l aperitivo

L’APERITIVO.


Che giornata stressante oggi!
Sarà che alcuni colleghi sono ancora in ferie devo sostituirli e il centralino suona di continuo.
In più visto che spesso nell’ufficio logistico sono spessi impegnati al telefono, ogni tanto mi devo occupare degli autisti che caricano i nostri prodotti.
E gli autisti meritano un discorso a parte…ma perché hanno questa fama?
Forse che un uomo quando prende la patente C-D-E subisce anche il lavaggio del cervello per le “ norme “ comportamentali del “perfetto autista arrapato?”
Forse è a causa del mio seno e delle mie generose, ma decenti scollature, siamo o non siamo ancora un paese democratico?
Certo lo ammetto, che quando c’è un autista interessante, mi piace che mi guardi e la reazione dei miei capezzoli che s’induriscono e trapassano la stoffa della camicetta catalizzano gli sguardi, noto spesso che si passano inconsciamente la lingua sulle labbra, come ad esprimere il desiderio di stuzzicare quei capezzoli.
Anche un mio collega ha spesso lo sguardo fisso sul mio seno…ma lavoriamo da tanto tempo insieme che possiamo anche permetterci di scherzare con battute non molto ortodosse.
Basta io esco …stasera non ne posso più, non riesco più a stare ferma, seduta.
Quando mi assale questa frenesia, devo muovermi, devo fare qualcosa ,basta!
Spengo il mio computer, sistemo alcune pratiche che finirò domani, passo in bagno, una rinfrescata al viso e una ritoccata al trucco, chiudo il mio ufficio.
Passo nell’ufficio dei colleghi e saluto con un sorriso frettoloso….loro ne avranno sicuramente per un’altra oretta.
Ma non ho voglia di andare a casa, allora faccio due passi e mi dirigo al solito bar per un aperitivo.
Entro c’è già gente, i soliti visi che, come me, prima di rientrare staccano la spina con un aperitivo e delle chiacchiere occasionali.
Ma non ho pace, nemmeno il martini mi calma e ne ordino un altro!
Intanto mi guardo attorno, di fronte a me c’è un tizio che mi sorride e alza il bicchiere in un silenzioso brindisi, ricambio sorridendo.
Di nascosto lo guardo meglio, mica male….accavallo le gambe.. appoggio un braccio sulla spalliera…lui mi guarda ancora….io lo guardo…lui fa un bel sorrisino e alza un sopracciglio come se volesse intendere qualcosa!
Distolgo lo sguardo, mi chiedo cosa voglia…ma io so una cosa, mi ha eccitata!
Possibile sentirsi bagnata ed eccitarsi così tanto per uno sguardo ?
Mi devo alzare, vado in bagno se non altro per togliermi di dosso quel sorrisino.
Entro nell’antibagno dove c’è l’attaccapanni e mi sfilo la giacca per appenderla, ci sono tre porte : donne, uomini e handicappati.
Sto per entrare nel bagno delle donne quando sento aprire la porta ma non mi giro a vedere chi è….
All’improvviso… non capisco che succede mi sento afferrare…mi sento stringere… una mano va sulla mia bocca… e mi sento spinta verso il bagno degli handicappati.
Spesso lo uso anche io perché è sempre pulitissimo dato che è usato poco.
Mi tiene spinta fortemente contro il muro…sento che chiude la porta a chiave!
Non riesco a vederlo…la tensione aumenta …penso che dovrei urlare, ma non ci riesco e la sua mano preme forte sulla mia bocca…
Mi accarezza il corpo...le gambe...mi solleva la gonna e scostando leggermente le mutandine insinua decisamente la mano dentro di me….e sente…capisce tutto!
Mi dice che lo sapeva che desideravo questo…sapeva di trovarmi traboccante di umori pronti ad uscire a riempire la sua bocca….mi accarezza ancora….le sue dita sono dentro di me.
Sente che gemo…con la sua mano grande tiene tutto il mio triangolo umido e odoroso. Toglie le dita che porta alla mia bocca.. mi costringe ad aprirla per leccargli le dita bagnate di me..
Succhio avidamente….vorrei altro ora da succhiare…ma non me lo concede…ancora.
