Racconti Erotici > trans > Il sottile piacere di essere Angie
trans

Il sottile piacere di essere Angie


di angietrav
24.01.2023    |    5.379    |    8 9.7
"E puntuale e voglioso è venuto alle 19 ed abbiamo fatto sesso come piace a lui: si spoglia nudo, ha un bel cazzone e mi piace moltissimo succhiarglielo, poi..."
E’ un sottile piacere per me passeggiare per la città quando non sono Angie ed incrociare maschi, “clienti”, con i quali ho fatto sesso. Mi piace vederli nella loro vita abituale e mi eccita guardarli dritto negli occhi, richiamare la loro attenzione e loro non mi riconoscono.
A parte Roberto, amico e collega in ufficio (leggere il racconto “Il mio processo di femminilizzazione ed i colleghi in ufficio”), nessuno sa del mio doppio essere, dell’esistenza di una Angie dentro. Certo in ufficio intuiscono qualcosa, forse pensano che sono gay. Roberto, dopo pochi mesi di passione, quando veniva molto spesso a trovare Angie e facevamo sesso, ha smesso e non ne parliamo più. Certo ogni tanto scopro che mi scruta sott’occhi.
Ci sono stati però altri incontri più eccitanti per me.
C’è il vicino di casa, un ragazzone sui 40, gentile, educato ed un po’ timido, che mi ha conosciuto una volta che davo spettacolo sul terrazzo (leggere il racconto “Il terrazzo, tentazione per i miei amanti”), mi venne ha visitare e da allora è un cliente assiduo; ha un bel cazzone, mi scopa bene e gli piace tanto farsi leccare il culo. E’ un vicino di casa, ma ha conosciuto solo Angie. A volte, il pomeriggio tardi, l’ho incrociato sul marciapiede davanti al portone del condominio dove vivo e stava scrivendo sul telefono. Poco dopo mi arriva un suo messaggio, “sei libera adesso? Posso venire?”. Io sto camminando, arrivando a casa dall’ufficio, gli passo accanto, lo guardo, mi guarda, lo saluto “buona sera”, “buona sera”, ma nemmeno si immagina chi è questo condomino che lo saluta. Quando sono in appartamento gli rispondo: “ciao caro, non sono in casa, se vuoi vieni tra un’ora, verso le 19”. E puntuale e voglioso è venuto alle 19 ed abbiamo fatto sesso come piace a lui: si spoglia nudo, ha un bel cazzone e mi piace moltissimo succhiarglielo, poi si gira e si fa leccare il culo, finalmente eccitata, gli chiedo di scoparmi, gli metto il preservativo, mi cavalca con forza e, beato, viene con un gemito. Gli tolgo il preservativo, pulisco ciucciandolo e leccandomelo il bel cazzo. Lui si veste, mi saluta e se ne va soddisfatto. Mentre era lì con me pensavo sorridendo, guarda questo, poco fa gli son passata accanto, l’ho salutato, adesso siamo in intimità, io sono la stessa persona di poco fa ma per lui no… Comunque è un tesoro di vicino.
Un giorno, passeggiando per una piazza del centro città l’ho incrociato mano nella mano con la fidanzatina. Lui è ragazzone palestrato, ma non bello ed un po’ impacciato, che viene a trovare Angie qualche volta, ma non spesso. E’ grande e grosso ma ha un pisello piccolo e tutte le volte mi chiede di fargli indossare un mio indumento intimo, ovviamente gli rispondo di no e, siccome è impacciato e timido sono io che dirigo i giochi. Lo faccio spogliare perché mi piace tastargli i muscoli e stimolarlo dicendogli “che bello sei, mi ecciti con questi bei muscoli sodi…” ed anche lui si eccita. Poi lo succhio un poco, gli metto il preservativo e gli ordino: “vieni, scopami, fammi sentire come sei maschio!” Lui fa del suo meglio, ma non dura molto. Tutto finisce lì. Si riveste silenzioso ed io gli faccio i miei complimenti per come è bello. Incrociarlo per strada con la fidanzatina mi ha fatto tenerezza.
Una volta, ma purtroppo solo una volta, è venuto a casa mia, dopo vari contatti e chiarimenti in chat, un bel giovane sui 40. Pulito, educato, gioviale. Parlava molto, mi ha detto che era la sua prima volta con una trav, ma che lo avevano attirato le mie foto. “Grazie tesoro, sei molto gentile, spero di non deluderti”, e lui “per niente, sei ancor più eccitante che sulle foto”. Contentissima ci intratteniamo parlando della sua e della mia (quella di Angie) vita, rispondo alle sue molte curiosità su Angie. E’ un piacere stare con lui, è così gentile ed allegro. Poi con delicatezza lo invito sussurrandogli, “vieni sdraiati sul letto”. Lo faccio adagiare col culo sul bordo e le gambe che piegate toccano con i piedi per terra. In silenzio, guardandolo, gli carezzo i pantaloni lì dove sento che già ce l’ha duro e gli sussurro: “mmm... deve essere molto bello caro, posso vederlo?”, “sì certo” risponde lui ansioso. Gli apro i pantaloni lentamente, glieli tiro giù, ed anche le mutande, e si libera un bel cazzone duro, lo guardo e “…posso?”, mi fa sì con la testa. Ad occhi chiusi mi abbandono a fargli un pompino con tutto il mio sapere, cosciente che è la sua prima volta con Angie e dovrà essere …indimenticabile. Gli massaggio i coglioni con la lingua, glieli succhio lentamente, glieli lecco scendendo giù fino all'ano; inaspettatamente lui tira su le gambe, allora mi dedico a slinguargli l'ano a lungo: sento che gli piace. Poi torno su, e lentamente, faccio entrare il cazzo prima solo fino alla cappella, roteo la lingua attorno alla corona, poi lo faccio entrare fino a metà ed uscire di nuovo. Lo guardo il bel cazzo ed il mio bel maschio rilassato ad occhi semichiusi. Soffio leggermente sopra il pene umido poi indugio ancora un poco facendolo scorrere tra le mie labbra ben serrate ed infine, sorprendendolo, me lo faccio entrare tutto dentro fino a toccargli il pube con le labbra. Il mio uomo sussulta di godimento. Le mie labbra aderenti al membro lo fanno uscire ed entrare, lentamente prima e poi sempre più veloce, tutto fino in fondo alla gola; il cazzo è durissimo. Sento la eccitazione del maschio che cresce e finalmente mi inonda la bocca fremendo ed inarcandosi. Lo lascio calmare, lo ripulisco bene e poi lo guardo mentre si riveste. Lo guardo silenziosa e sorridente: “piaciuto?”; “Oh, bellissimo cara, mai ricevuto un pompino più bello, nemmeno da mia moglie! grazie”. “Non mi devi ringraziare, è un piacere per me farti star bene e spero tornerai”. Quando mi dicono che lo faccio meglio delle loro mogli è il massimo dei complimenti che posso ricevere. Peccato che questo giovane non è più venuto a trovarmi, però… Però una sera, cenando in una pizzeria, l’ho visto seduto ad un tavolo con moglie e figlioletta. Era allegro e gioviale come lo era stato con me. L’ho guardato col sorriso sulle labbra, lui non mi ha visto, ed ho provato un po’ di invidia per sua moglie, o meglio dispiacere perché non è più venuto a far l’amore con me.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il sottile piacere di essere Angie:

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni