Il Fotografo Cap.30 - Risvegli e pulsioni

Marco e Maddie sono in ascolto. Le finestre socchiuse permettono di intercettare parti della conversazione.

«Colonnello Crotti, benvenuto,» dice la Baselli.
«Grazie. Con me il luogotenente Mancuso e il capitano Tortora.»
Il medico prende la parola.
«Il soggetto è sveglio, vigile. Non parla ancora ma risponde a cenni. Comprende le domande. Per ora non risultano danni cerebrali.»
«Perfetto,» commenta Crotti. «Procediamo con la riabilitazione. Serve infermieristica 24/7. Preparate il necessario, sarà un recupero lungo.»
Poi si volta verso Moretti e Baselli.
«D'ora in poi, ogni variazione deve essere comunicata all'istante. Ricordatevi chi avete tra le mani: il colonnello Gerini. Il nostro paese gli deve molto. Si è fatto molti nemici, governi e organizzazioni terroristiche lo vogliono morto. Questa operazione va protetta a ogni costo.»

Il colonnello se ne va accompagnato dal capitano tortora, gli altri tre confabulano di strategie e turni, infine rimane il solo Moretti, come sempre.

Maddie e Marco si guardano. La verità è emersa. Folini è in realtà il colonnello Gerini, uno degli agenti più importanti della storia militare italiana, sotto protezione speciale dopo missioni ad altissimo rischio. La tensione è alle stelle.

La sera stessa, mentre la mente è ancora piena delle informazioni appena raccolte, Maddie riceve un messaggio. Lo legge e sorride.
«Indovina? Invito per uno shooting horror. Location: una villa abbandonata. Mercoledì. E sei invitato anche tu, Markus Roggia.»
Marco sorride. «Mitico. Già mi immagino le foto.»

Il giorno dopo iniziano a organizzarsi: batterie cariche, obiettivi adatti a luce scarsa, microfoni ambientali. Ma lunedì è anche il giorno in cui la signora Boldoni mostra di nuovo il suo lato più sensuale.
Marco, solo alla finestra, nota l'arrivo di un nuovo ospite: un uomo alto, brizzolato, dall'aria distinta. Viene accolto con un sorriso malizioso. Pochi minuti dopo, le tende della camera della Boldoni si chiudono solo parzialmente.
Marco regola il teleobiettivo. Dentro, la donna si lascia spogliare lentamente, mantenendo sempre il contatto visivo. Indossa un body di pizzo nero, le cosce avvolte da autoreggenti con reggicalze.
L'uomo la prende per i fianchi, la fa sedere sul bordo del letto. Lei lo denuda con movimenti lenti, poi scende sulle ginocchia.
Marco vede il ritmo della testa che si muove avanti e indietro, poi il cambio: lei lo guida sul letto, lo fa sedere e si mette a cavalcioni.
Le mani sulle spalle dell'uomo, il bacino che si muove a onde lente, poi sempre più rapide. Lei si tocca mentre lo cavalca, lancia indietro la testa. L’uomo l’afferra per i seni, la stringe forte.
Lei si piega in avanti, lo bacia con passione, poi lo rigira sul letto.
Si mette a novanta, lo invita a penetrarla da dietro. Il ritmo aumenta. Marco sente distintamente le urla lontane, i gemiti. Un orgasmo potente, urlato. I due crollano abbracciati.

Maddie rientra in casa pochi minuti dopo.
«Tutto ok?» chiede vedendo Marco con le guance accese.
«Diciamo che la signora Boldoni sa come passare il lunedì.»
Lei si affaccia, guarda un attimo, ride. «Abbiamo un palazzo pieno di segreti. Alcuni più piacevoli di altri.»
Marco annuisce. Ma nella sua mente, oltre alle immagini del corpo della Boldoni, c'è una sola domanda: chi altri, in quello stabile, nasconde una doppia vita?

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