l'attesa del piacere

L’ATTESA DEL PIACERE
L’appuntamento è per le 9,30, Lei mi deve passare a prendere perché sa quanto io sia pigro al mattino e quanto non mi piaccia guidare in montagna, ci aspetta una bella giornata lontani da occhi indiscreti. Non voglio far tardi, la sveglia suona alle 8, è presto, devo solo fare una doccia, resto a letto ancora un po’ e penso al piacere che mi aspetta, lei è simpatica e disponibile, le piace giocare, è curiosa come me, ho già prenotato nella solita locanda dove troveremo già pronta la nostra stanza, le ho promesso una sorpresa. Non vedo l’ora di salire nella sua auto e stuzzicarla mentre guida veloce e sicura, scostarle i lunghi capelli bruni e baciarle il collo, sollevare un pochino il suo vestito leggero e risalire con le mani lungo le sue gambe toniche e lisce, ascoltare ridendo i suoi rimproveri per non disturbarla nella guida. Mi voglio fermare a prendere un caffè e anche due paste alla crema per fare colazione in camera.
Una volta arrivati la bacio a lungo, ci baciamo appassionatamente, avidamente, cercandoci con le lingue e con le mani, la faccio voltare e con un foulard le bendo gli occhi, non oppone resistenza, sorride e si lascia sfilare il vestito, l’aiuto a distendersi sul letto e con un altro foulard le lego le mani sopra la testa alla spalliera del letto, non protesta, non dice nulla , le bacio il collo e la sento ansimare. Mi allontano dal letto e mentre mi spoglio lentamente la osservo, ha solo l’intimo addosso, stringe le gambe come in un gesto pudico ma io so che lo fa per l’eccitazione, mi reclama e così mi avvicino e la bacio, sulla bocca a lungo, la assaporo, le bacio il collo e scendo con la lingua al suo seno, i capezzoli sono turgidi e li libero dal reggiseno, li sfioro con le labbra, li bagno con la lingua, succhio piano, Lei mugola e si muove ed io mi stacco e mi sistemo ai suoi piedi, ammiro eccitato la chiazza bagnata nelle sue mutandine, le sfioro con la punta delle dita facendole passare sul solco che si evidenzia, mi avvicino e ne annuso il profumo, le bacio l’interno cosce, lecco fino ai bordi e affondo la bocca in quel tessuto leggero. Le sfilo le mutandine lentamente, lei si inarca e geme più forte allora mi stacco nuovamente, protesta è impaziente mi vuole, ha voglia ed io invece prendo le due paste e con le dita le spalmo la crema addosso, sulle tette, sul ventre riempiendo l ombelico e giù fino al monte di venere. Inizio a leccare quella crema dolce, lentamente, lecco ogni centimetro , ripulisco l’ombelico e scendo alla sua figa, metto un po’ di crema sul grilletto e mi ci attacco, Lei grida forte. Ho comprato anche un “chupa-chups”, quelle caramelle col bastoncino difficili da scartare e molto appiccicose, glielo faccio leccare, come fosse una cappella, poi glielo struscio sulla figa e ne assaggio il sapore, lo immergo nel suo piacere e lo lascio dentro come fosse un plug e continuo a mangiare la crema nella sua figa, la lecco via da ogni anfratto anche tra le natiche fino al buchetto, Lei urla e comincia a venire, lecco i suoi umori che scendono lungo le cosce e muovo quel plug caramelloso dentro di lei poi lo tolgo di colpo e mi arriva un getto in faccia, squirta ed io mi bevo il suo piacere, le prendo il clitoride tra le dita e lo sfrego forte schiaffeggiandole la figa, Lei urla, si inarca e mi spruzza addosso, mi bagna il petto, immergo la faccia in quel lago e bevo da quella fontana. Ora si contorce come un invasata, mi vuole dentro mi grida di scoparla, sono eccitatissimo, ho il cazzo che sta per esplodere, lo stringo forte alla base e la cappella si gonfia ancor di più, la sfrego sulla figa aperta e fradicia e ………………………………….. e mi accorgo di essere ancora a casa a letto col cazzo in mano, un erezione spaventosa e un ritardo impossibile, devo sbrigarmi tra poco Lei sarà qui per darmi tutto il piacere che ho immaginato….è proprio vero che “l’attesa del piacere essa stessa è il piacere”.