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Roger ed il suo amichetto Andrea a casa mia


di angietrav
16.10.2022    |    3.439    |    4 9.3
"Ansiosa, dopo che ho conosciuto Andrea al piano-bar di Roger il giovedì notte (vedi racconto “Roger mi porta a battere…”), durante la settimana l’ho sentito..."
Ansiosa, dopo che ho conosciuto Andrea al piano-bar di Roger il giovedì notte (vedi racconto “Roger mi porta a battere…”), durante la settimana l’ho sentito spesso per telefono, non voglio che si scordi e non vedo l’ora che sia domenica per rivedere Andrea. Finalmente Roger mi conferma; così lui ed Andrea, il suo amichetto del cuore, la domenica pomeriggio arrivano nel mio appartamento.
Mi sono preparata come sempre con cura, lavata dentro e cremosa fuori, il sabato ho curato la depilazione. Trucco accurato ma leggero, parrucca a caschetto bionda, per l’occasione incigno un corsetto di pizzo rosso con perizoma rosso, autoreggenti a rete rosse, scarpe décolleté con tacco a spillo da 10 cm rosse anch’esse, sopra una vestaglia di raso trasparente … rossa.
Entrano, bacetto a Roger e con un gran sorrisone saluto Andrea abbracciandolo in vita e dandogli un bacetto sulle labbra, “che piacere che sei qui, sei bellissima” gli sussurro, mi viene naturale usare il femminile e penso che anche a lui piaccia. Andrea sembra contento di rivedermi e da libero sfogo alla sua femminilità. Cammina leggero, Roger lo bacia focoso e gli sussurra qualcosa nell’orecchio.
Andrea è vestita (al femminile quindi) più o meno come quando l’ho incontrata la prima volta: giubbotto di pelle, camicia di seta floreale, jeans larghi e scarpe da tennis: si spoglia veloce. E’ bellissima: pelle liscia, glabra o comunque totalmente depilata, di una femminilità naturale: longilinea, non alta (forse 1,75 m), capelli colorati di castano molto chiaro, quasi biondi, con taglio femminile, pettinati con riga di lato ed accomodati dietro le orecchie con gel. Andrea ha bellissimi grandi occhi verde chiaro, labbra carnose e la sua pelle è naturalmente abbronzata, deve essere di origini magrebine. Andrea è giovanissima, dice Roger che ha 18 anni, ma penso che ne ha meno, forse 15 o 16.
Roger si siede al tavolino in sala con posacenere e la bottiglia di Champagne che si è portato. Davanti a se ha il teatro della camera da letto, la mia “alcova”. Restiamo in piedi davanti a lui, faccio cadere la vestaglia e resto in corsetto, perizoma, autoreggenti e scarpe, carezzo e bacio Andrea, mi chino sulle ginocchia, le succhio il cazzetto circonciso: piccolo (lungo circa 10 cm e saranno solo 2,5-3 di diametro), ma già eretto e durissimo. Le tasto il culo, ha due glutei tondi e sodi, la giro ed assaporo la fighetta vergine: un piacere, profuma di giovane, di pulito. La prendo per mano e la faccio sdraiare sul letto: Andrea è silenziosa, obbediente, si lascia fare. Continuiamo a baciarci scordandoci di Roger: la bacio con foga, succhiandole le labbra, penetrandola con la lingua e, sempre più eccitata, la lecco, la assaporo dappertutto. Andrea non parla, solo ansima di piacere, a volte mi guarda con i suoi begli occhioni ed accenna un sorriso, le piace? Penso di sì, e spero anch'io di piacerle.
Il cazzetto di Andrea è durissimo ed eretto ma non prende l’iniziativa, così le monto a cavallo e lo faccio entrare, ma è piccolo e quasi non lo sento. Guardandola negli occhi comincio a muovermi, su e giù, su e giù, prima piano, poi sempre più veloce, fin quando mi accorgo che il “bimbo” sta per venire. E viene dentro di me, gemendo quasi in silenzio. Mi chino su di lei e ci baciamo scambiandoci le salive e succhiandoci le labbra. Ma chinandomi il cazzetto gocciolante si è sfilato dalla mia figa-anale, al ché caccio un urlo di goduria, dietro di noi Roger mi sta leccando la figa umida di sperma e succhiando il cazzetto di Andrea: bellissimo! Contenta che Andrea abbia goduto di me.
Adesso però Roger mi sculaccia forte e dice, “dai Angie, sverginami Andrea!”. Resto sorpresa, interdetta, non mi aspettavo una richiesta del genere, ma sono tentata al tempo stesso.
Da quando mi sento femmina ed Angie a tempo pieno, ossia da più di dieci anni ormai, non ho più penetrato nessuna e nessuno, solo mi piace essere femmina e penetrata, ed ancor meno penetro fighe-anali: il mio cazzo si è impiccolito, è diventato il mio clitoride. Anche con le “sorelline” io sono quella passiva. Però, Andrea mi tenta e penso che questa sarà la prima ed ultima volta che Angie penetra una figa-anale.
La guardo e mi fa capire che ci sta, docile ed ubbidiente. La porto nel bagno, ci chiudiamo dentro. Le faccio un bel clistere profumato, poi assaporo la fighetta vergine ed umida: Andrea subito geme per il piacere ed io mi eccito. Quindi crema sul culo, sulle gambe e con un dito gliela metto anche dentro la fighetta. Usciamo dal bagno, intanto Roger si è spogliato nudo e, seduto al tavolo, si tocca il cazzo moscio che non gli funziona più. Io ed Andrea gli siamo in piedi davanti, dandogli le spalle, di fronte al lettone. Faccio inginocchiare Andrea, le ordino di togliermi il perizoma, di leccarmi i coglioni e succhiarmi il cazzo. Si vede che il “bimbo” ci sa fare e le piace: il mio "clitoride" torna cazzo (circa 5 cm di diametro per 12 di lunghezza), si indurisce; faccio smettere Andrea se no vengo subito.
Posiziono Andrea a pecorina sul letto, spingendogli le spalle ed il viso in basso a toccare il materasso. Slinguo con eccitazione la fighetta anale, Andrea gode e si rilassa; prendo abbondante crema lubrificante e le entro dentro con una, due dita: sì che ce l’ha stretta! Muovo le dita, divaricandole un poco. Non parla Andrea, geme per il piacere ma ancora per poco. Abbocco il mio cazzo ancora duro ed entro piano piano forzando.

