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Champagne e molteplici amplessi


di angietrav
19.01.2015    |    7.319    |    6 9.6
"Non faccio a tempo ad accendermi una sigaretta che lui ha già preso di mira il mio cazzetto, lo carezza, mi schernisco dicendogli “oh no tesoro..."
La visita di Alain a casa mia, la sera verso le 9, era sempre un evento impegnativo però valeva la pena. Alain è un bell’uomo, virile, sui 60 anni, non alto, però robusto: un bel toro. Ex militare paracadutista, nuotatore, musicista e manager assicuratore / finanziere di successo, sa ed ottiene quel che vuole. Uomo gentile, divertente, brillante, parla molto Alain: mi racconta i successi della sua vita, però questo a fine serata, dopo avermi posseduta e sorbendo lo Champagne, sempre di ottima marca, che immancabilmente porta quando viene a visitarmi. Alain è estremamente energetico, instancabile e ben dotato, ha un bel cazzone sempre pronto di 6 cm di diametro per 15-16 di lunghezza. Mi son chiesta spesso se prende il Viagra, lui dice di no. Essere l’oggetto dei suoi desideri è impegnativo ma incredibilmente appagante.
Per Alain, mi trucco elegantemente senza eccedere, con la parrucca castano chiaro a caschetto, un vestito ampio e corto (rosso o nero), autoreggenti, scarpe décolleté con tacco da 10 o 12 cm. Una fascia elastica in vita e sotto niente. Sono ben depilata, sopra il "clitoride" (il mio cazzetto inutile e dormiente) un triangolo di peluria tagliata cortissima. La vagina-anale è ben lavata con molteplici clisteri e lubrificata dalla molta crema che metto, oltre che su tutto il corpo, anche dentro. Poi finisco con un gel lubrificante al sapore di fragola. Alain mi vuole nuda, so già che mi toglierà il vestito dopo avermi baciata e slinguata focoso.
Essendo un uomo preciso, Alain mi ha mostrato il certificato di sanità aggiornato, per cui si fa senza preservativo, la qual cosa mi eccita ancora di più.
Per cominciare, e raccontando le sue ultime avventure, Alain si spoglia nudo: ha un bel fisico depilato e carnagione chiara, muscoli tonici e braccia possenti. Inizia con un grosso bacio in bocca, abbracciandomi stretta alla vita, mi lascia senza respiro facendomi capire che lui è il maschio ed io la sua femmina. Quindi fa cadere il mio vestito sfilando le spalline: resto nuda, solo con la fascia elastica in vita, le autoreggenti e le scarpe .
Quindi, “vieni, leccami“ , si rilassa sul letto a pecorina mostrando il bel culo duro di muscoli e depilato. Passo la punta della lingua dall’alto in basso in mezzo ai glutei, fino allo scroto, poi torno su, mi soffermo attorno all’ano e ci giro intorno, poi ci passo sopra, finché non dò una bella slinguata per bagnarlo ben bene, a questo punto entro con la lingua: Alain geme, gli piace, ed io mi eccito. Alcune gocce di saliva scorrono verso lo scroto, sui coglioni, ne approfitto per leccarle e con le labbra assaporo la attaccatura dei coglioni e succhio dolcemente anche i grossi testicoli belli sodi. Adesso Alain ha il membro eretto e duro, si gira sulla schiena, me lo lecco tutto dall’inguine, dolcemente, passo le labbra sui lati del pene fino ad arrivare alla cappella circoncisa: bella grossa e rosea. Appoggio le labbra rilassate, carnose e serrate, con una piccola pressione lascio entrare il glande, facendo in modo che le labbra sempre rimangano ben aderenti al cazzo, che entra dolcemente, mi soffermo sulla cappella girando la lingua attorno alla corona. Il respiro di Alain si fa più intenso. Faccio entrare lentamente il cazzone durissimo, sempre mantenendo le labbra rilassate a contatto. Mi muovo su e giù lentamente e poi, con decisione, lo faccio entrare tutto fino in fondo alla mia gola profonda, con le labbra che toccano il pube. A questo punto i maschi, ed anche Alain, fanno un bel respirone di stupore e goduria, poi mi prendono la nuca e premono obbligandomi a restare col cazzo in fondo alla gola per quanto più posso: io ho imparato a respirare con il naso evitando i conati.
Alain adesso, eccitato, mi solleva, e velocemente si alza, con le sue possenti mani mi prende per la vita tenendomi a pecorina e mi penetra. Cominciamo così una lunga sessione di molteplici amplessi.
Entra lentamente una prima volta fino in fondo, senza problemi perché sono ben lubrificata ed aperta. Poi comincia a muoversi con decisione, dando colpi sempre più forti. Mi devo aggrappare con le mani al letto, abbassata sulle spalle e con il culo ben aperto ed accogliente. Le sue mani, ben salde intorno alla mia vita, danno il ritmo e non mi fanno scappare. Alain entra ed esce con forza, velocemente, in un crescendo finché viene, abbastanza presto (circa 5 minuti) con un urlo soffocato ed io sento il caldo del suo sperma dentro di me.
