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Una coppia ospitale, clisteri e fisting


di angietrav
30.10.2020    |    12.822    |    16 9.5
"Io non ho saputo resistere a tante tentazioni e così ho viaggiato i 90 km che ci separano e sono arrivata alla sua villetta ancora vestita da maschietto..."
E fu così che con Mario ci mettemmo d’accordo affinché io andassi a casa sua quel pomeriggio di fine agosto. Ci eravamo conosciuti sul sito di incontri, lui è bisex attivo e passivo ed ospitale assieme alla sua compagna; inoltre è amante dei clisteri e del fisting (farlo). Io non ho saputo resistere a tante tentazioni e così ho viaggiato i 90 km che ci separano e sono arrivata alla sua villetta ancora vestita da maschietto.
Mario mi riceve già nudo, è un ragazzone sui 40 anni, alto (circa 1,80 m), rasato a zero, ha un viso gentile e simpatico; è robusto ma non muscoloso anzi la sua pelle è turgida, depilata e liscia come quella di una donna. Mario è ben abbronzato, ha due belle gambe lunghe, un culone sodo e tondo ed anche un bel pisellone grosso che, nudo com’è, gli penzola tra le gambe rilassato.
Entrando nella villetta intravedo la sua compagna, anche lei nuda ed abbronzata, fa finta di non vedermi e sale per una scala verso la mansarda. Non è una femmina appariscente, non alta (forse 1,60 m), piuttosto magra, bionda ossigenata. Deve essere più anziana di Mario, forse sui 50 anni.
Appena entro, come d’abitudine quando non sono “en femme”, chiedo del bagno per andarmi a cambiare ed uscirne una mezz’ora dopo come Angie. Ma questa volta Mario mi dice di chiamarlo prima di uscire dal bagno che vuol farmi il clistere lui. "Mmm..." già mi eccito, non ho mai avuto un amante a cui piace fare il clistere.
Maniaca come sono della pulizia e precisione non mi sento femmina finché la mia figa anale non è bella pulita e profumata dentro e fuori, quindi mi dedico con piacere a fare lavaggi ripetuti e frequenti durante la giornata o appena posso. Uso un clistere di quelli portatili con la sacca di plastica blu da 2 litri pieghevole, tubino di plastica trasparente ed irrigatore, con rubinetto, lungo circa 10 cm.
Corro al bagno e dico a Mario che lo chiamo quando sarò pronta. Questa volta quindi prima mi truccherò per poi lasciare all'amico il divertimento della preparazione della mia figa-anale. Faccio una doccia rapida rinfrescante, mi trucco con attenzione ma senza eccedere, rossetto rosa chiaro (giacché anche io sono un po’ abbronzata) e finalmente indosso la parrucca a caschetto biondissima. Resto nuda come richiesto. “Mario sono pronta…”, arriva subito, affettuoso e gentilissimo, mi fa i complimenti: ”che bella Angie, bel maquillage e bel fisico, mmm... mi ecciti cara, adesso ci divertiamo…” .
In bagno c’è già tutto l’occorrente. La doccia è molto ampia, chiusa da vetri su due lati, e noto che il drenaggio è di diametro più largo del normale. Mario applica al tubo della doccia un irroratore di acciaio lungo circa 20 cm e 3 di diametro, ha forellini in punta ed ai lati. Si mette un guanto di lattice, lubrifica l’irroratore, apre l’acqua per regolare la temperatura e…” vieni cara, piegati un po’ in avanti appoggiandoti alla parete”. Intanto mi bacia focoso slinguandomi ben bene, …fremo per l’eccitazione. Si comincia, l’irroratore applicato alla doccia permette di regolare la forza del getto ed è una esperienza nuova per me. Mi sento riempire velocemente. Mario muove l'irroratore avanti ed indietro dentro la figa facendo entrare tutti i 20 cm; mi tasta l’addome eccitandosi al sentirlo gonfiarsi: ” mmm... Angie, sei già bella piena… “. Toglie il tubo e mi intima di non far uscire niente fino a suo ordine, difficile, la mia figa slabbrata e dilatata non riesce a contenere la pressione interna e sento colare il liquido. Lui esce dalla doccia, “ adesso svuotati per bene, forzando… poi pulisci il pavimento…” , obbedisco. Una cascata esce dalla mia figa che si va pulendo e finalmente mi sento vuota e libera. Mario è pronto di nuovo, “vieni, ancora un lavaggio…questa volta più energico…voglio averti bella pulita”. Inserisce l’irroratore, apre la doccia e sento il liquido correre dentro di me con forza, riempirmi, gonfiarmi, intanto Mario stantuffa coll’irroratore per lavare bene. Mi sento quasi scoppiare, “vai scarica adesso…”, una cascata più violenta di quella di prima ed anche più piacevole al sentirmi svuotata: adesso è uscito solo liquido pulito. Mario con la mano guantata e lubrificata inserisce le dita dilatandomi per controllare se sono pulita: “Bene ci siamo, adesso profumiamo…”. Prende il clistere a gravità con la busta di plastica da 2 litri, la riempie di acqua tiepida ed aggiunge un olio profumato al gelsomino. Inserisce il tubo con l’irroratore ben dentro più che può, lo sento insinuarsi ed il calore del fluido che mi irrora; poi esce e continua a lavare bene l’ultimo tratto della figa-anale (quello dove entra il cazzo quando mi scopano). Finiscono i due litri di liquido e Mario fa uscire l’acqua profumata piano, inserendo le cinque dita della mano chiusa ad astuccio come fosse un tappo, muove le dita lavando e dilatando, sono in estasi per l’eccitazione “ohhh tesoro, che bello…”. Sono sempre in piedi, leggermente piegata in avanti con il culo ben in fuori ed appoggiata alla parete della doccia. Mario si inginocchia, caccio un urlo da femmina in calore, mi sta slinguando, succhiando la figa, poi mi bacia in bocca abbracciandomi forte ed assaporo il profumo di gelsomino. Ma non è finita, lubrifica bene la mano guantata e comincia giocare con la figa-anale, d’un tratto entra a sorpresa, altro urlo di goduria da parte mia, rilassata come sono non l’ho quasi sentito entrare, muove la mano eccitato dentro la figa, la gira, stantuffa, esce e rientra duro con la mano chiusa ad astuccio, ufff…! un po’ di dolore, ma lui è eccitato ed autoritario “ non scappare, allarga bene le gambe, culo in fuori che ti apro ben bene, c’hai un culo ed una figa favolosi e mi piaci”, continua ad entrare ed uscire con violenza per forse una decina di volte, comincio ad essere stanca, gemo. Lui capisce, si ferma, ma lascia la mano dentro, mi fa rilassare, la muove piano dentro e fuori, girandola mentre mi bacia forte in bocca, mi succhia la lingua…che uomo Mario sa come trattare una trav come me, ora violento ora dolce. “Bene tesoro, sei pronta, finisci di prepararti e vieni su in mansarda”, “con piacere tesoro”.
