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Il Boxeur etero, parte 3 con finale a sorpresa


di Membro VIP di Annunci69.it Bassolazio35
31.10.2023    |    214    |    0 8.7
"Finita questa pratica ‘diversiva’, torniamo in piedi e lui accenna a ciucciarmelo un poco, anche se poi mi gira e mi infila la lingua tra le chiappe, ..."
La saga del boxeur etero 19enne prosegue… Ci eravamo lasciati con il racconto dell’incontro a casa mia e della sega che mi sono dovuto sparare quando è scappato via dalla sua morosa. Anche in quel caso mi ha subito bloccato su Telegram e per una settimana circa non si è fatto vivo. Ormai lo conosco bene, è come un orologio svizzero, dopo massimo dieci giorni gli tornano le fantasie e mi ricontatta. Per qualche giorno, come sempre, ha cominciato a tartassarmi di messaggi e di vocali per eccitarsi, per sapere quali fantasie avrei messo in pratica la prossima volta che ci vediamo e io ho cercato di rispondere senza far trasparire che queste cose ‘virtuali’ non mi eccitano affatto. Mi ha detto che a casa non potrà più venire perché l’ultima volta lo hanno quasi scoperto e mi ha pregato di organizzarmi per andare dalle sue parti (un’ora di macchina) in orari in cui lui ha la scusa per andare a correre. Sono talmente preso da lui e dal nostro gioco che non so dire di no e così ho cominciato a pensare quando e come raggiungerlo. Anche in questo caso sono successi diversi imprevisti che mi hanno fatto perdere tempo e pazienza ma, alla fine, siamo riusciti a vederci per ben due volte nel giro di due settimane.

IL CIMITERO

La prima volta, quella che vi racconto oggi, mi ha dato appuntamento al cimitero del suo paese, dove all’imbrunire è praticamente deserto. Ho accettato e mi sono presentato con il kit ‘tortura’ nel bagagliaio e l’ho aspettato in macchina, spendendo il tempo del suo ritardo per preparare tutto: corde legate ai sedili per braccia e piedi, bavaglio, benda, massaggiatore prostatico vibrante e quant’altro. Quando è arrivato era in evidente stato di agitazione, perché non si era reso conto che il piazzale del cimitero è controllato dalle telecamere, anche con l’infrarosso, ma ormai eravamo lì e l’ho convinto a spogliarsi dalla vita in giù e a posizionarsi in mezzo ai due sedili con il viso rivolto verso il lunotto posteriore e il suo bel culo sodo e peloso rivolto verso di me. L’ho immobilizzato alla meglio e ho cominciato la solita stimolazione anale con il mini vibratore che gli ha fatto diventare il cazzo immediatamente di marmo. Lui era evidentemente agitato e continuava a guardare fuori dal finestrino per controllare che non arrivasse nessuno, io invece ero tutto preso dal suo piccolo e stretto ano e dal massaggiargli le palle e il cazzo da sotto. Le cose sono andate avanti per una ventina di minuti così fino a che non gli è suonata la sveglia del telefono perché aveva impostato il timer per il tempo limite: doveva andare a riprendere sua madre in palestra e avevamo pochi minuti per concludere. Così mi sono impegnato di più nel mungerlo e nello stimolargli la cappella, poggiando contemporaneamente il piccolo vibratore sul buco del culo e … Splash! Tre quattro-schizzi di sborra sulle mie mani e via. Mi sono asciugato con lo stesso calzino-trofeo della volta scorsa, così da rinverdire sapori e odori, lui si è rivestito al volo, mi ha ringraziato ed è scappato.

