Gay & Bisex
48 ore da leone


17.12.2023 |
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"Per me un posto vale l’altro se si tratta di non stare a casa comodi e, soprattutto in questo caso, vado solo per curiosità verso questo ennesimo “etero” in..."
Ci sono periodi in cui non si batte chiodo e, anche solo alleggerirsi con una sveltina o un pompino, sembra un’impresa. Altri periodi, invece, neanche mettendo il conta-numeri fuori dal portone di casa si smaltisce la fila. E queste ultime 48 ore sono state così…L’ANNUNCIO
Tutto è cominciato con un annuncio che ho messo in vista del weekend, specificamente diretto a ragazzi etero o bisex, giovani e carini, specificando anche (come incentivo per i meno coraggiosi) che avrei potuto pagare… L’annuncio ha avuto molto successo, mi hanno scritto decine di ragazzi giovani, curiosi e, alcuni molto interessati a passare al concreto. Come sempre accade, però, nel 70 per cento dei casi, poi, spariscono. Questa volta, però, ero speranzoso perché alcuni erano troppo interessati per sparire nel nulla all’improvviso, così mi è venuto in mente di controllare nello spam e, infatti, c’erano alcune risposte che il sistema aveva deviato sulla casella per i messaggi pubblicitari indesiderati. Mi sono affrettato a rispondere loro ed ho verificato che anche alcune mie risposte erano finite nello spam dei destinatari. Così ho deciso di prendere ogni singolo indirizzo mail di chi mi aveva scritto e ho mandato un messaggio ex-novo a ciascuno e in questo modo ho recuperato un buon 50% dei contatti persi.
IL PRIMO INCONTRO
Dei tanti che mi hanno scritto, uno in particolare mi è parso il più deciso e, anche se interessato sia al divertimento, sia al rimborso, le cifre di cui abbiamo parlato sono state talmente irrisorie che non mi sono fatto frenare. Mi è sembrata più una scusa quella dei soldi, un modo per farsi coraggio e sentirsi meno “gay” ed, infatti, ho avuto ragione. Lui è un ragazzetto di appena 22 anni, del sorano, un po' bulletto, che fino ad oggi è andato solo con donne ma che non disdegna l’idea di trasgredire, soprattutto, appunto, se ci escono anche i soldi per la benzina e le sigarette. Ci siamo dati appuntamenti ad un laghetto dalle sue parti, verso le 18 e 30 del pomeriggio, durante un copioso temporale. Complice il buio e la pioggia, quel posto, già isolato di suo, è stato l’ideale e siamo stati tranquilli per una mezzora. Sono arrivato e ho intravisto subito la sua macchina parcheggiata sotto gli alberi. Mi sono accostato, ho buttato un’occhiata dentro e, tra il buio e le gocce di pioggia sul vetro, ho notato solo la giovane età evidente ed il cappuccio della felpa messo su a protezione della privacy. Il tipo è subito sceso dalla macchina ed è entrato sulla mia, mi ha stretto la mano presentandosi con fare da duro, ma in quel momento mi scappava di fare pipì per cui gli ho detto di aspettarmi mentre io liberavo la vescica. Appena sono risalito in auto, ho subito notato una vampata di odori che mi ha inebriato, un misto esplosivo di tabacco e sudore da adolescente… Ho guardato il sedile del passeggero e l’ho trovato già col cazzo in mano, con i jeans leggermente scesi e, neanche il tempo di farli un complimento, che lui mi ha detto “zitto e ciuccia” e così ho fatto.
