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La vita di Violette


di Notte2020
18.08.2022    |    343    |    0 6.0
"Anche i tre di colore molto gentili e bei ragazzi, ma anche molto grossi e alti..."
--- Prima parte ---

Lara era una ragazza di trent'anni molto carina e simpatica, uscita da poco da una relazione che durava da circa quattro anni. Aveva scoperto il suo compagno a letto con un'altra proprio il giorno prima del loro matrimonio.
L'imbarazzo con i parenti fu atroce per lei, dover annullare tutto il giorno prima dell'evento che lei sognava sin da piccola fu un trauma.
Ancora dopo mesi dall'accaduto lei era sempre chiusa in casa coi suoi fantasmi, usciva solo per andare al lavoro e per necessità a cui non poteva sottrarsi.
Nel frattempo il suo ex provò diverse volte a riallacciare i rapporti, ma lei non ne volle più sapere.
In questi anni per dedicarsi interamente a lui aveva perso anche tutte le sue vecchie amicizie e adesso nessuno la cercava, anche solo per un conformo.
Le ci volle molto tempo per riprendere ad uscire, una sera la convinsero i suoi colleghi ad andare ad una cena di lavoro. Lei accettò controvoglia.
Il dopocena proseguì in una discoteca, dove venne trascinata con forza, altrimenti lei se ne sarebbe andata immediatamente a casa.
In discoteca comunque se ne restò in disparte, malgrado l'invito al ballo di tanti colleghi. Lei se ne restò seduta al tavolino con un drink analcolico a guardarsi in giro. L'occhio cadeva spesso alle ballerine seminude che si alternavano sui cubi. Non riusciva a non ammirarle, seppur con sguardo quasi contrito.
Erano tutte molto belle, con fisici statuari e vestite al minimo, mostravano tutto il loro ben di Dio a maschi assatanati.
Lara al contrario, pur non avendo nulla da invidiare a loro fisicamente e in bellezza, passava inosservata proprio per il suo abbonamento poco appariscente.
Quella sera però ad un certo punto le si avvicinò un tipo sulla cinquantina tutto elegante. Si sedette di fianco a lei senza permesso e le sorrise.
Lei rimase sorpresa e si chiuse nelle gambe come a protezione e girò lo sguardo dalla parte opposta restando in silenzio.
Lui: vedo che ti piacciono quelle ragazze, hai mai pensato di diventare una di loro?
Lei prese un respiro: ma per favore, non fa per me!
Lui: beh, togliendo qualche abito di troppo faresti sicuramente più figura di loro.
Lara sorrise compiaciuta, il tipo era simpatico, anche se c'era qualcosa che non la convinceva, aveva un fare strano che non capiva.
Lui continuò: guarda che io ne conosco di ragazze, ma sono convinto delle tue potenzialità, mi sembra tra l'altro che tu ti stia annoiando, forse ti manca un po' di brio.
Lara: no guarda davvero, ho già il mio lavoro e sto bene così, grazie per i complimenti ma non mi metto di certo in mostra!
Lui: io sono Marco, ho una agenzia dove gestisco e organizzo serate per queste ragazze. Gente come te che ha già un lavoro, ma che oltre a divertirsi, arrotonda anche molto bene lo stipendio. Tu pensaci, non insisto, ma mi piacerebbe averti nello staff. Questo è il mio biglietto da visita, vedi te, io ti aspetto.

Lara nei giorni seguenti non riusciva a non pensare a quel incontro. La cosa l'aveva incuriosita, oltre anche a quel uomo molto affascinante che non le era passato inosservato, e poi iniziava anche ad uscire un senso di rivalsa nei confronti della vita. Sentiva di dover iniziare a reagire, per troppo tempo era rimasta nell'ombra per colpa di un uomo sbagliato.
Decise di chiamare il numero su quel bigliettino.
Il pomeriggio del giorno dopo, alle ore 16 arrivò negli uffici dell'azienda di Marco, il quale l'accolse con gran piacere.
Lara: guarda non so cosa mi abbia spinto a venire, non so nemmeno di cosa esattamente si tratti, mi sentivo solo di venire, adesso però ti prego di spiegarmi per bene cosa vorresti da me.
Era un po' agitata e parlò tutto di un fiato.
Marco sorrise rassicurandola: Lara, la mia azienda come ti dicevo l'altra sera assume ragazze giovani per serate di vario genere. Cubiste in discoteca, ballerine di lap dance, accompagnatrici per eventi, e altro...
