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Il pensionato


di angietrav
24.09.2020    |    19.980    |    19 9.6
"Piano piano ci calmiamo, restiamo a lungo sdraiati uno accanto all’altra, ma lui continua a carezzarmi ed ogni tanto ricomincia a baciarmi dicendomi parole..."
Eugenio si chiama, pensionato, quindi avrà quasi 70 anni, ma ben portati. Fisico asciutto, ancora prestante, educato, pulito, profumato, gentile ed affettuoso. Ci siamo conosciuti sul sito di incontri e da quando è venuto a casa mia la prima volta è tornato spesso (tutte le volte che può), è nata un’amicizia, anzi senz’altro qualcosa di più; sarà perché anche io non sono più giovane (sopra i 50 ormai).
Forse in me trova le attenzioni, sensazioni, stimoli che non ha più da sua moglie: spesso dopo una certa età molti coniugi diventano come fratelli, senza scintille di emozione. Certamente con me può fare l’amore come è impossibile farlo con una donna biologica.
Eugenio è affettuoso, premuroso, passionale, si emoziona ed a volte io temo per il suo cuore, anche se lui sempre mi ha detto che è sanissimo. Mi chiama "amore", "tesoro" e adoro questo suo affetto sincero che mi fa sentire femmina al 200%. Sessualmente ancora funziona benissimo, ha un bel cazzo (sui 5 cm di diametro per 12 di lunghezza), dura a lungo nell’amplesso anche se c’è poco da bere, eiacula poco, a volte niente.
Per lui mi vesto in modo sobrio, ma ho molta cura nei dettagli. Come sempre molto ben pulita dentro e fuori, cremosa e profumata. Trucco curato, rossetto chiaro oppure trasparente; quello rosso corallo, che tanto mi piace, Eugenio, con i suoi baci focosi, me lo sbafferebbe tutto e non c’è niente di peggio. Di solito indosso un vestitino corto sopra le ginocchia con spalline fini, in tinta con il mini tanga, spesso uno leopardato che ha lui piace molto; autoreggenti setate trasparenti e scarpe décolleté (tacco 8 cm), leopardate anch’esse.
Indosso la parrucca che più piace a lui, quella a caschetto biondissima. Quando entra, un bacetto sulle labbra, mi abbraccia forte e sussurra: “Angie, tesoro, mi sei mancata, amore mio, come stai”. Ci sediamo un attimo sul sofà, mano nella mano, e mi racconta delle sue novità; io delle mie poco, ho paura di rompere l’incantesimo se gli racconto dei miei amanti, certo lui se lo immagina, ma non ne parliamo. Il nostro rapporto è molto romantico, basato sul rispetto reciproco ed affetto senza eccedere nel sesso; per esempio non mi ha mai messo la dita nella figa-anale e quindi io nemmeno gli ho mai chiesto se gli interessa farmi il fisting, che a me piace molto. Mentre parliamo mi carezza dappertutto, ha imparato a non carezzare il viso per via del trucco (il fondo tinta coprente, indispensabile per noi trav). Così facendo si eccita, ci guardiamo negli occhi intensamente, mi fa alzare, mi abbraccia alla vita forte e mi bacia, i nostri baci sono lunghissimi ed eccitantissimi: ci succhiamo le lingue, le nostre salive si mescolano abbondanti come nettare, ci mordiamo e succhiamo le labbra e … l’emozione cresce.
Intanto mi sfila le spalline del vestito che cade leggero, prende tra le dita i miei capezzoli, li stringe, li torce, io gemo per l’emozione e lui si eccita ancor più al sentire i miei gemiti. Mi bacia ancora, poi succhia i capezzoli forte e morde un poco, intanto toglie anche il tanga: “vai sul letto tesoro mentre io mi spoglio…”. Mi sdraio di fianco, con le gambe una sopra l’altra leggermente piegate ed il culo ben in fuori, sono rimasta in autoreggenti e scarpe, inalo un poco di popper. Eugenio non inala, però a lui non disturba che lo faccia, altrimenti eviterei. Lo guardo mentre si spoglia nudo e viene verso il lettone, mi toglie le scarpe, uno sguardo complice e mi giro mettendomi a pecorina. A Eugenio piace molto leccarmi la figa-anale e col tempo è diventato un abile linguista. Si eccita enormemente a sentire i miei gemiti, i miei urletti da femmina in calore (quando sono Angie il timbro della mia voce si fa spontaneamente femminile), più mi eccito e grido e più si emoziona, alla fine non resiste, “oh Angie tesoro, bimba mia!, vieni ...”, mi gira, si sdraia sopra di me e ci baciamo ancora a lungo, forte ed intensamente: raramente mi sono eccitata così per i baci di un uomo.