Il suo cazzo è curvato verso il basso, di dimensioni normali ma durissimo ed ha un sapore/odore abbastanza intenso; del resto sono stato io a chiedergli di venire al naturale, senza lavarsi e lui mi ha preso alla lettera. Ho succhiato avidamente per un bel po', passando, poi, a leccargli la pancia mentre tenevo ben saldo il cazzo in mano, poi i capezzoli e, infine, gli ho alzato la maglia per arrivare alle ascelle. Questo è stato un momento esaltante, perché l’odore e anche il sapore erano davvero acidi, da adolescente pieno di ormoni, e questa cosa mi ha fatto impazzire. Nelle mie fantasie ho sempre pensato che potesse darmi fastidio un odore troppo intenso ma ho capito che quando si fa sesso, poi, tutte le remore cadono sotto l’influsso degli ormoni. Lui si è ritratto un po' per via del solletico ma, ad un certo punto, si è eccitato talmente tanto per questa ‘novità’ che ha bestemmiato d’istinto, scusandosi subito dopo. Si è stancato subito di questa variante e mi ha spinto la testa con forza di nuovo sul suo cazzo che non aveva per nulla ceduto in quanto a durezza ed ho ripreso a ciucciarlo. Ho continuato fino a che, facendo il deepthroat, ho sentito improvvisamente un caldo e una acidità forte in gola e mi sono accorto, ormai tardi, che il ragazzino era scoppiato dentro di me, beccandomi talmente alla sprovvista che ho anche inghiottito una buona parte del suo sperma. Non ho voluto rovinare il momento, quindi ho continuato a succhiare ma mantenendo in bocca il resto dei fiotti che credo siano stati almeno cinque. Finito di svuotarlo, ho fatto segno a lui di togliersi una scarpa, di togliersi il calzino e me lo sono fatto passare. Con suo stupore ho svuotato tutto il liquido seminale che avevo in bocca in quel calzino e gli ho detto che me lo sarei portato come trofeo, strappandogli una risata. Lo vedo stremato e beato sul sedile accanto che esclama cose del tipo “neanche una donna lo fa così”… e questa cosa mi fa molto piacere e sorridere al tempo stesso. Non pago del pompino ricevuto e stando ai patti convenuti prima dell’incontro, il ragazzino tira fuori l’altro piede dalle Nike nere e me lo avvicina alla faccia, immediatamente sopraffatta da quella zaffata di puzza di piedi e sudore che solo un bulletto tutto sneakers e ormoni può produrre. Immergo subito il naso sui suoi calzini di spugna neri umidi e caldi e aspiro il più possibile per imprimere nella mente il suo odore. Contemporaneamente, allungo una mano verso il fondo della macchina e afferro una sneakers e me la porto al viso, per sentire anche lì come era la situazione, senza rimanere deluso perché le Nike, soprattutto nere e usate, sono davvero pestilenziali. Lui assiste incuriosito e mi fa qualche affermazione su quanto porco io sia ma continua, anche se ha sborrato, a segarsi il cazzo ancora di marmo. A quel punto capisco che posso approfittare ancora e che, magari, arriverà di nuovo all’orgasmo, così mi rimetto a lavoro con la bocca. Dopo una decina di minuti abbondanti, tuttavia, capisco che siamo lontani dal secondo round, così glielo chiedo esplicitamente e lui mi risponde che ci vorrebbe troppo tempo. A quel punto caccio i venti euro di rimborso e lui li accetta volentieri. Scende dalla macchina, mi saluta al volo e si infila nella sua, accendendosi una sigaretta. Io mi ripulisco, annuso un po' quel calzino nero che ora sa di sborra e piedi insieme, faccio retromarcia e riparto.
IL SECONDO INCONTRO
Un altro ‘etero’ intraprendente mi ha colpito lo stesso giorno in quei messaggi di risposta al mio annuncio. Si tratta di un ragazzo di oltre trent’anni, che mi confessa di non essere mai andato con un uomo, tranne nell’ambito del mondo delle coppie cuckold, in cui qualche marito o fidanzato cornuto ha allungato le mani (o la bocca). L’idea, però, che oltre ad essere un Bull, qualcuno lo paghi per le sue prestazioni, lo stuzzica molto anche se mette le mani avanti con sincerità perché non ha idea di come potrebbe reagire in intimità da solo con un maschio… Lo tranquillizzo e lo convinco a raggiungermi a casa. Una volta arrivato, tuttavia, ancora in macchina, mi scrive di aver avuto brutte esperienze in passato e che, quindi, non si fida e vuole sapere se ci sono telecamere in casa. Anche in questo caso lo rassereno ma non basta, così mi dice che salirà con