mia… poi ho voluto vedere la sua fotografia… Hai detto che non l’avevi ma io sapevo che non poteva essere vero…una fotografia digitale inviata sulla tua mail segreta… impossibile non averla…

Era bella lei, i lunghi capelli castano chiari, un corpo invitante, due agili gambe lasciate scoperte dal vestito leggero… Bella e giovane, quanti? 10 anni meno di me…

No, non era amore, ma solo sesso…solo io contavo per te, solo io ero stata ed ero la donna della tua vita…

Oh, certo… da quanto? Pochi mesi meno di un anno… e come l’hai conosciuta? Una chat, la solita chat per cuori solitari o confusi, per anime che cercano nuove distrazioni, per cazzi maturi che cercano carni più giovani e con diversi sapori…
Dunque, quanto tempo pensi che ci voglia perchè una donna ferita e tradita, matura negli anni e nell’anima, trovi quel sito, quella chat per cuori solitari in cui hai, consapevole, cercato il conforto dei sensi che più non trovavi e nemmeno cercavi nel letto di casa?

Poco, tesoro mio, proprio poco!

Ed ecco una donna, matura di anni e di anima, che per la prima volta nella sua vita lascia da parte gli amati libri di studio e le “sudate carte” per avventurarsi, timida e disperata, in un mondo sconosciuto per diventare oggetto da preda di uomini insulsi, a volte depravati, altre volte disperati, raramente innocenti…

I più intelligenti mascherano i loro obbiettivi che, alla fine, sono sempre gli stessi, vero??!! Qualche scopata fuori del letto di casa, magari un paio di pompini nel buio di un parco o in un’auto ferma al parcheggio….

Ma il percorso è sempre lo stesso: due o tre conversazioni in chat, una rapida e difficoltosa selezione tra i molti nickname, sempre più difficile per profili femminili assediati da lupi affamati e poi, via per conoscenze che diventano giorno dopo giorno più intime, confessioni più lucide, parole più appassionate…

Lo sai anche tu, vero??!! Lo sai che il passo successivo è lo scambio di e-mail, magari facendo un nuovo indirizzo di posta…mica è difficile. Libero, Virgilio, Gmail, Outlook.. basta scegliere…
E comincia un monotono scambio di parole, stando attenti a quello che si dice, a quello che si può rivelare e a quello che rimane un segreto da conservare…

Finora mi segui, tesoro?

Bene, poi il telefono… quanti tradimenti si sono consumati nell’era del telefono cellulare che sarebbero rimasti solo nei pensieri più nascosti di una donna? Tanti, troppi forse…

Gli SMS letti in segreto, magari in bagno prima di dormire o al mattino dopo il caffè…i Whatsapp camuffati sotto nomi diversi…un collega d’ufficio, un’amica che non conosci…non è mica difficile, vero?
E poi, finalmente, l’incontro!!! Dopo quanto, non so… dopo che hai selezionato la tua stella polare, l’uomo che può di nuovo farti sentire una donna, quello che magari ti guarda e non vede i tuoi anni maturi o forse proprio quelli cerca, che magari sa che tu non gli creerai problemi e che hai bisogno di lui per alleggerire la tua anima addolorata…

All’incontro che segue…me lo dici tu, tesoro?
All’incontro segue un incontro e poi un altro e poi un altro…

Al primo caffè segue un secondo caffè che invece che dal cioccolatino è accompagnato da un bacio sfiorato sulle labbra.. e poi altri baci più intimi a bocca vorace, con lingue che si cercano e allora capisci, capisci che forse tutto è perduto… quando senti la sua mano che cerca il tuo seno e tu lasci che palpi, che si infili sotto i tuoi vestiti mentre la tua di mano scende a sentire il suo desiderio e lo confronti con quello dell’uomo che ora ho davanti…

Hai presente la situazione?

E stiamo arrivando a queste settimane…perché mica finisce con un pompino in auto o con una sega su quel cazzo che ora tieni in mano con confidenza crescente… no, lo sai che non è così!!