Lara: cosa intendi con altro?
Marco: beh dai, anche qualcosa di più spinto...
Lara: come spinto, cosa intendi?
Lara era sbigottita.
Marco: ma dai, sei adulta e non mi sembri una sprovveduta. A parte che noi non obblighiamo nessuno, ma se una volesse fare soldi in poco tempo diamo la possibilità di farlo.
Organizziamo incontri con singoli, gruppi, coppie, lesbiche. A domicilio o in club privè d'alto livello per serate trasgressive.
Oppure realizziamo pellicole hard amatoriali.
Cosa ne pensi?
Lara restò in silenzio, guardava Marco incredula di trovarsi in una situazione simile, non avrebbe mai pensato che le potesse capitare.
Lara: scusa ma non so cosa dirti, credo che adesso possa tornarmene anche a casa. Non mi interessa, grazie.
Marco la fermò: ascolta, tu oggi sei qui e come già detto non credo proprio tu sia una sprovveduta, magari non ti immaginavi tutto questo ma un po' di fantasie ti erano venute dai ammettilo. Guarda, a me serve una ragazza per un film e tu saresti perfetta. La registrazione inizia la settimana prossima e durerà circa tre giorni e ti garantisco 10 mila euro. Diecimila in tre giorni, riflettici, ma in fretta perché altrimenti devo cercarne un'altra!
Lara rimase basita ma allo stesso tempo le iniziava la curiosità e voglia di provare qualcosa di così eccitante: ma poi questa pellicola dove verrà venduta?
Marco: tranquilla Lara, vengono vendute all'estero, in Italia non arriverà mai.
Lara: se dovessi accettare, cosa dovrei fare?
Marco: intanto prenderti tre giorni di ferie, mi servi a tempo pieno. Poi dobbiamo fare prima un provino, la mia impressione non basta, devo approvare tu sia all'altezza.
Lara: un provino, e quando?
Marco: anche adesso, come ti dicevo, non ho tanto tempo da perdere. Quindi se sei intenzionata iniziamo subito.
Lara: oddio... che devo fare?
Marco: avrai fatto sesso in vita tua no? Allora inizia a spogliarti, ma non a casaccio, cerca il tuo stile.
Lara iniziò a spogliarsi un po' impacciata e con le guance rosse per la vergogna. Quando restò completamente nuda, lui le chiese di stendersi sul divano e allargare le gambe. Le disse di bagnarsi le dita e di strisciarsele sulla figa in modo da aprirla.
Lara era bionda e 165 di altezza con fisico perfetto, non magra ma giusta, con una terza di seno che dava all'insù e la figa con pochi peli in un ciuffo sopra, non rasata ma naturale.
Lui si avvicinò a lei e si inginocchiò, le allargò ancor più le gambe e le affondò la lingua nella figa calda e liscia. Lei nel sentire la lingua ebbe un sussulto e poi iniziò ad accarezzarsi i seni duri.
La sua figa era buona da leccare e molto stretta, tanto da desiderare subito di penetrarla. Lui la sollevò un altro po' spingendole in alto le gambe in modo da raggiungere con la lingua anche il buchetto vergine.
Marco: mai preso dietro?
Lara: no...
Marco: bisogna rimediare allora, nel film serve tutto pronto...
Lui si alzò e le spinse il cazzo gonfio in figa, Lara gemette e incassò. Compiaciuto dalla figa stretta iniziò a pomparla con forza entrandole tutto fino ai coglioni. Lei godeva.
Lui lo estrasse poco prima di venire e si alzò in piedi per fare tornare indietro l'orgasmo, poi fece scendere in ginocchio lei e glielo infilò in bocca. Lara ingoiò, era un bel cazzo. Le fece leccare le palle e attorno la cappella, poi la posizionò a pecorina e la penetrò ancora in figa con forza. Lara ebbe un orgasmo violento e strillò. Marco colse la palla al balzo per estrarlo dalla figa e puntarglielo nel culo.
Che fai? Disse Lara impaurita.
Stai tranquilla, disse Marco, sarò delicato.
Il culo di Lara era vergine e lui con l'aiuto anche della vaselina entrò a fatica prima con solo la cappella poi, tra i tanti lamenti di Lara, riuscì a sfondare e ad entrarle nel culo con tutta l'asta.
