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two teachers of cincinnati 2


di spanio220
25.06.2013    |    5.788    |    0 8.9
"Non se lo fece ripetere e con mosse da contorsionista si infilò sotto la pancia di Kate ed iniziò a leccare la fica della sua amica..."
La due belle americane si guardavano e sorridevano, iniziarono a parlare fra loro in uno slang per noi incomprensibile, ma si vedeva che erano ben felici per quel che era successo. Lucy passò una mano sulla faccia di Kate per farle una carezza e le chiese “It’s OK?” “Yes, it’s wanderfull!!!” “Grazie Claudio, hai reso Kate una donna felicia, si era convinta che nessun uomo la avrebbe mai più guardata, invece….” “Se è solo per questo” feci io “ ce ne è anche un altro che apprezza Kate” “Oh pig, ora vuoi scopare anche Kate?” “Non solo lei, anche te!” “E allora cosa aspetti? Come dice Popa damose da fa’” e così dicendo allungò una mano sul mio pisello semiduro, io infilai un dito nella fica di Kate che a sua volta prese in mano il cazzo di Claudio che iniziò a massaggiare la fica di Lucy. Insomma stavamo facendo un girotondo del sesso. Presto però ci separammo, io con Kate e Claudio con Lucy. Stavolta il divano fu il mio ed iniziai un lento ditalino, prima con un dito poi con due infine con tre dita che entravano e uscivano dalla fica di Kate mentre col pollice massaggiavo il suo clitoride già molto allungato. Scesi poi a leccare quella porta di paradiso, stringendo fra le labbra il bottoncino rosa che sporgeva dalla sommità della fica. Prendevo e lasciavo in continuazione non disdegnando di passare la lingua all’interno delle grandi labbra, Kate era tutto un gemito e apprezzava moltissimo. Ma il mio massaggio non si fermava lì, rapidi passaggi nella zona perianale mi spinsero a iniziare a leccare anche il buco del culo, che a me piace moltissimo, e da come Kate reagì capii che non era avvezza a ricevere attenzioni in quella zona. Quindi intensificai le leccate con l’introduzione della punta della lingua nel suo ano, mentre con la mano continuavo la masturbazione della fica sempre più grondante. Kate non finiva più di mormorare frasi senza senso finchè esplose in un un “Fuck me please, fuck”. Subito l’accontentai introducendo il mio cazzo rigido nella sua fichetta ottenendo un sorriso radioso come se si fosse liberata da un grosso peso, le alzai le gambe portandomele sopra le spalle e iniziai a spingere sempre più a fondo e più spingevo più il sorriso si allargava, alternavo un po’ di colpi lenti e poi raggiungevo un ritmo forsennato come i cani quando s’inculano, per poi tornare a rallentare facendo quasi uscire il pisello dalla sua vagina, ogni volta la sentivo chiudersi e tornare ad aprirsi per poi richiudersi intorno al mio bastone di carne. Continuai ad alternare il ritmo per un bel periodo, mentre Kate agitava la testa di qua e di la come seguisse l’andamento dei miei colpi finchè esplose in un orgasmo che iniziò con un gorgoglio sommesso per finire in un ruggito. Un po’ il caldo un po’ il movimento eravamo completamente fradici di sudore e di umori che continuavano ad uscire dalla fica di Kate sul divano si era formata un piccola pozza esattamente sotto il suo culo. Dopo un altro po’ di pompate decisi che era arrivato il momento di cambiare posizione, la feci girare a pecora con le braccia poggiate sul bracciolo del divano, lei allargò spontaneamente le gambe per facilitare l’introduzione, esponendo in maniera oscena le labbra della fica che risultava dilatata e grondante, iniziai un altro passaggio con la lingua, gustando il sapore acre del sudore mischiato ai suoi umori dolciastri. Stavolta era molto più semplice l’introduzione della lingua all’interno delle pareti vaginali e contemporaneamente iniziai un’esplorazione anale introducendo un dito. Appena sentì forzare il suo culetto bianco si irrigidì, ma continuando a leccare, il clitoride che intanto si era gonfiato, in pochi istanti si rilassò ed iniziò a godersi il dito che pian piano apriva la strada a qualcosa di ben più consistente che avevo intenzione di introdurre. Con la lingua mi spingevo sempre più vicino al mio dito che entrava e usciva in modo da lubrificarlo per bene, senza smettere di passare la lingua nella sua fica. Kate scuoteva la testa e i suoi capelli biondi ondeggiavano