Mi sento ancora di più spingere contro il muro ..e sento la potenza del suo sesso…è pronto anche lui.
Sento che prende qualcosa dalla tasca, mi passa il pensiero che stia prendendo un preservativo, no, ha preso un fazzoletto.. il suo fazzoletto e mi benda gli occhi.. è stretto ..e ora mi lascia libera..
Mi giro, ma resto bloccata non so come muovermi….lui è davanti a me.. si sta slacciando i pantaloni.
Mi fa inginocchiare….e sento sulla mia bocca chiusa che mi sta passando qualcosa di carnalmente caldo e potente, mi prende per i capelli .. mi costringe ad aprire la bocca.
Devo farlo, piace anche a me…mi piace…è immensa la sua cappella ..la lecco con la punta della lingua…segno le venature ingrossate che pulsano dalla voglia di scoppiare…e mi spinge ancora devo prenderlo in bocca..
Lo prendo, tutto…è grosso.. mi riempie tutta la bocca…fin quasi la gola.
Lui delicatamente si muove dentro la mia bocca…e sento che allenta la presa…geme di piacere nell’attesa di quello che sarà!
Poi si stacca….mi fa rialzare.
Mi bacia i capezzoli duri da sopra la camicetta.. li stringe per farmi male e mi strappa dei gemiti…
Mi tira su la gonna….mi alza e mi appoggia sul lavandino…
So quello che succederà …lo voglio anche io, ora non posso più fermarmi!
Mi scosta appena gli slip ..e con un dito sente che sono pronta per ricevere il suo piacere e ridendo con un colpo deciso …entra dentro di me.
Entra ..entra…spinge forte…forte.. poi si ferma, forse mi sta scrutando ..vede il mio viso nello spasmo dell’attesa.
Inizia a spingere fortissimo dentro di me…colpi decisi…colpi infiniti….colpi rallentati…ora seguo il suo movimento…ora sono con lui…ora sono il suo piacere….ora siamo nell’attesa di quello che dovrà arrivare.. sentiamo un’onda che si avvicina sempre di più…un’onda che cresce.. colpo dopo colpo senza smettere mai.. mai…mai….
e l’onda ci travolge insieme…insieme respiriamo io nel suo respiro e lui nel mio…
insieme uniti dai nostri sessi che stanno pulsando nel brivido dell’orgasmo… che placa finalmente i nostri corpi.
Sono spossata…respiro a fatica.
Sento la porta chiudersi e resto sola.
Mi guardo nello specchio….sono stravolta dal meraviglioso orgasmo avuto…
Ora non sento più quella frenesia che mi attanagliava, ma sono sola.
Mi guardo allo specchio e riprendo coscienza di quanto mi è accaduto.
Mi lavo il viso…ho bisogno di sentire l’acqua fresca…mi lavo le mani..
e mi asciugo con il fazzoletto...unico ricordo di quello che è stato.
Mio dio devo uscire dal bagno….capiranno quello che mi è successo?
Mi ricompongo…cosa devo fare? ..devo uscire dal bagno non posso mica stare sempre qui!
Mi riguardo, recupero la borsa e tremando cerco di truccarmi un po’, per mascherare quello che è accaduto.
Respiro…esco dal bagno.
Con una timida disinvoltura pago il conto…ed esco dal bar.
Vorrei correre correre correre….ma mi trattengo.
Arrivo alla macchina, salgo e mi chiudo dentro…mi appoggio sul volante!
Ripenso a quanto è accaduto, mentre faccio la strada del ritorno quasi meccanicamente…
L’ascensore...3 piano…apro la porta.
Appoggio la borsa e le chiavi…mi tolgo le scarpe… basta tacchi per oggi.
Vado in salotto…non è vuoto.. c’è Lui!
Mi aspetta e io mi accoccolo accanto a lui che mi abbraccia e mi bacia.
Mi chiede dolcemente se voglio bere..
Gli rispondo che devo fare prima la doccia…ne ho bisogno.. non posso aspettare…
Devo fare la doccia!
Passo nella nostra camera e lui mi segue …mi guarda silenzioso mentre mi spoglio.
Ma prima di entrare nella doccia mi giro e gli dico:
< Ricordati di prendere un fazzoletto pulito per domani>