Lei lo pregava di smettere, lui era talmente infoiato e duro e gonfio che non riusciva a smettere. Lara aveva un sedere pazzesco e a vederla da dietro con quella bella schiena lui non resisteva. Ormai l'aveva sfondata e lui l'avrebbe estratto solo una volta raggiunto l'orgasmo, che comunque non mancava molto. Lei si dimenava e lui spingeva, il suo cazzo gonfio era entrato tutto fino ai coglioni e il buco stretto lo fece durare non molto. Lei urlò e lui le sborrò dentro il culo con forza e urlando pure lui.
Lei cadde a terra sfinita e dolorante, lui si mise in ginocchio su di lei e le fece leccare l'uccello ancora gonfio ma non duro e sgocciolante di sperma.
Lui tutto sudato: nel film avrai a che fare con cazzi più grossi del mio, preparati, lunedì si comincia.

--- Seconda parte ---

Quei pochi giorni che la dividevano dall'inizio delle riprese non furono di facile attesa, Lara era molto combattuta per la scelta presa forse troppo frettolosamente, anche se il ricordo del provino la facevano ancora bagnare. Ormai però aveva dato la propria parola e non poteva tornare indietro sui suoi passi.
Ripensò alla sua vita prima di incontrare Marco e di come l'aveva sempre condotta in modo impeccabile e di adesso invece che coi peccati era solo all'inizio.
Le vennero mille dubbi e paure che non le davano tregua e che non la facevano dormire. Mandò un messaggio a Marco per incontrarlo, doveva chiarire delle cose. Si videro nel pomeriggio dello stesso giorno.
Lara era in ansia: scusa ma ieri mi hai detto che dovrei prepararmi bene, cosa intendevi?
Ma si può sapere la trama del film, cioè la trama dai ci siamo capiti, come si svolge e a che cosa devo aspettarmi?
Marco sorrise divertito dell'agitazione di Lara e appoggiandole una mano sulla spalla: allora, senza che ti spaventi più del dovuto, è comunque giusto che tu sappia di cosa si tratta. Il titolo è "La vita di Violette" ed è la storia di una moglie insaziabile che tradisce continuamente il marito. Tu sarai Violette e nel film oltre a te ci sarà solo un'altra donna, però in una sola scena. Tu sarai sempre presente in tutte le scene di sesso, per questo ti offrono una cifra così alta.
Lara un po' preoccupata: ma con quanti uomini dovrò fare sesso scusa?
Marco scese nei particolari: ci saranno tre scene, nella prima con uno, nella seconda con uno e quella che ti dicevo ed infine, nella scena finale che durerà a lungo dovrai fare sesso con tre di colore.
Lara sbigottita: come con tre di colore???
Marco ridendo: ma stai tranquilla dai, per questo che ti dicevo di prepararti al meglio, però anche noi siamo attrezzati con pomate adatte all'occasione.
Lara se ne tornò a casa con più pensieri di quando era partita, la scena finale la preoccupava, anche perché in memoria aveva un film visto anni prima col suo ex dove una ragazza veniva scopata da diversi neri con arnesi enormi.
Arrivò a lunedì con più preoccupazione che certezze. Venne incontro Marco col solito sorriso rassicurante, ma stavolta non ebbe effetto più di tanto.
Lui cercò di tranquillizzarla e la accompagnò al bar degli uffici per bere qualcosa e per conoscere il resto dello staff: arriveranno a breve anche gli altri attori così li conoscerai. Gli disse.
Un po' alla volta arrivarono i suoi futuri partners, gente gentile e accogliente. Anche i tre di colore molto gentili e bei ragazzi, ma anche molto grossi e alti.
Marco la prese per mano: ecco guarda lei è Marta, seguila che ti preparerà alle prime scene.
Marta coi suoi modi tranquilli la rasserenò e le diede anche alcuni consiglio sul approccio al set.
Iniziarono le riprese e le prime scene erano di una banalità estrema, un po' come la maggior parte dei film porno. Tutto molto improvvisato, le dicevano al momento quello che avrebbe dovuto dire, non doveva seguire nessun copione e non erano previsti chissà quanti ciak per ogni scena. Se la cavò comunque discretamente.
La prima scena non era altro che un banale e scontato idraulico che si scopa la moglie insoddisfatta. Quello che invece non era scontato erano le dimensioni dell'uccello dell'idraulico... Mai visto dal vivo un cazzo così grande!