di qua e di là. Quando decisi che era arrivato il momento del “doggy style” ossia della pecorina, senza alcun preambolo inserii il cazzo nella vagina ed iniziai un andirivieni senza termine ad una velocità pazzesca, lei era talmente bagnata che non sentivo più le sue pareti vaginali. Un po’ di pompate in questa maniera e lei esplose nuovamente con un il suo gorgoglìo lento e costante. Visto che era già venuta un paio di volte decisi che era il mio turno di godere, ma avendo a disposizione il suo bel culetto pensai di profittarne. Sfilai il cazzo dalla sua fica calda e senza por tempo in mezzo iniziai a poggiare la punta della cappella sul suo ano. Appena sentì qualcosa di più grande del dito tentare di forzarle l’ano istintivamente fece per spostarsi in avanti, ma io la trattenni per le anche tirandola un po’ verso di me mentre avanzavo nel suo retto. Di colpo si spinse verso di me e si infilò buona parte del cazzo nel culo, per poi iniziare a lamentarsi flebilmente “Oh God, my poor ass, my ass burn, oh God”
Mi fermai per permettere al suo ano di adeguarsi all’ intrusione, vedendo un po’ di sangue uscirle dal culo. Poi pian piano ripresi a spingere verso l’interno alzandomi quasi in piedi per procedere più agevolmente alla penetrazione. Quando arrivai a metterlo tutto nel culo altrettanto lentamente iniziai a tornare indietro, per iniziare un su e giù sempre più ampio. Non mi ero accorto che nel frattempo Lucy e Claudio si erano avvicinati forse attirati dai versi che emetteva Kate e stavano osservando estasiati la scena, girandomi verso Lucy le dissi “Forse se tu l’aiutassi un po’ lei godrebbe meglio quest’inculata” . Non se lo fece ripetere e con mosse da contorsionista si infilò sotto la pancia di Kate ed iniziò a leccare la fica della sua amica. Claudio, che era rimasto con il suo pisello svettante per non aver ancora goduto, le sollevò le gambe e reiniziò a scoparsela come un forsennato. Eravamo un groviglio inestricabile di corpi. Io dentro Kate, Claudio dentro Lucy, Kate che leccava Lucy e me e Lucy che leccava Claudio e Kate. In breve tempo non ce la feci più estrassi di colpo il cazzo dal culo di Kate che fece un rumore come di tappo di spumante che salta ed iniziai a sborrare ovunque, sul culo di Kate, la faccia di Lucy il divano, sembrava che avessi un fiume in piena fra le gambe. Quando stavo per terminare lo reintrodussi di nuovo nel culo di Kate per finire di scaricarmi e solo quel contatto mi sembrò che mi facesse uscire altro sperma. Kate intanto si stava continuando a gustare sia la lingua di Lucy che la nuova intrusione nel culo, avendoci ormai preso gusto. Lasciai che il cazzo iniziasse ad ammosciarsi nell’anno non più vergine di Kate e poi lo tirai fuori scoprendolo arrossato e un po’ sporco, mentre Claudio vedendo anche lui questa scena iniziò a schizzare prima nella fica di Lucy poi per finire lo tirò fuori per spargere il suo seme sulla pancia e tra le labbra di Kate.
Appena ci calmammo un po’mi avvicinai al lavandino in un angolo ed iniziai a sciacquare via i residui dell’intestino di Kate rabbrividendo per l’acqua fredda, poi chiamai Kate e con la stessa acqua gelata le inumidii il culo offeso appena arrivai all’altezza dell’ano lo sentii bollente e slargato. Lei disse con la sua vocina “E’ the first time che il mio culo viene aperto, ma non credevo che fosse così di dolore, pero is anche bello, e ora questa water così cold mi fa mucho piacere, continua please, rinfrescia mio povero culo che poi io vuole provare ancora”. Lucy se la guardò un po’ e poi disse “Voi dovete sapere, che mia amica mi ha detto che fino a poco fa non prendeva neanche il cazzo in bocca che faceva impressione, ora guarda che puttana che è fatta. Gira, fa vedere il tuo ass come è ridotto”. Kate ridendo si girò, come una bambina che ha appena fatto una marachella, si piegò in avanti e con le mani dilatò le natiche. Un fiore rosso fuoco spiccava tra il bianco delle chiappe “Blows on my poor ass, come si dice in italiano?” “Soffia sul mio povero culo” le risposi “Ma non preoccuparti un altro paio di inculate e non sentirai più dolore, e credo che anche Claudio vorrà aiutarti in questo. Tu che dici Cla?” “Dammi il tempo di ricaricare un po’ le pile e poi…….”
(continua)
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