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Il tempo passa ed Angie è ormai anziana, ma …


di angietrav
10.01.2023    |    6.719    |    19 9.2
"Non uso più tacchi altissimi, al massimo 8 cm, uso corsetti che contengono la pancetta..."
Gli anni passano ed ormai ne ho 70, ma Angie non è sparita. Il mio corpo non è più tonico e burroso come una volta, il culo non è più bello tondo anche se la figa-anale è sempre quella, umida ed aperta, che ha accolto centinaia di cazzi. Ho messo su un po’ di pancia, il giro vita non è più marcato, le gambe sono meno tornite. Ma la voglia di essere la femmina che fa godere i maschi persiste, è ormai parte del mio essere, quindi faccio del mio meglio per mantenere la femminilità anche se è sempre più difficile: mi depilo con più attenzione di prima, uso molta crema, sono sempre ben profumata ed ovviamente mi trucco meglio che posso. Mi sento una signora anziana, accogliente, anche se non sono più una cerbiatta atletica ed attraente come una volta. Non sono più agile ed elastica nei movimenti, quindi faccio di tutto ma piano e con attenzione. Non uso più tacchi altissimi, al massimo 8 cm, uso corsetti che contengono la pancetta. Però godo sempre di bei clisteri profumati e curo la figa-anale mantenendola dilatata col fido butt-plug da 8 cm di diametro. Non mi concedo più al fisting. Mi vesto con attenzione, non uso più vestitini mini, retati o “catsuit” da sex-shop, ma vestiti più sobri (leggeri con spalline fini, larghi o attillati ma non cortissimi, diciamo fino a metà coscia), ma anche tubini elasticizzati con sotto il corsetto per evidenziare il giro di vita e fianchi attraenti. Mi piacciono i vestiti di cotone leggero (o lana cashmere in inverno) blu o beige senza maniche ed aperti davanti, che si chiudono con bottoni o una cerniera e posso lasciarli aperti più o meno facendo intravedere quel che c’è sotto; oppure i vestiti, sempre senza maniche, aperti davanti che si chiudono di lato con un laccetto sovrapponendo i lembi ed anche con questi posso far vedere più o meno quel che c’è sotto. Le parrucche son quelle a caschetto, evito i capelli lunghi per slanciare di più la mia figura. Scelgo con più attenzione i miei partner, non mi concedo a quasi tutti come una volta. Ho sempre paura di apparire ridicola, evito chi potrebbe prendersi gioco di me: quindi raramente accetto giovani e dò la precedenza ai “coetanei”.
Sono in pensione, vivo sola nel mio appartamento. Spesso viene Piero, un amico di vecchia data, di qualche anno più giovane di me, è diventato il mio “compagno”, al momento stiamo bene assieme: lui gode di me, mi consiglia e porta pazienza nei miei momenti di sconforto o le poche volte che mi concedo ad altri. “Piero oggi non venire, ho da fare…”, lui capisce, e penso che si eccita anche perché, quando il giorno dopo ci vediamo, vuole che gli racconti tutto e mi scopa con più foga del solito sculacciandomi, quasi per punirmi, dicendomi “vecchia baldracca non perderai mai il vizio, maialona”, ed io “esagerato caro, non sono più la maialona come dici, però mi piacciono i maschi e soprattutto i loro cazzi, e lo sai bene te”, quindi ci baciamo con affetto.
Anche Piero vive solo, ancora lavora, ma a volte si ferma qualche giorno da me. In quei giorni io sono la sua moglie-amante premurosa e tutto-fare. Cura molto la propria pulizia, si veste con attenzione, profuma sempre, non è alto e certamente non è un uomo attraente, però è sano, atletico ed ha un bel cazzo, con una bella cappella, e gli funziona benissimo; è depilato al pube e dietro, così è un piacere leccargli il culo quando vuole lui. Dormiamo assieme, davanti a lui non mi vergogno a struccarmi e stare senza parrucca. I capelli, ormai bianchi, li tengo tagliati corti, con un taglio unisex. La sera, quando ci corichiamo, indosso una sottoveste leggera o un baby-doll nero o rosa e son nuda sotto: a Piero piace carezzarmi nella notte. Ma la mattina, quando mi sveglio, a volte ce l’ho duro e Piero, che non ha mai voluto nemmeno sfiorarlo il mio "clitoride", dice “oh poverina, vieni bella, vieni…” mi prende per la nuca e si fa fare il primo pompino della giornata, così io anticipo la prima colazione bevendomi il suo sperma abbondante. Quando Piero alloggia da me e torna per pranzo, mi avverte prima, gli faccio trovare pronto e mi faccio trovare pronta, cioè pulita e profumata dentro e fuori, ben truccata e vestita: un abito da signora “per bene”, parrucca, unghie di mani e piedi smaltate di rosso, le zeppe rosse di sughero tacco 10 cm; a volte però, mi piace sorprenderlo indossando solo un corsetto, perizoma e sopra una vestaglia. Così, prima del pranzo,” vieni cara…”: gli concedo il secondo pompino della giornata come aperitivo che Piero mi serve direttamente in bocca, poi pranza rilassato. Io, come d’abitudine, solo ceno la sera. Quando Piero si ferma a dormire gli preparo cena e so già che, quando arriverà verso le 6 pm, vorrà scoparmi con gioia sua e mia. Sono scopate veloci ma focose che mi fanno star bene perché capisco che al mio uomo ancora piaccio: mi prende in piedi, facendomi poggiare al tavolo o al divano, mi lecca la figa-anale perché sa quanto mi piace, mi fa urlare di goduria e lui si eccita ancor più, poi mi stantuffa violento e viene con un urlo liberatorio. In queste serate, quando c’è lui, di solito indosso un vestitino corto e leggero, magari nero trasparente, un po’ sexy e senza perizoma sotto: a Piero piace molto e si eccita. Dopo che mi ha inseminato ceniamo tranquilli e beati come due piccioncini. Ma, se poi ci sediamo sul divano a vedere la TV, può darsi che gli venga ancora voglia e gli faccio l’ultimo pompino della giornata. Lui continua a guardare la TV come se niente fosse, in silenzio mi prende per la nuca, mi avvicina a se e mi mette il cazzo in bocca: ah, quanto mi piace questa scena! Cerco di soddisfare appieno il mio "compagno" affinché non si stanchi di me, gli voglio bene e non vorrei perderlo; ma soddisfo anche la voglia di essere femmina e quella intramontabile di cazzo.