il passamontagna! La cosa, seppur eccitante, non mi piace perché voglio sapere chi faccio entrare in casa mia e, soprattutto, voglio sapere con chi scendo in intimità. Il punto di incontro lo troviamo nel vederci per le scale, così posso verificare di chi si tratta e poi saliamo con lui coperto in viso. Scendo i primi gradini e, in quel momento, si apre il portone ed entra lui, un ragazzo tra i più belli mai visti, un viso che sembrava disegnato, denti bianchissimi, capelli lunghetti sulla fronte, fisicatissimo anche se non molto alto (cosa che a me piace molto) e con un vocione gutturale da far vibrare non solo le pareti di casa ma anche i miei organi, in particolare uno. Mi chiede se va bene e al mio cenno imbarazzato con la testa per dire Si, indossa il passamontagna e, a quel punto, sembra davvero un film porno di quelli sui cui mi sono segato per anni centinaia di volte. Entriamo in casa e mette subito in chiaro che lui non solo non fa sesso vero con uomini ma che è anche ipocondriaco quindi detterà regole rigidissime, minacciandomi senza mezzi termini in caso io le trasgredisca. Annuisco senza neanche obiettare e lo vedo spogliarsi con una sicurezza che mi fa salire la temperatura corporea di dieci gradi. Rimane nudo con quei muscoli stupendi, un culo scolpito, i calzini di spugna che come ogni etero non toglie ma, soprattutto, con un cazzo che, seppur moscio, gli arriva a metà quadricipite! Ora l’idea di non poter beneficiare di cotanta roba comincia a pesarmi ma la mia speranza è che, mano mano che prenderà fiducia, mi lascerà fare. La prima cosa che fa è andare in bagno chiedendomi di seguirlo e così faccio: lo vedo li, nel mio bagno, nudo che punta al wc con quel cazzone già barzotto tra le mani che comincia a gocciare e poi emette un forte getto di piscio limpido che lui mi chiede immediatamente di annusare. Una volta lì sotto, con il naso vicino al piscio, la tentazione di assaggiarlo è così forte che apro la bocca e, senza darmi neanche il tempo di prendere coraggio, lui dirige il getto verso di me e non resta che arrendermi al suo sapore. Non la ingoio ma in quel momento l’eccitazione sale alle stelle. Mi ritraggo e vado a sciacquarmi al vicino lavandino mentre lui finisce emettendo gemiti tipici del maschio etero quando libera la vescica. A quel punto ci trasferiamo in sala e lui si allunga sul divano chiedendomi di iniziare i miei famosi massaggi. Mi libero di qualche vestito e delle scarpe per stare più comodo, lui mi minaccia nuovamente dicendo di non usare bocca, lingua e di non toccargli il buco del culo e iniziamo. Scaldo un po' le mani e le cospargo di olio per massaggi, comincio a passarle su quel corpo cosi tonico e su quelle natiche che, già solo una, è grande come la mia testa. Tra l’altro il tipo si cura molto e si depila, così il suo corpo è totalmente glabro e le mie mani oliate scivolano alla perfezione. Pare gradire, almeno dai lamenti che emette ogni volta che tocco qualche punto particolare e, prendendo coraggio, comincio a sfiorare da dietro anche l’ano e i testicoli, vedendo che lui apprezza… Ad un certo punto, però, si gira di scatto e si mette a pancia all’aria, facendomi rimanere a bocca aperta perché il suo cazzo, già bello a riposo, in quel momento è diventato una spada dura e dritta che punta verso di me che rimango un po' basito. Lui si accorge della mia reazione di sorpresa e mi dice: “Te l’avevo detto che ho 24 centimetri mica dico le cazzate io, credo sia come quello di Rocco Siffredi solo che lui ce lo ha un centimetro più lungo ma io ce l’ho più largo”. Dopo questa frase da competizione tra maschi alpha io sono totalmente in balia e comincio a bestemmiare dentro di me per il fatto di non poterci mettere la bocca sopra e, soprattutto, di non poterlo prendere dietro. Ma continuo segretamente a sperarlo. Comunque, tornando ai massaggi, comincio a girare attorno a quell’obelisco eretto e lo sfioro appena passando da un muscolo all’altro e in uno di questi contatti il tipo mi chiede esplicitamente di prenderlo tra le mani. Uso il plurale perché ce ne vogliono due per afferrarlo e rimane comunque la cappella scoperta, uno spettacolo mai visto. La consistenza, poi, è fantastica, è duro come la pietra e comincio a segarlo su e giù suscitando in lui un piacere così intenso che comincia