Lui le tirava a se la testa facendoglielo arrivare fino in gola e forse più. Oltre alle dimensioni era anche bello da vedere, era un cazzo perfetto.
In pochi minuti l'imbarazzo iniziale svanì e le salì un desiderio pazzesco, si stava godendo quel buon cazzo in bocca e già lo sognava che le entrava in figa. Mentre lo spompinava con manifesto piacere, sentiva colare i suoi umori dalle labbra della sua bollente figa.
Lui la posizionò a pecorina e la iniziò a leccare culo e figa, Lara era veramente pazzesca. Più la leccava e più si notava il suo uccello gonfiarsi dal desiderio di spaccarla. Lara presa dall'eccitazione le scappo: scopami!
Lui non se lo fece dire due volte, si alzò, e sempre a pecorina, lui prese il grosso cazzo in mano e lo affondò nella sua figa. In meno di un minuto Lara ebbe un feroce orgasmo, esplose in un urlo di piacere. Lui gradì molto e affondò la nerchia nella figa stretta, tutto dentro.
La scopò a lungo in diverse posizioni, lei ad ogni cambio glielo leccava, non resisteva dal farlo. Poi lui le appoggiò la cappella rossa sul buco del culo e lei: no ti prego mi spacchi!
Lui le sputò sul buchetto e con un dito le spinse dentro la saliva, poi con un colpo di reni le fece entrare la cappella e anche qualcosa di più.
Lei continuò a dirgli no no, ma lui proseguì, il culo di Lara era troppo invitante per lasciarlo inviolato. Lui le sputò altra saliva e con un altro colpo di reni la sfondò tra i suoi lamenti di dolore. Una inculata che durò almeno dieci minuti, il buchetto stretto era ora dilatato, rosso e gonfio. Quando estrasse la verga il buco resto qualche secondo spanato, poi lui le andò a sborrarle in faccia. Fiotti di sperma calda le innondarono faccia, bocca e tette. Colava sperma dai capezzoli.
Stop! Il regista era contento dell'esibizione. Lara si andò a lavare.
Marco le entrò nel camerino congratulandosi: domattina andiamo avanti, adesso vai a casa. Ma prima una cosa.
Tirò fuori il cazzo: vieni a succhiarmelo, mi hai eccitato, sei brava.
Lara senza fare una piega si inginocchiò e gli fece una pompa spettacolare, facendolo in pochi minuti sborrare in bocca con ingoio.
La mattina seguente iniziarono le scene di Lara che in quanto interior-designer era a casa di una giovane coppia per arredare la loro casa.
Quando il marito si allontanò, la moglie inizia a molestare con lusinghe Lara, accarezzandole le gambe lisce ed abbronzate.
Iniziano a leccarsi a vicenda, Lara provò una nuova sensazione piacevole. Il sapore della figa di un'altra la eccitava, non riusciva a staccarsi, tanto che l'altra era ormai impazzita e aveva già raggiunto un orgasmo.
Il marito riapparve all'improvviso e dopo un finto incazzamento iniziò a scoparci entrambe. Lara adorava leccare lei mentre lui la penetrava, poi estraeva il cazzo di tanto in tanto e se lo leccava tutto gocciolante di succo di lei. L'uomo inculò entrambe, alternando i buchi. Lei leccava tutti i buchi di Lara e lei godeva sotto i colpi del cazzo che all'improvviso iniziò a schizzare sperma sulle loro facce. Si fece leccare e ripulire lo sperma, poi lo rimise nel culo a Lara fino a venirle ancora ma dentro.
La sera stessa iniziò a masturbarsi ripensando alle scene e rimediò un vibratore per allenare i buchi in previsione del giorno successivo. Del quale ancora era molto preoccupata. E le tornava sempre in mente quel film visto con l'ex. Speriamo siano meno dotati, pensò. Allo stesso tempo però solo l'idea di trovarsi davanti degli extra dotati la eccitava, ma poi il problema era il domarle certe bestie pensò.
Il mattino successivo verso le dieci si ritrovarono degli studi cinematografici per l'ultima scena, quella più lunga e impegnativa, dove la moglie presa da una voglia irrefrenabile contattò su internet tre ragazzi di colore, approfittando anche dell'assenza del marito per lavoro.
Le riprese iniziarono come previsto per le undici circa.
La moglie in sottoveste bianca molto trasparente e perizoma riceve a casa i tre ragazzotti muscolosi, ai quali offre da bere e seduti sul divano iniziano a farle le avances.
