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I baci di Pepe


di angietrav
23.11.2023    |    6.159    |    16 9.5
"Ma era contentissimo di me e mi ha eccitato il fatto che mi sono sentita femmina lo stesso..."
Pepe si chiamava, di origine centroamericana, leggermente mulatto, bel viso, soprattutto una bella bocca dalle labbra carnose, fisico robusto, non troppo alto (1,75 m forse), braccia possenti e belle mani forti. Ben vestito, elegante, profumato, educato, gentile e sempre di buon umore. Mi aveva contattato sul sito di incontri ed era venuto a casa mia una sera. Appena entrato subito si è stabilita una bella comunicazione, cordiale e disinibita.
Quando aspetto un maschio che non conosco sempre ho cura di essere il più attraente e femminile possibile, quella sera ero tutta in rosso: corsetto di raso rosso, perizoma rosso, autoreggenti a rete rosse, vestito rosso aderente, con spalline fini e lungo fino al ginocchio. Ai piedi piattaforme rosse, tacco 14 cm. Parrucca, quella castano chiaro; ben truccata, unghie di mani e piedi smaltate di rosso corallo.
Cosicché, quando l’amico è entrato è rimasto ben impressionato, mi ha fatto i complimenti ed io, felice. Dopo i convenevoli ed un primo corteggiamento, Pepe mi ha sorpresa prendendomi con forza per la vita e baciandomi con uno dei suoi interminabili baci che mai scorderò. Le sue labbra carnose e morbide si sono appropriate della mia bocca. La sua lingua mi è entrata dentro abbracciando la mia di lingua. Le nostre salive si sono mescolate. I suoi baci erano eccitantissimi, mi succhiava le labbra, la lingua, l’anima; e sono stati baci lunghissimi perché ci eccitavamo a vicenda, senza aver voglia di smettere.
Si vede che Pepe è uno abituato a comandare, da subito ha preso lui l’iniziativa. Mi ha portata sul letto, spogliata, o meglio avrebbe voluto, ma io sono restata in corsetto e autoreggenti. Lui si è spogliato nudo, e purtroppo ho notato che ha una grossa pancia cadente e sotto un pisello piccolo. Ho pensato: -ecco un altro inconcludente-.
Pepe mi si è sdraiato sopra, passionale ed allegro, ha continuato con i suoi piacevolissimi baci, poi mi si è messo a cavallo in posizione 69, “leccami” ha ordinato, mentre si è letteralmente avventato sul mio “clitoride” facendolo tornare “cazzo” e succhiando con foga, facendomi venire quasi subito. Ho subìto la dominanza di Pepe, giacché io non lascio mai che i maschi mi tocchino il cazzo dormiente: mi sento femmina e voglio essere presa come tale lasciando in pace quello che definisco il mio “clitoride”. Salvo rare eccezioni: questa è stata una di quelle eccezioni.
Quella prima volta siamo poi restati sul letto continuando a baciarci, io assaporando il mio sperma dalla sua bocca, fumando una sigaretta e raccontandoci delle nostre vite. Pepe mi ha detto che è un consulente in temi ambientali del governo del suo paese e che si trova in questa città del centro Europa per definire alcuni accordi con la Commissione Europea. Si tratterrà un mese ed è contentissimo di avermi incontrato, così non sarà solo e ci divertiremo. Contentissima ed eccitata anch’io. Alloggia in un hotel nel quartiere delle istituzioni europee.
Pepe nella stessa settimana è tornato una seconda volta con mio gran piacere: vuol dire che gli sono piaciuta davvero. Ma questa volta ho fatto in modo di prendere io l’iniziativa. Mi sono vestita meno, così da potermi facilmente spogliare nuda come piace a lui: perizoma nero, senza calze, tubino nero sopra, décolleté tacco 10 cm nere. Parrucca a caschetto nera, gambe ben depilate e lucide di crema, ben truccata come sempre.
Appena entrato, Pepe, gentilissimo, mi ha fatto i complimenti ed ha subito cominciato a baciarmi con foga facendomi mugolare di piacere. Era eccitantissimo essere presa con forza dalle sue braccia, e carezzata, palpata dalle sue mani. Senza smettere di succhiarmi la bocca mi ha portata sul letto, mi ha spogliata, si è spogliato e poi ci siamo avvinghiati in un lungo abbraccio. Mi si è avventato sopra con tutto il suo peso, succhiandomi con forza la bocca ed i capezzoli: io “miagolavo” di piacere; ma, prima che si dedicasse al mio “clitoride”, son riuscita liberarmi, girarmi e farmi leccare la figa-anale. Pepe si è messo a baciarla e succhiarla come fossero le mie labbra: urlavo pazza di godimento. Dopo poco però mi ha girata con forza e mi ha succhiato il cazzo che quasi me lo strappa e, come spesso, son venuta subito. Finalmente baciandomi mi ha fatto assaporare il mio sperma. Bellissimo!