IL PROSEGUIMENTO

Ero talmente arrapato, tuttavia, che non avrei mai potuto tornarmene a casa in quello stato. Così ho avviato Grindr e ho cominciato a rispondere ai vari ragazzi che mi scrivevano. Essendo fuori zona, infatti, apparivo come una novità e sono stato contattato da decine di persone. Con uno di questi ho capito che si poteva andare subito al sodo e ci siamo accordati per vederci vicino al casello dell’autostrada, dove sia io che lui avremmo dovuto passare per tornarcene a casa. Lui è un ragazzo gay molto maschile di 32 anni, sta ancora a lavoro per una mezzora e mi chiede se per me sia un problema il fatto che non potrà lavarsi prima dell’incontro. Lo rassicuro sul fatto che, se di base è una persona pulita, a me gli odori di giornata eccitano e così ci diamo appuntamento mezzora dopo. Arriva al parcheggio indicato con qualche minuto di ritardo e, con sorpresa, scopriamo di essere dei vecchi conoscenti, anche se nessuno dei due ricorda quando sia avvenuto l’incontro. Il mio ricordo è di una bellissima scopata in un bagno pubblico sul raccordo di Roma, lui conferma lo stesso ricordo e decidiamo di bissare. Mi fa strada, essendo più esperto della zona e io lo seguo con la mia macchina. Arriviamo in una zona periferica, lui imbocca una stradina buia e si ferma di lato in uno spiazzo. Stessa cosa faccio io, parcheggiando accanto alla sua macchina con lui che, nel frattempo, è già sceso per pisciare. Non mi faccio scappare l’occasione e scendo immediatamente anche io, affiancandomi a lui per svuotare anche io la vescica ma anche per approfittare ed avvicinarmi con il viso e le mani al suo getto, cosa che mi eccita tantissimo. Finito di fare pipì il suo cazzo è già barzotto, per cui mi inginocchio e comincio a succhiarlo con ingordigia. Sa di piscio e la cosa non mi disturba, anzi, mi eccita quel retrogusto amarognolo ma anche il suo cazzo diventato subito duro come la pietra. Ha circa venti centimetri di dotazione, il che mi fa immaginare quanto sia bello prenderlo dietro e mi ripropongo di farmi scopare. Mentre gli sto ciucciando avidamente il cazzo mi sego anche io e con l’altra mano rovisto nelle sue scarpe da ginnastica per fargli capire che apprezzo anche i piedi. Il tipo non se lo fa neanche dire esplicitamente e va ad aprire lo sportello posteriore della sua auto, si siede, si sfila una scarpa e mi poggia il piede col calzino sudato sulla faccia, ottenendo un risultato scontato, ovvero divento immediatamente succube e non oppongo più resistenza a nulla. Gli sfilo il calzino odoroso, lecco bene il piede dito per dito e nel frattempo lui si masturba. Finita questa pratica ‘diversiva’, torniamo in piedi e lui accenna a ciucciarmelo un poco, anche se poi mi gira e mi infila la lingua tra le chiappe, facendomi godere come una cagna in calore. Mi pomicia il buco del culo così bene che devo smettere di segarmi in quanto sento l’orgasmo lì lì per arrivare. A quel punto tiro fuori un preservativo dalla tasca, lo prendo delicatamente per il serbatoio con le labbra e glielo infilo sull’asta usando solo la bocca. Questa cosa lo manda in tilt e non mi dà neanche il tempo di alzarmi che mi gira, mi spinge sul sedile della sua auto e mi scopa di brutto. All’inizio ho provato dolore perché la spinta è stata impietosa, ma poi mi sono rilassato e anche il mio ano di conseguenza, godendomi quelle spinte una dopo l’altra. Ad un certo punto arriva una macchina, non facciamo neanche in tempo a rivestirci che sfila dritta verso una piccola fabbrica che noi pensavamo chiusa, butta un’occhiata e prosegue come nulla fosse. A quel punto lui si tolgie il preservativo dal cazzo, mi spinge con la mano sulla testa in basso, io spalanco la bocca e lui mi centra con tre quattro schizzi potenti. In quel momento esatto sborro anche io, alzandomi di scatto per fargli vedere quanta crema produco e, infatti, il tipo rimane stupito dai 9-10 fiotti densi che sparo nel prato attorno. Alla fine, mentre si riveste, fa un bel gesto e, leggendomi nella mente, mi porge i fantasmini odorosi dicendomi che sono un regalo. Ci rivestiamo, ci salutiamo, e ognuno per la sua strada…
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