Lara era presa da una sensazione forte, un insieme di preoccupazione, ansia da prestazione e timore per quello che si poteva trovare davanti, ma anche grande eccitazione per essere la prima volta che aveva a che fare con ragazzi di colore e con più di un uomo contemporaneamente.
Iniziarono loro a spezzare gli indugi con carezze e strusciate. Due di loro iniziarono a leccarle i capezzoli e il terzo scese a baciarle le belle gambe su su fino a leccarle la figa già umida. Le alzava le gambe per leccarla ovunque, figa e culo, Lara aveva degli orifizi belli, stretti e profumati. Lui ne stava assaporando il gusto e con la sua bella lingua lunga la stava passando tutta. Lara era già al settimo cielo.
Uno si alzò e mise vicino al viso di Lara il suo membro ancora rinchiuso nei boxer, lei prese l'elastico e lentamente glieli abbassò. Ne uscì una verga mai vista. Lara spalancò gli occhi! Lo prese in mano e se lo ammirò, era un monumento, qualcosa di impensabile fino a quel momento. Lo faceva oscillare da destra a sinistra come un pendolo e poi iniziò a leccarlo, ma era infinito, poi provò a metterselo in bocca, ma non era per niente facile.
Anche gli altri si spogliarono, la preoccupazione aumentò dopo averli visti tutti e tre, erano tre cazzoni grossi e lunghi come il suo avambraccio!
Lei si ritrovò in ginocchio con questi tre membri da succhiare, cercò di procedere alla ben e meglio.
L'unica cosa che un pelino la rassicurava era che Marta le aveva preparato i buchi a dovere con pomate dilatanti e anestetizzanti. Non erano anestesie, pensò, ma magari in qualche modo l'avrebbero un po' protetta. Comunque la prova del fuoco era ormai imminente, infatti uno dei tre le puntò la grossa verga nella figa e spinse. Lei sentì questo enorme pezzo di carne entrarle nelle viscere. Si sentì come impalata e impossibilitata al movimento, mentre gli altri due volevano la sua bocca.
Iniziò a stantuffarle dentro quella grossa nerchia nerboruta e Lara provava dolore e piacere insieme, non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi a soddisfare tre uccelloni del genere!
Le riprese dovevano essere il più reale possibile e non prevedevano pause, quindi Lara era assolutamente consapevole che il tutto non sarebbe finito fino a quando tutti e tre non avessero sborrato.
Si alternavano nella sua figa già arrossata e gonfia nelle labbra, nessuno di loro riusciva a metterlo tutto dentro da quanto erano lunghi.
Marco da dietro il cameraman incitava Lara a dare di più e desiderava ardentemente di essere lì coi neri a scoparla, malgrado l'impossibile competizione coi loro membri.
Lara era a cavalcioni su di uno di loro che la stantuffava dentro voglioso, mentre un altro glielo metteva in bocca. Il terzo le andò dietro e dopo una abbondante passata di vaselina le puntò la cappella nel buco del culo.
No vi prego!!! Urlò Lara.
Lui continuò dopo averla accarezzata come ad assicurarla. Spinse la sua verga nel buco stretto. Era quasi impensabile che quella grossa verga potesse entrare in quel buchino, eppure lui spinse sui strilli e lamenti di Lara e il cazzone iniziò ad entrare lentamente.
Lara si dimenava e lamentava, ma i due cazzoni entrarono lo stesso e iniziarono a scoparla con forza, presi dal desiderio di lei, una gran figa che tutto sognano di fottere.
Lara prese queste due verghe e l'altro in bocca in un susseguirsi di lamenti e orgasmi che la mandarono in estasi. Sentì una sensazione mai provata, ed era quella di sentirsi piena di cazzi, più di così era impossibile.
Si alternarono i tre tra bocca culo e figa per molto tempo, Lara era distrutta sotto i colpi di quegli energumeni che godevano a vederla in difficoltà. Più lei cedeva e più loro si eccitavano e i loro cazzi si gonfiavano e indurivano.
Alla fine Lara si ritrovò in ginocchio coi loro cazzoni che le schizzavano abbondanti getti di sperma caldo in faccia. L'avevano imbrattata di sborra che le colava ovunque, sulle labbra e sulle tette dure, mentre i suoi buchi ormai spanati lentamente si rilassavano.
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