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Lui & Lei

Quella fantastica prima volta...


di Jestal
26.02.2018    |    7.037    |    1 7.5
"Ebbene sì, è avvenuta in “campo neutro”, né a casa mia, né a casa sua, ma nella casa dove vive per l’università..."
Ciao amore mio, domani è il tuo compleanno e, per rimediare al secondo regalo mancato, ho deciso di scrivere per te.
Stavolta niente storia inventata, nessun racconto erotico...o meglio, sì, il nostro.
Più esattamente la nostra prima volta.
Ma te la voglio raccontare come se parlassi con qualcun altro.
Sono in viaggio, prendo le note del telefono e comincio a scrivere, lasciando che la musica e le emozioni mi guidino...

La prima volta è una cosa che non si scorda facilmente, soprattutto se la persona con cui è avvenuta è importante per te. Fortunatamente, per me è stato così.
È successo con lei, la persona più importante della mia vita, la ragazza che amo, la mia ragazza. Una di quelle che ti prendono la vita e te la stravolgono con poco, e in poco tempo. Non ci sono parole per descriverla, posso solo affermare con certezza che lei è quello che voglio e che ho sempre voluto.
E la nostra prima volta non è stata da meno. Anzi...

Una cosa che non avrei mai immaginato, quando me la immaginavo nella testa, è che sarebbe successo in un posto che, fino a poco prima, mi era sconosciuto, non ci ero mai stato.
Ebbene sì, è avvenuta in “campo neutro”, né a casa mia, né a casa sua, ma nella casa dove vive per l’università.
Ma nonostante questo, è stato lo stesso un momento magico.
Quella mattina del 18 novembre andai da lei. Prima di quel giorno ci avevamo già provato, ma non era andata a causa di alcuni problemi. Problemi che lei riuscì a risolvere con una mossa astuta.
Dopo quasi un anno di conoscenza e i tre mesi in cui stavamo insieme, era arrivato il momento e noi lo volevamo.
Ci siamo buttati sul letto e abbiamo cominciato a baciarci e a farci le coccole, come avveniva sempre quando potevamo.
Le coccole sono diventate preliminari ed anche questo era normale. Io ancora non immaginavo niente, mentre lei sapeva tutto.

Ho cominciato a spogliarla.
Io ero sopra e lei sotto, dai baci sulle labbra ho cominciato a scendere giù per il collo, baciandolo e marchiandolo in ogni modo possibile. E poi ancora più giù sulle tette, stringendole, leccando e baciandole in ogni dove con foga. Non posso farne a meno, sono troppo belle.
Mi sono concentrato molto sui capezzoli, cercando di darle più piacere possibile.
Lei ansimava.
Le ho tolto i pantaloni e poi sono salito di nuovo a baciarla, mentre giù con la mano sulla figa, ad accarezzarla piano piano...
E due dita andarono dentro, facendola eccitare e bagnare tantissimo.
Dopodiché ho proceduto leccandogliela per bene. Si dimenava come fosse dannata.

Ho continuato così fino a quando lei non si mise sopra decisa.
E fece esattamente la stessa cosa. Cominciò a baciarmi intensamente e poi a scendere sul collo e sul torace, lasciandomi i segni. E poi andò ancora più giù...
Mi tolse i pantaloni e le mutande con una rapida mossa e cominciò a baciarmi il cazzo.
Passò la lingua sul tutta l’asta e scese a leccare delicatamente le palle. In quel momento ho provato un piacere indescrivibile. Non riuscivo a stare fermo.
Ci sa proprio fare.
Lo prese in bocca. Cominciò a farmi un pompino con i fiocchi, di quelli che non si dimenticano. Soprattutto le emozioni che ti provoca.
Inutile dire che diventò duro come il marmo.
Lo succhiò con cura, fino a dove arrivava.
E poi leccava tutto.
Si staccò e venne sopra di me, strusciando la sua figa contro il mio cazzo.
E poi si chinò a baciarmi ancora, e io mi sentivo potente.

Venne il fatidico momento, afferrò il preservativo dal cassetto e me lo infilò.
E cominciammo. La prima, la più classica è il missionario ovviamente.
La penetrai, e il mio cazzo scivolò liscio dentro la sua figa lentamente per farla abituare.
Ebbene sì, lo stavamo facendo e io ancora non riuscivo a crederci...
Tutti questi anni in cui ho immaginato questo momento e finalmente ero lì.
Sentii l’amore uscire dal mio corpo, il desiderio, la passione...e cominciai ad aumentare il ritmo.
Lo stavo facendo con la ragazza che amavo e mi sentivo l’uomo più felice del mondo.
Era una sensazione strana, ma bellissima e molto eccitante, mi trasportava.
Era pura poesia.
Continuammo così per qualche minuto che sembrava volare.
La sentivo ansimare e sapevo che stavo facendo bene il mio lavoro, alternando spinte forti a quelle piano. Ovviamente ero molto goffo e inesperto, ma non mi importava.
Cambiammo posizione e lei si mise sopra di me, cavalcandomi.
Io ero comodissimo e mi piaceva veramente tanto. E vedere lei che mi saltava sopra era una visione assurda.
Trovammo pian piano il ritmo e l’incastro giusto tra di noi, e fu bellissimo.
Sarà durato all’incirca 40 minuti, ma a me parse fossero pochi minuti per quanto era bello. Lei venne, stimolata sul clitoride dal mio cazzo in quella posizione.
E io no, non venni, ma non me ne fregò assolutamente nulla, perché ero già soddisfatto così. Non potevo chiedere di meglio.
Ero con lei, l’avevamo fatto ed è stata l’esperienza più bella mai provata fino a quel momento.
Mi bastava per essere felice.



Buon Compleanno, amore mio.
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