Pepe ha goduto di me, però avevo voglia anch’io di lui, quindi l’ho fatto mettere a pecorina, gli ho leccato il culone grosso e depilato, poi l’ho fatto girare, con la bocca ho fatto indurire il suo cazzetto e ci sono montata a cavallo finché non è venuto. Ho quindi terminato il servizio, succhiandogli il cazzetto ancora umido di… Angie. Poi ci siamo rilassati baciandoci a lungo.
Ero in un periodo in cui andavo spesso dalla estetista che mi affinava le sopracciglia, curava le unghie di mani e piedi, mi manteneva un taglio corto di capelli ma femminile. In ufficio pensano che sono gay, ma non sanno di Angie. La mattina, quando mi preparo per una giornata da “maschietto”, in ufficio e/o in riunioni istituzionali, mi vesto in modo formale (pantaloni, camicia, cravatta, giacca, gambaletti trasparenti, mocassini, soprabito). Però sotto ho sempre la biancheria intima di Angie, non indosso il perizoma o tanga ma slip femminili elastici: ben contengono il “clitoride” che faccio sparire indietro tra le gambe. Sotto la camicia metto un top con spalline fini o, come alternativa più eccitante, un corsetto con le coppe per i seni cosìcché dalla camicia si possono intravedere i rigonfiamenti. Non mi trucco, ma sempre metto un po’ di fondo tinta attorno agli occhi e rimmel sulle ciglia, le labbra luccicano di labiale trasparente, le unghie delle mani sono smaltate trasparenti, quelle dei piedi sempre di rosso corallo. Termino con una spruzzata di profumo, quello di Angie: inequivocabilmente femminile.
Così ero vestita uno di quei giorni quando la mattina andai in un hotel per assistere ad un convegno e, con mio gran piacere, c’era anche Pepe: bello, elegantissimo. Ho fatto in modo di sedermi accanto a lui, ci siamo presentati, ovviamente non mi ha riconosciuta, ma si deve essere incuriosito per il mio sguardo intenso e curioso. Nel “coffee break” sono andata con lui e finalmente ho chiesto “per caso conosci Angie?”, “Angie chi, scusa”, “Angie, una travestita femminile che abita qui in città in una bella zona residenziale”. A Pepe si sono accesi gli occhi, le guance gli si sono colorite e le belle labbra inumidite… mi ha guardata fisso negli occhi, al che “Angie sono io”. Emozionatissimo, mi ha preso le mani, me le ha strette forte ed ha esclamato: “vieni!”. Mi ha letteralmente tirato via portandomi in bagno, ci siamo chiusi dentro, mi ha baciata come sa fare lui, poi si è inginocchiato succhiandomi con foga e facendomi venire. Infine ha terminato abbracciandomi con forza e baciandomi di nuovo. Ci siamo ricomposti e tornati al convegno.
Sono così cominciate due intense settimane nelle quali con Pepe ci vedevamo tutti i giorni. Mi tempestava di telefonate e messaggi proprio come un innamorato. Certo per uscire con lui o andare nel suo albergo non potevo vestirmi da Angie, ma sotto avevo la biancheria di Angie e mi divertivo a truccarmi di più: mi guardavo allo specchio e sì, avevo l’aspetto di una femmina vestita da maschietto. Di solito dopo cena mi portava nel suo albergo e li facevamo l’amore. Nudi, passavamo ore a letto baciandoci. Lasciavo che prendesse lui l’iniziativa e facesse quel che più gli piaceva: mi faceva sentire la femmina a sua disposizione. Mi leccava e succhiava dappertutto: labbra, collo, capezzoli, figa-anale e finalmente il cazzo: mi faceva venire, anche più di una volta. Non mi sono più fatta penetrare perché a lui non interessava. Ma era contentissimo di me e mi ha eccitato il fatto che mi sono sentita femmina lo stesso.
Io, che molto raramente lascio che i maschi mi tocchino il “clitoride”, con Pepe ho fatto una grande eccezione, per ripagarlo dei suoi inebrianti baci. Quindi per un po’ Angie non è più stata disponibile per i suoi “clienti” abituali, ero solo di Pepe.
Poi il mese è terminato e Pepe è tornato in centroamerica, ma negli anni ci siamo incontrati di nuovo nel suo paese. La passione, la bocca di Pepe ed i suoi baci non li ho più scordati. Quando stavo con lui anche la mia bocca, le mie labbra, a forza di essere succhiate e baciate erano diventate più carnose e vistose.
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