Esce, va in bagno, si lava velocemente, e poi dice: “prendiamoci una pausa”. Anche io approfitto per andare a lavarmi dentro, pettinarmi, aggiustare il trucco e metto di nuovo abbondante gel lubrificante profumato sulla mia figa aperta.
Sculettando sui tacchi, con le ginocchia che camminando si toccano avanti a protezione del "clitoride", e con il culo in fuori, vado in sala da pranzo. Alain, seduto nudo, sorseggia Champagne e fuma allegramente. Il suo bel cazzone rilassato penzola dalla sedia, è uno spettacolo. Mi ha già servito e bevo anch’io.
Non faccio a tempo ad accendermi una sigaretta che lui ha già preso di mira il mio cazzetto, lo carezza, mi schernisco dicendogli “oh no tesoro..., no per favore, i miei orgasmi li ho con la vagina”. Lui nemmeno mi ascolta: mi prende e mi sbatte di schiena sul letto con fare autoritario; mi alza le gambe aperte a V e senza preamboli spinge la mano destra dentro la figa-anale, con mio urlo di sorpresa, dolore e piacere. Meno male mi ero ben lubrificata. Alain muove la mano dentro e fuori e poi avidamente si avventa sul "clitoride". Con la mano dentro so che verrò presto. Gemo dicendogli che “oh no!, non voglio venire, amore smetti! ”. Ma non mi posso liberare è lui che comanda, vengo, e lui si beve il poco seme che esce dal mio cazzetto che è restato moscio e piccolo. Resto confusa, la libido quando eiaculo mi scende rapidamente, però non é questo il momento, con Alain non c’è tempo. Lui eccitatissimo me lo sbatte dentro di nuovo, stantuffando violentemente la mia vagina già ben aperta dalla sua mano. Inalo popper per aiutarmi e gemo con le gambe sollevate ed aperte a V. Poi, forte com'è, mi gira veloce come fossi il suo giocattolo e continua a penetrarmi per alcuni minuti incessantemente, violentemente e velocemente fino a venirmi dentro per la seconda volta in un’ora, con un grido liberatorio.
Come d’abitudine, va in bagno, io resto sul letto con la figa-anale ancora pulsante all’aria. Poi vado io a rinfrescarmi: lavo la figa e rassetto il trucco, pensando di aver finito cosí in bellezza la serata.
Ma Alain è in sala da pranzo seduto e ancora nudo: sorseggia Champagne e fuma una sigaretta. Bevo e fumo anche io. Parliamo allegramente e lui mi dice che sono stata brava e gli è piaciuto molto: io sono al settimo cielo, mi sento femmina al 150%.
Poi però vedo il suo bel cazzo che pende disteso dalla sedia, non duro però rilassato e lungo in tutti i suoi centimetri di estensione, non posso resistere. Mi inginocchio e lo prendo in bocca, subito si indurisce e comincio a succhiarlo con avidità e lentamente. Alain mi carezza le spalle e mi tira i capezzoli: eccitato mi fa alzare, mi mette con braccia e spalle sul tavolo e mi penetra ancora una volta con decisione. Ma smette quasi subito, in preda all'eccitazione, mi prende con forza, mi solleva come fossi la sua bambola, lasciandomi cadere sul letto, mi rimette a pecorina, e comincia di nuovo a stantuffarmi violentemente, se possibile più forte di prima, sbattendo col suo pube sul mio culo. Cerco di reggermi per non scivolargli via, il letto si muove sul pavimento. Una volta Alain venne con un amico che mi reggeva per le spalle mentre lo succhiavo, e questo evitava il mio correre via con il letto sotto i colpi del maschio eccitato come un toro. Però adesso siamo soli e lui ogni tanto mi riprende per la vita tirandomi a se. É al terzo amplesso in due ore e non riesce ad eiaculare subito, però ha il cazzo durissimo, vuole continuare, sente il bisogno di svuotarsi di nuovo. Confusa, inebriata da tanta potenza, mi abbandono nelle sue mani; abbassata sulle spalle a toccare col viso il letto e col culo in balìa del mio uomo, lo lascio fare. Ho in una mano il lubrificante e nell’altra il popper che inalo per aiutarmi a resistere. Alain continua a sbattermi per almeno 20 minuti, io sono in stato confusionale per i molteplici orgasmi anali e grido come una pazza, incurante dei vicini. Poi un urlo soffocato e lui che mi abbracciata e bacia le spalle: è venuto, sento il caldo del suo sperma.
Adesso abbiamo finito per davvero, Alain si riveste parlando e raccontando. Io mi rassetto. Beviamo Champagne. E' tardi , giá mezzanotte. "Buona notte tesoro, a presto spero", "Ciao cara".
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