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trio

Simpatie erotiche


di Hide
20.03.2011    |    3.362    |    0 8.0
"Beh tra poco lo scriverò nel prossimo racconto..."
Era l'estate del 1983,mancava poco al mio ritorno nella mia città del nord,ed ero ancora nelle Marche,ora vivevo con un po' più di armonia i rapporti con le persone,avevo la mia nicchia di giochetti bsx,e poi i normali rapporti di amicizia con le femmine,avevo 16 anni,quasi 17..
Bene una allieva di mia mamma che chiamerò Viv,aveva una sorella davvero figa,alta e volgarotta,ma molto simpatica,la loro era una famiglia di lavoratori,non poveri,ma nemmeno esageratamente benestanti,Viv era più grande di me di almeno 3 anni,ma la sua simpatia verso di me era alquanto genuina,infatti mi disse che era meglio andassi da loro quando non ci fosse la sorella per stare un po' soli.
Successe che invece le andai a trovare al principio dell'estate,bellissimo clima nella piana sotto le colline del pesarese,aria frizzante che mi faceva stare in perenne stato di eccitazione,e poi avevo il presentimento che sarebbe successo qualcosa,ero visto da loro con una certa ammirazione per la brillantezza dell'intelligenza e la cultura rispetto alla media del ceto agricolo di la,mi volevano decisamente un gran bene,quindi i genitori si assentarono per un weekend di mare e scattò l'invito,Viv quella volta non ebbe il coraggio ma mi misero tra le mani di una loro amica Grace,che aveva delle tette imperiali,ed il resto lo fece la sorella giovane di Viv,lei poi fu un'altra storia che racconterò in un altro post...
Mi dissero preparati bellino che stasera usciamo a fare un giro è c'è la Grace,io dopo cena passai in bago 45 minuti,mi feci lo shampoo,curai le unghie,e giù poi di deodoranti e profumo,e poi con i primi sray per l'alito,arrivarono le amiche e mentre si camminava in gruppo fecero in modo di mollare me è Grace in disparte,passarono si e no 3 minuti,ci trovammo con le lingue in bocca avvinghiati pieni di voglia genuina,quella che mette l'aria della sera in campagna,vidi con la coda dell'occhio lei che fece cenno di andarsene alle altre e così fu,ci trovammo nell'aia dietro casa,e cominciammo ad andare per le spicce,mentre la baciavo misi le mani su quelle tette della 5 abbondante e l'uccello mi divento duro e ben grosso,la abbracciavo e dai jeans bianchi attillati lei sentì tutto,mi si strinse contro e nell'orecchio ancora timida mi chiese"posso toccarti l'uccello duro? mi piacerebbe tanto"io le dissi romanticamente un "certo dolce Grace,sei davvero una ragazza attraente ed eccitante"lei non capì più nulla,ci appoggiammo in un punto vicino all'ingresso di una rimessa per i trattori e quindi lei allungo la mano grassottina,le mani che più ancor'ora mi fanno impazzire! Aveva anche gli occhiali da segretaria porno,mi mise le mani sui pantaloni e poi dopo aver chiesto il permesso mi aprì la patta e fece uscire la mia virilità,lo strinse con dolcezza e desiderio,ero eccitato da impazzire,le alzai la maglietta e le ciucciai i capezzoli a fiore come piacciono a me,era al settimo cielo,ma le mani sulla figa non volle farsele mettere quella volta... Incominciò a menarmelo,poi lo guardò e disse genuinamente a voce decisa"che bel cazzo!",io ricambiai sulle tette,e dissi che aveva un sapore squisito,che se voleva provare il mio era libera di farlo,quindi nuovamente,mettendomi la lingua in un orecchio mi disse"Ti fai ciucciare il cazzo?"ero ammirato da tanta "classe"le dissi che era di sua proprietà quella sera,non sapevo cosa mi aspettava di sopra poi... Si abbassò e prese tutta la cappella in bocca,leccando con la lingua all'interno poi andando con un dolcissimo sali scendi che nell'eccitazione estiva mi preparò ad un forte orgasmo,lei si accorse,rallentò e mi disse "se vuoi sborra,che mi piaci tanto"non riuscìi a fiatare,mentre continuava il sali-scendi,allento la stretta delle labbra e pose la lingua sotto il frenulo,esplosi in 7 schizzi,lei dolcemente bevve e leccò tutto,io con suo stupore la baciai di nuovo,e ne rimase impressionata molto positivamente,mi disse che non ci saremmo persi anche se tornavo a casa,che voleva far l'amore,ma in un posto decente,che ero stato il suo solo 3°della vita,e li a 17 anni non era tanto,tornammo dall'altra parte del casale tra i risolini delle amiche che erano a sorseggiare bibite sotto il patio,che maliziosamente chidevano se ci fossimo persi,se lei mi avesse tenuto stretto per la paura del buio etc... Quando poi andarono a casa,ed io andai di sopra per dormire.... beh tra poco lo scriverò nel prossimo racconto
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