a godere rumorosamente, cosa che per una sega a me non è mai capitato. A quel punto, visto che è l’unica pratica che posso fare in questo incontro, provo a variare un po' la cosa e mi cospargo le mani di tanto olio per cominciare uno di quei massaggi erotici che vedo spesso in video porno, e la cosa lo fa impazzire. Con una mano tengo la pelle del cazzo abbassata per scoprire il glande e col l’altra massaggio la cappella strofinandola fino a che, ad un certo punto, lui si alza di balzo in piedi sul divano e mi dice urlando che sta sborrando! Non sapendo cosa fare, d’istinto spalanco la bocca e gli carezzo il culo mentre lui continua a menarselo velocemente e schizza ovunque. In bocca mi finisce un solo fiotto, anche se consistente, gli altri vanno sulle mie braccia, sul divano e per terra. Finito di sborrare lui si tuffa sul divano sbuffando di piacere e fatica, mentre io comincio a leccarmi ogni parte del corpo dove è caduta la sua cremina. Finito di assaporare me ne vado in bagno a sciacquarmi la bocca e poi torno in sala dove lo trovo quasi addormentato e soddisfatto. Improvvisamente, però, si alza, con fare rude fa qualche commento inopportuno quasi in imbarazzo per quanto appena accaduto, si riveste e mi saluta. Uscendo lo vedo togliersi il passamontagna e poi mi metto alla finestra per poterlo vedere di nuovo in faccia fino a che sale in auto e se ne va. Io rimango seduto sul divano mezzo nudo a fissare le pareti, incredulo per quanto successo.
IL TERZO INCONTRO
L’ultima avventura di questa giornata “ricca” di soddisfazioni è stata con un ragazzo poco più che venticinquenne, molto timido, che non è mai stato con un ragazzo e che si sta avvicinando all’idea solo per curiosità. È uno di quelli che parlano poco, non scendono nei dettagli, soprattutto sessuali e chattano per capire e capirsi, valutando un eventuale incontro conoscitivo. E’ così che ci diamo appuntamento in campo neutro, in un parcheggio del capoluogo, dove lui si sente sicuro. Per me un posto vale l’altro se si tratta di non stare a casa comodi e, soprattutto in questo caso, vado solo per curiosità verso questo ennesimo “etero” in cerca d’autore… Arrivo al parcheggio, dove vedo un gruppetto di adolescenti attorno ad una macchina con gli sportelli aperti e musica a tutto volume e noto, in fondo al piazzale, una macchina parcheggiata con i fari di posizione accesi. Mi avvicino, scrivo su Telegram al tipo, mi dice che è lui e mi accosto. Lui scende dalla macchina e sale sulla mia, con fare sicuro ma, in realtà, malcela il suo disagio. Del resto è la prima volta che si dà appuntamento con un uomo per questo genere di cose e lo capisco. Cerco subito di metterlo a suo agio, dicendogli che è coraggioso a sfidare se stesso e le sue paure e cominciamo a parlare del più e del meno. Ci vuole circa mezzora per arrivare a parlare un po' più apertamente di sesso e, soprattutto, a passare ai fatti. Lui non sa come muoversi e cosa fare, quindi mi chiede di prendere iniziativa e gestire la situazione, io eseguo. Comincio a massaggiargli il pacco sotto i jeans ma non vedo reazione per molto tempo. Contemporaneamente gli alzo la maglia e comincio a leccargli dolcemente i capezzoli sperando in una reazione e, in effetti, qualcosa là sotto si comincia a muovere. Si alternano poderose erezioni a crolli totali, anche quando gli slaccio i pantaloni e comincio ad annusarlo e a ciucciargli il cazzo. Ogni tanto lui emette dei gemiti di piacere e questo mi rassicura, ma il suo problema di erezione continua… è stata la pompa più faticosa della mia vita, credo di essere stato oltre 45 minuti a succhiare, segare, fino a che il collo e gli avambracci mi si sono inchiodati. Ad un certo punto, anche se stava godendo, ha detto che potevamo fermarci, ma lo ha detto per compassione nei miei confronti, così da vero scorpione cocciuto ho proseguito e, alla fine, ci siamo riusciti: una corposa sborrata in bocca che ho assaporato e poi lasciato cadere sull’asfalto fuori dallo sportello. Lui compiaciuto ha chiesto scusa per l’erezione altalenante e io l’ho rassicurato che già essersi eccitato e aver raggiuto l’orgasmo come prima volta va più che bene. Ci siamo ripromessi di vederci ancora…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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