Finisce nel letto di un motel, sempre squallido anche se è a 4 stelle superior…

Finisce che lui ti spoglia con voglia, ti toglie quei vestiti che hai scelto con cura, ti stende sul letto e ti toglie quello che ancora ti resta.. e rimani così nuda e indifesa, offerta alle voglie, magari gentili, di una persona, di un uomo che fino a poche settimane prima viveva la sua vita in un mondo parallelo, a te sconosciuto…

E allora lo guardi spogliarsi, ti chiede di abbassare i suoi slip, di prendere in mano il suo desiderio di te… e tu lo fai, magari con la morte nel cuore ma con il desiderio e la voglia che cresce inarrestabile e lussuriosa perché di carne sei fatta anche tu…

E’ grosso e duro il suo cazzo…perché ce ne sono di duri e di grossi… no, non chiedermi se era più grosso del tuo…che cosa ti importa, non vuoi che ferisca il tuo orgoglio di maschio??

E nel tempo che scorre, nelle settimane che si susseguono, nei giorni che si ripetono tu impari a conoscere un cazzo diverso dopo tanti anni… lo lecchi, lo succhi, circondi con la lingua il glande violaceo snudato dalla tua mano…

Lasci che estranee dita frughino nel tuo corpo, prendano in mano i tuoi seni e li bacino e mordano (senza lasciare segni, bada!) anche se mostrano i segni della maturità! Ma sono seni ancora desiderabili come mi ripete la sua voce ogni volta…
Penso anche alla sua di moglie mentre mi prende ansimando, mentre sento il suo cazzo profondo dentro di me…. Tu hai mai pensato a suo marito, tesoro mio? Magari ti eccitava sapere che stavi scopando la donna di un altro… certo che ti eccitava…
Quanti incontri? Non so, parecchi… Si, sempre nel medesimo posto, a volte in stanze diverse.. magari ci sei stato anche tu con lei, con la giovane moglie di un altro..

Si, ho goduto molto con lui, mi faceva sentire un po’ troia, come non mi sentivo da tempo, come forse non mi sono sentita mai… quando mi prendeva da dietro strofinando il clitoride, ma certo anche nel culo mi ha preso…. E non ho avuto molti dubbi in proposito…quando l’ho sentito appoggiarsi, ho spinto, con un po’ di timore lo confesso, il mio culo contro di lui…
E poi era un rito, la nostra sequenza di giochi… lui che mi spoglia, io che prendo il suo cazzo e lo succhio…
Poi sentivo la lingua dentro di me…mi allargava le labbra gonfie di voglia, succhiava il mio piccolo fiore che si faceva luce per lui… Oh, si lui era bravo! Molto…

E poi mi prendeva, mi scopava come si fa con una femmina che si offre vogliosa e arrapata…mica solo i maschi si arrapano, sai??? Mi scopava come e dove voleva, nulla gli ho negato… nulla mi ha negato…

Sai che adesso parlando con te ancora mi bagno un po’ pensando al suo cazzo? Era proprio bello il suo cazzo… A te non si rizza un po’ se adesso pensi a lei, a quella giovane donna dai capelli castano chiari?

Mi chiedi perché te ne parlo stasera? Perché uso il tempo passato ricordando gli amplessi, i rapporti orali, gli orgasmi, i suoi schizzi di sperma sulla mia faccia, sulle labbra, sui seni, il sapore del suo piacere nella mia bocca, i godimenti trascorsi con lui, in quel letto di uno squallido motel 4 stelle superior?

Ma ancora non ci arrivi, tesoro mio??

Questa è vendetta, l’amaro sapore della vendetta di una donna un po’ stronza e tanto tradita!

Lui:
Aveva ascoltato in silenzio, guardandola negli occhi, aveva già capito dalle prime parole che gli stava rivelando il suo tradimento, forse se lo era anche aspettato; lei aveva atteso anche troppo, ma era lampante che nella sua mente l'unico pensiero era quello:

"Rendergli la pariglia."

