Che piacere farsi la coppia

Ricordo con eccitazione quell'incontro perché era la prima volta che mi capitava una cosa simile. Era successo per caso, sinceramente non stavo cercando niente quel giorno al mare.
Era un pomeriggio molto caldo di luglio ed io ero praticamente sempre in acqua, non era possibile restare troppo tempo sulla brandina.
Nel ombrellone di fianco al mio c'era una coppia sui cinquanta anni, lei gran bel fisico e belle tette che a fatica restavano dentro il reggiseno e un perizoma da urlo. Lui un po' robusto, di carnagione molto bianca, di fianco a lei, che al contrario era molto abbronzata, spiccava molto.
Nei pochi momenti in cui ero sul lettino, sbirciavo la bella signora che di tanto in tanto se ne stava a gambe aperte lasciando trasparire la forma della sua bella vagina. Lei ogni tanto sistemandosi il perizoma scopriva la sua bella figa senza peli.
Mise in mostra un fantastico topless, due capezzoli da favola che mi costringevano a guardarli, tanto erano dritti e perfetti..
Restai a sbirciarla di nascosto, rigorosamente a pancia in giù perché il cazzo facevo fatica a tenerlo nello slip del costume.
Verso metà pomeriggio in acqua me li ritrovai vicini e con una banale scusa iniziarono un approccio. Io scherzai subito, mostrando il mio gradimento a conoscerli, così proseguimmo nei discorsi anche sotto l'ombrellone, fino a mangiare insieme a cena in spiaggia.
Erano in villeggiatura già da tre giorni e ancora non avevano fatto conoscenza con nessuno.
Un po' presi dall'euforia della birra ghiacciata, lei mi chiese se mi andava di proseguire la serata nel loro appartamento poco distante da lì. Ovviamente accettai.
Una volta a casa loro mi offrirono la loro doccia, e una volta averla fatta tutti, ci sedemmo sull'ampio terrazzo di un ultimo piano a berci una bella bottiglia di Franciacorta.
Lui con solo i pantaloncini e lei con solo mutandine e una vestaglia leggera quasi trasparente.
Lei si era seduta vicino a me e mi chiese di mostrarle l'abbronzatura alzandomi la t-shirt. Mi accarezzò il torace e si soffermò ai capezzoli. Poi scese la mano sul pacco e me lo tastò da sopra. Lui guardava. Lei mi fece alzare, mi abbassò pantaloncini e mutande e iniziò a succhiarmelo. Lui si spogliò e le diede anche il suo cazzo da succhiare. Lei se li succhiò entrambi. Era bravissima a succhiare e le colava la saliva sui nostri cazzi.
Poi lui si inginocchiò di fianco a lei e mi disse: posso? Io lo presi alla nuca e gli tirai la testa verso il mio uccello affondandoglielo in gola. Iniziarono poi a leccarmelo insieme dal basso alla cappella, oppure lui mi leccava le palle e lei si mangiava la mia cappella. Il cazzo mi era diventato come mai era stato.
Lei si stese sulla schiena chiedendomi di scoparla, io le affondai il cazzo e iniziai a penetrarla con forza mentre lui glielo faceva succhiare. Lei mentre la penetravo mi disse una cosa: voglio che ti scopi anche lui. Restai un attimo interdetto, ma poi mi dissi chi se ne frega!
Lei fece mettere a pecorina il marito e iniziò a leccargli il buco del culo, mettendoci molta saliva. Lui aveva un bel culone bianco e senza peli. Lei si mise di fianco a lui tenendogli larghe le natiche e col viso appoggiato sul fondo schiena in modo da vedere bene la penetrazione. Io approfittai della sua posizione per darle il cazzo in bocca, che lei saggiamente insalivò a dovere. Poi puntai la cappella gonfia nel buco del culo bianco e piano piano spinsi. Lui tirò in avanti, ma lei lo rassicurò e lo riportò in posizione, io spinsi ed entrò la cappella mentre lui si lamentava. Lei mi disse di proseguire. Allora io spinsi ancora e a mezzo cazzo dentro lui mi pregò di toglierlo, lei invece gli disse che dovevo continuare. Lo tolsi un attimo, lei gli sputò sopra e poi glielo infilai nuovamente e con forza, mentre lui gemeva e si lamentava io glielo avevo infilato tutto fino ai coglioni. Iniziai a incularlo a dovere, con forza e col cazzo molto gonfio, lui si dimenava, ma più lo faceva e più mi eccitavo e più gli entravo dentro. Ogni tanto lo sfilavo e lo mettevo in bocca a lei, poi di nuovo dentro per sfondarlo per bene. Le dissi che stavo per venire, lei aprì la bocca, tolsi il cazzo dal culo un secondo prima e le schizzai in bocca fiumi di sperma bollente! Lui si stese stremato. Lei me lo prese in bocca e me lo ripulì per bene e mi disse che adesso lo voleva lei nel culo.
Lui steso di pancia, lei a pecorina che gli leccava il buco ferito ed io dietro a prepararle il culo per sfondarla come meritava la troia.
La mia lingua le passava dal culo alla figa e lei gradiva molto questo trattamento, allargava le gambe per favorire la mia lingua. Aveva la figa molto dilatata e il culo era pazzesco e goloso.
Iniziai prima nella figa, diverse penetrazioni e poi glielo infilai nel bel culetto sodo. Il cazzo tutto dentro, le palle che sbattevano forte nella figa e lei che gemeva e spingeva verso di me perché io potessi sfondarla meglio. Il marito volle mettersi sotto per un 69 e iniziò a leccarle la figa mentre io la inculavo. Poi sentivo la sua lingua leccarmi anche le palle e allora sfilai il cazzo e glielo misi in bocca. Lui lo ingoiò voglioso fino in gola, pareva non volerlo lasciare mai. Poi me lo prendeva in mano e lo infilava nel culo della moglie. Lei urlava sotto i colpi decisi del mio uccello gonfio e duro. Glielo spingevo tutto dentro fino ai coglioni.
Sborrai nuovamente, stavolta in faccia a entrambi e lui leccò tutto, me lo ripresero in bocca di nuovo insieme e me lo leccarono per bene attorno la cappella.
Non so quante altre sborrate feci, mi faceva male il cazzo, ma ogni volta ne producevo molta di sperma ed entrambi erano imbrattati del mio succo.
Veri maiali.