Non esco mai come Angie, a volte Piero mi porta a fare un giretto in auto, ed di solito sono vestita da “maschietto", certo il mio aspetto è ormai, dopo tanti anni di Angie, effeminato: sopracciglia ridotte a un filo, un po’ di rimmel, viso rasato con cura, un poco di fondotinta e cipria, rossetto trasparente, unghie delle mani curate, un poco lunghe e con smalto trasparente. Mentre guida a Piero piace tanto farsi spompinare. Però, se usciamo la sera, soprattutto in primavera o estate, allora ci sta che gli viene voglia, mi chiede di farmi bella ed esco come Angie. Ho sempre paura di non essere all’altezza, mi vesto in modo sobrio ed elegante, spesso in tailleur -giacca e gonna color albicocca- con sotto perizoma nero e corsetto nero, calze autoreggenti setate trasparenti e scarpe décolleté blu con tacco a spillo da 8 cm. A Piero piace carezzarmi le gambe mentre guida e salir su, al ché gli tolgo la mano: “non ti distrarre, guida, caro”. Di solito andiamo a passeggiare sul lungo mare, lo prendo sotto braccio, proprio come marito e moglie. In quei momenti mi sento tranquilla e mi scordo delle insicurezze di anziana trav. Ma a volte gli prendono le voglie e mi porta in un luogo appartato, mi fa scendere dall'auto, poggiare sul cofano e mi scopa veloce lì, con gran piacere mio e suo (poi io, per non sporcargli il sedile, metto un assorbente sotto il perizoma). Eh sì, sono ormai anziana ma con Piero ci divertiamo.
Però mi piace anche non trascurare alcuni, pochi, amici più o meno coetanei, con i quali mi incontro da anni e sono “cresciuti con me”. Vengono a trovarmi il pomeriggio: Piero non c’è e loro sono liberi dalle mogli, così fanno le scappatelle liberatorie visto che con le consorti spesso sono ormai come fratello e sorella e niente più. Chiacchieriamo, beviamo, fumiamo e facciamo sesso in allegria. Spesso si risolve solo con un pompino –ovviamente con ingoio da parte mia-, loro nemmeno si spogliano, ma ci sono anche quelli a cui piace mettersi nudi e scoparmi per bene, eccitandosi per i miei gemiti quando leccano la figa-anale e poi, visto che Piero mai me lo tocca, se possibile mi faccio anche succhiare.
Ci sono momenti che mi lascio prendere dallo sconforto, non mi sento più femmina come vorrei, ho paura che Piero si stanchi di me e mi intristisco. Ma lui sa calmarmi, ...a modo suo: una camomilla, una sigaretta, tante carezze e poi "vieni bella, vieni che ti sistemo io, così la smetti di piagnucolare". Comincia con bacetti sul collo, mi succhia i capezzoli e, in un crescendo di eccitazione, lecca la figa-anale a lungo ed io mugolando mi scordo di tutto e solo godo. Poi mi penetra con forza "c'hai sempre un gran bel culo Angie, lo vedi che con un po' di cazzo ti calmi subito, troia che non sei altro!", "oh Piero, tesoro, prendimi, che sono tua", infine mi mette il cazzo in bocca "tieni, il ciucciotto" e mi fa bere il suo nettare. Uno sculaccione forte sul culo: "allora? hai smesso di lamentarti?", "oh sì Piero, scusami". Ecco, l'irruenza maschile di Piero mi fa sentire ancora la femmina che fa godere i maschi, anche se non più la femmina piacente di un tempo. Grazie a Piero, sono una tranquilla e servizievole femmina contenta di curare il mio uomo: "Piero, se hai panni da lavare e stirare lasciameli, non ti scordare come fai spesso, ...vado a preparare cena, cosa vuoi che ti cucino?".
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