Finalmente ora poteva liberarsi senza più nessun senso di colpa.

Lei non aveva capito che cosa gli stava chiedendo quando fu lui a confessare il suo tradimento, gli stava chiedendo di ritornare insieme, di riconquistarsi, magari di mordersi a sangue di farsi male, ma poi riabbracciarsi e ancora amarsi, ma lei aveva solo pensato a vendicarsi, come se solo degrandosi avrebbe potuto riavere l'uomo che aveva sposato; ma dov'era l'amore? Che rimaneva dei loro anni felici?

Ora lei era soddisfatta, gli aveva reso la pariglia con gli interessi, ma cosa si aspettava adesso?
Veramente poteva credere che lui si sarebbe inginocchiato davanti a lei e supplicare il suo amore perdonando e dimenticando?
Era lei davvero così stupida?

"Si! Lo era!"

Era talmente stupida da aspettarsi che lui scoppiasse a piangere chiedendole umilmente perdono.

Perciò rimase parecchio sconcertata quando lui con tono calmo assolutamente sereno, le chiese:

"Ora ti senti meglio?" Sapere di essere diventata una scrofa che allarga le gambe solo per punire suo marito ti fa sentire bene?
Pensi di esserti meritata una medaglia?
Per me hai vinto il premio di grande zoccola dell'anno, e con il massimo punteggio:
No!... Non datoti da me! Ma proprio dai tuoi amanti, di cui forse nemmeno i nomi conosci, ma che di te hanno indelebile il ricordo della troia più schifosa che abbiano mai incontrato.

Ora che cosa ti aspetti? Lo sai che io tra nemmeno due minuti uscirò da quella porta e non mi rivedrai mai più, vero?

Lo capisci che zoccola per zoccola, è sempre meglio una più giovane e più fresca di te!

Come moglie fedele potevo contare su di te e sul tuo grado morale più alto del mio, sulla tua lealtà, ritenerti migliore di me e ammirati; ma ora che per me sei solo una lurida bagascia senza valore, che cosa me ne dovrei fare di te?

Gli anni vissuti insieme? Sono passati, e tu li hai cancellati facendoti sbattere da cani e porci.
Goditi questa tua grande vittoria vecchia scrofa, la differenza tra di noi resta abissale; io sono il maschio che si sbatte le ragazze belle, giovani e vogliose, tu invece la vecchia scrofa che si svende in un hotel di infimo ordine per niente, facendosi degradare da maschi peggiori di me, sposati e più traditori di me, che cazzo ci hai guadagnato?
Un assegno di mantenimento? Te lo concedo volentieri, ma non basterà mai a ricostruire la dignita che hai distrutto.

Nel mondo in cui viviamo, io sarò indicato come un uomo che ha saputo difendere la sua dignità e il suo onore avendoti sbattuta fuori di casa dopo la tua scempiaggine, e tu sei la troia che si è lasciata sbattere in un hotel come una qualsiasi puttana. Hai voglia gridare che lo hai fatto per vendetta...Ti sei fatta rompere il culo per fare male a me! Non ti sembra stupido e da masochista? E ora che cosa ti aspetti?

Io ora esco da quella porta e ricomincio una nuova vita senza di te! Tu invece rimani ancorata alla tua inutile vendetta a goderti la fine del nostro matrimonio.... Addio grande troia!"

Si alzò prese la sua giacca e il suo borsello, e uscì per sempre dalla sua vita.

Lei forse cominciando a riflettere su tutto, già si rendeva conto che non aveva più niente:
Il suo uomo era andato via, la sua dignità di donna l'aveva gettata nel cesso di un hotel, e il resto della sua vita lo vedeva grigio e senza speranza.

Forse cominciava a rendersi conto, che "LAVENDETTA NON PAGA"
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