Poi si alza mi tira verso il fondo del letto, con il culo sul bordo, si mette in ginocchio sul pavimento, mi alza le gambe in alto a V e lecca e succhia di nuovo con foga la mia figa-anale. Sono in balìa dei miei orgasmi. Dopo un po’ sale su e comincia a succhiarmi il clitoride che si sveglia durissimo. E’ un’eccezione, quando mi concedo agli uomini non lascio mai che mi tocchino il clitoride, voglio essere femmina ed i miei orgasmi sono anali, ma con Eugenio ci amiamo ed è quindi diverso, mi concedo completamente a lui perché voglio che stia bene. Mi succhia e vengo quasi subito, copiosa, nella sua bocca; lui beve tutto, poi si sdraia accanto a me, mi bacia ancora ed insieme assaporiamo il mio sperma. Ci rilassiamo, ma lui non smette di carezzarmi, toccarmi, palpeggiarmi, “la mi’ bimba, che dolce sei Angie, mi fai impazzire…”, io mi sento…felice e femmina come non mai.
Col tempo abbiamo affinato i nostri tempi e desideri, quindi gli sussurro “Eugenio, mi fai l’amore?”, “certo tesoro!”. Eccitata mi metto di nuovo a pecorina e lui in piedi dietro di me di fianco al letto, già sa perché inizio con questa posizione: posso inalare popper mentre lui mi scopa in un crescendo di emozione al sentire i miei fremiti, gli urli di goduria e orgasmi anali molteplici. Come ho detto ha un bel cazzo e gli piace scoparmi con foga, sbattendomi con forza, ma non per molto: vuole vedermi in viso, e così ... “girati Angie, vieni amore …”. Mi sdraio sulla schiena, mi prende, lo abbraccio con le gambe e mi bacia mentre mi monta. A volte si ferma e restiamo abbracciati col cazzo dentro di me e la sua lingua che letteralmente mi penetra la bocca. Finalmente viene urlando di felicità ed io, carezzandogli la testa, “sì vieni tesoro, …vieni ...”. Si rilassa dentro di me e poi mi si sdraia accanto. Adesso è il mio turno, gli prendo il cazzo in bocca succhio avida il poco sperma rimasto, gli lecco i testicoli, lo slinguo tutto e poi, anche a lui piace, gli lecco il culo: Eugenio geme felice rilassandosi. Piano piano ci calmiamo, restiamo a lungo sdraiati uno accanto all’altra, ma lui continua a carezzarmi ed ogni tanto ricomincia a baciarmi dicendomi parole dolci che ormai, forse, a sua moglie non dice più.
Si è fatto tardi, deve andare. In bagno gli piace che lo lavi io, lentamente, dolcemente, con acqua tiepida. Poi va in camera e si riveste, mentre io sistemo il trucco, la parrucca e mi rivesto. Beviamo qualcosa sempre mano nella mano, non vorrebbe mai andar via Eugenio. A volte è venuto nel pomeriggio e se n'è andato la notte; mi ha poi raccontato delle preoccupazioni della moglie che l'ha cercato dappertutto: se ci scopre è finita. Quindi è meglio così, è meglio prendere precauzioni e dosare le nostre emozioni così ogni volta che facciamo l’amore c’è sempre qualcosa di nuovo ed eccitante da scoprire. “Ciao amore mio” dice lui, “ciao tesoro, ti voglio bene. A presto. Ti penserò”, “anch’io…”. Ed è vero lo penso spesso.
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