Sto per prendere Andrea ricordando come mi prendevano eccitatissimi certi maschi quando ero Angie alle prime esperienze e loro si eccitavano ancor più al sapere che ero vergine (quasi a dire il vero). Quindi sistemo le gambe di Andrea chiuse tra le mie, la prendo per i fianchi e so già che quando entrerò le farò male. E’ un dolore intenso, acuto, che si prova quando ti sverginano e ti aprono le prime volte e solo vorresti scappare. Quel dolore l’ho conosciuto, i miei gemiti facevano eccitare ancor più i maschi, ed io sapevo che era il prezzo da pagare per diventare "femmina". Adesso tocca ad Andrea.

Le entro dentro all’improvviso, tenta di scapparmi via e si sdraia bocconi, ma io gli sono dentro e sopra, non mi può scappare, presa dall’eccitazione la scopo con forza incurante dei gemiti di dolore, e vengo quasi subito. Andrea ansima, piagnucola, lacrima, le bacio le spalle per tranquillizzarla. Poi veloce esco e mi metto di lato al letto mettendogli il mio cazzo in bocca, Andrea subito lo succhia come fosse un ciucciotto; intanto Roger eccitatissimo le lecca la fighetta sverginata ed umida del mio sperma. E’ fatta, ce l’ho fatta, mi sento meno Angie, meno femmina, ed ancora mi ripeto che questa sarà la prima ed ultima volta.
Si calmano gli animi, riporto Andrea nel bagno, le pulisco la fighetta dolorante con acqua fredda, metto ancora crema, la bacio con foga e le chiedo il numero di telefono, le dico che ho voglia di rivederla domani, lunedì, ma io e lei soli. Mi dice che sì, ma mi confermerà più tardi, in serata. Intanto mi rassetto, rivedo il trucco, indosso il perizoma rosso, il cazzo è tornato clitoride, mi rimetto la vestaglia e finalmente mi sento più tranquilla: Angie di nuovo.
E sì, Andrea è venuta da sola a casa mia per due lunedì di seguito (il piano-bar di Roger è chiuso la domenica ed il lunedì). Io ho preso due giorni di ferie ed abbiamo passato due giornate bellissime, sempre nude e quasi sempre a letto facendo l’amore.
Ovviamente io nuda, ma con unghie di mani e piedi accuratamente smaltate di rosso, ben truccata e con la parrucca a caschetto bionda e, per non sentirmi nuda del tutto, ho indossato una collanina ed un braccialetto dorati; ho ricevuto Andrea indossando la vestaglia rossa trasparente, per poi lasciarla cadere al momento giusto.
Sono stati baci lunghissimi, mi sono quasi mangiato le labbra carnose di Andrea, ci siamo succhiate le lingue e bevute le nostre salive. Ci siamo spompinate a vicenda e penetrate. Già dal primo lunedì, mentre la penetravo, le ho inserito a sorpresa il mio butt-plug da 8 cm di diametro, ancora una volta Andrea ha sopportato il dolore intenso piangendo ed io mi sono divertita ad entrare ed uscire col butt-plug incurante dei suoi gemiti; poi l’ho tranquillizzata col mio cazzo in bocca e lei si è bevuta tutto. Adesso Andrea ha una fighetta-anale che non è più vergine!
Andrea mi ha raccontato della sua vita, mi ha confermato che ha 16 anni appena compiuti e che da circa un anno vive e lavora da Roger. Viene da una famiglia del Marocco che vive in un quartiere a maggioranza magrebina di questa città del nord Europa, dove anch’io vivo per lavoro ormai da quattro anni. Da quando aveva 12 anni i maschi del quartiere si sono accorti della sua bellezza, della sua femminilità naturale, ed hanno cominciato a prelevarla per strada per farsi masturbare o spompinare in auto: Andrea c'è stata. Poi però sono diventati in troppi e troppo invadenti e così lei ha colto l’opportunità offertale da Roger. Durante la settimana vive e lavora da lui, la mattina va a scuola, e lo ricambia facendosi sbaciucchiare, slinguare e succhiare.
Nel mio appartamento, sola con me, Andrea è solare, parla tanto, ride, scherza, svolazza leggera, a volte fa anche un po’ troppo casino, ed io temo per i vicini di condominio. E’ bastato poco per far diventare Andrea una femmina attraente: ha già la pelle mulatta e liscia, basta un po’ di crema per renderla ancor più vellutata; un poco di rimmel sulle ciglia e gli occhioni verdi risaltano come semafori; un poco di rossetto chiaro, un tubino rosso che le ho regalato assieme alle décolleté rosse (porta lo stesso numero mio, il 39) ed è uno schianto di femmina. Se andrà in giro così nel suo quartiere provocherà una rivoluzione tra i maschi.
Ma dopo il secondo lunedì Andrea è sparita, non l’ho più vista. Forse Roger si è accorto ed è geloso. Comunque meglio così. Io mi sento più tranquilla, più libera di essere Angie e dedicarmi ai maschi come e quando voglio. E sì, questa è stata la prima ed ultima volta che Angie ha penetrato una figa-anale.
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