Tremante per l’eccitazione, rivedo il trucco, metto crema fluida su tutto il corpo, e molta sul culo. La figa-anale è già pronta, Mario ha avuto cura di pulirla e lubrificarla, la sento aperta, rilassata, ma ancora pulsante, vogliosa di cazzo. Una spruzzata abbondante di profumo. Sono nuda, indosso la parrucca a caschetto castano chiaro, ho le unghie dei piedi smaltate di rosso corallo, però mi sento troppo nuda, così metto un mini tanga rosso, giusto per contenere il clitoride dormiente, indosso delle décolleté rosse con tacco a spillo de 10 cm, stanno molto bene sulle mie gambe abbronzate, depilate ed unte di olio di cocco; esco dal bagno e salgo la scala che porta all' alcova.
La mansarda è abbastanza amplia, sulla destra c’è un materassone di finta pelle color bordeaux sul pavimento, poi a lato un divanetto con davanti la televisione accesa ed un video lettore. La signora è sul lettone, sta fumando, si sta toccando a gambe aperte mentre guarda un film porno. Mario mi riceve con gentilezza, la signora continua come se non ci fossi, “vieni Angie…” ancora mi bacia abbracciandomi forte alla vita, “vieni ...” così dicendo spinge in giù le mie spalle, lui resta in piedi. Mi inginocchio e prendo in bocca il suo bel cazzone ancora moscio ma rilassato in tutta la sua lunghezza, saranno 18 cm per 6 diametro, una bellezza sentirselo entrare in bocca e giù fino in gola, lo sento indurirsi e comincio a pompare vogliosa. Mario mi fa smettere, “vai! fai godere la mia signora mentre ti scopo”. Mi metto a pecorina sul letto, guardo la signora, non dice niente, inespressiva, però decisa mi prende per la nuca e preme il mio viso sul pube con forza, ho il naso dentro la figa, quasi non respiro…” vai Mario, che aspetti!” ordina lei impaziente. Mario me lo sbatte dentro con violenza…”ohhh, ahhh…” gemo io. “Stai zitta e leccami puttana, fai quel che ti diciamo”, eccitata mi dedico a leccare, succhiare e penetrare con la lingua la figa depilata e gonfia della signora che si diverte a fare la “domina”. Mario dietro mi riempie del suo cazzo scopandomi forte. Sono confusa per l’eccitazione di servire i miei “padroni”, servizievole faccio quel che ordinano. La signora sta per venire e si muove come se mi stesse scopando la bocca, poi abbraccia con le gambe le mie spalle, mi pressa il viso sulla figa ed in preda all’orgasmo grida e si gira di fianco trascinandomi con la testa chiusa tra le gambe mentre continua a scoparmi la bocca; Mario dietro è uscito e mi sta leccando la figa-anale. “Non fermarti continua a leccarmi!” dice lei, obbedisco in silenzio. Di dietro mi stanno dilatando di nuovo, Mario mi sta ancora una volta fistando violento, gemo “ohhh… mmm…" sono un po’ violenti tutti e due adesso, mi danno popper da inalare (niente di meglio, mi mancava), fremo per l'eccitazione ed obbedisco servizievole. La signora finalmente si rilassa lasciandomi libera, anche Mario esce con la mano. Ma io ho voglia di sentirlo venire dentro di me. Mi giro veloce lo succhio avida e guardandolo con aria implorante lo prego “Mario scopami, per favore…”. Sorride, si fa dolce, “vieni cara la mia puttanella…” mi prende deciso e veloce, gemo urlando sempre più forte a ritmo dei suoi colpi finché non viene riempiendomi di caldo sperma. Lo faccio uscire, mi giro, succhio le ultime gocce del suo cazzo e bacio Mario abbracciandolo con abbandono: “sei un tesoro, grazie, è stato bellissimo”. La signora dopo il lungo orgasmo è rimasta lì ad osservarci fumando una sigaretta in silenzio.
“Grazie cari siete stati eccezionali, spero di avervi accontentato, posso andare a vestirmi?”, “vai Angie, vai pure” dice Mario “e grazie a te, sei bella, docile e brava, vero Marzia?”. La signora non parla, solo un sorriso (sarcastico?) appena accennato. Ritrovo il perizoma rosso che mi era stato quasi strappato via e scendo in bagno per lavarmi e cambiarmi.
“Ciao Mario restiamo in contatto e speriamo che la prossima sia presto”. E così è stato.

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